L’invecchiamento può essere definito come un insieme di processi che hanno luogo in un organismo vivente e che, con il passare del tempo, diminuiscono la probabilità di sopravvivenza. La vecchiaia coinvolge tutti noi direttamente. È difficile stabilire quando inizia questa fase della vita, perché dipende da diversi fattori: culturali, storici e personali.
L’inizio della vecchiaia sembrerebbe coincidere con tre possibili situazioni:
- l’avvenimento di un evento fisico o biologico che comporta cambiamenti sul piano fisico, sensoriale e cognitivo;
- la possibile cronicizzazione di malattie;
- la manifestazione di alcuni fatti sociali, come ad esempio il pensionamento o l’uscita di casa dei figli;
- la consapevolezza dell’avvicinarsi della morte.
Vivere questa fase del ciclo di vita con successo significa affrontare i diversi cambiamenti e le nuove sfide che si presentano con l’avanzare dell’età.
Pensionamento e disimpegno
Nella nostra civiltà abbiamo collocato il lavoro nel periodo centrale del ciclo di vita, facendolo coincidere col periodo della maturità, della fecondità e definendolo “vita attiva”. Possiamo affermare che la nostra sia la civiltà del lavoro.
Possiamo considerare il pensionamento obbligatorio un fattore importante nel percorso di invecchiamento, in quanto rappresenta una perdita di ruolo. Ciò può diventare problematico in quanto il disimpegno nell’anziano potrebbe essere considerato un grosso ostacolo per invecchiare bene e con successo, poiché gli restituisce un senso di inutilità, di passività, di impotenza e di vuoto.
Tuttavia, il tempo lasciato libero dal lavoro può rappresentare una grande opportunità. Invecchiare con successo significa anche questo: potersi riappropriare del proprio tempo di vita e impiegarlo in nuove attività. È il tempo da dedicare:
- ai sentimenti;
- alla conoscenza e all’apprendimento fine a se stesso;
- alla crescita spirituale e mentale;
- al gioco e al divertimento;
- ai rapporti con le persone;
- alla famiglia e agli altri in generale.
Avvicinarsi alla morte
La paura di invecchiare nasce dalla consapevolezza che la vita finisce con la morte. Possiamo dire che la paura di invecchiare è, in parte, la paura di morire (tanatofobia). Secondo alcuni studiosi, nella vecchiaia si cerca di armonizzare le diverse parti della propria personalità con la consapevolezza dell’avvicinarsi del termine della propria esistenza.
Il concetto di “saggezza”, di solito associato a questa fase della vita, deriva proprio dalla riuscita mediazione fra la paura della fine e il senso della propria esistenza. Chi si avvicina alla morte dovrebbe poter trovare un contesto che lo sostenga in questa fase di ricerca, permettendogli di gestire lo stress, l'ansia e le sofferenze legate all’invecchiamento.

I cambiamenti dell’invecchiamento
I cambiamenti legati all’invecchiamento incidono su diversi livelli della nostra vita:
- sul piano estetico;
- sul piano cognitivo;
- sul piano fisico
con conseguenti cali prestazionali dal punto di vista motorio e di ragionamento, che nelle situazioni più critiche e con l’andare del tempo riducono notevolmente l’autonomia, creando alle volte situazioni di totale dipendenza con notevole impatto anche sulla vita familiare.
Cambiamenti cognitivi
C’è un accordo, tra chi studia la psicologia dell’invecchiamento, nel ritenere che ci sia un generale declino in alcuni ambiti cognitivi quando si invecchia. Non tutte le abilità risentono dell’invecchiamento: alcune rimangono stabili nel corso della vita oppure addirittura si sviluppano e si perfezionano, come ad esempio le capacità verbali.
Anche a livello cerebrale si osservano delle modificazioni: ci sono aree che sono più sensibili all’avanzare dell’età ma, nonostante questo, sembrerebbe che avvenga una riorganizzazione funzionale che permette all’individuo di mantenere adeguati o alti livelli di prestazione nonostante il declino biologico.
L’invecchiamento e le emozioni
Le emozioni sono parte integrante della nostra vita psichica, determinano il nostro benessere e motivano i nostri comportamenti. Sono il motore delle nostre relazioni sociali. Diverse ricerche hanno stabilito che, con l’aumentare dell’età, aumenti la capacità regolativa delle emozioni. Sembra che le persone anziane:
- diano maggiore priorità alla ricerca di significati emotivi positivi agli avvenimenti;
- siano più in grado dei giovani di rielaborare le vicende negative della propria vita in chiave positiva;
- restringano le relazioni interpersonali solo a quelle emotivamente significative.
Con l’età sembrerebbe aumentare inoltre la capacità di modulazione dell’emozione, il che spiegherebbe la maggiore regolazione, la stabilità dell’umore, la diminuzione della risposta fisiologica e la ridotta ricerca di sensazioni, tipica di un’età giovanile. Gli aspetti emotivi positivi nell’invecchiamento, in assenza di disturbi depressivi o di attacchi di ansia, non solo non declinano ma si potenziano, smentendo lo stereotipo dell’anziano “triste e brontolone”.
Possiamo poi considerare il controllo della frequenza, della qualità delle relazioni e del coinvolgimento sociale come una strategia adattativa per regolare le emozioni, mantenere il benessere e potenziare la costruzione di un invecchiamento di successo.
%252520(3).jpeg)
Esempi di invecchiamento attivo: storie e buone pratiche
Molte persone dimostrano che è possibile vivere la terza età in modo attivo e soddisfacente. Ad esempio, secondo una ricerca condotta dall’Università di Padova nel 2022, la partecipazione a gruppi di cammino è stata associata a un miglioramento del benessere fisico e sociale in oltre il 70% dei partecipanti.
Ecco alcune buone pratiche adottate da chi invecchia con successo:
- Imparare nuove abilità: dedicarsi a corsi di lingue, informatica o cucina può stimolare la mente e favorire nuove relazioni.
- Volontariato: offrire il proprio tempo agli altri può rafforzare il senso di utilità e appartenenza.
- Attività artistiche e creative: pittura, musica o scrittura possono aiutare a esprimere emozioni e a mantenere la mente attiva.
Queste esperienze suggeriscono che, con il giusto atteggiamento e il supporto della comunità, l’invecchiamento può essere vissuto come una fase ricca di opportunità e crescita personale.
Prevenzione e monitoraggio della salute
La prevenzione può essere un elemento chiave per mantenere la salute durante l’invecchiamento. L’OMS sottolinea l’importanza di controlli regolari e di uno stile di vita sano per ridurre il rischio di malattie croniche (OMS, 2020).
Ecco alcune buone pratiche:
- Screening periodici: controlli della pressione, della glicemia e del colesterolo aiutano a individuare precocemente eventuali problemi.
- Vaccinazioni raccomandate: come l’antinfluenzale e l’anti-pneumococcica, utili per prevenire complicanze.
- Attenzione alla salute mentale: riconoscere i segnali di depressione o ansia e chiedere aiuto può fare la differenza.
- Prevenzione delle cadute: mantenere la casa sicura, eliminando ostacoli e utilizzando ausili se necessario, riduce il rischio di incidenti domestici.
Un approccio proattivo alla salute può aiutare ad affrontare con maggiore serenità le sfide dell’età avanzata.
Relazioni sociali e ruolo della comunità
Le relazioni sociali rappresentano un fattore protettivo fondamentale per il benessere psicologico e fisico nella terza età. Secondo una revisione pubblicata su "The Lancet Healthy Longevity" (2022), la solitudine e l’isolamento sociale sono associati a un aumento del rischio di mortalità e di declino cognitivo.
Per favorire un invecchiamento di successo può essere importante:
- Mantenere legami familiari e amicali: il supporto emotivo aiuta a gestire le difficoltà e a sentirsi parte di una rete.
- Partecipare ad attività di gruppo: corsi, volontariato o associazioni offrono occasioni di socializzazione e stimolano nuove competenze.
- Coltivare interessi e passioni: dedicarsi a hobby o attività creative favorisce l’autostima e il senso di realizzazione.
Anche piccoli gesti quotidiani, come una telefonata o una passeggiata in compagnia, possono contribuire a migliorare la qualità della vita.
Alimentazione equilibrata per un invecchiamento sano
Una dieta bilanciata può essere importante per contribuire a prevenire molte patologie legate all’età e per mantenere energia e vitalità. Le linee guida del Ministero della Salute italiano consigliano di:
- Consumare abbondanti frutta e verdura: ricche di vitamine, minerali e antiossidanti, aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare.
- Preferire cereali integrali: forniscono fibre utili per la salute intestinale e il controllo del peso.
- Limitare zuccheri e grassi saturi: riduce il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
- Assumere proteine di qualità: carni magre, pesce, legumi e latticini aiutano a mantenere la massa muscolare.
- Idratarsi regolarmente: con l’avanzare dell’età la sensazione di sete può diminuire, ma è importante bere acqua anche in assenza di stimolo.
Seguire queste indicazioni può contribuire a mantenere un peso adeguato e a prevenire carenze nutrizionali.
Attività fisica e benessere nell’età avanzata
L’attività fisica regolare può costituire un pilastro fondamentale per mantenere la salute e l’autonomia durante l’invecchiamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda agli adulti sopra i 65 anni almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata, come camminare a passo sostenuto, nuotare o andare in bicicletta (OMS, Linee guida 2020).
I benefici dell’attività fisica possono includere:
- Miglioramento della forza muscolare: aiuta a prevenire le cadute e a mantenere l’autonomia nelle attività quotidiane.
- Salute cardiovascolare: riduce il rischio di malattie croniche come ipertensione e diabete.
- Benessere psicologico: l’esercizio fisico favorisce il rilascio di endorfine, migliorando l’umore e riducendo i sintomi di ansia e depressione.
- Mantenimento della flessibilità e dell’equilibrio: attività come lo yoga o il tai chi sono particolarmente utili per prevenire rigidità e migliorare la coordinazione.
Anche piccole modifiche nella routine quotidiana, come preferire le scale all’ascensore o dedicare del tempo al giardinaggio, possono contribuire a fare la differenza.
Il fenomeno dell’invecchiamento: dati e tendenze
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale che sta cambiando profondamente la società. Secondo il rapporto "World Population Ageing 2020" delle Nazioni Unite, nel 2019 le persone di età pari o superiore a 65 anni rappresentavano il 9% della popolazione mondiale, una percentuale destinata a salire al 16% entro il 2050.
In Italia, l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha rilevato che nel 2023 circa il 24% della popolazione aveva più di 65 anni, confermando il nostro Paese tra quelli con la più alta longevità in Europa. Questi dati sottolineano l’importanza di promuovere strategie efficaci per un invecchiamento attivo e in salute.
Qualche consiglio per invecchiare bene
Ci sono diversi comportamenti che una persona anziana può mettere in atto per affrontare questa nuova fase vitale. Sono essenziali la prevenzione e la diagnosi precoce di alcune patologie croniche con conseguenti trattamenti di supporto.
È stato dimostrato, inoltre, che alcuni fattori psicologici, sociali e comportamentali favoriscono un buon invecchiamento e allungano la speranza di vita. Di seguito un elenco di buoni consigli per un invecchiamento salutare e attivo:
- astensione attiva e passiva dal fumo;
- dieta bilanciata evitando il rischio di sovrappeso;
- esposizione al sole moderata;
- check-up regolari;
- presenza di momenti di svago;
- un numero adeguato di ore di sonno;
- un atteggiamento positivo verso la vita;
- presenza di relazioni amicali e un ruolo socialmente attivo nella propria comunità;
- un ambiente domestico sicuro.
Se senti che stai attraversando con fatica questa fase della tua vita, rivolgiti ad un professionista del benessere mentale. Un terapeuta potrebbe accompagnarti ed aiutarti ad affrontare le paure legate a questa fase che comporta, come abbiamo visto, numerosi cambiamenti e porta inevitabilmente a confrontarsi con temi che potrebbero essere fonte di dolore e sofferenza.
Se desideri un supporto per affrontare i cambiamenti legati all’invecchiamento, Unobravo può aiutarti a trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze. Inizia il questionario e fai il primo passo verso un percorso di benessere psicologico su misura per te.








