La coppia: imparare a comunicare

La coppia: imparare a comunicare
Veronica Lovisa
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento cognitivo post razionalista
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
11.9.2025
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Ogni relazione di coppia è come un organismo vivente: nasce, cresce e attraversa diverse fasi, ognuna con le sue sfide e le sue gioie.

Come ogni organismo, per prosperare ha bisogno di nutrimento e cura costante. Il nutrimento principale? Una comunicazione sana e aperta, essenziale per proteggere il benessere del legame, specialmente durante i cambiamenti o i momenti di crisi.

L'arte di comunicare nella coppia: un'abilità da coltivare

Spesso si pensa che saper comunicare sia un talento innato, ma la realtà è molto più incoraggiante: si tratta di un'abilità che può essere appresa e affinata nel tempo. Una comunicazione efficace è il ponte che ci permette di raggiungere l'altro, di esprimere chi siamo e di ascoltare chi abbiamo di fronte. Senza questo ponte, è difficile sviluppare una buona intimità e costruire una connessione profonda e autentica.

Sviluppare queste competenze richiede una sorta di “allenamento” gentile e costante. Non si tratta di seguire regole rigide, ma di adottare nuove abitudini che, passo dopo passo, possono portare a una comunicazione di coppia più fluida, autentica e meno conflittuale.

Fase 1: abbandonare il campo di battaglia

Quando si affronta una discussione, il primo passo è ricordare che non si tratta di una battaglia con un vincitore e un vinto. L'obiettivo non è avere ragione, ma capirsi. Per questo è fondamentale rinunciare alla necessità di essere nel giusto e avere ragione a tutti i costi. Questo non significa subire passivamente o negare i propri sentimenti di rabbia o frustrazione; significa, piuttosto, aprirsi all'idea che il punto di vista del nostro partner ha un valore e merita di essere ascoltato e considerato con rispetto.

Fase 2: parlare di sé, non dell'altro

Durante una conversazione, le uniche cose di cui possiamo essere assolutamente certi sono quelle relative a noi:

  • i nostri pensieri
  • i nostri sentimenti
  • le nostre percezioni.

Presumere di sapere cosa pensa o prova l’altro è scorciatoia che porta facilmente a incolparsi a vicenda, senza empatizzare e evitando di guardarci dentro. Il vero cambiamento avviene quando riusciamo a mantenere il focus su noi stessi, trovando il coraggio di condividere con il partner i nostri sentimenti, anche quelli che ci fanno sentire vulnerabili, e i nostri bisogni più profondi. Questo crea un'autentica intimità.

Allo stesso tempo, è essenziale prestare attenzione a come parliamo. Chiediti: "Userei questo tono e queste parole con un amico o un collega?" Spesso, proprio con la persona che amiamo di più, dimentichiamo quel rispetto di base che riserviamo agli altri. Ricordare questo può trasformare radicalmente la dinamica.

Vera Arsic - Pexels

Purtroppo, in alcune relazioni si sviluppa un modo particolare di comunicare, che però di speciale ha ben poco: include spesso comportamenti offensivi che nascono da dinamiche di potere o sofferenza. Questa condizione, nota nei manuali diagnostici - ad esempio l’ICD-10, con il nome di 'disagio relazionale con il coniuge o il partner', descrive le circostanze in cui i problemi di coppia diventano un focus di attenzione clinica. In questa cornice, l’attenzione si sposta dal risolvere il problema all'incolparsi a vicenda, in un circolo vizioso in cui si tende a:

  • passare all’attacco, invece di esprimere un bisogno;
  • incolpare, invece di assumersi la propria parte di responsabilità;
  • criticare la persona, invece di parlare del comportamento specifico;
  • lamentarsi con l’altro in modo generico;
  • essere esigenti e prepotenti, invece di chiedere con rispetto.

È dunque fondamentale fermarsi e chiedersi “parlerei in questo modo a chiunque altro?”. In fondo, il partner - oltre ad essere una persona speciale, che abbiamo scelto per condividere la nostra vita - è anche una persona come le altre.

Fase 3: praticare l'ascolto attivo e l'empatia

Durante un litigio, è facile rimanere intrappolati nella nostra testa, concentrati solo su ciò che sentiamo e vogliamo dire. In quei momenti, abbiamo poca consapevolezza del mondo interiore del partner. Ecco perché l'ascolto è così potente. Praticare un ascolto attivo significa scegliere di mettere momentaneamente in pausa il nostro dialogo interiore per fare spazio all'altro. Senza questo passo, ogni discussione rischia di diventare un monologo a due voci, destinato a un inevitabile stallo.

Un ascolto attivo e incondizionato è la chiave per comprendere veramente la persona che amiamo. Significa ascoltare per capire, non per rispondere. Richiede di mettere da parte, anche solo per pochi istanti, il nostro punto di vista per lasciare spazio a quello del partner, accogliendo i suoi sentimenti senza giudizio. Quando riusciamo a "metterci da parte", stiamo compiendo un gesto di grande apertura: stiamo davvero andando verso l'altro.

Fase 4: dalla comprensione alla soluzione condivisa

Quando riusciamo veramente ad ascoltare l’altro, accade qualcosa di quasi magico: la realtà si espande. Il problema non è più solo "mio" o "tuo", ma diventa "nostro", arricchito di nuovi significati e sfumature. Questa comprensione reciproca apre la strada alla collaborazione, rendendo entrambi i partner più disposti a trovare una soluzione condivisa.

Questo livello di comprensione aiuta a chiarire gran parte della confusione presente all’interno della coppia e ad eliminare molti fraintendimenti e interpretazioni errate che alimentano la confusione.

A questo punto, la coppia può guardare a ciò che è emerso con occhi nuovi. È un momento prezioso per riflettere su cosa si è imparato su di sé, sul partner e sulle dinamiche che si attivano tra voi. Diventa così più semplice riconoscere non solo il problema esterno, ma anche le reazioni personali che alimentano il conflitto, e iniziare a disinnescarle insieme.

Polina Zimmerman - Pexels

Quando la comunicazione si blocca: il ruolo della terapia di coppia

A volte, nonostante le migliori intenzioni, le dinamiche di coppia possono bloccarsi. Se sentite di girare a vuoto nelle stesse discussioni e la fatica supera la gioia di stare insieme, chiedere aiuto non è un segno di fallimento, ma un atto di grande amore e coraggio verso la vostra relazione. Una meta-analisi che ha esaminato 58 studi ha confermato che la terapia di coppia ha un effetto notevole sulla soddisfazione relazionale (Roddy et al., 2020). 

Un percorso di terapia di coppia, anche online, può offrire uno spazio sicuro e neutrale dove un professionista vi aiuta a:

  • sviluppare nuove e più efficaci tecniche di comunicazione;
  • comprendere le esigenze profonde e le ferite emotive che si nascondono dietro i conflitti;
  • ritrovare un equilibrio più sano e soddisfacente per entrambi.

Darsi l'opportunità di migliorare la propria relazione è uno dei regali più grandi che possiate farvi. Se sentite che è il momento di intraprendere questo viaggio, con Unobravo potete trovare il professionista giusto per voi. È sufficiente compilare il questionario per iniziare un percorso personalizzato verso un nuovo benessere di coppia.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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