Le disfunzioni sessuali maschili sono problematiche legate ad aspetti della sessualità come l’eccitazione, l’eiaculazione e l’erezione.
In questo articolo approfondiremo il tema dei problemi erettili, analizzando quali possono essere i sintomi di un erezione “debole” o non completa e quali possono essere le cause.
Possiamo definire la disfunzione erettile come l’incapacità di ottenere o di mantenere un’erezione sufficiente a consentire il coito.
I problemi di erezione possono manifestarsi a diversi livelli. Può trattarsi di:
- mancanza di erezione fin dall’inizio dell’approccio sessuale
- difficoltà a mantenere l'erezione durante la penetrazione
- disfunzione erettile durante il rapporto, ovvero dopo la penetrazione.
In questo articolo cercheremo di rispondere alle domande più frequenti sul tema, dagli aspetti prettamente sessuali a quelli psicologici.
“Impotenza maschile”: un termine corretto?
Uno dei fattori di mantenimento dei problemi di erezione sono la bassa autostima e l’ansia da prestazione, che possono scaturire dalle aspettative irrealistiche sull’attività sessuale maschile.
In passato, la disfunzione erettile veniva chiamata “impotenza maschile” e nel ricercare le cause del problema si cercava di delineare un profilo psicologico dell’uomo “impotente”.
Ma in psicologia oggi questo termine non è più utilizzato e, nell’individuare gli aspetti psicologici è importante prendere in considerazione il linguaggio. Il modo in cui parliamo a noi stessi e ci definiamo ha infatti importantissime ripercussioni sull’immagine di sé e sulle relazioni con gli altri.
Definire “uomo impotente” chi ha problemi di erezione significa implicitamente richiamare un concetto di mascolinità tossica, dove la virilità o “potenza maschile” è condizionata alle proprie prestazioni sessuali.
Disfunzione erettile: i sintomi
Secondo il DSM-5 (il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) si ha una diagnosi di disfunzione erettile quando l’individuo riporta, in circa il 75-100% dei rapporti sessuali, uno o più dei seguenti sintomi:
- marcata difficoltà di erezione durante l’attività sessuale
- marcata diminuzione della rigidità erettile
- difficoltà di penetrazione
- problemi nel mantenere l'erezione fino al completamento dell’attività sessuale.
I sintomi devono essere presenti in almeno il 75-100% dei rapporti sessuali e persistere per almeno sei mesi, per distinguere il disturbo da episodi occasionali
Solitamente, durante la masturbazione o al risveglio, la capacità erettile viene spesso mantenuta: può esserci infatti erezione solo con masturbazione. Tuttavia, può capitare che la disfunzione erettile si presenti anche con la masturbazione, anche se si tratta di casi più rari.
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Le caratteristiche della disfunzione erettile
Secondo i dati riportati dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams), la disfunzione erettile è un problema che potrebbe riguardare circa 3 milioni di italiani.
Nel definire in modo più preciso cos'è la disfunzione erettile, sarebbe più corretto parlare di disfunzioni erettili, perché questi problemi possono avere diverse sfumature e manifestarsi in momenti di vita differenti. Si parlerà allora di:
- disfunzione erettile primaria o permanente: si manifesta fin dai primi tentativi di rapporti sessuali. In questo caso, i problemi di erezione possono sottendere patologie più complesse
- disfunzione erettile secondaria o acquisita: si verifica quando insorge successivamente. I disturbi erettivi secondari sono molto più comuni delle forme primarie e non è raro che questo tipo di disfunzione sessuale sia legata a motivi psicologici.
- disfunzione erettile situazionale: si manifesta tipicamente all’interno delle relazioni di coppia solo in certe situazioni o con un determinato partner.
- disfunzione erettile generalizzata: la mancanza o la perdita di erezione durante il rapporto si presenta in ogni situazione. All’interno del disturbo si può distinguere tra mancanza di erezione totale o parziale: l’erezione c’è ma è insufficiente per consentire la penetrazione. Il desiderio e l’orgasmo possono essere presenti, per cui la persona può avere un orgasmo anche a pene flaccido o semi-flaccido o, al contrario, si possono verificare perdita generale di libido e difficoltà di eiaculazione.
Queste classificazioni sono fondamentali per indirizzare la diagnosi e il trattamento, distinguendo forme organiche da quelle psicologiche
Disfunzione erettile: le cause organiche
La disfunzione erettile rappresenta un problema multidimensionale, originato da una varietà di fattori che possono essere sia organici o neurologici, sia relazionali che psicologici. Oltre alle cause fisiologiche e neurologiche, come il diabete, l’insufficienza renale, le disfunzioni ormonali, la sclerosi multipla e le lesioni chirurgiche (ad esempio quelle conseguenti a interventi di chirurgia pelvica), è importante sottolineare che i fattori psicogeni sono coinvolti, da soli o in combinazione con cause organiche, in un numero significativo di casi di disfunzione erettile (Rosen, 2001).
In aggiunta, tra le cause delle disfunzioni sessuali maschili come la disfunzione erettile, ci possono essere problemi quali l’obesità, l’abuso di alcol o farmaci, problemi cardiocircolatori (i quali se presenti sono spesso causa di problemi di erezione a 50 anni e in età successive) e un’eccessiva sedentarietà.
In alcuni casi, il rischio può arrivare anche dall’assunzione di alcuni farmaci che causano disfunzioni erettili inibendo la produzione di androgeni, o può essere tra i possibili effetti della droga sull’organismo.

Disfunzione erettile: le cause psicologiche
Le cause psicologiche della disfunzione erettile possono essere molteplici e spesso si intrecciano tra loro. Comprendere questi fattori può essere fondamentale per affrontare il problema in modo efficace. Ecco alcune delle principali aree coinvolte:
- Bassa autostima: Una percezione negativa di sé può influire profondamente sulla sessualità, generando insicurezza e timore di non essere all’altezza.
- Fattori relazionali: Conflitti di coppia, mancanza di comunicazione o aspettative non condivise possono creare un clima emotivo che ostacola il desiderio e la risposta sessuale.
- Vulnerabilità individuale: Alcune persone sono più sensibili allo stress o all’ansia, e possono sviluppare una maggiore preoccupazione per la prestazione sessuale.
- Fattori culturali e religiosi: L’educazione ricevuta, i tabù o i sensi di colpa legati alla sessualità possono condizionare il modo in cui si vive l’intimità.
Questi elementi possono agire singolarmente o in combinazione, rendendo la disfunzione erettile psicologica un fenomeno complesso e personale.
- Paura dell’insuccesso: può essere basata, per esempio, su traumi pregressi o su una mancata attenzione al proprio piacere
- Difficoltà ad assumere un comportamento sessuale soddisfacente e può basarsi, per esempio, sull’ansia legata all’atto sessuale o sui sensi di colpa verso il partner.
Tra le cause psicologiche della disfunzione erettile, sottolineiamo anche la correlazione tra stress e problemi di erezione, soprattutto se si tratta di problemi di erezione a 20, 30 o 40 anni. La disfunzione erettile può avere poi, tra le cause, eventi di vita come traumi psicologici o un lutto complicato.
Criteri diagnostici della disfunzione erettile di natura psicologica
Per poter parlare di disfunzione erettile psicologica è importante che i sintomi si manifestino con una certa frequenza e durata. Gli strumenti clinici includono colloqui strutturati, questionari standardizzati (ad esempio l’IIEF, International Index of Erectile Function) e valutazioni mediche per escludere cause organiche. Secondo il DSM-5, la diagnosi richiede che le difficoltà di erezione siano presenti in almeno il 75-100% delle occasioni di attività sessuale e che persistano per almeno sei mesi.
Questi criteri aiutano a distinguere tra episodi occasionali, che possono capitare a chiunque, e una vera e propria condizione clinica. È fondamentale che la valutazione sia accurata, per evitare diagnosi affrettate e per individuare il percorso di supporto più adatto.
Come distinguere tra cause psicologiche e organiche
Riconoscere se la disfunzione erettile ha una causa prevalentemente psicologica o organica può essere un passaggio importante per scegliere il percorso di cura più adatto. Alcuni segnali possono aiutare a orientarsi:
- Presenza di erezioni notturne o al risveglio: Se queste sono mantenute, in alcuni casi può essere più probabile che il problema sia di natura psicologica.
- Erezione durante la masturbazione: La capacità di avere un’erezione in solitudine, ma non durante il rapporto, può suggerire una componente psicologica.
- Insorgenza improvvisa: Un esordio rapido, magari in seguito a un evento stressante, può essere associato a una causa emotiva piuttosto che fisica.
Questi indizi non sostituiscono una valutazione specialistica, ma possono essere utili per iniziare a riflettere sulla natura del problema.
Conseguenze psicologiche e relazionali della disfunzione erettile
La disfunzione erettile psicologica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, sia individuale che di coppia. Le ripercussioni emotive possono includere vergogna e senso di colpa: chi vive questa difficoltà può sentirsi inadeguato o colpevole, con conseguente abbassamento dell’autostima. L’ansia anticipatoria, ovvero la paura che il problema si ripresenti, può generare un circolo vizioso che aumenta la tensione e riduce ulteriormente la spontaneità. In effetti, le risposte psicologiche e comportamentali alla disfunzione erettile possono creare un circolo vizioso di ansia crescente, distanza e conflitti nella coppia (Hedon, 2003)
In una relazione sessuale la comunicazione riveste un’importanza fondamentale. Le disfunzioni erettili possono essere quindi il sintomo di una crisi di coppia. Per esempio, tra le cause di un erezione debole o di una mancata erezione possono esserci:
- sfiducia nel partner
- conflitti tra i due partner e conseguente strumentalizzazione del sesso
- aspettative deluse, siano esse consapevoli o inconsapevoli.
La distanza emotiva nella coppia può manifestarsi attraverso la mancanza di dialogo o la tendenza a evitare l’intimità, portando a incomprensioni e allontanamento. Affrontare insieme queste difficoltà, magari con il supporto di un professionista, può aiutare a ristabilire la fiducia e a ritrovare una sessualità più serena.
Disfunzione erettile: i rimedi
La gestione della disfunzione erettile e delle problematiche psicologiche legate all’erezione necessita di una diagnosi accurata e approfondita, che tenga conto sia degli aspetti fisiologici sia di quelli emotivi. Un lavoro multidisciplinare, che coinvolga non solo medici ma anche psicologi specializzati in sessuologia clinica, si è dimostrato particolarmente efficace nel migliorare il riconoscimento dei sintomi organici e psicogeni, oltre ad aumentare l’efficacia del trattamento della disfunzione erettile di origine psicologica (Ciaccio & Di Giacomo, 2022).
Gli interventi clinici possono includere psicoterapia cognitivo-comportamentale, terapia sessuologica di coppia e, se indicato, terapia farmacologica secondo protocolli validati. Questo approccio integrato consente di individuare più facilmente le cause sottostanti e di offrire alla persona una soluzione personalizzata e completa al problema dell’erezione.
Un team di esperti potrà guidare nella scelta degli esami più appropriati, nell’interpretazione dei sintomi e nell’individuazione delle cause della disfunzione erettile, oltre a prescrivere specifici farmaci qualora ce ne fosse bisogno. L’uso di integratori o psicofarmaci per la disfunzione erettile, ricordiamo, dovrebbe avvenire sempre sotto stretto controllo medico.
Altri rimedi per combattere la disfunzione erettile
Come abbiamo visto accennando alle cause di una mancata o scarsa erezione, il benessere psicofisico gioca un ruolo fondamentale nei problemi di erezione. Non esiste una cura per problemi di erezione che sia valida per tutti.
Ecco perché sarà importante rivolgersi a professionisti che siano in grado di supportare la persona lungo il percorso di cura più idoneo alla propria problematica. A seconda della specifica causa della disfunzione erettile, sarà possibile suggerire percorsi di cura individualizzati. Se il problema dipende per esempio dall’ansia da prestazione, è possibile suggerire anche rimedi “naturali” come la pratica di esercizi di mindfulness per l’ansia.
Secondo una rassegna, anche l’esercizio fisico, in particolare quello aerobico, risulta essere un fattore di miglioramento per la disfunzione erettile.

Strategie pratiche per la gestione della disfunzione erettile psicogena
Affrontare la disfunzione erettile psicologica può richiedere un approccio pratico e personalizzato. Ecco alcune strategie che possono essere utili:
- Tecniche di rilassamento: Pratiche come la respirazione profonda o la mindfulness possono aiutare a ridurre l’ansia e a favorire una maggiore consapevolezza del proprio corpo.
- Comunicazione di coppia: Parlare apertamente con il partner delle proprie emozioni e paure può rafforzare la complicità e ridurre la pressione legata alla prestazione.
- Ristrutturazione dei pensieri negativi: Imparare a riconoscere e modificare le convinzioni disfunzionali sulla sessualità può favorire un atteggiamento più sereno e realistico.
- Stabilire quando rivolgersi a uno specialista: Se il problema persiste o causa disagio significativo, è importante chiedere aiuto a un professionista esperto in sessuologia o psicoterapia.
Queste strategie, se integrate in un percorso di supporto, possono contribuire a migliorare la qualità della vita sessuale e relazionale.
L’importanza di una terapia su misura
A chi rivolgersi per problemi di erezione? Oltre a un andrologo, il professionista di riferimento più idoneo per risolvere problemi psicologici di erezione può essere un sessuologo.
Le modalità psicoterapeutiche di intervento dovranno tenere in considerazione le varie cause del disturbo erettile con la flessibilità necessaria per agire sia sulle cause immediate che su quelle profonde, individuali e di coppia.
Favorire e stimolare il dialogo nella coppia potrà, per esempio, essere utile per imparare a gestire la possibile vergogna e le altre conseguenze psicologiche della disfunzione erettile.
Se senti che i problemi di erezione stanno influenzando il tuo benessere o la tua relazione, ricorda che non sei solo. Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a comprendere meglio le cause e a trovare strategie personalizzate per affrontare la situazione.
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