Senso di vuoto interiore: cosa significa sentirsi vuoti dentro

Senso di vuoto interiore: cosa significa sentirsi vuoti dentro
Chiara Tomain
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Comportamentale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
9.10.2025
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“Ho tutto. O, almeno, nessun motivo apparente per essere infelice. Ho una famiglia che mi vuole bene, un tetto sulla testa, un lavoro che tutto sommato mi appaga. Eppure, quando la sera mi corico, sento una sensazione di vuoto dentro, un’incompletezza che a volte mi fa sentire triste dentro.”

“Le giornate scorrono e fatico a godere veramente di qualcosa. Continuo a chiedermi cosa mi manchi, ma non riesco a trovare una risposta.”

Questi pensieri possono suonare familiari a molte persone. Sperimentare una sensazione di vuoto interiore è un'esperienza umana, un segnale che merita di essere ascoltato. In questo articolo approfondiremo il significato di questo stato d'animo, esplorando le possibili cause e le strategie per affrontarlo, con l'obiettivo di dare un nome e un senso a ciò che si prova.

mi sento vuota
Yang Deng - Unsplash

Sentire un vuoto dentro: che cosa significa?

Quella di sentirsi vuoto è una sensazione difficile da descrivere, spesso percepita come un'assenza, una mancanza di colore e profondità nella propria esistenza. Può manifestarsi come un vuoto emotivo, un senso di disconnessione da sé stessi e dagli altri, quasi come se mancasse un pezzo essenziale del puzzle della nostra vita. Ma che cos'è, dal punto di vista psicologico, questo vuoto interiore?

In psicologia, il senso di vuoto interiore non è un'emozione a sé stante, ma piuttosto uno stato d'animo che può celare o accompagnarsi ad altre emozioni. Riconoscerle è il primo passo per capire cosa si agita sotto la superficie. Tra le più comuni troviamo:

Senso di vuoto: quali sono i sintomi?

Il senso di vuoto non si manifesta solo a livello mentale. Spesso il corpo parla per noi, traducendo questo malessere in sensazioni fisiche concrete. Tra i sintomi più comuni che possono accompagnare questa percezione, insieme alla sensazione di sentirsi soli, troviamo:

  • nodo alla gola
  • un senso di fatica e pesantezza
  • fastidio in alcune parti del corpo.

È importante sottolineare che provare queste sensazioni in momenti isolati è parte della vita. Tutti noi attraversiamo giornate più faticose di altre, in cui le emozioni possono apparire spente o difficili da decifrare. Un'esperienza passeggera di vuoto non è necessariamente un segnale d'allarme.

Il vuoto esistenziale, in una certa misura, fa parte della condizione umana. Il problema sorge quando questa sensazione smette di essere un'ombra passeggera e diventa una presenza costante. Se il senso di vuoto interiore persiste, arrivando a generare ansia, angoscia o una profonda tristezza, allora potrebbe essere il momento di fermarsi e trovare il coraggio di guardare più da vicino questo vuoto interno.

Quali sono le cause del vuoto interiore?

Da dove nasce la sensazione di sentirsi vuoti dentro? Le cause possono essere molteplici e profondamente personali. A volte, è possibile identificare degli eventi scatenanti, momenti di rottura o di cambiamento che lasciano un segno e amplificano questa percezione. Tra questi troviamo avvenimenti dolorosi, esperienze traumatiche o fasi di transizione significative, come:

Altre volte, invece, questo vuoto emotivo sembra emergere senza una causa scatenante chiara. Può accadere quando, forse senza rendercene conto, mettiamo a tacere le nostre emozioni e procediamo con il pilota automatico. Vivere per senso del dovere o per abitudine, senza uno scopo profondo e senza fermarsi a scegliere la propria direzione, può gradualmente svuotare la vita di significato.

Questa disconnessione da noi stessi può portarci a non sapere più cosa vogliamo veramente, cosa ci fa stare bene o dove desideriamo andare. È in questo scollamento tra chi siamo e come viviamo che il senso di vuoto può trovare terreno fertile.

Vuoto interiore e possibili correlazioni cliniche

È fondamentale chiarire che, sebbene il senso di vuoto sia un'esperienza umana, in alcuni contesti può essere un sintomo legato a disturbi psicologici più strutturati. Ad esempio, il legame tra depressione e vuoto interiore è molto stretto: una persona con un disturbo depressivo può descrivere il proprio stato proprio come un “sentirsi vuota dentro”, accompagnato da assenza di speranza e perdita di interesse per le attività.

Sentirsi vuoti e stanchi può essere anche una sensazione sperimentata dalle persone soggette anche ad altri disturbi dell'umore, come il disturbo bipolare. In questi casi, la persona sperimenta “un’altalena emotiva” in cui momenti di euforia e profonda depressione si alternano.

Proprio in queste fasi depressive, la sensazione di vuoto interiore può diventare particolarmente intensa, mentre durante le fasi maniacali si può avvertire un senso di irrequietezza che cerca di colmare quel vuoto con attività frenetiche e impulsività.

Ci sono poi disturbi come il disturbo borderline di personalità, che porta l’individuo a sperimentare instabilità emotiva e mancanza di senso di sé. Il senso di vuoto nella persona con disturbo borderline è causato appunto dalla mancanza di percezione di un'identità stabile.

Anche nel disturbo narcisistico di personalità è possibile l’insorgenza di sentimenti di solitudine, depressione e senso di vuoto. Il vuoto interiore del narcisista racconta della “ferita narcisistica”, una ferita antica che rivela la fragilità dell’individuo che soffre di questo disturbo.

Non ultimi, anche nei disturbi del comportamento alimentare può presentarsi il senso di vuoto interiore, spesso colmato con abbuffate (come nel caso del binge eating) o affrontato cercando di mantenere un senso di controllo su di sé e le proprie emozioni attraverso il rifiuto del cibo come accade nell’anoressia nervosa.

Colmare il vuoto interiore: la reazione più comune

Di fronte alla sensazione di sentirsi vuoti e stanchi, la reazione più istintiva è spesso quella di tentare di riempire questo spazio. È un impulso comprensibile: si cerca all’esterno qualcosa che possa colmare il vuoto che sentiamo all’interno.

Ci si può trovare ad acquistare beni materiali anche costosi, a mangiare per non sentire le proprie emozioni (come accade nella fame emotiva), a buttarsi in relazioni poco sane, a riempirsi di impegni lavorativi, a passare tantissimo tempo sui social talvolta sviluppando vere e proprie dipendenze.

Questi tentativi possono dare un sollievo immediato, l'impressione di stare meglio, ma l'effetto è solo temporaneo. Il senso di vuoto, prima o poi, ritorna. Questo accade perché la domanda 'Come posso riempire questo vuoto?' potrebbe essere mal posta. E se provassimo a cambiare prospettiva?

colmare il vuoto interiore
Lutchenca Medeiros - Unsplash

Come (smettere di) colmare il vuoto interiore

Affrontare il vuoto interiore non significa riempirlo frettolosamente dall'esterno. La soluzione non è qualcosa che 'cade dall'albero', ma un percorso che si intraprende guardando dentro di sé. È un invito a spostare l'attenzione dal 'fuori' al 'dentro'.

Ecco alcuni spunti di riflessione che possono guidarti in questo cammino:

  1. provare a comprendere quale possa essere la causa di questo vuoto. Capire cosa ci fa stare male è il primo passo per il cambiamento. Prova a porti delle domande:
  • Quando hai iniziato a sentire questo vuoto?
  • E successo qualcosa in particolare in quel periodo della tua vita?
  • Ci sono dei momenti della tua giornata in cui percepisci maggiormente questo vuoto e altri in cui lo senti meno?
  • In quali aree della tua vita questo vuoto si manifesta più prepotentemente?
  1. sviluppare accettazione verso tutto ciò che non abbiamo il potere di cambiare, adattandoci alle situazioni con consapevolezza, apertura e interesse. In questo percorso la mindfulness è una tecnica che può aiutare molto.  
  2. comprendere i propri valori. I valori, come una bussola, ci indicano la direzione da prendere nella nostra vita, cosa per noi è veramente importante e rispondono alla domanda “che tipo di persona vuoi essere?”
  3. programmare azioni impegnate nella direzione dei nostri valori. Non necessariamente queste azioni devono essere imprese enormi, anzi è bene iniziare da piccoli passi, piccole azioni quotidiane che, poiché guidate dai nostri valori, renderanno la nostra vita più piena, più ricca e significativa.

Agire in linea con ciò che è importante per noi non significa per forza fare la cosa più semplice, anzi, il più delle volte richiede un grande sforzo, un mettersi in gioco in qualcosa che forse non abbiamo mai fatto, avere il coraggio di uscire dalla propria comfort zone.

Possiamo dire quindi che, per smettere di tentare a tutti i costi di colmare quel vuoto interiore, è utile provare a fare attenzione non solo alle circostanze esterne della vita, ma anche allo stato della nostra mente.

Questo lavoro interiore può aiutarci a entrare in contatto con la nostra parte più autentica ed essere coerenti con chi siamo, rimanendo nel momento presente e imparando ad apprezzare e a essere grati per tutte le piccole cose che abbiamo ogni giorno.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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