Quando il corpo parla: i disturbi psicosomatici

Quando il corpo parla: i disturbi psicosomatici
Carla Pistacchio
Redazione
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
9.10.2025
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L’imbarazzo che fa arrossire, la paura che fa sudare freddo e l’amore che fa battere il cuore. Sono esperienze comuni che ci mostrano in modo diretto e inequivocabile quanto il nostro corpo, le nostre emozioni e i nostri sentimenti siano un’unica complessa realtà, strettamente legata e in continuo dialogo.

È proprio su questo dialogo che si fonda la scienza psicosomatica. Il termine stesso, che deriva dal greco psyché (anima) e soma (corpo), racchiude l'essenza del suo approccio: considerare mente e corpo come due facce della stessa medaglia, inseparabili e in costante interazione.

Questo legame tra mente e corpo, oggi ampiamente riconosciuto, spiega come stati emotivi intensi o prolungati possano innescare reazioni fisiologiche concrete, che a volte sfociano in vere e proprie malattie psicosomatiche. In questi casi, potremmo dire che il corpo ci parla: quando la mente non riesce a elaborare o esprimere un dolore, un conflitto o un'emozione, il corpo può farsene carico, trasformando il malessere psicologico in sintomi psicosomatici tangibili. In questo articolo esploreremo cosa sono i disturbi psicosomatici, da cosa possono essere causati e come è possibile affrontarli per ritrovare il benessere.

disturbi somatici
Pixabay - Pexels

Cosa sono i disturbi psicosomatici?

Può capitare di avvertire malesseri e dolori fisici persistenti, rivolgersi al proprio medico e, dopo una serie di esami, sentirsi dire che "non c'è nulla che non va". Questa esperienza può essere frustrante e disorientante, perché il dolore è reale, ma sembra non avere una causa medica evidente.

È proprio in queste situazioni che si può iniziare a parlare di disturbi psicosomatici. Con questo termine ci si riferisce alla presenza di sintomi fisici concreti e talvolta invalidanti (i cosiddetti dolori psicosomatici) che non trovano una spiegazione in una condizione medica definita. La loro origine, con buona probabilità, è da ricercare in un conflitto o in un disagio psicologico che, non trovando altre vie d'uscita, si manifesta attraverso il linguaggio del corpo.

Quali sono le cause dei disturbi psicosomatici?

I sintomi psicosomatici tendono a manifestarsi quando il nostro organismo si trova a gestire una condizione di emergenza prolungata. Questa emergenza non è necessariamente un evento esterno, ma può derivare da emozioni inespresse o irrisolte, come un'ansia che ci portiamo dentro da anni, una rabbia che non riusciamo a sfogare o vecchi rancori mai superati. È come se il corpo fosse costantemente in allerta.

È importante chiarire che non sono l'ansia, la paura o lo stress in sé a causare il problema. Queste sono emozioni umane, naturali e spesso utili alla nostra crescita. Il punto di rottura si verifica quando l'intensità di queste emozioni supera una certa soglia o, più comunemente, quando lo stress psicosomatico perdura troppo a lungo, senza darci la possibilità di elaborarlo in modo sano. È a quel punto che il disagio emotivo può tradursi in malattie psicosomatiche da stress.

Alessitimia e disturbi di natura psicosomatica

Un fattore strettamente legato ai disturbi di natura psicosomatica è l'alessitimia, una condizione psicologica che comporta una notevole difficoltà nell'identificare, descrivere e distinguere le proprie emozioni dalle sensazioni fisiche. Chi ne soffre può percepire la propria vita emotiva come piatta o avere un pensiero orientato quasi esclusivamente all'esterno, faticando a entrare in contatto con il proprio mondo interiore.

La ricerca scientifica ha esplorato a fondo la connessione tra alessitimia e disturbi psicosomatici. L'ipotesi prevalente è che l'incapacità di elaborare e verbalizzare le emozioni spinga il corpo a trovare un canale alternativo per \"esprimere\" quel disagio. Ad esempio, uno studio dell’Università di Roma Sapienza ha riscontrato una maggiore incidenza di alessitimia in persone con ipertensione. I ricercatori hanno ipotizzato che questi individui, essendo meno capaci di elaborare consapevolmente le proprie emozioni, tendano a esprimerle principalmente attraverso risposte fisiologiche, come appunto un aumento della pressione.

sintomi psicosomatici
Valeriya - Pexels

Il sistema nervoso e i disturbi psicosomatici

Per comprendere come un'emozione possa trasformarsi in un sintomo fisico, è utile guardare al nostro sistema nervoso. Il legame tra mente e corpo non è un concetto astratto, ma una realtà biologica gestita dal sistema nervoso autonomo (SNA), che regola le funzioni involontarie come il battito cardiaco, la digestione e la respirazione.

Il SNA si divide principalmente in due rami con funzioni opposte:

  • Il sistema nervoso simpatico:è il nostro “acceleratore”: si attiva in situazioni di stress o pericolo, preparando il corpo all’azione (la risposta di “lotta o fuga”). Aumenta la frequenza cardiaca, irrigidisce i muscoli e rilascia ormoni come il cortisolo.
  • Il sistema nervoso parasimpatico: è il nostro \"freno\". Favorisce il rilassamento, la digestione e il recupero delle energie (la risposta di \"riposo e digestione\").

Nelle persone che manifestano disturbi psicosomatici, spesso l'\"acceleratore\" rimane costantemente premuto. Lo stress cronico, l'ansia persistente o i conflitti emotivi irrisolti mantengono il sistema simpatico in uno stato di perenne attivazione. I sintomi fisici, quindi, non sono altro che la manifestazione di un corpo che vive in un continuo stato di emergenza. Non è un segno di debolezza, ma una risposta fisiologica a un carico emotivo diventato insostenibile.

Quali sono i sintomi psicosomatici più comuni?

I disturbi psicosomatici possono manifestarsi in quasi ogni parte del corpo. È fondamentale ricordare che, prima di attribuire un sintomo a una causa psicologica, è sempre necessario escludere origini organiche con il proprio medico. Detto questo, ecco un elenco di alcuni dei sintomi psicosomatici e delle malattie psicosomatiche più comuni, raggruppati per apparato.

  • Disturbi dell’apparato gastrointestinale: lo stomaco e l'intestino sono spesso i primi a risentire dello stress. Nausea psicosomatica, vomito psicosomatico, bruciore di stomaco, diarrea, colite e gastrite possono essere segnali di un'ansia somatizzata allo stomaco.
  • Disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: aritmie, ipertensione, tachicardia o un improvviso senso di svenimento possono essere legati all'ansia psicosomatica, specialmente quando si tenta senza successo di controllare queste reazioni fisiche.
  • Disturbi dell’apparato urogenitale: dolori e irregolarità del ciclo mestruale, disfunzioni erettili o dell’eiaculazione, disturbi della minzione e condizioni come la vulvodinia possono avere una forte componente psicologica.
  • Disturbi della pelle: la pelle è uno specchio delle nostre emozioni. Acne, dermatite psicosomatica, prurito, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose o un'eccessiva sudorazione notturna da ansia possono essere manifestazioni cutanee di un disagio interiore.
  • Disturbi neuromuscolari: cefalea tensiva o emicrania, dolori diffusi come mal di schiena e mal di gola, rigidità muscolare, crampi e debolezza. Anche sensazioni come il formicolio psicosomatico, il tremore interno psicosomatico, sbandamenti, vertigini, bruxismo e persino lo svenimento per cause psicologiche rientrano in questa categoria.

Caratteristiche comuni dei disturbi psicosomatici

All'interno della psicologia della salute, i disturbi psicosomatici sono spesso accomunati da alcune caratteristiche ricorrenti che aiutano a comprenderne la natura:

  • Vulnerabilità individuale: un evento stressante o difficile può innescare un sintomo somatico, specialmente se tocca una ferita emotiva passata, come un trauma non elaborato.
  • Cronicizzazione: il malessere tende a diventare cronico quando sia lo stimolo emotivo (lo stress) sia la risposta fisica (il sintomo) si protraggono nel tempo.
  • Origine multifattoriale: la causa non è quasi mai una sola. L'insorgenza di un disturbo psicosomatico dipende da un intreccio complesso di fattori biologici, psicologici e sociali.
  • Somatizzazione: è il meccanismo centrale, il \"salto\" che il disagio compie dalla sfera puramente psicologica a quella fisica, manifestandosi come sintomo corporeo.

cause disturbi psicosomatici
Lolarussian -Pexels

Una lettura relazionale dei disturbi psicosomatici

Un’interessante prospettiva sui disturbi psicosomatici ci viene offerta dall'approccio sistemico-relazionale. Lo psichiatra e psicoterapeuta Salvador Minuchin, per esempio, ha ipotizzato che la persona che sviluppa sintomi psicosomatici possa essere inserita in un sistema familiare con dinamiche disfunzionali.

Secondo questa lettura, le relazioni familiari potrebbero essere caratterizzate da:

  • Ipercoinvolgimento: un'eccessiva intrusività e una tendenza dei vari membri a occuparsi costantemente degli altri, confondendo i confini personali.
  • Iperprotettività: un atteggiamento eccessivamente protettivo che può ostacolare lo sviluppo dell'autonomia individuale.
  • Rigidità: una forte resistenza al cambiamento, come la naturale crescita dei figli e il loro svincolo dalla famiglia d'origine.
  • Evitamento dei conflitti: una difficoltà a riconoscere e affrontare i disaccordi, che rimangono così latenti e irrisolti, generando una tensione costante.

Come si possono affrontare i disturbi psicosomatici?

Se ti stai chiedendo come eliminare i disturbi psicosomatici, il primo passo fondamentale, come già sottolineato, è un'accurata valutazione medica per escludere qualsiasi causa di natura organica. Solo dopo aver accertato che sintomi come nausea psicosomatica o vomito psicosomatico non hanno origine fisica, si può intraprendere un percorso mirato al benessere psicologico.

Escludendo un approccio puramente farmacologico, gli interventi terapeutici si rivelano particolarmente efficaci. Un percorso psicologico può aiutare a:

  • Sviluppare una maggiore autonomia e consapevolezza di sé.
  • Imparare a riconoscere, nominare ed esprimere i conflitti e le emozioni difficili.
  • Trovare strategie più efficaci per gestire lo stress e le proprie reazioni emotive.
  • Accogliere il cambiamento come un'opportunità di crescita personale.

Affrontare i disturbi psicosomatici significa intraprendere un viaggio di ascolto del proprio corpo e delle proprie emozioni. Rivolgersi a uno psicologo che lavora su tematiche legate ai disturbi psicosomatici può essere il passo decisivo per esplorare questo legame in uno spazio sicuro e non giudicante, e per trasformare finalmente il sintomo da nemico a messaggero.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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