Secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, il 15% delle coppie vive una condizione di infertilità.
Il fattore principale considerato per arrivare a questa diagnosi è il tempo che intercorre tra i rapporti non protetti mirati e il tasso di concepimento, che può diminuire con l’aumentare dell’età.
Il mancato concepimento si definisce primario quando non si è mai raggiunta una gravidanza, secondario quando, dopo una o più precedenti gravidanze (anche se interrotte), non si riesce più a concepire.
Uno studio del 2011 ha evidenziato l’influenza dell’infertilità:
- sull’autostima sessuale;
- sulle relazioni sessuali;
- sulla funzione sessuale.
Dal punto di vista relazionale, il supporto emotivo del partner può essere fondamentale come moderatore dello stress connesso all’infertilità. Una forte unione di coppia sembra proteggere dall’insorgere di vissuti ansiosi e depressivi, che tendono ad aumentare dopo un primo tentativo fallito di fecondazione in vitro.
Disfunzioni sessuali e infertilità
Le disfunzioni sessuali sono la causa dell’infertilità nel 5% dei casi. Nella donna, il problema è spesso legato al vaginismo, cioè la contrazione involontaria dei muscoli vaginali, che può ostacolare la penetrazione. Le disfunzioni sessuali maschili che possono causare infertilità sono:
- la disfunzione erettile cronica;
- l’aneiaculazione, cioè l’assenza di eiaculazione;
l’eiaculazione ante-portas, cioè quando avviene prima della penetrazione.

La soddisfazione sessuale
Durante il trattamento per l'infertilità, può essere più frequente osservare una diminuzione dell’autostima e della soddisfazione sessuale negli uomini rispetto alle donne, probabilmente a causa della medicalizzazione e della meccanizzazione dell'attività sessuale. In particolare, nei partner maschi di coppie infertili sembrano prevalere disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.
Nelle donne, invece, possono manifestarsi:
- un impatto sul desiderio sessuale;
- la diminuzione dell’eccitazione sessuale;
- il disturbo di avversione sessuale;
- la dispareunia, ovvero il provare dolore durante la penetrazione;
- il vaginismo;
- l’anorgasmia secondaria.
Non solo la funzione sessuale, ma anche la soddisfazione coniugale delle donne può risentirne.

L’importanza di un approccio multidisciplinare: psicologo, andrologo e ginecologo
La gestione dell’infertilità e delle sue ripercussioni sulla sessualità può richiedere un approccio integrato, che coinvolga diversi specialisti. Secondo le raccomandazioni della European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE, 2023), la collaborazione tra psicologo, andrologo e ginecologo è fondamentale per offrire un supporto completo alla coppia.
- Psicologo o psicoterapeuta: può aiutare a elaborare le emozioni legate all’infertilità, a migliorare la comunicazione e a gestire eventuali disfunzioni sessuali di origine psicologica.
- Andrologo: si occupa della salute sessuale e riproduttiva maschile, valutando e trattando eventuali disfunzioni che possono influire sulla fertilità.
- Ginecologo: segue la salute riproduttiva femminile, individuando eventuali cause organiche di infertilità e proponendo percorsi diagnostici e terapeutici mirati.
Un lavoro di squadra tra questi professionisti può aiutare ad affrontare sia gli aspetti medici sia quelli emotivi e relazionali, aumentando le possibilità di successo dei trattamenti e il benessere complessivo della coppia.
Strategie pratiche per migliorare la comunicazione e l’intimità nella coppia
Affrontare l’infertilità insieme significa anche lavorare sulla comunicazione e sull’intimità, aspetti che possono essere messi a dura prova dal peso emotivo della situazione. Gli esperti in terapia di coppia suggeriscono alcune strategie pratiche che possono essere d'aiuto:
- Dedicare tempo al dialogo: ritagliarsi momenti regolari per parlare apertamente dei propri sentimenti, senza giudizio, può favorire la comprensione reciproca e ridurre il senso di isolamento.
- Utilizzare la comunicazione non violenta: esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni usando messaggi in prima persona ("io sento...", "io ho bisogno di...") può aiutare a evitare fraintendimenti e conflitti.
- Riscoprire la sessualità al di là del concepimento: riservare spazi di intimità che non siano legati esclusivamente al desiderio di avere un figlio può aiutare a ridurre la pressione e a ritrovare il piacere della condivisione.
- Sperimentare esercizi di coppia: alcuni terapeuti propongono esercizi come il "sensate focus", che consiste nel concentrarsi sulle sensazioni corporee e sul contatto fisico senza l’obiettivo della penetrazione, per riscoprire la complicità e il piacere reciproco.
Integrare queste strategie nella quotidianità può rafforzare il legame di coppia e favorire una maggiore resilienza di fronte alle difficoltà.
Impatto psicologico dell’infertilità: vissuti ed emozioni nella coppia
L’infertilità può generare una vasta gamma di emozioni, che spesso si manifestano in modo diverso tra i partner. Secondo le linee guida della European Association of Urology (EAU, 2022), lo stress emotivo legato all’infertilità può essere paragonabile a quello vissuto in presenza di malattie croniche.
Tra i vissuti più comuni si riscontrano:
- Senso di colpa: molte persone si sentono responsabili dell’infertilità, anche quando la causa non è attribuibile a uno solo dei due. Questo può portare a sentimenti di inadeguatezza e vergogna.
- Ansia e preoccupazione: l’incertezza rispetto al futuro e ai trattamenti può generare ansia costante, che si riflette anche nella sfera sessuale.
- Rabbia e frustrazione: il ripetersi di tentativi falliti può alimentare rabbia verso sé stessi, il partner o il contesto medico.
- Tristezza e isolamento: la difficoltà a condividere il proprio vissuto con amici o familiari può portare a un senso di solitudine.
Le reazioni emotive possono variare anche in base al genere. Secondo uno studio pubblicato su "Human Reproduction" (Greil et al., 2011), le donne tendono a manifestare più frequentemente sintomi depressivi e ansiosi, mentre gli uomini possono mostrare una maggiore tendenza al ritiro emotivo e alla minimizzazione del problema. Comprendere queste differenze può aiutare la coppia a sostenersi reciprocamente e a cercare strategie di adattamento condivise.
A chi bisogna rivolgersi?
In questi casi, rivolgersi a un sessuologo per una terapia di coppia può rappresentare una soluzione utile per affrontare tempestivamente le difficoltà e continuare, o iniziare, a vivere serenamente l’intimità di coppia.
In Italia non esiste ancora un riconoscimento ufficiale e legale della figura del sessuologo. Tendenzialmente, con questo termine si fa riferimento a una qualsiasi figura con competenze scientifiche che opera nell’area della sessualità umana e della salute sessuale.
Uno psicologo specializzato in sessuologia, in quanto professionista esperto di relazioni umane, può essere di aiuto nell'approfondimento degli aspetti relazionali interni alla coppia che contribuiscono all'insorgenza e al mantenimento del problema.
Se senti il bisogno di un supporto per affrontare le difficoltà legate all’infertilità e alla sessualità di coppia, Unobravo può aiutarti a trovare il professionista più adatto alle tue esigenze. Inizia il questionario e fai il primo passo verso un percorso di benessere condiviso.









