La parola crisi, dal greco krino, significa “scegliere, giudicare”. Vivere un rapporto di coppia in crisi vuol dire proprio questo: trovarsi a un bivio, sentire che è necessario fare una scelta tra il passato e il presente della relazione. Riconoscere i segnali di una crisi non è sempre immediato e spesso ci si chiede quanto può durare una crisi di coppia. In questa fase delicata, può accadere che uno o entrambi i partner smettano di investire nel legame, arrivando a percepire la propria relazione come "tossica”. Da qui, possono nascere conflitti continui, che a volte sembrano non avere nulla a che fare con le cause profonde del malessere.
Che cos'è una crisi di coppia
Prima di esplorare i segnali e le cause, è importante definire che cos’è una crisi di coppia. Non si tratta di un singolo litigio o di un disaccordo passeggero, ma di una fase prolungata di malessere e incertezza che porta uno o entrambi i partner a mettere in discussione le fondamenta stesse della relazione sentimentale.
Una crisi rappresenta un momento di transizione, un punto di svolta in cui i vecchi equilibri non funzionano più e se ne cercano di nuovi. Può essere innescata da un evento specifico o emergere gradualmente, come risultato di bisogni inespressi o cambiamenti personali. Sebbene possa essere dolorosa, una crisi non è necessariamente la fine di un rapporto; può anche diventare un’opportunità per evolvere, comprendersi più a fondo e costruire un legame più maturo e consapevole.
I segnali di una crisi di coppia: come riconoscerla
Ogni crisi di coppia è un mondo a sé e può manifestarsi in modi diversi. Alcune sono tempeste passeggere, circoscritte a un periodo limitato; altre, invece, si protraggono nel tempo, diventando un sottofondo costante della vita a due. Quando i problemi di coppia si trasformano in litigi continui o in un silenzio pesante, è probabile che si stia vivendo una crisi. Riconoscerla è il primo passo per affrontarla, e per farlo è utile prestare attenzione ad alcuni specifici campanelli d'allarme.
Ecco alcuni dei più comuni segnali di crisi di coppia a cui prestare attenzione:
- Silenzio o discussioni frequenti: la comunicazione si spegne, lasciando spazio a silenzi carichi di tensione, oppure degenera in litigi continui in cui ci si attacca a vicenda
- Annullamento delle differenze individuali: si avverte la difficoltà a essere se stessi, come se per stare insieme fosse necessario rinunciare a una parte di sé
- Mancanza di intimità: non solo sessuale, ma anche emotiva. La complicità svanisce e questo può riflettersi in disfunzione erettile o calo del desiderio.
- La rabbia come emozione prevalente: il risentimento e la delusione nei confronti del partner diventano sentimenti costanti
- Violenza di coppia: può essere verbale, fisica o manifestarsi in forme più subdole come la violenza psicologica
- Eccessiva gelosia: si manifesta con un bisogno di controllo sul partner, che mina la fiducia e la libertà reciproca
Approfondiamo brevemente cosa accade nella coppia quando mancano l’intimità e gli spazi individuali.
Mancanza di senso di coesione e spazi individuali
Uno dei sintomi più chiari di una crisi di coppia è la sensazione di soffocamento, la mancanza di spazio per sé e per le proprie differenze individuali. Una relazione sana è come una danza: a volte si è vicini, altre si prende un po' di distanza. Mantenere i propri spazi non indebolisce il legame, al contrario, serve a fortificare il “sistema a due”, permettendo a entrambi di esprimere la propria unicità senza sentirsi penalizzati.
Perdita dell’intimità
L'intimità è il cuore pulsante di una coppia, quella capacità di capirsi e sostenersi che va oltre il contatto fisico. Si nutre del rispetto delle differenze, della libertà di condividere il proprio mondo interiore e della curiosità di accogliere quello dell'altro. Quando questo dialogo silenzioso si interrompe e svanisce il “senso del noi”, il rapporto ne risente. Si può cadere in un legame quasi fusionale o, al contrario, in un distacco glaciale. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: la perdita dell’unicità del singolo all'interno della coppia.
La conseguenza più comune è un progressivo allontanamento, che può portare a una “pausa di riflessione” o mettere in discussione l'intero legame. In questa fase, diventa difficile immaginare come ricominciare. Anche la vita sessuale, specchio fedele dell'intimità emotiva, risente della crisi, manifestandosi con un calo del desiderio o l'assenza di rapporti. In questi momenti, sesso e amore sembrano viaggiare su binari separati, entrambi vittime della perdita di connessione.
Crisi di coppia: le cause più comuni
Difficoltà nel risolvere i problemi
Ciò che distingue le coppie resilienti da quelle che soccombono a una crisi è la capacità di affrontare insieme le difficoltà. Quando una relazione è in crisi, anche il più piccolo ostacolo può sembrare insormontabile. Si fatica nella risoluzione di un problema perché si hanno visioni opposte della situazione, e spesso ci si lascia schiacciare dal senso di colpa verso il partner per ogni errore commesso.
Poca flessibilità
Un altro elemento cruciale è la flessibilità. Una coppia è un sistema vivente, non un contratto rigido. Le regole, esplicite o implicite, devono poter essere rinegoziate man mano che la vita cambia. Le coppie che riescono a superare una crisi di coppia sono quelle capaci di tollerare gli stress esterni facendo fronte comune, consapevoli che i ruoli e i bisogni possono e devono evolvere nel tempo.
Il senso di malcontento può infatti scatenare una crisi di coppia. Poter mantenere la complementarietà dei ruoli e l’uguaglianza nella distribuzione dei compiti è una ricetta che mantiene le coppie felici più a lungo.
Mancanza di reciprocità
Le relazioni basate su uno squilibrio di potere, dove uno domina e l'altro subisce, come nella manipolazione affettiva, sono terreno fertile per l'insoddisfazione. In questi contesti, la violenza nella coppia può essere sottile, mascherata da frasi come: "Se mi vuoi davvero bene, devi farlo", tipica del manipolatore affettivo. Altre volte, per paura della perdita, uno dei due partner si adatta a ricevere solo briciole d'amore, un fenomeno noto come breadcrumbing.
Eventi di vita: nascita e crescita di un figlio
Uno degli eventi più belli, ma anche più destabilizzanti, per una coppia è la nascita di un figlio. L'arrivo di un bambino stravolge gli equilibri e richiede una profonda riorganizzazione. Non si è più solo partner, ma anche genitori. Questa transizione può far emergere difficoltà inaspettate, perché l'inserimento di un terzo individuo nel sistema-coppia mette alla prova la solidità del legame. La capacità di affrontare i cambiamenti e le nuove responsabilità familiari diventa fondamentale.
La sfida non si esaurisce con i primi mesi, ma prosegue durante tutte le fasi di crescita del figlio. In questo percorso, coniugalità e genitorialità si intrecciano costantemente. La coppia deve fare i conti non solo con i bisogni mutevoli del bambino, ma anche con il modo in cui ciascuno riconosce e legittima l'altro nel suo nuovo ruolo di genitore.
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Crisi di coppia: quando non ci si capisce
A volte, alla base di una crisi di coppia ci sono linguaggi affettivi diversi e incompresi. Ogni coppia costruisce un proprio modo di dimostrare amore e cura, ma non sempre i 'vocaboli dei partner coincidono. Ad esempio, uno dei due potrebbe esprimere affetto attraverso il sostegno economico e la concretezza, mentre l'altro potrebbe aver bisogno di vicinanza fisica e parole di rassicurazione per sentirsi amato. Quando questi modi di esprimere i sentimenti non vengono riconosciuti, possono nascere profonde frustrazioni.
In una coppia in crisi, la mancata percezione dell’affetto può rendere tutto più difficile, creando un circolo vizioso. Questo è particolarmente evidente quando uno dei due partner sta affrontando difficoltà personali, come depressione e bassa autostima. Un partner che vive un momento di depressione potrebbe tendere a isolarsi o a rifiutare il contatto, e questi comportamenti possono essere erroneamente interpretati dall'altro come sintomi del disinnamoramento, alimentando ulteriori problemi di coppia.
Come superare una crisi di coppia: cosa fare?
Una volta riconosciuta la crisi, la domanda sorge spontanea: cosa fare per superarla? Non esistono formule magiche, ma ci sono alcune indicazioni generali che possono aiutare a ritrovare la strada e a risolvere i problemi di coppia. Vediamole insieme.
Imparare a comunicare
È importante imparare a esprimere se stessi e i propri bisogni, in modo da ristabilire la vicinanza e l’intimità con il proprio partner. Un esercizio di comunicazione efficace è quello dei “Messaggi Io”, ideato da Thomas Gordon. In sintesi, parlare con i “Messaggi Io” significa imparare a non giudicare l’altro, ma descrivere i suoi comportamenti e l’effetto che hanno su di noi e sulle nostre emozioni.
Mettersi in discussione
Spesso, per superare una crisi di coppia, è fondamentale guardarsi dentro e comprendere il proprio funzionamento individuale. A volte, difficoltà personali come un atteggiamento controdipendente o la mania del controllo possono alimentare inconsapevolmente la crisi. Diventare consapevoli delle proprie “ferite” e iniziare a prendersene cura è un passo che non solo aiuta sè stessi, ma può avere un impatto positivo enorme sulla relazione.
Imparare a negoziare
Come si possono risolvere i problemi di coppia quando ci si sente incapaci di gestire i momenti difficili? La risposta sta nell'imparare a negoziare insieme. Questo non significa trovare un compromesso al ribasso, ma creare strategie condivise per affrontare le difficoltà, ascoltando i reciproci punti di vista per smorzare il conflitto e ridurre la distanza emotiva.
Ognuno di noi ha delle aspettative su come l’altro dovrebbe comportarsi o su quali regole dovrebbero valere in una coppia. Queste regole potrebbero essere state apprese nella propria famiglia d’origine oppure da altri modelli di riferimento. Ciò che è dannoso per la coppia è la mancanza di flessibilità: in una relazione che funziona i partner hanno la capacità di negoziare continuamente le proprie regole, soprattutto quando avvengono eventi di vita trasformativi come la nascita di un figlio o il trasferimento in un’altra città.
Le crisi di coppia sono normali
È fondamentale ricordare che le crisi di coppia sono normali. Anzi, sono più comuni di quanto pensiamo. Il primo passo per superare una crisi di coppia è abbandonare l'idea della coppia perfetta e senza conflitti. Un momento di crisi, se affrontato in modo costruttivo, può rivelarsi salutare: superare insieme una difficoltà può rendere il legame ancora più saldo e consapevole.

Crisi di coppia: quando lasciarsi?
Affrontare una crisi non significa necessariamente salvare la relazione a tutti i costi. A volte, il percorso porta ad acquisire la consapevolezza che la soluzione migliore è porre fine al rapporto. È una delle decisioni più difficili, e sorge spontaneo chiedersi quando è il momento giusto per lasciarsi. È importante sfatare un mito: in una terapia di coppia, lo psicologo non decide per i partner. Il suo ruolo non è giudicare, ma aiutare la coppia a fare chiarezza, a comunicare meglio e a prendere la decisione più autentica per entrambi, che sia continuare insieme o separarsi.
Terapia di coppia: un aiuto per superare la crisi
Quando ci si chiede come superare una crisi di coppia, la psicologia può offrire un aiuto concreto. Un percorso di terapia di coppia, in particolare, può sostenere i partner nell'affrontare la crisi, aiutandoli a fare scelte consapevoli per sé e per la relazione, lavorando sia sulla dinamica relazionale che sugli aspetti individuali.
Ogni rapporto è unico, e per questo non è possibile stabilire a priori quanto può durare una crisi di coppia. A volte possono bastare poche sedute di consulenza per sbloccare la situazione; altre volte, può essere necessario un percorso più lungo e articolato. Questo è particolarmente vero in situazioni complesse, come imparare a superare una crisi di coppia dopo un tradimento e comprendere il ruolo dell'amante nel sistema relazionale.
I percorsi per le coppie in crisi possono svolgersi con l’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta specializzato in problemi di coppia. Ciò che risulta fondamentale è che i due abbiano una motivazione condivisa nell’intraprendere un percorso: prendersi cura, insieme e attraverso l’aiuto di un esperto, come ad esempio uno psicologo con esperienza in relazioni sentimentali, di un rapporto che appare fermo e poco definito. Va specificato che un professionista non potrà mai sostituirsi alla coppia nel prendere le sue decisioni, come ad esempio decidere quando lasciarsi o quando restare insieme.
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