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5
minuti di lettura

Giovani coppie e cambiamento

Giovani coppie e cambiamento
Licia Negrini
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
12.12.2025
Giovani coppie e cambiamento
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I giovani di oggi si trovano a vivere le relazioni di coppia in un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni sociali e cambiamenti continui. Tra questi rientrano la diminuzione della fecondità, l’aumento di separazioni e divorzi e la crescente instabilità delle relazioni. Questi fenomeni hanno favorito la formazione di nuclei familiari più piccoli e di strutture familiari più flessibili rispetto al modello tradizionale ("Statistica report...", 2024).

Questo scenario, da un lato limita ai giovani la possibilità di replicare i percorsi dei propri genitori, dall’altro apre nuove opportunità.

I cambiamenti sociali ci permettono di sperimentare nuovi modi di stare insieme e di amare, ma possono anche far apparire inadeguati i modelli relazionali di coppia appresi in precedenza, guardando i genitori oppure i nonni.

Le coppie non sono più quelle di una volta?

Oggi assistiamo a un'epoca in cui la reversibilità è una costante in ogni aspetto della vita e, se le scelte diventano reversibili, allora è possibile tornare sui propri passi e cambiare strada. Vengono allora spontanee alcune domande:

  • Come incide questo nelle relazioni di coppia?
  • Quanto incide il pensare che se andrà male si potrà tornare indietro nell’assumersi la responsabilità di far andare bene le cose?
  • L’idea di famiglia, di un finale con “e vissero tutti felici e contenti” è ancora un concetto desiderabile?

La tentazione della fuga

Oggi si sta insieme perché lo si vuole, ma questo non rappresenta più un vincolo indissolubile che spinge la coppia a cercare di aggiustare le cose se funzionano male. Quando l’amore si affievolisce ed è il momento in cui bisogna iniziare a remare per mantenere la rotta, la coppia sceglie più semplicemente di sciogliersi.

Non si tratta più di cercare una persona speciale ma di inseguire una relazione che sia speciale e, quando questa non lo è più, si decide semplicemente di iniziarne una nuova e più allettante. Il rischio, in questo modo, è di passare di relazione in relazione senza soffermarsi mai a chiedersi che cosa si possa fare affinché un legame possa funzionare nonostante le difficoltà.

Ascolto e comunicazione

Porre l’accento su ciò che ciascuno può fare per migliorare la relazione, anziché elencare ciò che dovrebbe fare l’altro, facilita un ascolto attivo e una maggiore consapevolezza dei bisogni del partner.

Quando si vive una relazione è fondamentale riuscire a comunicare i propri bisogni, i desideri e le proprie aspettative, ma è altrettanto importante saper ascoltare quelli del partner. Se entrambi assumono questo atteggiamento, il terreno diventa fertile per una comunicazione efficace.

Doung Huu - Unsplash

Esiste un modo più funzionale di comunicare con l’altro?

Una migliore comunicazione esiste e possiamo metterla in pratica! La prima cosa da tenere a mente è l’empatia. Metterci nei panni dell’altro può aiutarci a comprenderne il punto di vista, le emozioni vissute, l’intenzionalità dei gesti e delle parole.

Spesso, infatti, in una coppia può capitare che la discussione si riduca a uno sfogo personale, dove si tirano fuori le proprie frustrazioni e la rabbia del momento, senza che questo porti beneficio a nessuno dei due partner.

‍Costruire insieme la relazione

Se si impara a vivere la coppia con un atteggiamento costruttivo, chiedendosi sempre che cosa si può fare in prima persona per cambiare le cose, sarà più facile che possano emergere confronti costruttivi tra le parti.

Chiedersi sempre in che modo si è partecipato al conflitto può aprire a un confronto funzionale che permette di ascoltarsi ed ascoltare: così non ci sono vinti o vincitori, ma si impara insieme. Non c’è conflitto che non possa essere affrontato quando si inizia ad accogliere il punto di vista dell’altro. Non esiste scontro che non possa tramutarsi in incontro.

E se proprio non si riesce a trovare un punto in comune?

Può essere utile negoziare insieme nuovi modi di stare insieme e comunicare, rispettando le esigenze di entrambi. Si può imparare, in un percorso insieme di terapia di coppia, a litigare in modo costruttivo affinché dallo scontro si possa creare un incontro, senza lasciarsi spaventare!

Le principali difficoltà che possono emergere nelle relazioni di coppia tra giovani

Le relazioni di coppia tra giovani oggi si trovano spesso ad affrontare sfide specifiche, che possono mettere a dura prova la stabilità e la serenità del legame. Secondo il Rapporto Giovani 2023 dell'Istituto Toniolo, tra le difficoltà più frequenti emergono:

  • Ansia e insicurezza: Molti giovani dichiarano di vivere la relazione con una certa ansia, temendo il giudizio del partner o la possibilità di essere lasciati. Questo può portare a comportamenti di controllo o a una costante ricerca di conferme.
  • Gestione dei conflitti: La capacità di affrontare i conflitti in modo costruttivo non è sempre scontata. Spesso si tende a evitare il confronto diretto o, al contrario, a reagire in modo impulsivo, rischiando di alimentare incomprensioni.
  • Difficoltà nella comunicazione: Non sempre è facile esprimere i propri bisogni e ascoltare quelli dell'altro. Secondo una ricerca condotta dall'Università Cattolica del Sacro Cuore nel 2022, il 38% dei giovani intervistati ha dichiarato di avere difficoltà a comunicare apertamente con il partner.
  • Paura della solitudine e dipendenza emotiva: In alcuni casi, la paura di restare soli può contribuire a mantenere relazioni percepite come poco soddisfacenti o problematiche, pur di non affrontare la fine del rapporto.

Queste difficoltà, se non riconosciute e affrontate, possono incidere negativamente sulla qualità della relazione e sul benessere individuale.

thiszun - Pexels

Riconoscere e affrontare relazioni potenzialmente tossiche

Non sempre è facile distinguere tra una crisi passeggera e una relazione che sta diventando tossica. Alcuni segnali possono aiutare a riconoscere situazioni di disagio: ad esempio, il controllo eccessivo, quando uno dei partner cerca di limitare la libertà dell'altro imponendo regole o pretendendo di sapere sempre dove si trova e con chi è.

Un altro segnale importante è l’isolamento: se la relazione porta ad allontanarsi da amici, familiari o attività che prima erano fonte di benessere, può essere un campanello d’allarme. Inoltre, la svalutazione e la manipolazione, attraverso frasi che sminuiscono, colpevolizzano o fanno sentire inadeguati, possono minare profondamente l’autostima e la sicurezza personale.

È importante sapere che la violenza nelle relazioni di coppia tra adolescenti e giovani non è sempre unidirezionale: infatti, essa risulta essere bidirezionale nel 65,2% dei casi e unidirezionale nel 14,3% dei casi (Paíno-Quesada et al., 2020), evidenziando la complessità di queste dinamiche. Anche i cicli di rottura e riappacificazione, caratterizzati da continue separazioni e ritorni, possono generare instabilità emotiva e confusione.

Affrontare questi segnali richiede coraggio e consapevolezza: può essere utile parlarne con persone di fiducia o rivolgersi a un professionista, per comprendere meglio la situazione e trovare strategie per tutelare il proprio benessere.

Come i giovani possono affrontare la fine di una relazione

La fine di una relazione di coppia può rappresentare un momento di grande vulnerabilità, soprattutto per i giovani che vivono le prime esperienze sentimentali importanti. Secondo il Rapporto Giovani 2023 dell'Istituto Toniolo, il 45% dei giovani tra i 18 e i 29 anni ha dichiarato di aver vissuto almeno una rottura significativa negli ultimi tre anni.

Le modalità con cui si affronta la fine di una relazione possono variare:

  • Ricerca di supporto sociale: Molti giovani si affidano ad amici e familiari per condividere il dolore e trovare conforto.
  • Utilizzo dei social network: I social possono diventare uno spazio per esprimere emozioni, ma anche per confrontarsi con la realtà del partner e gestire la presenza digitale dell'ex.
  • Richiesta di aiuto professionale: Sempre più giovani scelgono di rivolgersi a uno psicologo per elaborare la fine della relazione e ritrovare equilibrio emotivo.

Affrontare la fine di una storia può rappresentare l'occasione per riscoprire se stessi, imparare dai propri errori e prepararsi a vivere relazioni future in modo più consapevole.

Strategie pratiche per il benessere nelle relazioni di coppia giovani

Per costruire relazioni di coppia sane e soddisfacenti, i giovani possono mettere in atto alcune strategie pratiche, supportate da evidenze scientifiche:

  • Coltivare l'autonomia personale: Mantenere interessi, amicizie e spazi propri aiuta a non perdere la propria identità all'interno della coppia.
  • Imparare a gestire le emozioni: Riconoscere e accettare le proprie emozioni, anche quelle negative, permette di affrontare i momenti difficili senza riversare la frustrazione sul partner.
  • Stabilire confini chiari: Parlare apertamente delle proprie esigenze e dei propri limiti favorisce il rispetto reciproco e previene incomprensioni.
  • Chiedere aiuto quando serve: Non bisogna avere paura di rivolgersi a uno psicologo clinico o terapeuta di coppia, meglio se con esperienza in giovani adulti se si avvertono segnali di disagio o difficoltà persistenti nella relazione. Secondo una ricerca dell'Università di Padova del 2021, il 27% dei giovani che ha intrapreso un percorso di supporto psicologico ha riportato un miglioramento nella gestione delle relazioni affettive.

Queste strategie possono rappresentare un valido punto di partenza per vivere la coppia in modo più consapevole e soddisfacente.

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