Il blocco psicologico

Il blocco psicologico
Alessia Monteforte
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
14.8.2025
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Paralisi, incastri, vicoli ciechi. A chi non è mai capitato di sentirsi così, come se una forza invisibile impedisse di andare avanti? Questa sensazione ha un nome: è un blocco psicologico. È un'esperienza umana e profonda, che spesso si traduce in pensieri come:

  • “Non riesco”
  • “Mi sento bloccato”
  • “Mi sento incastrato”
  • " Mi sento in gabbia, voglio cambiare vita"
  • “Mi sento senza via di uscita”
  • “Mi sento la testa anestetizzata”.

Se queste frasi ti risuonano familiari, sappi che non sei solo/a. Basti pensare che una delle manifestazioni più comuni del blocco, la procrastinazione, riguarda in forma cronica circa il 20-30% della popolazione adulta (Jochmann et al., 2024).

Sentirsi bloccati non è un segno di debolezza, ma un segnale che merita di essere ascoltato. Scopriamo insieme cosa si nasconde dietro queste parole e come ritrovare il movimento.

Cos'è un blocco psicologico: definizione ed esempio

Se pensiamo alla parola "blocco", la mente corre a un meccanismo inceppato, a un ingranaggio che smette di girare. In psicologia, il concetto non è poi così diverso: un blocco psicologico è un arresto improvviso del nostro "motore" interiore, una sospensione che ci impedisce di pensare, sentire o agire come vorremmo.

Un esempio classico è il cosiddetto blocco dello scrittore. Arriva il momento di affrontare un compito importante, come scrivere una tesi o preparare una presentazione, e la mente si svuota. Si fissa lo schermo bianco, si rimanda, si fa di tutto tranne che iniziare. Questo blocco mentale spesso non nasce dalla mancanza di idee, ma dalla paura di non essere all'altezza, dal timore del giudizio. È l' atelofobia, la paura dell'imperfezione, che ci paralizza.

La conseguenza? Si continua a procrastinare, alimentando un circolo vizioso di frustrazione e ansia che non fa che rafforzare il blocco stesso. In questo modo, la paura di fallire finisce per impedirci di raggiungere obiettivi che per noi sono davvero importanti, lasciandoci con un profondo senso di insoddisfazione.

Quali sono le cause di un blocco psicologico?

Un blocco psicologico non nasce dal nulla. È come un muro che si costruisce mattone dopo mattone, spesso in modo inconsapevole. Comprendere le sue origini è il primo passo per iniziare a smantellarlo. Dietro la sensazione di essere paralizzati possono nascondersi diverse cause, spesso interconnesse tra loro. Un blocco emotivo , ad esempio, può avere radici profonde nel nostro passato o nel modo in cui percepiamo noi stessi e il mondo.

  • Esperienze passate o traumi: eventi dolorosi o fallimenti ripetuti possono generare un senso di impotenza appresa, la convinzione che qualsiasi sforzo sia inutile.
  • Bassa autostima e insicurezza: la paura di non essere all'altezza o di non meritare il successo può diventare un freno a mano costantemente tirato.
  • Perfezionismo e paura del giudizio: l'attesa del momento "perfetto" per agire, che però non arriva mai, ci immobilizza per il timore di sbagliare o di essere criticati.
  • Stress e ansia cronica : quando le nostre risorse mentali sono costantemente sotto pressione, è come se il cervello andasse in sovraccarico, esaurendo le energie necessarie per agire.
  • Convinzioni limitanti: pensieri come "non ce la farò mai" o "non sono abbastanza bravo/a" possono diventare profezie che si auto-avverano, costruendo le sbarre della nostra stessa prigione mentale.

Come riconoscere un blocco psicologico: i sintomi

come riconoscere un blocco psicologico
Judit Peter - Pexels

Riconoscere un blocco psicologico non è sempre facile, perché i suoi segnali possono essere sottili e mascherarsi dietro comportamenti apparentemente normali. Capire quali sono i sintomi di un blocco psicologico è fondamentale per prenderne consapevolezza. Questi segnali possono manifestarsi a più livelli: nel nostro comportamento, nelle nostre emozioni, nei nostri pensieri e persino nel nostro corpo.

  • Sintomi comportamentali: la tendenza a procrastinare costantemente, l'evitamento di situazioni o compiti specifici, un'incapacità quasi paralizzante di prendere decisioni e meccanismi di autosabotaggio che compromettono i propri obiettivi.
  • Sintomi emotivi: un'ansia diffusa, un senso di frustrazione costante, apatia o un vuoto interiore, irritabilità apparentemente immotivata e una paura inspiegabile di fronte a determinate sfide.
  • Sintomi cognitivi: una sensazione di confusione o "nebbia mentale", difficoltà a concentrarsi, e la tendenza a rimanere intrappolati in pensieri ripetitivi e ossessivi (loop mentali).
  • Sintomi fisici: un blocco emotivo può manifestarsi anche sul corpo. Tra i sintomi fisici più comuni troviamo tensione muscolare cronica (specialmente a collo e spalle), stanchezza persistente e disturbi del sonno o dell'appetito.

Come superare il blocco psicologico?

Come abbiamo visto, il blocco psicologico è causato dal rimanere fermi a schemi relazionali non più utili. Il primo passo verso il cambiamento, allora, è quello di lasciar andare schemi mentali troppo rigidi e permettersi di riscoprire la propria essenza interiore.

Questa fase dà l’opportunità di riflettere e di immaginarsi in qualcosa di diverso, toccando di fatto per la prima volta una condizione di libertà , dando il via a una nuova organizzazione personale. Questo processo permette di abbandonare la rigidità di ruoli e dei pensieri facendo sperimentare altre strade prima di allora mai intraprese.

“Non ci si libera di qualcosa evitandola, ma solo attraversandola” Cesare Pavese

Ritrovare il proprio percorso con il giusto supporto

Sentirsi bloccati è un'esperienza profondamente umana, un segnale che qualcosa dentro di noi chiede di essere ascoltato con gentilezza. Non è un vicolo cieco, ma un'opportunità preziosa per fermarsi, comprendere e ripartire con maggiore consapevolezza e autenticità. Affrontare questi ostacoli, però, non deve essere un viaggio da compiere in solitaria. Un percorso psicologico può offrirti uno spazio sicuro e gli strumenti giusti per decifrare i messaggi che si nascondono dietro al blocco, trasformando la paralisi in movimento e crescita personale. Se senti che è arrivato il momento di fare il primo passo per sbloccare il tuo potenziale, Unobravo è qui per sostenerti. Inizia il questionario per trovare il tuo psicologo o la tua psicologa online.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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