La dipendenza affettiva: come riconoscerla e superarla

La dipendenza affettiva: come riconoscerla e superarla
Angelica Raucci
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Costruttivista
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
7.10.2025
Se ti è piaciuto, condividilo:

La dipendenza affettiva, nota anche come love addiction, è una delle forme di dipendenza comportamentale che più spesso si intreccia con la nostra vita emotiva e relazionale. Sebbene non sia riconosciuta come disturbo specifico nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), la dipendenza affettiva può avere un impatto significativo sul benessere psicologico di chi la vive, al pari di altre new addiction come la dipendenza sessuale o lo shopping compulsivo.

In questo articolo esploreremo che cos’è la dipendenza affettiva, come riconoscerla, quali sono le sue cause e i diversi tipi, il legame con le relazioni tossiche e i disturbi di personalità, e soprattutto come sia possibile superarla con il giusto supporto.

Che cos'è la dipendenza affettiva?

Dipendere da qualcuno non è, di per sé, un problema. Anzi, è parte della nostra natura umana: nasciamo bisognosi delle cure altrui e cresciamo all'interno di legami. Ma quando questo bisogno diventa una modalità disfunzionale di stare in relazione, allora possiamo trovarci di fronte a una dipendenza affettiva.

In sostanza, la love addiction è una forma di comportamento disfunzionale in cui la relazione con l'altro diventa l'unico centro della propria esistenza. La persona dipendente sviluppa un attaccamento morboso, mettendo i bisogni dell'altro sempre prima dei propri, anche quando questo, come scrive la psicoterapeuta R. Norwood nel suo celebre libro Donne che amano troppo, “mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza”.

Chi vive una dipendenza affettiva tende a dedicarsi all'altro con totale abnegazione, con il desiderio di diventare indispensabile. Di conseguenza, ogni minima distanza o disattenzione viene vissuta con un'angoscia profonda, come una minaccia di abbandono. Questo schema porta a un'alterazione del comportamento, un tentativo costante di controllare emozioni come tristezza e ansia, che nascono dalla radicata paura di essere rifiutati.

L’amore dipendente

Quando si parla di dipendenza emotiva, si pensa quasi sempre alle relazioni amorose. Tuttavia, questa dinamica può caratterizzare anche un rapporto di amicizia o un legame familiare, come nel caso della dipendenza affettiva dalla madre, che può persistere anche in età adulta.

Alla base di queste relazioni c'è un legame non sano. La ricerca dell'altro non è motivata da un desiderio di condivisione, ma dal tentativo di ottenere una conferma del proprio valore e di colmare un profondo vuoto interiore. La persona si sente indegna di amore, ma allo stesso tempo ne ha un bisogno disperato.

Questa condizione può emergere in varie circostanze: dopo la fine di una relazione, a causa di un amore non corrisposto alimentato da una forte gelosia, o persino nel rapporto con il proprio terapeuta. Per capire meglio questa complessa realtà, è fondamentale imparare a riconoscere i segnali che la caratterizzano.

dipendenza da una persona
Asad Photo Maldives - Pexels

Come riconoscere la dipendenza affettiva: i sintomi

Se ti stai chiedendo come capire se è dipendenza affettiva, è utile sapere che i segnali possono essere psicologici, comportamentali e talvolta anche fisici. I sintomi della dipendenza affettiva ricalcano quelli di altre dipendenze comportamentali. Ecco alcuni dei campanelli d'allarme più comuni:

  • Euforia e appagamento: si prova un intenso senso di piacere e completezza solo quando si è in presenza dell'altra persona.
  • Bisogno crescente dell'altro (tolleranza): si sente la necessità di passare sempre più tempo con il partner, sacrificando i propri spazi, hobby e amicizie.
  • Crisi di astinenza da persona: l'assenza o la lontananza del partner scatena un malessere profondo, che può manifestarsi con sintomi fisici come attacchi d’ansia, attacchi di panico, insonnia, ma anche con emozioni intense come una forte rabbia.
  • Sentimenti negativi: quando ci si rende conto della propria dipendenza, possono emergere vergogna, rimorso e un profondo senso di colpa verso il partner e verso sé stessi.

All'interno di un percorso psicologico, un professionista può utilizzare anche strumenti specifici per valutare la situazione. Esistono infatti questionari e test sulla dipendenza affettiva, come l’Affective Dependence Scale (ADS-9), che aiutano a identificare le componenti più problematiche del legame. È importante ricordare che questi strumenti sono di supporto alla valutazione clinica e non sostituiscono il parere di un esperto.

I comportamenti tipici della dipendenza affettiva

Ma come si comporta concretamente una persona che vive una dipendenza affettiva? Le dipendenze affettive si nutrono di alcuni schemi mentali e comportamentali ricorrenti:

  • Fantasie romantiche idealizzate: la persona si rifugia in un mondo immaginario per sfuggire al senso di solitudine e alla paura del rifiuto.
  • Attaccamento ansioso: il legame con l'altro serve a placare la paura dell’abbandono e a compensare una profonda insicurezza personale.

Questi sintomi emotivi si traducono in comportamenti che si riflettono su molti aspetti della vita quotidiana. Ecco alcuni esempi di dipendenza affettiva:

  • Annullamento di sé: non c’è più spazio per le proprie emozioni o esigenze, che vengono sistematicamente messe da parte per far posto a quelle del partner. Questo apre la porta alla manipolazione affettiva.
  • Autostima delegata all'altro: la propria autostima è condizionata fortemente dall'approvazione del partner, visto come l'unica fonte di valore e sicurezza. Quando questo legame si interrompe, l'insicurezza può emergere in modo travolgente.
  • Controllo e dedizione totale: ogni azione è finalizzata a rendersi indispensabili per l’altro, in un tentativo costante di prevenire l'abbandono.

Le cause della dipendenza affettiva

Da dove nasce questa profonda necessità dell'altro? Spesso, le cause della dipendenza affettiva affondano le radici nelle esperienze vissute nella famiglia di origine. Durante un percorso terapeutico, non è raro esplorare il proprio passato per capire che tipo di bambino o bambina si è stati.

Analizzare lo stile di attaccamento infantile è fondamentale. Se un bambino cresce con figure genitoriali molto apprensive, che limitano la sua autonomia, o con genitori che offrono un atteggiamento di accettazione condizionata (ti voglio bene se fai questo), può imparare che per ricevere amore deve adattarsi costantemente alle richieste altrui, mettendo da parte i propri bisogni.

Questa dinamica, come la dipendenza affettiva dalla madre, può avere cause e conseguenze profonde, portando la persona, una volta adulta, a ricercare nelle relazioni lo stesso schema appreso nell'infanzia, nel tentativo di ottenere finalmente quell'amore incondizionato che le è mancato.

Tipi di dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva non si manifesta in un unico modo. Può assumere diverse sfumature, delineando differenti profili e comportamenti. Basandoci sulle categorie individuate dall’associazione Love Addicts Anonymous, possiamo distinguere alcuni tipi principali:

  • Dipendenza affettiva ossessiva: la persona è completamente assorbita dal partner, dal quale non riesce a staccarsi nonostante possa subire comportamenti svalutanti, controllanti o abusanti.
  • Dipendenza dalla relazione: in questo caso, il problema non è tanto la dipendenza da una persona specifica, quanto l'incapacità di stare da soli. Pur di non affrontare la paura della solitudine, si rimane in una relazione anche quando l'amore è finito.
  • Co-dipendenza: è una dinamica in cui entrambi i partner sono dipendenti l'uno dall'altro, creando un incastro disfunzionale. Spesso, la persona co-dipendente si lega a partner con altre forme di dipendenza (da sostanze, gioco d'azzardo) o con disturbi di personalità.
  • Dipendenza affettiva ambivalente: tipica di chi ha un disturbo evitante di personalità, questa forma è caratterizzata da un conflitto interiore: un enorme bisogno d'amore che si scontra con una profonda paura dell'intimità. Questo può portare a cercare amori impossibili o a boicottare la sessualità e l'intimità per non rischiare di essere feriti.

Dipendenza affettiva e disturbi di personalità

È importante non confondere la dipendenza affettiva con alcuni disturbi di personalità con cui condivide delle caratteristiche, ma da cui si differenzia per aspetti cruciali. Ad esempio, può avere tratti in comune con il disturbo borderline di personalità o il disturbo dipendente di personalità.

La differenza principale sta nella pervasività e nella consapevolezza. Chi ha un disturbo dipendente di personalità manifesta questo schema in quasi ogni area della vita (lavoro, amicizie, famiglia), non solo nelle relazioni sentimentali. Inoltre, i disturbi di personalità sono spesso egosintonici: la persona percepisce i propri comportamenti come parte integrante di sé e non li riconosce come problematici.

Nei casi di dipendenza affettiva, invece, la sofferenza è spesso egodistonica: la persona avverte che c'è qualcosa che non va, prova disagio e vorrebbe cambiare, anche se non riesce a farlo. Questo è un punto fondamentale, perché è proprio questa consapevolezza a motivare la ricerca di aiuto.

Un esempio classico è la relazione con una persona con tratti narcisistici: la persona dipendente può sentirsi portata a "salvare" il partner, ma alla lunga soffrirà per l'impossibilità di porre fine a un legame insoddisfacente. Comprendere se si tratta di amore o dipendenza è una delle sfide che si possono affrontare in un percorso di terapia, sia individuale che di coppia, anche per il partner della persona dipendente.

soffrire di dipendenza affettiva
Leah Kelley - Pexels

Come superare la dipendenza affettiva

È possibile uscire dalla dipendenza affettiva? La risposta è sì. È importante, però, concepire la guarigione non come un traguardo immediato, ma come un processo di crescita personale. Questo percorso inizia da alcuni passaggi fondamentali:

  • il riconoscimento del problema, accettando di vivere uno schema relazionale che causa sofferenza;
  • la presa di coscienza delle conseguenze che questa dinamica ha sulla propria vita;
  • la volontà di intraprendere un cambiamento per imparare a costruire relazioni più sane e a non dipendere emotivamente dagli altri.

In questo viaggio, la psicoterapia rappresenta un supporto prezioso. Un percorso terapeutico può essere fondamentale per:

  • aiutare a comprendere la differenza tra amore sano e dipendenza, per ritrovare un nuovo equilibrio;
  • lavorare sui meccanismi psicologici profondi che alimentano il bisogno dell'altro, rafforzando la propria autostima;
  • fornire strumenti concreti per imparare come gestire un rapporto di dipendenza o come relazionarsi con una persona che ne soffre.

La dipendenza affettiva: gli approcci terapeutici

Esistono diversi approcci psicoterapeutici efficaci per la dipendenza affettiva, tra cui la terapia cognitivo-costruttivista, la terapia breve strategica e la terapia cognitivo comportamentale, utilizzati anche dagli psicologi online di Unobravo. Il lavoro terapeutico si concentra su aree chiave:

  • la ristrutturazione delle credenze disfunzionali su di sé, sul proprio valore e sulla propria amabilità;
  • la gestione delle emozioni intense come la paura della solitudine, del rifiuto e dell'abbandono;
  • lo sviluppo dell’assertività, ovvero la capacità di riconoscere, esprimere e far valere i propri bisogni in modo sano.

Tecniche come la mindfulness per l’ansia possono essere di grande aiuto per gestire i pensieri ossessivi sulla relazione, coltivando la consapevolezza delle proprie emozioni e un atteggiamento più compassionevole verso sé stessi.

Anche la condivisione può essere un potente strumento di guarigione. Partecipare a gruppi di sostegno o di auto-aiuto, come quelli dei dipendenti affettivi anonimi, può offrire un prezioso spazio di confronto e supporto.

Se senti di aver bisogno di una guida in questo percorso, ricorda che puoi contare sul supporto della nostra rete di professionisti. Un psicologo specializzato in dipendenza emotiva può accompagnarti nel comprendere le origini di questa difficoltà e nell'intraprendere i passi necessari per superarla.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

Potrebbero interessarti

L’innamoramento: quel sospiro inspiegabile tra neurobiologia e psicologia
Relazioni

L’innamoramento: quel sospiro inspiegabile tra neurobiologia e psicologia

Relazione tossica: cos’è, come riconoscerla e come uscirne
Relazioni

Relazione tossica: cos’è, come riconoscerla e come uscirne

L’attrazione: i diversi tipi e i fattori che la influenzano
Relazioni

L’attrazione: i diversi tipi e i fattori che la influenzano

Il dipendente affettivo e gli incastri di coppia
Relazioni

Il dipendente affettivo e gli incastri di coppia

Dipendenza dal sesso o ipersessualità: cos’è, sintomi e cura
Dipendenze

Dipendenza dal sesso o ipersessualità: cos’è, sintomi e cura

Codipendenza affettiva: sintomi e cura della codipendenza
Relazioni

Codipendenza affettiva: sintomi e cura della codipendenza

Scopri tutti gli articoli

Domande frequenti

Iscriviti alla newsletter

Con Aurora ricevi nella tua email tanti spunti per coltivare il tuo benessere psicologico. Iscriviti subito!

Email