Maturità ti avessi preso prima: manuale di sopravvivenza per l’esame di stato

Maturità ti avessi preso prima: manuale di sopravvivenza per l’esame di stato
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Marcello Delmondo
Redacción
Psicoterapeuta con orientación Psicoanalítica
Unobravo
Artículo revisado por nuestra redacción clínica
PUBLICADO EL
17.6.2025
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La temperatura si alza, anche l’ultimo refolo di vento si spegne e la pagina del libro di letteratura non guizza più nell’afa serale. Nell’aria, voci strozzate di telecronache che commentano partite più o meno importanti e il ronzio di qualche zanzara. 

Come ogni anno si avvicina la fatidica “notte prima degli esami”, icona filmica e prima musicale nel brano cult di Antonello Venditti, vero e proprio condensato di emozioni per migliaia di studenti, professori e genitori. 

Mercoledì 18 giugno si aprirà infatti l’Esame di Stato, la famigerata “Maturità”. Un vero e proprio “rito” che da sempre crea dibattito, discussioni e riforme che ne trasformano modalità (De Palma, 1992), ma non ne riducono la portata emotiva. 

Proveremo a fornire un breve manuale di sopravvivenza con l’obiettivo di far “gustare” agli studenti la bellezza di un momento così importante riducendo ansie e preoccupazioni

Perchè si chiama maturità?

Il termine “maturità” deriva dal latino maturitas (maturazione, saggezza, sviluppo completo). Di uso colloquiale, rimanda simbolicamente al raggiungimento di una maturazione personale e culturale da parte degli studenti. 

Collocato poco dopo il traguardo della maggiore età, segna una sorta di passaggio alla fase adulta. Affrontare un momento delicato da un punto di vista emotivo e dei compiti richiesti, completare e rielaborare un percorso di 5 anni, rappresentano il succo di questa metamorfosi della personalità e dell’umanità dello studente. 

Non più adolescente e alunno, ma cittadino capace di generare un progetto personale formativo, professionale e di vita. Una bella sfida che spesso viene caricata di ansie e di aspettative

Storia e struttura attuale dell’Esame di Maturità 

Introdotto nel 1923 dalla Riforma Gentile, l’Esame di Stato, previsto per gli studenti liceali, si configurava come interrogazioni su tutte le materiale da parte di una commissione esterna di docenti universitari. Il primo anno solo il 60% dei “maturandi” passò la selezione. 

Nel periodo della guerra fu semplificato e in alcuni casi sostituito da uno scrutinio finale. Con gli anni ‘60 e ‘70 si cercò di renderlo meno elitario, vennero introdotti docenti interni e prove maggiormente in linea con i programmi svolti. La riforma Berlinguer del 1997 introdusse la struttura su 3 prove (due scritte e una orale) e la valutazione su base 100 con la possibilità della lode. 

Terza prova o non terza prova, questo è il problema. Negli anni successivi la famigerata terza prova (un terzo scritto con possibili domande su tutto il programma delle materie non contemplate nelle prime due prove, quella di Italiano e quella sulla materia di indirizzo) ha tormentato le notti degli studenti. La pandemia ha imposto profonde revisioni fino ad arrivare alla struttura attuale. 

A partire da Mercoledì 18 Giugno 2025 gli studenti del quinto anno delle superiori dovranno affrontare:

  • La prima prova di Italiano: tema argomentativo, tema di attualità, analisi del testo, serviranno a valutare conoscenze letterarie e competenze di ragionamento e argomentazione (6 ore in compagnia del dizionario);
  • La seconda prova sulle materie di indirizzo: sarà la versione di Latino al liceo classico (si alterna ogni anno con quella di greco), il compito di matematica allo scientifico (alternato con fisica), la prova di economia per i tecnici commerciali, prove di comprensione e redazione di testi in lingua al liceo linguistico, per fare alcuni esempi (dalle 4 alle 8 ore in compagnia di autori classici, problemi di realtà che richiedono soluzioni matematiche o ragionamenti economici);
  • La prova orale: ai ragazzi verrà chiesto di articolare un discorso, una riflessione con collegamenti alle diverse materie a partire da un'immagine fornita dalla commissione. Saranno inoltre affrontati temi legati al percorso di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) e all’educazione civica.
Pixabay - Pexels

Il Toto argomenti

Parte immancabile del rito è il Toto argomenti. Ci si confronta sugli autori più gettonati per l’analisi del testo o per le versioni, ci si interroga su eventi importanti che potrebbero fare capolino nel tema di attualità. 

Una sorta di gioco che ha il significato di esorcizzare le paure. In alcuni casi si prova anche a orientare in questo senso lo studio “matto e disperato” degli ultimi giorni. Più argomento da bar e da giornale che strumento efficace, il toto argomenti rappresenta quasi un fenomeno di costume di cui discutere sotto l’ombrellone. Ciò permette a chi è già maturo da tempo di tornare con la memoria a quelle emozioni. Al bar per un caffè si darà sicuramente uno sguardo al giornale su cui verranno riportate tracce e versioni. Fa tutto parte del rito. Circolano anche leggende metropolitane sulla possibilità di avere in anteprima le tracce trapelate da qualche segreto cassetto ministeriale. Proviamo anche noi a partecipare al gioco sottolineando che deve rimanere tale e non può sostituire lo studio e la preparazione. 

Per un attimo anche noi seduti sotto l’ombrellone ci permettiamo di riflettere sui seguenti temi di attualità:

  • Femminicidi e violenza di genere;
  • Guerre e scenari geopolitici;
  • Intelligenza artificiale;
  • Tematiche ecologiche;
  • L’avvicendamento al papato con la morte di Papa Francesco;
  • Il tema della salute mentale sempre più attenzionato soprattutto in ambito scolastico;
  • Bullismo e cyberbullismo.

Notte prima degli esami: notte di emozioni

Trascorsa studiando, guardando una partita, stringendosi in un abbraccio, la notte prima degli esami rimane per tutti un concentrato di emozioni

In generale vale la pena di ricordare che non ci sono emozioni positive o negative, almeno per quanto riguarda quelle di base. 

Avere paura è normale, ci aiuta anche ad attivare risorse e risposte. Provare tristezza e malinconia per la fine di un percorso è bello e romantico. Provare gioia per l’immensa sensazione di liberazione che accompagnerà la fine dell’esame può diventare anche una spinta nella motivazione. 

Quando le emozioni perdono la loro regolazione possono tuttavia farci stare male. Quando compare l’ansia, ad esempio, possiamo sentirci bloccati, perdiamo concentrazione e lucidità. Cosa fare allora?

Guida intergalattica per maturandi

Ecco un breve manuale di sopravvivenza per l’Esame di Stato:

  • Non siamo i primi e non saremo gli ultimi ad affrontarlo. Si tratta di un momento importante, ma non è decisivo per la vita di nessuno. Proviamo ad affrontarlo con impegno, facendo del proprio meglio, ma ricordandoci che si tratta “solo” di un esame;
  • Cerchiamo di organizzare lo studio. Come spesso capita all’università o per gli esami di abilitazione professionale, affrontare il ripasso di un programma molto vasto può essere difficile. Per questo motivo occorre valutare attentamente gli argomenti che si conoscono meglio e quelli che richiedono maggiore studio, eventualmente farsi un programma che scansioni le giornate senza esagerare. Rimpiangere ciò che non si è fatto è poco utile, proviamo a concentrarci sul tempo che abbiamo a disposizione per fare del nostro meglio;
  • Riflettiamo attentamente sui nostri punti di forza e sui nostri limiti. L’autoconsapevolezza è fondamentale per evidenziare materie, conoscenze e competenze su cui puntare forte, ma anche punti di debolezza. La conoscenza di sé può essere utile, ad esempio, per scegliere una specifica traccia durante la prima prova;
  • Utilizziamo podcast e video per ripassare argomenti in modo più leggero. Alternare le sudate carte a un po’ di tecnologia può aiutare;
  • Prendiamoci del tempo per riposare e, se possibile, per svagare la mente. Restare a contatto stretto con ansia e preoccupazione ci fa consumare enormi energie rendendoci meno lucidi. Una passeggiata, un film con amici (abbiamo a disposizione diverse pellicole a tema come Notte Prima degli Esami, Notte prima degli Esami oggi, Immaturi), o un po’ di attività sportiva possono essere di aiuto;
  • Curiamo la respirazione e proviamo esercizi di autocentratura per entrare in contatto con il nostro respiro, il nostro battito cardiaco e i nostri pensieri restando in silenzio. Possono aiutarci nei momenti di maggiore ansia;
  • Non restiamo soli. Curiamo le relazioni con parenti e amici anche per vivere insieme le emozioni del momento;
  • Proviamo ad accogliere tutte le emozioni concentrandoci anche sulla malinconia e sulla gioia che ricamano un momento che resterà indelebile nella nostra memoria;
  • Fiducia in noi stessi, negli altri e dagli altri ci aiuteranno nell’avere spinta e motivazione per fare del nostro meglio. La perfezione non esiste, l’importante è impegnarsi al massimo delle proprie capacità;
  • In vista dell’orale un po’ di lettura da affiancare al ripasso non guasta. Ragioniamo sui nostri argomenti forti e cerchiamo di orientare il discorso che partirà da un’immagine in quella direzione. Evitiamo collegamenti forzati, ma cerchiamo di valorizzare le nostre conoscenze. Riflettiamo sull’esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento) in modo da arrivare con una bozza di discorso capace di mettere in evidenza aspetti positivi, criticità e competenze maturate nell’esperienza.
Ketut Subiyanto- Pexels

Voto o non voto? Questo è il problema

La valutazione è da tempo sotto i riflettori della critica. Per quanto docenti, genitori (non sempre) ed esperti esterni sottolineino che il voto non corrisponde alla persona, ma valuta un compito e quindi il momento, la scuola fatica ad uscire da una dimensione prestazionale. 

Proviamo a capire come si compone il voto della maturità 2025.

  • 40 punti di crediti maturati tra terza e quinta superiore. Ogni anno vale 13 punti totali a cui si aggiunge un eventuale punto ulteriore in base all’impegno e alla media;
  • Fino a 20 punti per ciascuna delle tre prove;
  • 5 punti aggiuntivi possono essere attribuiti dalla commissione nel caso di 40 crediti maturati nei 3 anni e un punteggio di almeno 50/60 nelle prove.
  • La lode viene decisa dalla commissione se il candidato ha raggiunto il punteggio di 100/100 senza necessità dei 5 punti aggiuntivi.

La commissione sarà mista con 3 docenti interni, 3 docenti esterni e un presidente esterno.

Quale significato e che impatto può avere il voto?

Il voto dell’esame di stato può essere valutato in alcuni concorsi e, a seconda dei bandi, può avere una rilevanza nei punteggi dei test di ammissione ai corsi universitari

Occorre però ricordare che il mondo del lavoro sta cambiando. Vengono apprezzate sempre più competenze trasversali (problem solving, decision making, gestione delle emozioni, lavoro in gruppo, leadership). 

Le conoscenze sono importanti, ma sempre più svincolate dal numero presente sul pezzo di carta. Tuttavia, per soddisfazione personale a chiusura di un percorso di 5 anni è naturale che per molti studenti il voto rappresenti una dimensione importante. Cerchiamo però di evitare ansie eccessive rispetto a un numero che, rischiando di essere ripetitivi e banali, non definisce la persona.

Maturità oltre il tabellone

Una volta che sul tabellone comparirà il voto finale si potrà pensare al futuro. Le scuole superiori investono ormai molto nelle attività di orientamento e molti studenti arrivano all’Esame di stato con le idee abbastanza definite,anche perchè in molti casi i TOLC (Test OnLine CISIA) e i vari test di ammissione possono essere sostenuti già a partire dal gennaio-febbraio del quarto anno. 

Proviamo a tracciare le principali traiettorie in uscita dai banchi di scuola:

  • Percorso Universitario: districarsi tra TOLC usati come test di ammissione o come TARM (test di accertamento dei requisiti minimi), facoltà a numero aperto, facoltà ad accesso programmato nazionale, nazionale locale, o locale è davvero complesso. Consigliamo vivamente di fare riferimento ai servizi di orientamento delle singole Università. Ogni ateneo predispone guide, risorse grafiche, audio e video che possono aiutare gli studenti nel delicato compito di decidere che cosa sarà di una parte del loro futuro. Buttiamo un occhio anche al sito del consorzio CISIA che eroga i TOLC che molte facoltà utilizzano per la selezione in ingresso;
  • ITS: gli Istituti Tecnici Superiori sono stati creati in collaborazione tra mondo della scuola, dell’Università e del lavoro per formare figure altamente specializzate. Si tratta di un biennio post diploma che permette di alternare allo studio, la formazione con esperti del settore e lavoro in aziende. Dall’agroalimentare al turismo, dal settore digitale allo sport, questi Istituti rappresentano alternative interessanti per chi fosse interessato a un percorso più breve di quello universitario;
  • Accesso al mondo del lavoro tramite apprendistato (da preferire ai tirocini per retribuzione, possibilità di inserimento lavorativo e formazione) o altre formule (può essere interessante sbirciare il programma GOAL che prevede la profilazione al fine di un inserimento mirato nel mondo del lavoro ed è finanziato con i fondi PNRR). Anche i centri per l’impiego possono rappresentare, da questo punto di vista, risorse utili. Informarsi è fondamentale per poter affrontare nel migliore dei modi l’approdo al mondo del lavoro.

Buona notte prima degli esami!

Concludiamo questo manuale di sopravvivenza con un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi e a tutte le ragazze impegnate nell’esame di Stato a partire da Mercoledì prossimo. 

Speriamo possiate accogliere tutte le emozioni che queste giornate (e queste nottate) sapranno regalarvi. Sembra assurdo pensarlo, ma vivrete momenti che resteranno indelebilmente impressi nella vostra memoria anche se in questo periodo di attesa vorreste solo scappare via da tutto. 

Ci sarà un giorno in cui riderete pensando all’autore uscito, al commento del professore, al dizionario che cade, alle mani che sudano, all’abbraccio di una persona cara usciti dall’orale. Tutto questo fa parte dell’infinita ricchezza dell’esame di maturità!

Bibliografía
Este contenido es de tipo divulgativo y no puede reemplazar el diagnóstico de un profesional. Artículo revisado por nuestra redacción clínica

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