Spesso abbiamo la percezione che i partner scelti abbiano tra loro delle caratteristiche comuni e che certi problemi si ripetano in ogni nostro rapporto di coppia. Situazioni di questo tipo provocano sentimenti di rabbia verso se stessi e l’altro, oppure un senso di colpa per non essere capaci a cambiare la qualità delle relazioni sentimentali. Come uscire da questa “trappola”?
Se ci ritroviamo sempre nelle stesse situazioni quando inizia una storia d’amore, possiamo andare incontro a rapporti non sereni e a quelli che vengono letti come fallimenti della coppia. Una delle spiegazioni di questo fenomeno può essere ricondotta allo sviluppo della nostra mente sulla base delle primissime relazioni affettive della nostra infanzia.
In questa epoca di vita, gran parte degli stimoli esterni che il bambino riceve provengono dalla sua interazione con i genitori. Tramite questa capacità di apprendimento e memorizzazione, il bambino costruisce degli schemi e modelli mentali grazie a cui può, anche se in forma non consapevole:
Gli schemi delle rappresentazioni di sé e delle figure di riferimento vengono chiamati Modelli Operativi Interni (MOI) e costituiranno dei modelli interiori di "sé-con-l’altro", cioè delle “mappe” in base alle quali si costruiranno le relazioni future.
Esiste dunque un forte legame tra la relazione instaurate nell’infanzia e le relazioni sentimentali in età adulta, che si basa proprio sulle aspettative, consapevoli e non, della disponibilità e sensibilità di chi più amiamo.
I modelli di noi stessi nelle relazioni tendono ad essere stabili nell’arco della vita e questo ci permette di perpetuare a lungo quelli sicuri e appaganti. Quando le cose non vanno in modo così liscio, però, cerchiamo di ripetere dinamiche disfunzionali alla nostra salute di coppia, nel tentativo di trovare una soluzione.
I contenuti dei nostri modelli sono per lo più al di fuori della coscienza ed operano spesso in sordina, alle spalle delle capacità riflessive di cui noi tutti disponiamo. A contribuire al disegno di queste mappe relazionali sono anche:
Sono ovviamente evidenti le differenze tra il rapporto con un genitore e quello di un partner:
I modelli relativi alla qualità delle relazioni influiscono sulla scelta di un partner e, per motivazioni non sempre accessibili alla coscienza, risultano “familiari”, cioè ricalcano le prime esperienze relazionali infantili.
Sulla base di questi presupposti, si viene a creare un match tra i modelli di un partner e quelli dell’altro generando diverse tipologie di coppia:
Il rapporto di coppia, dunque, rappresenta un potenziale remake della propria storia infantile. Questa ripetizione dei propri modelli può essere rielaborata con la psicoterapia, attraverso cui è possibile prendere consapevolezza dei propri schemi relazionali, rileggerli alla luce dell’età adulta e cercare nuovi e più funzionali modi di stare insieme.