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Gli effetti della droga sull’organismo

Gli effetti della droga sull’organismo
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Cause ed effetti della droga

Spesso si associa il termine "droga" all’ambito delle sostanze illegali, ma in realtà sono droghe anche molte sostanze usate nelle terapie mediche (in inglese, il termine drug sta ad indicare genericamente un farmaco) o consumate liberamente, come la nicotina (contenuta nel tabacco), l'alcol e la caffeina (contenuta nel caffè o nel thè).

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità: 

«Una droga è una qualsiasi sostanza che, se inalata, iniettata, fumata, ingerita, sciolta sotto la lingua, assorbita attraverso un cerotto sulla pelle o da diverse mucose, provoca un temporaneo cambiamento psico-fisico nel soggetto, il suo umore e le sue attività mentali».

Tutte le sostanze psicoattive agiscono sul cervello sfruttando il complicato circuito dei neuroni responsabili del piacere.

Possono essere oggetto di abuso, generando una forte dipendenza, sia fisica che psichica.

  • La dipendenza psichica è legata al pensiero di non poter più vivere senza la droga generando sintomi di astinenza emotivo-motivazionali come, ad esempio, uno stato di disagio o di insoddisfazione frequente, una ridotta capacità di provare piacere, o ansia.
  • La dipendenza fisica è innescata dalla capacità delle droghe di alterare alcuni importanti processi che hanno luogo nel cervello. Il corpo si adatta alla presenza della sostanza e non riesce a farne a meno soffrendo, in caso di un consumo insufficiente, di crisi di astinenza che causano sintomi anche molto intensi. Pensiamo ad esempio alla dipendenza da psicofarmaci

Ma cosa succede esattamente al nostro organismo quando consumiamo queste sostanze?

Quali sono gli effetti della droga?

L’abuso di droghe e la dipendenza patologica possono portare ad effetti sulla salute sia a breve che a lungo termine. Le droghe non colpiscono solo il corpo, possono influenzare la tua salute mentale, le tue finanze, le tue relazioni e la tua vita sociale.

Gli effetti della droga sull’organismo sono diversi a seconda della sostanza utilizzata. Alcune ti faranno sentire più sveglio, vigile ed energico. Altre ti daranno una sensazione di calma e relax. Alcune alterano le tue percezioni e possono causare allucinazioni. Altre ancora potrebbero farti sentire insensibile.

L’uso a lungo termine e dosi maggiori di droga hanno effetti negativi che possono danneggiare seriamente la tua salute. I danni che provoca la droga sono molteplici, compresi i rischi di malattia virale dovuti alla condivisione di aghi e danni permanenti al cervello e ad altri organi. 

Vediamo nel dettaglio i vari effetti della droga sulle persone.

Leohoho - Pexels

Effetti delle droghe sul sistema nervoso 

Le droghe agiscono sul sistema nervoso alterando l’equilibrio dell’organismo e generando una forte dipendenza. Gli effetti della droga sul sistema nervoso sono diversi e le vittime principali sono i neurotrasmettitori: sostanze che permettono al nostro sistema cerebrale di funzionare correttamente, pensiamo a endorfina, serotonina e dopamina

L’uso di cocaina, ad esempio, modifica la corteccia prefrontale, l’area che controlla il comportamento e la capacità decisionale, fino a provocare crisi e sofferenza associabili a quelle della schizofrenia paranoide. L’effetto delle droghe sul sistema nervoso è molto subdolo, poiché quel breve piacere iniziale costa vuoti di memoria nel cervello paragonabili a quelli degli anziani, fino a portare a demenza precoce e Alzheimer.

Quali sono gli effetti della droga sul sistema nervoso?

Tutte le droghe aggrediscono le cellule del cervello e hanno effetti negativi. Una grave conseguenza dell’assunzione di droghe sul sistema nervoso centrale è la diminuzione della capacità di apprendimento, di memorizzazione, della capacità affettiva e di giudizio critico.

Inoltre, i soggetti che assumono droga da giovani, risultano avere un minor controllo sugli impulsi, non coordinano bene i movimenti e tendono all’aggressività. Sono proprio i ragazzi a cadere vittime della droga: ansia sociale e adolescenza minano la loro autostima spingendoli verso la dipendenza da sostanze. L’alcol, ad esempio, può essere utilizzato dai ragazzi per sentirsi più sicuri nelle situazioni sociali, diventando una sorta di sostegno disadattivo per la fobia sociale.

Per i giovanissimi che consumano marijuana e simili, inoltre, ci sono maggiori pericoli di disturbi psicologici e psichiatrici che possono sfociare nella schizofrenia. 

Gli effetti della droga sul cervello 

L’uso cronico di droghe può alterare la struttura e il funzionamento e del cervello di una persona, con conseguenti effetti psicologici a lungo termine, come:

  • depressione
  • ansia
  • disturbo di panico
  • aumento dell'aggressività
  • paranoia
  • allucinazioni
cottonbro - Pexels

L’uso di droghe a lungo termine può anche influenzare la memoria, l'apprendimento e la concentrazione di una persona. Come spiegato sul sito del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli effetti neurologici delle droghe interferiscono sul normale funzionamento cerebrale, alterando percezioni, pensieri, azioni e soprattutto la capacità di memorizzare e ricordare.

Ciò risulta ancor più marcato se l’uso di droghe avviene in una persona di giovane età, il cui cervello è ancora in fase di maturazione. Tutte le droghe e l'alcol, soprattutto se assunte durante l’adolescenza, possono causare anomalie anche gravi nel funzionamento neuro-psichico dell'individuo, soprattutto creando una memorizzazione distorta delle percezioni, delle esperienze e delle sensazioni sotto l’effetto di sostanze.  

Effetti fisici della droga

Ci sono altre conseguenze della droga a breve e lungo termine, soprattutto sul corpo umano. Alcuni di questi danni possono essere gravi e forse irreversibili. Le droghe, inoltre, possono portare a comportamenti rischiosi. Quando si fa uso di sostanze:

  • È più probabile che si abbia un incidente (a casa, in macchina o ovunque tu sia). Gli effetti della droga sulla guida sono tra i più noti. Le droghe incidono pesantemente sulle capacità di attenzione, impedendo destrezza, lucidità e prontezza di riflessi normalmente richieste per una guida corretta e sicura. 
  • Potresti commettere un'aggressione o altri atti violenti.
  • Potresti trovare difficile dormire, pensare, ragionare, ricordare e risolvere i problemi.

L’uso di droghe può anche portare a danni fisici a lungo termine che includono:

  • Danni a organi e sistemi del corpo, come gola, stomaco, polmoni, fegato, pancreas, cuore, cervello, sistema nervoso. Gli effetti della droga sull’apparato respiratorio possono essere molto pericolosi e spesso fatali. 
  • Malattie infettive per iniezioni condivise e aumento dell'incidenza di comportamenti a rischio.
  • Danni al bambino se si è in gravidanza. La tossicodipendenza e genitorialità è un tema molto delicato: quando i genitori vivono una condizione di tossicodipendenza, non riescono ad assicurare la serenità di un ambiente sano e stabile e il bambino, sin da subito, vivrà un forte disagio. 
  • Acne o lesioni cutanee. Gli effetti della droga sul viso possono essere i primi segni identificabili di abuso di sostanze e malattie sistemiche correlate.
  • Segni di aghi e vene collassate. Sono gli effetti più visibili della droga sulla pelle costituiti da linee di minuscoli punti scuri (punture) circondate da un’area di pelle scura o schiarita. 
  • Calvizie.
  • Crescita dei peli di tipo maschile nelle donne, come quelli del viso.
  • Problemi alla mascella e ai denti dovuti al serrare e digrignare i denti. Carie, perdita dei denti, infiammazioni gengivali e alitosi sono tra gli effetti della droga sui denti più comuni. 

Oltre a quelli sul corpo umano, la droga produce effetti anche sulla personalità e sulla mente

  • Sbalzi d'umore e comportamento irregolare.
  • Psicosi (perdere il contatto con la realtà).
  • Isolamento dai propri cari e dagli amici.
  • Risentimento inespresso e rancori segreti. 
MART PRODUCTION - Pexels

Ecco alcune delle droghe più comuni, i loro effetti e rischi sull’organismo: 

1) Cannabinoidi 

Fanno parte della famiglia degli allucinogeni e comprendono tutte le sostanze psicoattive che si ottengono dalle infiorescenze femminili della pianta. I derivati della cannabis sono le più diffuse ed usate droghe illegali.

Il principio attivo della marijuana, il THC, si lega a neuroni specifici chiamati recettori dei cannabinoidi, che regolano il movimento, la coordinazione motoria, la memoria e altre funzioni cognitive complesse.

Gli effetti principali di tali sostanze sono moderata euforia e senso di “pace”, il tempo sembra passare più lentamente e, a volte, il tutto si accompagna con fame e sete. Passata la fase dell'euforia possono manifestarsi attacchi di ansia, paura, diffidenza nei confronti degli altri e panico

Gli effetti collaterali di questa droga possono consistere in sonnolenza, modificazioni nella percezione spazio-temporale (guidare sotto gli effetti della cannabis è pericolosissimo), agitazione, irritazione, congiuntivite, midriasi (pupille dilatate). Sono inoltre documentati effetti cardiovascolari quali tachicardia e variazioni della pressione sanguigna.

Una volta assorbito, il THC, sostanza psicotropa presente nella cannabis penetra nelle parti del cervello responsabili della capacità di orientamento spazio-temporale ed in quelle deputate alle funzioni motorie. Si osservano anche effetti sui processi cognitivi e mnemonici (“non mi ricordo").

2) Alcol

L'alcol comunemente presente nelle bevande alcoliche si chiama etanolo. È una molecola facilmente solubile in acqua e dalle dimensioni ridotte in grado di alterare l’attività mentale.

Una percentuale di etanolo viene assorbita immediatamente dallo stomaco e dall’intestino, senza bisogno di digestione, e da qui passa direttamente nel sangue: ecco perché a stomaco vuoto gli effetti dell'alcol si manifestano prima e in modo più intenso! Il metabolismo avviene però per lo più nel fegato trasformandolo. 

La circolazione dell’alcol nel sangue fa sì che le sue sostanze arrivino al cuore, ai reni e al cervello, dove si scatenano gli effetti più evidenti modificando umore, comportamento, pensiero e movimento. In piccole dosi l'alcol agisce come un sedativo: stimola un inibitore del sistema nervoso centrale e induce una sensazione di benessere.

Gli effetti immediati dell’intossicazione da alcol possono implicare euforia, aumentata socialità, decremento dell’ansia, problemi di memoria e problemi di controllo motorio.

Ci possono essere, inoltre, degli effetti a breve o a lungo termine. I primi includono un generale stato di “post-sbornia”, nausea, vertigini, vomito, arsura e mal di testa. I secondi, invece, molto più problematici, includono la dipendenza e l’astinenza.

Il protratto utilizzo di alcol può portare ad avere danni al cervello, come la cosiddetta demenza da alcol: sbalzi di umore, perdita della memoria e delle normali capacità cognitive, e danni al fegato, il secondo organo più colpito dall'abuso di alcol; nei casi più gravi si arriva alla cirrosi: le cellule del fegato, danneggiate, si atrofizzano e l'organismo non è più in grado di sostituirle.

jarmoluk - Pixabay

3) Anfetamine – Metanfetamine ( Ecstasy/MDMA )

Le anfetamine fanno parte della categoria degli stimolanti, mentre le metanfetamine (ecstasy/MDMA ) si situano a metà fra i composti stimolanti e quelli allucinogeni.  Entrambe agiscono aumentando la presenza di serotonina.

L'aumento di serotonina provoca vari effetti psicologici: forte sensazione di benessere; accresciuta disinibizione con gli altri; rimozione delle barriere emotive e comunicative; esaltazione delle sensazioni; maggiore capacità di percepire il ritmo e la musica.

L’effetto eccitante delle anfetamine comprende effetti come: iperattività, riduzione del senso della fatica, logorrea, riduzione dell’appetito, aggressività, impulsività, fino alle psicosi vere e proprie con crisi maniacali, deliri e allucinazioni, aumento dell’attività del sistema cardiovascolare con rischio di aritmie, infarto ed emorragie cerebrali

Gli effetti delle anfetamine durano, in genere, diverse ore e spesso dipendono dal set (personalità e aspettative del consumatore) e dal setting (situazione e ambiente in cui si consumano).

Anche le metanfetamine hanno un effetto eccitatorio ma in esse prevalgono l’effetto di disinvoltura nelle  relazioni interpersonali, disinibizione, riduzione della capacità di giudizio rispetto alle situazioni vissute e rispetto ai propri atti. L'uso di anfetamine ad alte dosi, specie se continuato, è in genere seguito da un periodo di "crollo psicofisico": quando l'effetto finisce sono amplificate le sensazioni precedentemente lenite e ci si sente svuotati, spossati, irritabili, depressi.

La dipendenza da tali sostanze è esclusivamente psicologica. Uno dei pericoli più gravi di questa classe di sostanze è l’elevata neurotossicità. Studi approfonditi hanno dimostrato la degenerazione irreversibile dei neuroni produttori di serotonina che, in pratica, si “bruciano”. Nei casi in cui le cellule degenerate ricrescono si è notato come tale crescita dia luogo a neuroni “mutati” e inattivi.

Studi recenti hanno osservato come, a lungo termine, l’uso di ecstasy possa condurre non solo a patologie neuropsichiatriche legate alla diminuzione di serotonina, ma anche quelle correlate alle deficienza di dopamina quali, ad esempio, il morbo di Parkinson.

Sono inoltre stati ripetutamente riportati episodi, spesso fatali, relativi a psicosi paranoide, collasso cardiocircolatorio, emorragia cerebrale ed infarto. Fra assuntori di lungo periodo, si è notato lo sviluppo di danni epatici ed ipertermia.

4) Cocaina 

La cocaina fa parte della famiglia degli allucinogeni e, stimolando il Sistema Nervoso Centrale, dona al consumatore una sensazione di euforia ed eccitazione (l'up della sostanza), seguito da un'elevata capacità di concentrazione, energia e sicurezza.

Gli effetti psicologici della droga sul sistema nervoso centrale sono stati riassunti in quattro stadi di diversa gravità in dipendenza dalla dose e dalla frequenza d’uso.

  • Euforia, caratterizzato da labilità affettiva, accresciuta performance cognitiva e motoria, ipervigilanza, anoressia ed insonnia;
  • Disforia, caratterizzato da tristezza, malinconia, apatia, difficoltà di attenzione e di concentrazione, anoressia e insonnia;
  • Paranoia, caratterizzato da sospettosità, paranoia, allucinazioni e insonnia;
  • Psicosi, caratterizzato da anedonia, allucinazioni, comportamento stereotipato, ideazione paranoide, insonnia, perdita di controllo degli impulsi, disorientamento.

Dilatazione delle pupille e occhi rossi sono tra gli effetti più visibili della cocaina a livello fisico. Per quanto riguarda le complicanze mediche ci possono essere infarti provocati da vasocostrizione e spasmi mentre le crisi ipertensive possono portare ad emorragie cerebrali. A livello polmonare si possono osservare ipertensione e edema. È stata descritta anche una sindrome, detta “polmone da crack”.

Infine, la cocaina è anche un agente epilettogeno. La capacità di provocare convulsioni generalizzate aumenta a seguito di ripetute somministrazioni. La cocaina non provoca elevata dipendenza fisica, ma può comportare una dipendenza psicologica che si manifesta con il desiderio costante di assumere la sostanza.

Il crack è stato originariamente concepito e sintetizzato come sostituto della cocaina perché l’assunzione nasale provoca la distruzione dei tessuti nasali, per cui l’unica modalità di assunzione alternativa era rappresentata dall’inalazione. Un consumo continuato e prolungato può provocare psicosi, stati paranoici accompagnati da deliri e allucinazioni, aggressività e alienazione. 

rebcenter-moscow - Pixabay

5) Eroina ed Oppiacei

Gli oppiacei fanno parte della categoria dei narcotici. Le droghe più conosciute preparate a partire dall’oppio sono eroina e morfina e possono essere assunte per via endovenosa, per inalazione o fumata. Grazie alla loro forte proprietà analgesica gli oppioidi si usano spesso in medicina per il trattamento del dolore acuto e cronico.

I loro principali effetti fisiologici comprendono: riduzione complessiva della frequenza della respirazione, rallentamento psico-motorio, riduzione dei processi digestivi e dell'urinazione, nausea e vomito, inappetenza, rash e orticaria a livello cutaneo, nelle donne diminuzione dell'ovulazione e mancanza delle mestruazioni. L'utilizzo cronico di eroina per via endovenosa causa il collassamento delle vene, infezioni batteriche nei vasi sanguigni e nelle valvole del cuore, ascessi, malattie epatiche e renali.

Gli oppioidi, inoltre, agiscono sul sistema nervoso centrale riducendo la percezione del dolore, attenuando l'ansia e le risposte emotive: l'azione inibitoria sulle emozioni provoca l'effetto di indifferenza e di distacco percettivo e disinteresse affettivo che segue il momento di intenso piacere (flash) provocato dall'assunzione della sostanza. Segue uno stato di appagamento, di rallentamento del pensiero, dei gesti e comportamenti sino alla sonnolenza. 

Per alcune persone l'effetto calmante, la sensazione di isolamento e di pace in un mondo ovattato - in cui scompaiono preoccupazioni, tensioni, paure, mentre i pensieri diventano leggeri e liberi, i desideri si annullano e ogni cosa è come dovrebbe essere - sono estremamente attraenti.

L’uso di oppiacei conduce rapidamente al meccanismo della tolleranza, ovvero l’organismo si abitua alla presenza di tali sostanze e gli effetti fisiologici e psicologici dati dalla sostanza diminuiscono a parità di dose. L’individuo è quindi costretto ad assumere dosi sempre più elevate di droga per ottenere gli effetti desiderati e per non andare incontro all’insorgere della sindrome di astinenza.

La tolleranza conduce quindi alla dipendenza fisica e psicologica; invece di assumere l'eroina per stare bene o meglio, si è costretti ad assumerla per non stare male.

6) LSD

La Dietilamide dell'Acido Lisergico fa parte delle sostanze allucinogene semi-sintetiche. Gli allucinogeni naturali più diffusi sono la mescalina, la psilocibina e la psilocina. L'LSD agisce sia sul sistema nervoso centrale sia su quello periferico inducendo allucinazioni acustiche e visive e, in generale, distorsioni percettive e della consapevolezza del tempo, dello spazio e del sé. Gli effetti di questo acido variano enormemente sia sulla base della dose che del luogo e dello stato psicologico al momento dell’assunzione.

Le reazioni emotive possono variare di molto su base individuale. Si va da chi sostiene di divenire più “conscio” di sé stesso, chi descrive il “viaggio” come un’esperienza mistica o religiosa. Sono anche molto comuni sensazioni di separazione corporea, nonostante si possano avere profonde sensazioni di armonia interiore e di sintonia con l'universo, emozioni amplificate (tuttavia non alterate), percezione intensificata di suoni, colori, odori e sapori.

Come per altri allucinogeni, gli assuntori corrono il rischio dei cosiddetti “bad trips”; che sono esperienze spiacevoli o addirittura terrificanti con crisi di ansia, angoscia, e panico. LSD può anche provocare panico o paranoia se assunto in contesti non familiari, intensi o caotici.

In alcuni soggetti l’assunzione di LSD può generare dei fenomeni di "flashback" ovvero l’improvvisa ricomparsa del “viaggio” dopo tempo dall’ultima assunzione, e l’incapacità di distinguere tra percezione e realtà che conduce alla sovrastima delle proprie capacità (ad es. il pensare di poter volare, etc.)

Pur non dando dipendenza fisica e conseguente sindrome di astinenza legata all’uso di questa droga, molti sono invece i decessi descritti quali conseguenza di incidenti occorsi sotto l’influenza della sostanza.

Liza Summer - Pexels

Come ottenere aiuto?

Esistono molti tipi diversi di dipendenze: ci sono le dipendenze “comportamentali” come la dipendenza dal sesso, la dipendenza da fitness (che troviamo anche come conseguenza della vigoressia), l'oniomania o shopping compulsivo, la dipendenza dai videogiochi oppure quella affettiva. Ma è soprattutto la dipendenza da droga a produrre effetti sull’uomo sia fisici che psicologici. 

Le dipendenze da sostanze sono in molti casi estremamente difficili da combattere. Trovare il giusto programma di trattamento può essere un compito arduo. Ecco perchè andare dallo psicologo è importante per pervenire una serie di disturbi psico-fisici che potrebbero sfociare in conseguenze molto gravi. 

Fortunatamente oggi è possibile avvalersi anche della consulenza di uno psicologo online per iniziare il percorso verso la disintossicazione. L’intervento di un professionista, infatti, può favorire e facilitare il processo di disintossicazione, non aspettare troppo a rivolgerti ad uno specialista!

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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