Espatrio e vita all’estero
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Essere un Expat: lo stress correlato alle barriere linguistiche

Essere un Expat: lo stress correlato alle barriere linguistiche
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Chiara Carboniero
Redazione
Psicoterapeuta cognitivo–comportamentale
Unobravo
Pubblicato il
31.3.2021

Trasferirsi in un altro paese è sempre un momento molto delicato che provoca stress, preoccupazioni e domande legati alla vita nel nuovo Paese. In particolare un Expat si chiederà: “Sarò in grado di comunicare e lavorare con una lingua che non è la mia?”

Chi sono gli Expat?

Gli Expat sono quelle persone che, per volontà personale o per esigenze di tipo lavorativo, decidono di trasferirsi all’estero ed iniziare un percorso di distacco dalla propria comfort zone. Il trasferimento porta con sé un forte senso di disorientamento che prende il nome di “shock culturale”. Questo fenomeno si verifica quando l’individuo viene in contatto con una serie di elementi caratteriali, contestuali o esperienziali legati al cambio di cultura che generano nel soggetto alti livelli di stress.

Lo “shock culturale” si divide principalmente in quattro fasi:

1) Honeymoon Phase, letteralmente “luna di miele”: il momento in cui la persona è attratta da tutto ciò che è nuovo;

2) Crisis Phase ovvero “periodo di crisi”, nel quale l’individuo inizia a notare tutti i problemi legati alla differente cultura e alla lontananza da casa;

3) Recovery Phase cioè “fase di recupero”, dove si inizia a sviluppare uno sguardo più oggettivo verso la nuova cultura;

4) Adjustment Phase, la “fase di accettazione” dove la persona inizia a vivere la propria quotidianità e le varie difficoltà che si trova ad affrontare con uno stato d’animo più rilassato.

Durante queste fasi di passaggio, una delle criticità maggiormente riscontrate dagli Expat è quella legata alle barriere linguistiche.

Cosa sono le barriere linguistiche?

La barriera linguistica è la difficoltà di riuscire a stabilire un’efficace comunicazione in relazione alle differenze che intercorrono tra una lingua ed un’altra. Non si tratta solo di una questione linguistica: il disagio dipende anche dalla non conoscenza del background culturale del Paese ospite e del nuovo contesto in cui si vive.  Questo può danneggiare anche alcune abitudini, dalle più semplici come uscire, alle più delicate, come prendersi cura della propria salute psicologica e fisica.


Quali sono le conseguenze più comuni?

Le conseguenze più comuni possono essere sia emotive che comportamentali.

  • Emotivamente parlando l’individuo tende a sperimentare un forte senso di solitudine, impotenza e pericolo;
  • Da un punto di vista comportamentale, un Expat risponde a queste emozioni isolandosi completamente dalla sua rete sociale, fino a compromettere numerosissimi aspetti della propria vita quotidiana.
Leonardo Toshiro Okubo - Unsplash


Barriere linguistiche e relazione medico-paziente: possibili complicazioni

Una delle comunicazioni che risulta essere maggiormente compromessa dalla barriera linguistica è quella medico-paziente, che influisce in maniera significativa sulla possibilità di sottoporsi a cure adeguate nel caso si rendessero necessarie. Tra le principali cause di questo problema ci sono:

  • la difficoltà nel capire vocaboli importanti o il comprendere le informazioni solo parzialmente, cosa che vale tanto per il paziente quanto per il medico;
  • le differenze culturali associate al linguaggio: una stessa parola o espressione possono essere interpretate in modo differente;
  • l’alfabetizzazione sanitaria, cioè la conoscenza del vero significato dei termini sanitari utilizzati.

Cosa fare per poter fronteggiare questa difficoltà?

Nonostante il trasferimento in terra straniera possa essere per un Expat un momento davvero difficile e preoccupante, perché legato a qualche cosa di totalmente nuovo e non conosciuto, è importante cercare di lavorare sull’idea che ci sono delle fasi di passaggio assolutamente comuni a tutti.
Le difficoltà possono rivelarsi fonte di arricchimento e crescita personale se utilizzate con gli strumenti più giusti.

Ecco qualche consiglio per superare i problemi legati alla barriera linguistica:

  • comprendere che tutte le paure e le difficoltà che si stanno passando sono normali e assolutamente risolvibili;
  • intraprendere un percorso con un professionista psicologo dall'estero, che possa aiutare a fare chiarezza e ordine in un momento in cui tutto sembra confuso e irrisolvibile;
  • cercare di ampliare il più possibile la propria rete di conoscenze per contrastare il senso di isolamento;
  • fare corsi di approfondimento della lingua aumentando così la propria sicurezza personale;
Jopwell- Pexels
  • crearsi delle abitudini solide e trovare degli hobbies, come lo sport, che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento del nostro benessere psicologico;
  • scaricare un vocabolario online sul proprio smartphone, in modo da avere sempre con sé uno strumento di aiuto in caso di necessità;
  • adottare un animale domestico, che potrà avere una doppia funzione terapeutica: sia di compagnia che di stimolo ad una interazione sociale, come ad esempio l’occasione di conoscere altri possessori di animali.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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