Vivere accanto a un partner depresso

Vivere accanto a un partner depresso
Erika Scarano
Redazione
Psicologa Clinica
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
22.9.2025
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Vivere con un partner depresso può essere un'esperienza disorientante e dolorosa. Soffrire di depressione, infatti, non vuol dire semplicemente essere tristi. È una condizione complessa che trasforma la percezione di sé e del mondo, e chi si trova accanto a una persona che soffre di depressione maggiore o della fase depressiva di un disturbo bipolare lo sa bene.

Stare con una persona depressa mette a dura prova le fondamenta della coppia. Le dinamiche cambiano, la comunicazione si fa difficile e spesso si innesca una spirale di emozioni complesse, come la frustrazione, il senso di colpa e la solitudine. Questo articolo vuole essere una guida per fare chiarezza, offrendo spunti per capire e strumenti per agire.

Per capire come comportarsi con una persona depressa, è fondamentale prima di tutto riconoscere come si manifesta la sua sofferenza. Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato da un insieme di sintomi e indicatori che vanno oltre la tristezza e investono la sfera fisica, emotiva e psicologica. Ecco i più comuni:

  • sintomi fisici: astenia, disturbi del sonno, aumento o riduzione dell'appetito, agitazione motoria, aumento del battito cardiaco, vampate di calore o brividi di freddo, nausea, sudorazione
  • sintomi cognitivi: disturbi della concentrazione, disturbi della memoria, disorientamento, distorsioni cognitive
  • sintomi emotivi: apatia, incapacità di sentirsi appagati, mancanza del desiderio di intimità, senso di solitudine, nervosismo, irritabilità, tristezza, ansia, senso di colpa, disperazione, senso di vuoto, mancanza di speranza nel futuro, perdita di interesse in qualsiasi attività.

Nel complesso, questi sintomi fanno sì che la persona che soffre di depressione veda il mondo attraverso un filtro scuro, che rende ogni cosa più faticosa, pesante e dolorosa. Comprendere questo è il primo passo per decifrare i suoi comportamenti e non viverli come un attacco personale.

come stare vicino a una persona che soffre
Liza Summer - Pexels

Come si comporta una persona depressa in una relazione?

Quando la persona che amiamo si chiude in sé stessa, è naturale sentirsi messi da parte, confusi o persino arrabbiati. Avere a che fare con un partner depresso può farci dubitare di tutto, persino dell'amore stesso, e portarci a pensare di essere in una relazione tossica. Potremmo anche cadere nella trappola del pensiero "se il mio amore è abbastanza forte, posso salvarlo".

Questi pensieri, per quanto comprensibili, rischiano di alimentare cicli disfunzionali che logorano la coppia, assumendo talvolta le caratteristiche della codipendenza affettiva. Per il bene di entrambi, è fondamentale imparare a distinguere i sintomi della malattia dai problemi della relazione, per capire cosa osservare e come agire in modo costruttivo.

Oltre ai sintomi generali, la depressione ha un impatto profondo sulle relazioni sentimentali. Se stai vivendo con un partner depresso, potresti riconoscere alcuni di questi campanelli d'allarme:

  • mostra un calo del desiderio sessuale non spiegabile con altre ragioni come una disfunzione sessuale, lo stress lavorativo, la mancanza di tempo per la coppia
  • non c'è intimità affettiva: il partner non cerca, anzi rifiuta contatti fisici di tipo affettivo come baci, carezze, abbracci
  • tende a isolarsi e a trascorrere molto tempo da solo: potremmo avere l'impressione che anche quando è in casa non sia realmente presente, che sia più taciturno del solito, che non trascorra del tempo in spazi condivisi, che cambi stanza se ci sono rumori o stimoli
  • crede di essere incapace di esercitare una qualunque controllo sul proprio destino, spostando all'esterno il proprio locus of control e assumendo un atteggiamento di rinuncia verso la propria vita
  • usa spesso dispositivi elettronici come cellulare, computer o console di gioco, per aumentare la distrazione e l'isolamento
  • aumenta il consumo di sostanze d'abuso, per esempio sigarette, alcol, droghe
  • fa fatica a dormire o trascorre molto tempo a letto

si dimostra poco propositivo e declina proposte di attività condivise, mostrando meno voglia di trascorrere del tempo assieme e, allo stesso tempo, non svolge neppure le attività che un tempo erano tra le sue preferite.

La depressione può annullare i sentimenti?

Questa è forse la domanda più dolorosa. È un dubbio che logora: la depressione può annullare i sentimenti? Vedere il proprio partner distante e apatico può farci credere che la depressione e il disinnamoramento siano la stessa cosa. Molti dei suoi comportamenti, infatti, possono essere confusi con i sintomi del disinnamoramento, generando profonda sofferenza.

La risposta è complessa, ma è importante chiarire un punto: spesso la depressione ti fa credere di non amare. Questo accade a causa dell'appiattimento emotivo (anedonia), ovvero la difficoltà a provare emozioni, sia positive che negative. A questo si aggiunge l'isolamento depressivo: una chiusura che non è una scelta contro il partner, ma una conseguenza della malattia.

Quindi, anche se il depresso allontana chi ama, non significa che abbia smesso di amare. I sentimenti possono essere sepolti sotto una coltre di apatia, ma non cancellati. Si tratta di uno stato transitorio legato all'episodio depressivo, che però può avere effetti profondi sulla vita di coppia.

La speranza che dopo la depressione torni l'amore è ciò che dà la forza di resistere. E spesso è una speranza fondata. Tuttavia, nei momenti più critici, è fondamentale sapere come comportarsi, cosa fare quando il partner depresso ti allontana e cosa non dire per non peggiorare la situazione.

Perché il partner depresso allontana chi ama

Una delle esperienze più dolorose e confondenti quando si vive con un partner depresso è sentirsi allontanati. Questo comportamento, sebbene possa sembrare un rifiuto personale, è in realtà una manifestazione diretta della malattia. La depressione agisce come un filtro che oscura la percezione del mondo, inclusa quella di sé e delle relazioni.

La persona che ne soffre può allontanare chi ama per diverse ragioni complesse:

  • Senso di indegnità: la depressione spesso alimenta la convinzione di non essere degni di amore o di essere un peso per gli altri. Allontanare il partner può essere un tentativo distorto di "proteggerlo" dal proprio malessere.
  • Esaurimento emotivo e fisico: mantenere i legami sociali richiede energia, una risorsa che la depressione prosciuga completamente. L'interazione, anche con la persona amata, può diventare un compito insormontabile.
  • Appiattimento emotivo (anedonia): la difficoltà o l'incapacità di provare piacere o altre emozioni può portare la persona a credere di non amare più. Questo non significa che l'amore sia svanito, ma che l'accesso a quel sentimento è temporaneamente bloccato dalla malattia.
  • Paura del giudizio e della vulnerabilità: aprirsi e mostrare il proprio dolore richiede coraggio. La depressione può far sentire estremamente vulnerabili e spingere a isolarsi per evitare di essere feriti o incompresi.

Comprendere che questo allontanamento non è una scelta volontaria ma un sintomo, è il primo passo per non interpretarlo come un attacco personale e per preservare il legame.

Cosa non fare quando si ha un partner depresso

È normale provare un profondo senso di frustrazione, e a volte persino rabbia, verso il partner. Vedere la persona che ami trasformata dalla malattia può essere straziante. Tuttavia, alcune reazioni istintive, per quanto umane, possono innescare dei cicli negativi che peggiorano la situazione e logorano il rapporto.

Ecco alcuni comportamenti da cui è meglio astenersi per non alimentare la sofferenza di entrambi.

Agire per ripicca

  • "Se il mio partner non mi cerca, lo cercherò di meno anche io"
  • "Se rifiuta un mio abbraccio è perché non mi ama, sarò più distaccato finché non mi cercherà".

Questa reazione, seppur comprensibile, non farà che confermare le paure del partner: si sentirà ancora più rifiutato e abbandonato e, a causa della depressione, non avrà le risorse per tentare un riavvicinamento. Si rischia così di creare una distanza ancora più profonda nella relazione.

Appesantire la relazione

Parlare costantemente dei sintomi della depressione come problemi del rapporto, mettendo in discussione i sentimenti dell'altra persona nei nostri confronti. Per esempio usare frasi come:

  • "Se mi amassi di più, ci proveresti!"
  • "Non mi cerchi in nessun modo, è evidente che non mi ami come prima!".

Frasi come queste non fanno che aumentare nella persona con depressione il senso di colpa verso il partner, il vissuto di inadeguatezza e la frustrazione. È cruciale ricordare sempre che i sintomi non dipendono dalla sua volontà e non sono una scelta.

L'analogia può aiutare: se il partner avesse una gamba rotta, non gli chiederemmo di correre una maratona. Allo stesso modo, la depressione è una malattia che limita le sue capacità emotive e relazionali. Ciò di cui ha bisogno non è pressione, ma supporto.

Chiedere conferme

Ripetere domande o frasi per stimolare una risposta dell'altro, per esempio:

  • "Ti amo" per sollecitare una risposta da parte del partner
  • esprimere i nostri sentimenti con il fine di ottenere uno scambio equo dall'altra parte.

Esprimere i propri sentimenti è sano, ma farlo con l'aspettativa di una risposta può trasformarsi in una pressione insostenibile per chi è depresso. È importante ricordare di non forzare mai una reazione. Invece di cercare conferme, si può offrire un supporto incondizionato, rassicurando il partner con affetto e comprensione, senza chiedere nulla in cambio. Questo crea uno spazio sicuro, non un banco di prova per i suoi sentimenti.

il partner depresso ti allontana
Alex Green - Pexels

Come aiutare un partner depresso: consigli pratici

Sapere come comportarsi con una persona depressa è la sfida più grande. Atteggiamenti come sgridare o spiegare come reagire alla depressione, anche se fatti con buone intenzioni, sono spesso controproducenti. Rischiano infatti di aumentare il senso di colpa e di inadeguatezza, spingendo la persona a isolarsi ancora di più.

Il primo passo, quindi, è un cambio di prospettiva: vedere la depressione per quello che è, una malattia che impatta fortemente sulla salute, non una scelta o una debolezza. Raggiungere questa consapevolezza e superare il pregiudizio è fondamentale per alleviare il senso di colpa del partner e creare un clima di accettazione.

Allo stesso tempo, può renderci più predisposti a guardare ai suoi comportamenti e alle sue risposte negative, considerandole come una manifestazione della sindrome e non come un attacco personale.

Allo stesso tempo, per stare con una persona depressa è cruciale lavorare anche su se stessi. È facile, infatti, iniziare a sentirsi responsabili o colpevoli per la sua sofferenza. Prendersi cura del proprio benessere emotivo non è un atto di egoismo, ma una necessità per poter continuare a essere un supporto valido e per non esaurire le proprie energie.

Il mostrarsi comprensivi e non giudicanti può stimolare il partner ad aprirsi e a comunicare il suo stato d'animo, facilitando il dialogo e l'eventuale ricerca di supporto da parte di un professionista.

In questo contesto, la terapia di coppia può diventare uno strumento prezioso. Offre uno spazio protetto per decifrare le dinamiche relazionali, trovare un nuovo equilibrio e capire insieme come affrontare la situazione, con la guida di un professionista.

Come aiutare concretamente il partner?

Per aiutare una persona depressa, è essenziale trovare un equilibrio tra supporto attivo e rispetto della sua autonomia. Il tuo ruolo è quello di sostenere, non di sostituirti a lui o lei. Assumersi la responsabilità del cambiamento al suo posto sarebbe controproducente per entrambi.

Se il partner è aperto a ricevere aiuto, il modo migliore per iniziare è chiedere direttamente di cosa ha bisogno. Offrire un supporto specifico è più efficace che agire alla cieca. Ecco alcune aree concrete in cui potresti offrire il tuo aiuto:

  • individuare un professionista adatto che possa inquadrare lo specifico disturbo depressivo e formulare una terapia adeguata. Non esiste infatti una sola forma di depressione: potrebbe trattarsi, per esempio, di depressione reattiva, di disturbo depressivo maggiore o di distimia
  • riprendere a svolgere attività quotidiane, stimolando una routine
  • seguire, se necessaria, una cura farmacologica, monitorandone gli effetti
  • rientrare in contatto con le persone più vicine, per poter uscire dall'isolamento.

Prendersi cura di sé per prendersi cura della relazione

Le tue paure sono legittime. La paura di non essere più amato, di non riconoscere più la persona che hai accanto, di non sapere come agire, sono più che comprensibili. Tuttavia, se questa paura prende il sopravvento, rischi di comunicare sfiducia e di confermare nel partner la dolorosa credenza di essere un peso o di non essere più in grado di dare ciò che dava prima.

Ricordare a te stesso che hai accanto una persona che sta soffrendo, e non qualcuno che vuole ferirti, è un esercizio mentale costante. Informarsi sulla depressione, capire cosa comporta e imparare a riconoscere i sintomi come tali, e non come attacchi personali, può aiutarti a mantenere la calma e la lucidità necessarie.

Se il tuo partner ha già intrapreso un percorso, potresti chiedere, con il suo consenso, di partecipare a un colloquio con il suo terapeuta per ricevere maggiori informazioni. Ma ricorda: anche tu hai diritto a un supporto. Se senti che il peso è troppo grande, andare dallo psicologo per te può essere un passo fondamentale per trovare strategie, gestire le tue emozioni e prenderti cura di te. Unobravo offre percorsi con psicologhe e psicologi specializzati in tematiche legate alla depressione, per supportare non solo chi ne soffre, ma anche chi gli sta accanto.

Quando cercare aiuto professionale

Il supporto emotivo del partner è fondamentale, ma la depressione è una condizione clinica che spesso richiede l'intervento di un professionista della salute mentale. È importante riconoscere quando l'amore e la pazienza da soli non sono sufficienti.

Considera di incoraggiare la ricerca di un aiuto professionale quando:

  • I sintomi della depressione persistono e peggiorano nel tempo.
  • Il funzionamento quotidiano del partner (lavoro, studio, cura di sé) è significativamente compromesso.
  • Come partner, ti senti costantemente sopraffatto, ansioso o risentito. Prendersi cura di sé è essenziale per poter sostenere l'altro.
  • La comunicazione nella coppia è diventata quasi impossibile o è fonte di continui conflitti.
  • Il partner esprime pensieri di autolesionismo o suicidio. In questo caso, l'aiuto professionale è urgente e indispensabile.

Un percorso con uno psicoterapeuta può aiutare la persona con depressione a elaborare il proprio dolore e a sviluppare strumenti per gestirlo. Anche la terapia di coppia può essere uno spazio prezioso per ricostruire la comunicazione e trovare nuove strategie per affrontare insieme la situazione, guardando alla relazione da una prospettiva diversa.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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