L'incapacità o la difficoltà persistente di raggiungere l'orgasmo, nonostante il desiderio e un'adeguata stimolazione, è un'esperienza che può generare profonda frustrazione e confusione. Secondo i dati di uno studio italiano, la prevalenza dell'incapacità di raggiungere l'orgasmo negli uomini si attesta intorno al 10%, con una tendenza ad aumentare significativamente con l'età (Di Sante et al., 2016).
Questa condizione, nota come anorgasmia è definita nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) come un marcato ritardo, un'infrequenza o un'assenza dell'eiaculazione che si manifesta in quasi tutti i rapporti sessuali per almeno sei mesi. In questo articolo esploreremo insieme che cos'è l'anorgasmia, quali possono essere le sue cause e come è possibile affrontarla per ritrovare un'intimità serena e appagante.
Il ciclo di risposta sessuale
Iniziamo dal principio parlando del ciclo di risposta sessuale maschile, che è diviso in 4 fasi:
- fase del desiderio;
- fase dell’eccitazione;
- fase dell’orgasmo;
- fase della risoluzione.
Fase del desiderio
ll desiderio è composto da tre forze:
- componente biologica;
- componente psicologica;
- componente culturale.
Esso è un fenomeno dinamico e mutevole, correlato con gli eventi della vita e può variare lungo un continuum che va dalla passione al bisogno, all’interesse, all’indifferenza fino all’avversione. Nella fase del desiderio gli organi genitali non subiscono alcuna variazione visibile: è uno stato di attivazione emotiva che porta a cercare di raggiungere l’oggetto del proprio interesse.
Fase dell’eccitazione
Può essere attivata stimolando parti del corpo oppure con stimolazioni di tipo psicologico, come le fantasie erotiche. Quando un uomo è eccitato, il sangue si concentra in alcune zone del corpo, producendo:
- l’erezione del pene e dei capezzoli;
- l’elevazione del sacco scrotale;
- il rigonfiamento dei testicoli.
In questa fase aumentano il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la tensione muscolare.
Fase dell’orgasmo e di risoluzione
La fase dell’orgasmo è quella in cui l’uomo raggiunge il culmine del piacere sessuale: fattori fisici e psicologici giocano un ruolo importante. L’eiaculazione si accompagna solitamente a un vissuto di piacere particolarmente intenso che viene denominato orgasmo.
Consiste nella liberazione di tutta la tensione accumulata durante le precedenti fasi e provoca molte modificazioni fisiologiche. Nell’uomo le sensazioni orgasmiche si concentrano sul pene. Gli uomini percepiscono, in un certo momento, quella che viene definita fase dell’inevitabilità eiaculatoria: pochi secondi prima dell’orgasmo c’è un istante in cui l’uomo percepisce l’imminenza dell’eiaculazione e sa che non riuscirà a fermarla.
Nella fase di risoluzioneil corpo dell’uomo ritorna ad uno stato rilassato e privo di eccitazione.
Cos'è l'anorgasmia (o eiaculazione ritardata)?
L'anorgasmia, che nel contesto maschile viene spesso definita anche eiaculazione ritardata (a volte in modo improprio), è la difficoltà ricorrente o l'incapacità di raggiungere l'orgasmo maschile, pur provando desiderio e una normale eccitazione.
È importante sottolineare che non si tratta di una mancanza di voglia o di piacere nella stimolazione, ma di un blocco che interviene proprio nella fase culminante del rapporto.
Per poter parlare di un vero e proprio disturbo, questa condizione deve ripetersi per un periodo di almeno sei mesi e, soprattutto, causare un disagio personale o relazionale significativo. Vivere questa difficoltà può avere un impatto profondo sul benessere psicologico, generando frustrazione, incomprensioni nella coppia e una crescente ansia da prestazione.

Le diverse forme di anorgasmia
L 'anorgasmia non si manifesta in un unico modo. La letteratura scientifica, infatti, distingue tra una forma permanente (lifelong), presente da sempre, e una acquisita (acquired), che insorge dopo un periodo di normale funzionamento sessuale (Di Sante et al., 2016). Riconoscere le sue diverse forme può essere il primo passo per dare un nome più preciso alla propria esperienza e comprenderla meglio:
- Anorgasmia primaria: si verifica quando una persona non ha mai sperimentato un orgasmo in tutta la sua vita, né con un partner né attraverso la masturbazione.
- Anorgasmia secondaria: la difficoltà a raggiungere l'orgasmo compare in un secondo momento, dopo un periodo in cui la funzione orgasmica era del tutto normale.
Inoltre, si può eseguire una distinzione tra:
- Anorgasmia assoluta (o generalizzata): l'incapacità di raggiungere il culmine del piacere si presenta in ogni situazione e con qualsiasi tipo di stimolazione sessuale.
- Anorgasmia situazionale: è la forma più comune. La difficoltà si manifesta solo in circostanze specifiche. Un esempio classico è riuscire a raggiungere l'orgasmo con la masturbazione ma non durante il rapporto con un partner.
Quali sono le cause dell'anorgasmia maschile?
Le radici dell'anorgasmia maschile sono raramente riconducibili a un singolo fattore. Più spesso, si tratta di un complesso intreccio di elementi fisici, psicologici e relazionali che si influenzano a vicenda.
- Cause psicologiche e relazionali: rappresentano la maggior parte dei casi. Tra queste, l'ansia da prestazione gioca un ruolo centrale, insieme a stress, depressione o conflitti irrisolti nella coppia. Anche un'educazione sessuale rigida, esperienze traumatiche passate o una scarsa familiarità con il proprio corpo possono contribuire a inibire la risposta orgasmica.
- Cause fisiche o biologiche:in alcuni casi, la difficoltà può derivare da condizioni mediche (come diabete o problemi neurologici), squilibri ormonali, conseguenze di interventi chirurgici o effetti collaterali di alcuni farmaci. In particolare, antidepressivi, antipsicotici e farmaci per l'ipertensione possono interferire con la capacità di raggiungere l'orgasmo.

Come si cura l'anorgasmia? L'importanza della psicoterapia
Affrontare l'anorgasmia è un percorso che richiede pazienza, auto-compassione e, molto spesso, il supporto di un professionista. La psicoterapia, in particolare un percorso con un sessuologo, rappresenta l'approccio più efficace perché non si limita a trattare il sintomo, ma va a lavorare sulle cause profonde del blocco.
Un percorso terapeutico, che può essere individuale o di coppia, si pone diversi obiettivi fondamentali per sbloccare la situazione:
- Ridurre l'ansia e la pressione: imparare a spostare il focus dalla performance al piacere, riscoprendo l'intimità come un'esperienza di condivisione e non come un esame.
- Migliorare la comunicazione di coppia: creare uno spazio sicuro in cui entrambi i partner possano esprimere desideri, paure e difficoltà senza timore del giudizio.
- Ristrutturare le convinzioni limitanti: affrontare e modificare paure, sensi di colpa o idee disfunzionali sulla sessualità che possono agire come un freno inconscio.
- Aumentare la consapevolezza corporea: dedicare tempo all'esplorazione del proprio corpo e delle proprie sensazioni, per capire cosa genera piacere e cosa invece crea tensione.
L'obiettivo finale non è semplicemente "tornare a funzionare", ma ristabilire un equilibrio che porti a una maggiore soddisfazione sessuale e a un benessere psicologico più ampio e profondo.
Ritrovare il piacere: un percorso possibile con il giusto supporto
L'anorgasmia può essere fonte di grande sofferenza e farti sentire solo, ma è importante che tu sappia che non è una condanna. Considerala piuttosto come un segnale, un invito a esplorare con più attenzione la tua sfera emotiva, relazionale e sessuale. Ricorda che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un grande atto di coraggio e di amore verso te stesso.
Se senti che è arrivato il momento di affrontare queste difficoltà per riscoprire il piacere e il benessere, un percorso con un professionista può davvero fare la differenza. Se lo desideri, puoi fare il primo passo compilando il nostro questionario. Troveremo insieme lo psicologo online più adatto a guidarti in questo percorso.