Sesso: sei miti da sfatare

Sesso: sei miti da sfatare
Cristina Micieli
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
17.10.2025
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I miti possono dare origine a preconcetti morali o semplici luoghi comuni che non hanno nessun fondamento scientifico. Se vengono recepiti come verità, diventano false credenze in grado di condizionare la nostra vita sessuale, creando ansie o inibizioni che possono essere difficili da superare. Conoscere e comprendere i falsi miti è già un passo verso la consapevolezza del peso che possono avere sulla nostra possibilità di vivere una sessualità appagante e libera da timori e preoccupazioni, in quanto parte importante della nostra esistenza.

‍Sfatiamo sei miti sulla sessualità

1) Il sesso è pornografia

Sin dall'infanzia ci viene trasmessa una cultura sessualizzata, che esalta la bellezza per le donne e la prestanza fisica per gli uomini, proponendoci tramite media e pornografia modelli da imitare. Questo bombardamento di stimoli, unito alla mancanza di un'adeguata educazione sessuale nei contesti socio-educativi, rischia di rafforzare i tabù legati al sesso e di ridurlo unicamente all’atto penetrativo, allontanandoci da un’esperienza realmente appagante. In realtà, la sessualità va ben oltre ciò che vediamo nei video hard: il sesso senza penetrazione può rappresentare una fonte altrettanto importante di intimità e piacere, e ogni corpo ha un suo modo unico di vivere il desiderio, che merita rispetto e ascolto.

VERO: La sessualità è un aspetto complesso e sfaccettato

La sessualità può comprendere desiderio, affetto, comunicazione e rispetto dei limiti propri e altrui. Secondo l’OMS, una sessualità sana è parte integrante del benessere generale e si esprime in modi diversi a seconda delle persone e delle relazioni (OMS, 2015).

Vivere la sessualità in modo consapevole può significare:

  • Ascoltare i propri bisogni e quelli del partner
  • Esplorare il piacere senza pressioni o aspettative irrealistiche
  • Coltivare la fiducia e la comunicazione

Questi aspetti possono essere spesso assenti nei contenuti pornografici, ma possono essere fondamentali per una vita sessuale appagante.

FALSO: Il sesso non è pornografia

La pornografia rappresenta una forma di intrattenimento che spesso mostra situazioni e corpi irrealistici, lontani dall’esperienza reale della sessualità. Secondo l’OMS, la sessualità umana è un’esperienza complessa che coinvolge emozioni, comunicazione e rispetto reciproco (OMS, 2015).

Confondere pornografia e sessualità può portare a:

  • Aspirare a standard irraggiungibili: i corpi e le performance mostrate nei video pornografici non riflettono la realtà della maggior parte delle persone.
  • Sottovalutare l’importanza dell’intimità: la pornografia raramente mostra la comunicazione, il consenso e la connessione emotiva che sono invece centrali nella vita sessuale reale.

Riconoscere questa differenza può aiutare a vivere la sessualità in modo più autentico e soddisfacente.

Ketut Subiyanto – Pexels

2) Con la menopausa la vita sessuale di una donna si conclude

L’arrivo del climaterio comporta delle variazioni ormonali importanti nella donna, a cui si accompagnano cambiamenti fisiologici e di natura psicologica. Contrariamente a quanto si pensi, però, a ciò non conseguono particolari modificazioni riguardo la capacità di fruire del proprio piacere. Anzi, la donna, non portando più con sé eventuali preoccupazioni su possibili gravidanze o metodi contraccettivi da adottare, può concedersi una fruizione del piacere più libera e rilassata, sia con sé stessa che nell’incontro con l’altro.

VERO: La sessualità può cambiare, non finire

Durante la menopausa, alcune donne possono sperimentare cambiamenti come secchezza vaginale o variazioni del desiderio. Tuttavia, esistono strategie e soluzioni per affrontare questi aspetti, come l’uso di lubrificanti o la comunicazione aperta con il partner.

Una review internazionale ha mostrato  che le donne in post-menopausa mantengono una vita sessuale attiva riferendo un buon livello di soddisfazione. La sessualità può quindi evolvere, ma non necessariamente si esaurisce con la menopausa.

FALSO: La menopausa non segna la fine della sessualità

Molte donne possono temere che la menopausa coincida con la fine della loro vita sessuale, ma questa convinzione è priva di fondamento scientifico. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la maggior parte delle donne può continuare a vivere una sessualità soddisfacente anche dopo la menopausa (ISS, 2021).

I cambiamenti ormonali possono influenzare il corpo, ma non necessariamente impediscono il piacere o il desiderio. Anzi, per alcune donne, la fine della fertilità può rappresentare una nuova libertà.

3) Senza orgasmo il rapporto sessuale non è soddisfacente

Vivere la sessualità focalizzandosi solo sulla “destinazione” può impedire di godere appieno di tutte le sensazioni ed emozioni esperite durante il “viaggio” e legate all’esplorazione del piacere e alla capacità di stare in ascolto del momento presente. Attraverso un approccio di “scoperta” sarà possibile vivere ogni rapporto sessuale come una nuova avventura, a cui si accompagneranno di volta in volta esiti finali differenti.

Alexas_Fotos – Pixabay

VERO: La soddisfazione sessuale può essere personale e soggettiva

La soddisfazione sessuale può dipendere da molti fattori, tra cui il desiderio, la complicità, la comunicazione e il rispetto reciproco. Secondo l’OMS, ogni persona ha una propria definizione di piacere e appagamento (OMS, 2022).

Vivere la sessualità senza pressioni può permettere di esplorare nuove forme di intimità e di godere dell’esperienza, anche senza raggiungere l’orgasmo.

FALSO: Il piacere non si misura solo con l’orgasmo

L’idea che il rapporto sessuale sia soddisfacente solo se culmina con l’orgasmo è un mito diffuso. Secondo una ricerca pubblicata dal CDC nel 2022, molte persone possono trovare appagamento nella vicinanza, nell’intimità e nella condivisione, indipendentemente dal raggiungimento dell’orgasmo.

Concentrarsi solo sull’orgasmo può generare ansia da prestazione e ridurre la spontaneità del momento.

Deon Black – Pexels

4) Il vero orgasmo è vaginale

Esistono ancora molti tabù sulla sessualità femminile e sull’orgasmo. Il primo a parlare della differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo è stato Freud, il quale sosteneva che:

  • il primo lo si può provare quando si raggiunge una piena maturità sessuale;
  • il secondo si prova quando l’intimità viene vissuta ancora in modo immaturo.

Oggi sappiamo che l'orgasmo femminile è raggiunto comunque mediante una stimolazione clitoridea, diretta o indiretta che sia. Il clitoride, che ha ben 8mila fibre nervose, è infatti coinvolto anche quando il rapporto sessuale prevede la sola penetrazione. La differenza tra orgasmo clitorideo e vaginale, pertanto, è stata messa in discussione.

VERO: Il piacere femminile può essere vario e complesso

Il clitoride è un organo estremamente sensibile, con oltre 8.000 terminazioni nervose, e può giocare un ruolo centrale nella maggior parte degli orgasmi femminili, spesso definiti proprio come orgasmo del clitoride (ISS, 2021). Non esiste un solo modo giusto di provare piacere: ogni esperienza è valida e merita rispetto.

Accettare la varietà delle esperienze femminili aiuta a superare i tabù e a vivere la sessualità con maggiore serenità.

FALSO: Non esiste un solo tipo di orgasmo femminile

L’idea che esista un “vero” orgasmo femminile, esclusivamente vaginale, è stata smentita dalla ricerca scientifica. Secondo uno studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2021, la maggior parte delle donne raggiunge l’orgasmo attraverso la stimolazione clitoridea, anche durante la penetrazione.

Questa convinzione può generare insicurezza e senso di inadeguatezza, ma la realtà è che ogni persona ha un proprio modo di vivere il piacere.

5) Se un uomo ha fantasie sessuali anali è omosessuale

La percezione di appartenenza a un'identità di genere differisce dall’orientamento sessuale, che invece riguarda il modo di vivere la sessualità e la fruizione personale del piacere. Gli individui di qualsiasi orientamento sessuale (omosessuale, bisessuale, eterosessuale, sapiosessuale, demisessuale) possono avere fantasie di stimolazione anale, senza dover necessariamente riflettere sulla propria identità di genere.

VERO: La sessualità può essere un’esperienza personale

L’orientamento sessuale riguarda l’attrazione emotiva e affettiva verso altre persone, non le singole pratiche o fantasie. Secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità del 2022, la maggior parte delle persone sperimenta nel corso della vita una varietà di fantasie, senza che questo implichi un cambiamento di orientamento.

Accettare la complessità della sessualità può aiutare a vivere con maggiore libertà e autenticità.

FALSO: Le fantasie non definiscono l’orientamento sessuale

Avere fantasie sessuali di qualsiasi tipo non determina l’orientamento sessuale di una persona. Secondo l’OMS, le fantasie sono una parte normale della sessualità umana e possono variare molto da individuo a individuo (OMS, 2022).

Confondere le fantasie con l’identità sessuale può generare confusione e inutili preoccupazioni.

6) Se ci si masturba significa che il partner non ti stimola sessualmente

Spesso si è portati a credere che se il partner si masturba non ci trova desiderabili e questo può tradursi in mancanza di fiducia in se stessi e in insicurezza nella relazione. In realtà la masturbazione, che si tratti di masturbazione femminile o maschile, è una forma di espressione sessuale normale, salutare e parte della nostra natura di esseri umani, sia nella condizione di single che all’interno di un rapporto di coppia. Una maggiore conoscenza del proprio corpo e delle relative zone di piacere può invece migliorare la piacevolezza dell’intimità con il partner e la reciproca libertà di espressione sessuale.

VERO: Conoscere se stessi può migliorare la vita di coppia

Conoscere il proprio corpo e le proprie preferenze può arricchire la relazione di coppia, favorendo una comunicazione più aperta e una maggiore intimità. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la masturbazione può essere associata a una migliore soddisfazione sessuale sia individuale che di coppia (ISS, 2022).

Parlare apertamente di questi temi può aiutare a superare i tabù e a costruire una relazione più autentica.

FALSO: La masturbazione è una pratica normale e salutare

La masturbazione è una forma di esplorazione e conoscenza di sé, non un segnale di insoddisfazione nella coppia. Secondo una ricerca dell’OMS del 2023, oltre il 70% degli adulti pratica la masturbazione anche quando è in una relazione stabile.

Questa pratica può contribuire al benessere sessuale e alla scoperta dei propri desideri, ma non è necessariamente indicativa di benessere per tutti.

Gaelle Marcel – Unsplash

Perché i miti sulla sessualità possono essere così diffusi?

I miti sulla sessualità si diffondono facilmente perché spesso rispondono a bisogni di semplificazione, rassicurazione o appartenenza sociale. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, la mancanza di una corretta educazione sessuale nelle scuole italiane può contribuire alla persistenza di false credenze e tabù (ISS, 2022).

Alcuni fattori che favoriscono la diffusione dei miti includono:

  • Scarsa informazione scientifica: molte persone si affidano a fonti non verificate o a racconti popolari.
  • Influenza dei media: film, serie TV e pornografia spesso propongono modelli irrealistici o stereotipati.
  • Pressioni culturali e religiose: alcune credenze sono radicate nella tradizione e difficili da mettere in discussione.
  • Timore del giudizio: la paura di essere giudicati può portare a non parlare apertamente di sessualità, alimentando la disinformazione.

Comprendere questi meccanismi può essere il primo passo per riconoscere e superare i pregiudizi che possono limitare il benessere sessuale individuale e di coppia.

L’impatto dei miti sulla salute sessuale: alcuni dati e conseguenze

I miti sulla sessualità non sono solo innocui luoghi comuni: possono avere un impatto concreto sulla salute psicologica e fisica delle persone. Secondo una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2023, circa il 40% degli adulti europei riferisce di aver vissuto almeno una volta ansia o disagio legati a false credenze sulla sessualità.

Le principali conseguenze dei miti includono:

  • Ansia da prestazione: la pressione a conformarsi a standard irrealistici può generare insicurezza e stress.
  • Difficoltà relazionali: la mancanza di comunicazione aperta su desideri e limiti può portare a incomprensioni nella coppia.
  • Riduzione della soddisfazione sessuale: credere che esista un solo modo “giusto” di vivere la sessualità può limitare l’esplorazione e il piacere.
  • Rischio di esclusione o discriminazione: chi non si riconosce nei modelli dominanti può sentirsi isolato o giudicato.

Affrontare e decostruire i miti può essere fondamentale per promuovere una sessualità più consapevole, serena e rispettosa delle differenze individuali.

Box di approfondimento: Sapevi che?

Sapevi che secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità del 2021, oltre il 60% degli adolescenti italiani riceve le prime informazioni sulla sessualità da internet o dai coetanei? Questo dato evidenzia quanto possa essere importante promuovere una corretta educazione sessuale, basata su fonti scientifiche e affidabili, per contrastare la diffusione di miti e pregiudizi.

Con Unobravo puoi esplorare la tua sessualità

Abbattere i miti sulla sessualità può essere un primo passo per vivere relazioni più autentiche, serene e soddisfacenti. Se senti che pregiudizi, insicurezze o tabù stanno influenzando il tuo benessere o la tua vita di coppia, ricorda che non sei solo: parlarne con un professionista può aiutarti a ritrovare fiducia, consapevolezza e libertà. Con Unobravo puoi iniziare un percorso su misura, in uno spazio sicuro e senza giudizio, per esplorare la tua sessualità e il tuo benessere psicologico. Se desideri, puoi iniziare il questionario per trovare il tuo psicologo online.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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