Ansia
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Ansia da prestazione sessuale

Ansia da prestazione sessuale
Ansia da prestazione sessualelogo-unobravo
Sebastiana Giuliano
Sebastiana Giuliano
Redazione
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
7.3.2022

L’ansia da prestazione in ambito sessuale fa provare una sensazione di manchevolezza, di frustrazione e rabbia. Si tratta di un problema molto diffuso, soprattutto tra gli uomini che si pongono elevati standard prestazionali. Tipico è l’instaurarsi di un circolo vizioso in cui il trigger, il grilletto che scatena un ricordo traumatico (es. una lontana esperienza in cui si è fatto cilecca) genera stress, paura dell’insuccesso e inibisce l’eccitazione sessuale e l’erezione oppure accelera l’orgasmo.

La persona con ansia da prestazione anticipa nella sua mente la situazione d’intimità, prefigurandosi esiti catastrofici. Per questo evita le situazioni che preludono l’atto sessuale oppure le vive in una condizione di vigilanza, valuta costantemente la performance e non vive l’esperienza sessuale come un piacere relazionale ed emotivo.

Le due principali manifestazioni dell’ansia da prestazione sessuale sono:

  • l’eiaculazione precoce
  • la difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione.

 

Quali sono le cause?

Tale ansia può nascere dall’inesperienza e dall’insicurezza legata ai primi rapporti sessuali, oppure dalla sfiducia rispetto alla propria capacità di soddisfare il/la partner, dopo casi sporadici di difficoltà sessuali avvenuti in situazioni particolari della propria vita.  

Se si è single i problemi sessuali portano a chiudersi in se stessi e a sviluppare problemi di disistima e insicurezza, se si è in coppia possono logorare la relazione nel profondo.

Kampus Production - Pexels

L’eiaculazione precoce è un fenomeno frequente? 

Una persona su tre vive o vivrà l’esperienza dell’eiaculazione precoce almeno una volta nella vita. Non è insolito che possa presentarsi nei primi rapporti sessuali, con nuovi partner oppure dopo lunghi periodi di astinenza.

Se non affrontata l’ansia da prestazione che può conseguirne rischia di diventare un fiume in piena, straripando in altri contesti di vita con ripercussioni in ambito lavorativo, sportivo, scolastico o relazionale.

Se ho l’ansia da prestazione soffro di disfunzione erettile?

I sintomi sono gli stessi ma ci sono differenze importanti. Può capitare che l’erezione venga persa o non venga raggiunta. Nella disfunzione erettile l’ottenimento e il mantenimento dell’erezione è sempre compromesso, in quanto c’è una compromissione fisica del riempimento dei corpi cavernosi che impediscono il raggiungimento dell’erezione o il mantenimento della stessa. Chi soffre d’ansia da prestazione riesce invece a masturbarsi e l’erezione notturna o mattutina è presente.

Alex Green - Pexels

Psicologo o andrologo?

Le distinzioni che abbiamo visto sono fondamentali per discriminare tra problematiche diverse. Qualora si soffra d’ansia da prestazione è importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta, con una specializzazione in sessuologia. Nel caso in cui sia presente una disfunzione erettile è importante rivolgersi all’andrologo e associare un percorso di sostegno psicologico. 

Su cosa si focalizza il lavoro psicoterapeutico?

L’intervento psicoterapeutico approfondisce la storia personale, i tempi ed i modi in cui l’ansia è insorta. Superare l’ansia significa modificare gli atteggiamenti cognitivi (es. i pregiudizi e le convinzioni erronee verso la sessualità), migliorare il rapporto con se stessi, con il partner e con il proprio contesto relazionale.

Un obiettivo specifico è di sostenere la persona ad orientare la propria attivazione psicofisica verso un maggior coinvolgimento psicologico ed emotivo al fine di ritrovare la salute sessuale.


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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