Assertività: come sviluppare una comunicazione assertiva

Assertività: come sviluppare una comunicazione assertiva
Elisa Zocchi
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
3.10.2025
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Parlare di assertività può sembrare semplice, ma in realtà è come descrivere l'arte di un trapezista: un delicato equilibrio di diverse competenze. Ti è mai capitato di sentirti inascoltato, di faticare a dire di no o di esprimere la tua opinione per paura del conflitto? Se queste domande ti risuonano, sei nel posto giusto. In questo articolo esploreremo insieme il significato di assertività e come metterla in pratica.

Il percorso verso l'assertività inizia da un profondo lavoro interiore. Il primo passo è conoscere sè stessi accogliendo con onestà i propri punti di forza e le proprie fragilità, per arrivare ad apprezzarsi con una visione realistica e gentile. Ma l'assertività non guarda solo l'interno; è una danza a due. Per questo è fondamentale sviluppare empatia, ovvero la capacità di sintonizzarsi con le emozioni altrui e di comprendere l'impatto che la nostra comunicazione ha sugli altri. È il delicato equilibrio tra l'ascolto di sé e l'ascolto dell'altro.

Che cos'è l'assertività? 

In psicologia, il comportamento assertivo è la capacità di scegliere uno stile di comunicazione che sia efficace per noi e rispettoso per chi abbiamo di fronte, a seconda del contesto e dei nostri obiettivi. Come ci ha mostrato lo psicologo Paul Watzlawick nei suoi studi sulla pragmatica della comunicazione, “non si può non comunicare”. Ogni nostro gesto, silenzio o parola invia un messaggio. Per questo, essere consapevoli non solo del contenuto verbale, ma anche di tutte le modalità con cui lo esprimiamo, è il primo passo per una comunicazione più efficace.

In parole semplici, il significato di assertività è la capacità di affermare le proprie opinioni ed emozioni senza calpestare quelle altrui. Ma cosa arriva davvero al nostro interlocutore quando parliamo? Lo psicologo Albert Mehrabian ha studiato l'impatto dei diversi canali comunicativi, scoprendo che le parole sono solo la punta dell'iceberg:

  • La comunicazione non verbale (il linguaggio del corpo, la postura, le espressioni facciali) ha l'impatto maggiore, con un'influenza del 55%.
  • La comunicazione paraverbale (il modo in cui parliamo: tono, volume e ritmo della voce) influisce per il 38%.
  • Le parole, cioè il contenuto verbale del nostro messaggio, contano solo per il 7%.

Caratteristiche di una persona assertiva

L'assertività è un'armonia tra abilità sociali, razionalità ed emotività. Ma, concretamente, come si fa a essere assertivi? Quali sono i comportamenti e le intenzioni che definiscono una persona con uno stile di comunicazione assertiva? Ecco alcuni tratti distintivi:

  • Ascoltare con attenzione sé stessi e gli altri, ma non si lascia condizionare.
  • Possedere una buona autostima e nutrire fiducia in sé e negli altri.
  • Mostrare buone doti di leadership
  • Essere motivanti e non prevaricare, ma ispirare.
  • Compiere scelte autonome e assumersi  la piena responsabilità delle proprie azioni.
  • Difendere le proprie idee con calma e fermezza, sempre nel rispetto di quelle altrui.
  • Cercare attivamente compromessi costruttivi, partendo da un atteggiamento di rispetto reciproco.

metodo assertivo
Brett Jordan - Unsplash

Il linguaggio del corpo assertivo: come i gesti parlano per noi

Un comportamento assertivo si manifesta non solo con le parole, ma anche e soprattutto attraverso il linguaggio del corpo. Il nostro corpo, infatti, comunica costantemente il nostro stato interiore. Essere assertivi significa allineare ciò che sentiamo con ciò che mostriamo. Un elemento chiave è il contatto oculare diretto e sereno, che trasmette sicurezza e permette una corretta valutazione della realtà, senza filtri o pregiudizi. I segnali non verbali di una persona assertiva includono:

  • la postura
  • la mimica
  • la gestualità
  • il tono di voce

Una postura assertiva è aperta e rilassata, con le spalle dritte ma non rigide, comunicando accoglienza e sicurezza. La mimica facciale è coerente con le emozioni provate, apparendo autentica e trasparente. La gestualità accompagna il discorso in modo naturale, aiutando a enfatizzare i punti più importanti senza essere invadente. Infine, il tono di voce è un elemento cruciale: in una comunicazione assertiva, è calmo, chiaro e fermo, perfettamente allineato al contenuto del messaggio.

L'assertività nelle relazioni: trovare l'equilibrio con gli altri

Per capire meglio cosa significa essere una persona assertiva, può essere utile esplorare i suoi opposti. Se ti ritrovi spesso a subire le decisioni altrui o a tacere per quieto vivere, potresti tendere a un atteggiamento anassertivo o passivo. Se, al contrario, senti il bisogno di imporre le tue idee a ogni costo, il tuo stile potrebbe essere più aggressivo. L'assertività è la via di mezzo, il sentiero dell'equilibrio.

Nelle dinamiche relazionali, specialmente quelle più complesse, l'assertività diventa uno strumento di protezione. A volte si parla di “indifferenza assertiva”: non si tratta di freddezza, ma di una scelta strategica per proteggere il proprio spazio emotivo, ad esempio evitando di esporsi con un partner manipolatore. Sviluppare un comportamento assertivo è cruciale per costruire autonomia in contesti di dipendenza affettiva o per imparare a chiudere una relazione senza ferire inutilmente l'altro, evitando pratiche come il ghosting.

I tuoi diritti assertivi: un promemoria da tenere a mente

A volte, per essere assertivi, abbiamo solo bisogno del permesso di farlo. Interiorizzare i propri diritti è il primo passo per agire con sicurezza e rispetto. Considera questa lista come una base solida su cui costruire la tua comunicazione assertiva. Ecco il decalogo dei diritti assertivi:

  1. Posso avere idee ed opinioni diverse da quelle degli altri, ma non posso imporre le mie
  2. Posso chiedere che le mie idee siano ascoltate, ma non per forza condivise
  3. Posso richiedere che le altre persone soddisfino i miei bisogni, ma non pretenderlo
  4. Posso dire di no senza sentirmi in colpa
  5. Posso provare a esprimere in modo assertivo le mie emozioni
  6. Posso fare errori in buona fede
  7. Posso cambiare idea
  8. Posso avere bisogni diversi da quelli delle altre persone
  9. Posso dire “non ho capito”
  10. Posso essere me stesso anche se a volte sono diverso da come gli altri pensano

comportamento assertivo psicologia
KaLisa Veer - Unsplash

Come sviluppare l'assertività: tecniche ed esempi pratici

Passare dalla teoria alla pratica richiede allenamento. Sviluppare una comunicazione assertiva significa coltivare un atteggiamento mentale flessibile e aperto. Pensiamo a un docente assertivo: saprà esercitare empatia, negoziare compromessi e offrire critiche costruttive, migliorando la relazione con alunni e colleghi. Per iniziare, possiamo concentrarci su alcuni principi chiave:

  • Evitare di imporre le proprie idee, ma proporle con sicurezza.
  • Mettersi in ascolto attivo delle ragioni dell’altro, anche se non le condividiamo.
  • Riconoscere il proprio diritto di non essere d’accordo e di dire 'no' senza sensi di colpa.
  • Mantenere sempre un atteggiamento di profondo rispetto per sé e per l'interlocutore.

Comunicazione assertiva: alcuni esempi per iniziare

Vediamo ora alcuni esempi di comunicazione assertiva per capire come essere assertivi nelle situazioni di tutti i giorni. Questi sono piccoli esercizi per allenare il nostro 'muscolo' assertivo.

Immagina questa scena: qualcuno ha preparato il pranzo per te ma non hai fame. Una risposta assertiva, che esprime il tuo stato senza svalutare il gesto dell'altro, potrebbe essere: “Apprezzo moltissimo lo sforzo che hai fatto, ma in questo momento non ho fame. Mangerò più tardi, grazie!”.

Oppure, in una discussione tra colleghi con opinioni diverse, invece di tacere o attaccare, una persona assertiva potrebbe dire: “Grazie per aver condiviso il tuo pensiero, lo trovo interessante. Su questo punto, però, resto della mia opinione”.

Ecco altri esempi di frasi assertive che puoi provare a usare:

  • Al posto di “così è brutto”, prova con: “Personalmente, sento che non è tanto adatto a me”.
  • Invece di “siete degli incompetenti”, puoi dire: “Vorrei che esplorassimo insieme altre alternative”.
  • Anziché “bisogna fare così perché è il modo giusto”, chiedi: “Che ne pensi se provassimo a fare in questo modo?”.

Quando l'assertività è difficile: come può aiutare la psicoterapia

Sviluppare un comportamento assertivo da soli può essere difficile, soprattutto se le nostre abitudini comunicative sono radicate da tempo. In questi casi, la psicoterapia può offrire uno spazio sicuro e di supporto. Approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) includono specifici training di assertività per allenare nuove modalità di interazione.

All'interno della relazione con un psicologo o psicoterapeuta, si può imparare a comunicare i propri stati emotivi e bisogni in un ambiente protetto e non giudicante, ricevendo feedback costruttivi. La terapia diventa una sorta di 'palestra' relazionale.

Anche i percorsi di gruppo sono molto efficaci. Attraverso tecniche come il role playing, si impara a parlare apertamente delle proprie emozioni senza essere inibiti dalla paura del giudizio, allenando la capacità di dire di no e di gestire conversazioni complesse in modo più sereno.

I benefici di uno stile di vita assertivo: cosa cambia dentro e fuori di noi

Adottare uno stile di comunicazione assertiva porta benefici tangibili, sia nel breve che nel lungo periodo. Le ricerche mostrano che fin da subito si sperimenta una maggiore soddisfazione nell'esprimere i propri bisogni e desideri, sentendosi più protagonisti nelle proprie relazioni.

Con il tempo, questi cambiamenti si consolidano. Si rafforza il senso di autoefficacia, cioè la fiducia nelle proprie capacità di raggiungere gli obiettivi. Aumenta la tolleranza alla frustrazione e si impara a gestire i conflitti in modo costruttivo, costruendo rapporti più autentici e paritari.

In definitiva, lavorare sull'assertività significa investire attivamente per costruire il proprio benessere psicologico. È un percorso che richiede pratica e pazienza. Se senti di aver bisogno di una guida in questo viaggio di crescita personale, il supporto di un professionista può fare la differenza. Un psicologo con approccio cognitivo comportamentale, ad esempio, può fornirti gli strumenti giusti. Con Unobravo, puoi trovare il terapeuta più adatto a te tra migliaia di psicologi online. Il primo colloquio conoscitivo è gratuito e ti permetterà di capire, insieme al professionista, se è il percorso giusto per te.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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