Alla base dell’ansia da prestazione in ambito sessuale c’è la convinzione che il sesso sia come un compito, un esame o una prova da superare. In generale, l'ansia da prestazione consiste nella preoccupazione eccessiva e sproporzionata per una situazione futura legata a una qualsiasi performance rispetto a un compito. Vediamo cosa succede quando questa emozione coinvolge il sesso.
L’ansia è un’emozione che comporta uno stato di attivazione dell’organismo davanti a una situazione percepita soggettivamente come pericolosa. Ansia e paura svolgono un ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza:
- orientano le nostre azioni
- si attivano di fronte a un pericolo
- preparano il corpo alla difesa.
Le differenze tra ansia e paura
Se la paura si attiva di fronte a un pericolo reale (per esempio trovarsi davanti un orso che potrebbe aggredirci mentre passeggiamo in montagna) e scompare quando la minaccia svanisce (l’orso non ci vede e si allontana), l’ansia invece può attivarsi anche in assenza di reali pericoli imminenti (per esempio un esame universitario).
A un certo livello, l’ansia è funzionale alla sopravvivenza come la paura, perché permette di scegliere un luogo meno pericoloso in cui passeggiare, nel caso dell’incontro con l’orso, ed è utile al raggiungimento dei propri scopi: nel caso dell’esame universitario, può dare la spinta per studiare e arrivare preparati.
Ansia da prestazione e aspettative catastrofiche
La persona che sperimenta l’ansia da prestazione si aspetta il fallimento ed è probabile che tale aspettativa condizioni la prestazione stessa. Ad esempio, se si ritiene di non essere in grado di superare un esame, può venire meno la motivazione a impegnarsi nello studio, perché si pensa già di non riuscire. In quei momenti, si può pensare "non ho voglia di fare niente" e dedicarsi ad altre attività.
Così facendo, è più probabile che davvero non si superi l’esame. Se poi si verifica l’esito temuto, la volta successiva si sarà ancora più convinti di non poter superare l’esame, arrivando magari ad abbandonare gli studi.
L’ansia da prestazione sessuale
Le persone che provano ansia da prestazione attribuiscono alla prestazione sessuale una grande importanza, tanto che la realizzazione del rapporto completo sembra fondamentale. Questa visione è molto distante dall’idea di piacere e può impedire di vivere l'esperienza sessuale con serenità e naturalezza.

Possibili conseguenze dell’ansia da prestazione sessuale
Di conseguenza, la persona può sperimentare:
- calo o perdita del desiderio sessuale
- mancanza di eccitazione: difficoltà a ottenere o mantenere l’erezione e mancanza di lubrificazione, con conseguente difficoltà a raggiungere l'orgasmo
- comparsa di veri e propri disturbi della sfera sessuale, tra cui disfunzione erettile, eiaculazione precoce, anorgasmia, dispareunia, ecc.
Cause dell'ansia da prestazione
Ecco alcuni degli ingredienti che possono compromettere la serenità dell’incontro erotico:
- precedenti esperienze negative in ambito sessuale che generano il timore che tali esperienze si ripetano
- concepire l'incontro sessuale come una prova da superare, un esame
- aspettative esagerate: ad esempio, pensare che il rapporto debba durare una certa quantità di tempo o che il partner debba mostrare un godimento visibile e duraturo
- emozioni e pensieri disturbanti: pensieri di inadeguatezza, incapacità e vergogna come “sono sbagliato, non ce la farò mai”, “non merito di stare bene, non importa se io non raggiungo l'orgasmo”.
L'importanza di cambiare prospettiva
L'obiettivo prioritario delle persone coinvolte in un incontro sessuale dovrebbe essere stare bene insieme. Non ci sono prove da superare, ma solo persone che si incontrano per condividere piacere. L'incontro sessuale può essere visto come una proposta, alla quale le risposte possibili non sono solo due ma tre: sì, no, forse.
Il piacere sessuale si può raggiungere in molti modi e non si esaurisce nella penetrazione. Recuperare la dimensione del gioco e della complicità con il partner diventa quindi molto importante per vivere una sessualità serena. Gli elementi di base perché ciò accada sono:
- che il rapporto sia consensuale
- avere confidenza con il partner sessuale
- sentirsi a proprio agio
- avere la convinzione di poter comunicare durante il rapporto.
Ognuno di noi ha un universo di significati personali, valori, emozioni e pensieri che ci orientano e ci condizionano nella relazione con il mondo. Siamo fatti di esperienze iscritte nel nostro corpo e nei nostri neuroni: per questo non basta agire su una zona erogena e si dice che il cervello è il nostro principale organo sessuale.
Trattamento dell'ansia da prestazione sessuale
A volte alcune esperienze del passato non permettono di interagire in modo nuovo e possono influenzare negativamente il presente, rendendo il vivere pesante e difficile. L'ansia da prestazione deriva spesso da modalità apprese nel rapportarsi a certe situazioni.
Nel trattamento di questo tipo di ansia, è consigliabile rivolgersi a uno psicoterapeuta che sia anche sessuologo. Si potrà lavorare prioritariamente sull'area sessuale, ma tenendo sempre conto della complessità della persona in tutte le aree della vita, per poter intervenire su quegli elementi che provocano la problematica.

Dati epidemiologici sull’ansia da prestazione sessuale
L’ansia da prestazione sessuale è una condizione diffusa che può interessare persone di ogni età e genere. Secondo una revisione pubblicata su PubMed nel 2022, circa il 20-30% degli uomini sperimenta almeno una volta nella vita episodi di ansia da prestazione sessuale, mentre tra le donne la percentuale si aggira intorno al 15-20%. Studi recenti indicano che l’ansia da prestazione sessuale colpisce il 9-25% degli uomini, contribuendo significativamente a problematiche come l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile di origine psicogena (Pyke, 2020).
Nelle donne, invece, questa forma di ansia interessa il 6-16% e può inibire fortemente il desiderio sessuale (Pyke, 2020). Nonostante la frequenza del fenomeno, solo una minoranza di chi ne soffre si rivolge a uno specialista: secondo uno studio pubblicato su "The Journal of Sexual Medicine" nel 2021, meno del 30% delle persone che sperimentano ansia da prestazione sessuale cerca attivamente aiuto professionale. Questi dati sottolineano quanto sia importante riconoscere il problema e superare il senso di vergogna che spesso lo accompagna.
Manifestazioni dell’ansia da prestazione sessuale: sintomi fisici, psicologici e comportamentali
L’ansia da prestazione sessuale può manifestarsi in modi diversi, coinvolgendo sia il corpo che la mente. Riconoscere i segnali può essere il primo passo per affrontare il problema con maggiore consapevolezza.
Sintomi fisici:
- Tachicardia: aumento del battito cardiaco prima o durante l’attività sessuale, spesso percepito come un segnale di allarme.
- Sudorazione eccessiva: mani sudate o sensazione di calore improvviso, che possono aumentare il disagio.
- Tensione muscolare: rigidità del corpo, soprattutto nelle spalle e nel collo, che può rendere difficile rilassarsi.
- Disturbi gastrointestinali: come mal di stomaco o nausea, legati all’attivazione ansiosa.
Sintomi psicologici:
- Preoccupazione costante: pensieri ricorrenti sul possibile fallimento o sulla propria performance.
- Paura del giudizio: timore di essere valutati negativamente dal partner.
- Bassa autostima: sensazione di non essere all’altezza o di non meritare piacere.
Sintomi comportamentali:
- Evitamento: tendenza a evitare situazioni intime per paura di non riuscire a soddisfare il partner.
- Controllo eccessivo: tentativo di monitorare ogni aspetto della performance, che spesso peggiora l’ansia.
- Ricerca di rassicurazione: bisogno frequente di conferme dal partner sulla propria adeguatezza.
Queste manifestazioni possono variare da persona a persona e, se persistenti, influenzare negativamente la qualità della vita sessuale e relazionale.

Impatto psicologico, relazionale e sociale dell’ansia da prestazione sessuale
L’ansia da prestazione sessuale non si limita alla sfera intima, ma può avere ripercussioni più ampie sulla vita della persona e della coppia. Un livello più elevato di ansia da prestazione sessuale è associato a un maggiore disagio sessuale e a una minore soddisfazione sessuale e relazionale, sia per l'individuo che per il partner (Bockaj et al., 2025).
Impatto psicologico:
- Circolo vizioso ansia-disfunzione: la paura di non riuscire può portare a effettive difficoltà sessuali, che a loro volta alimentano ulteriormente l’ansia.
- Senso di inadeguatezza: la persona può sviluppare una visione negativa di sé, con conseguente calo dell’autostima.
- Vergogna e senso di colpa: emozioni che possono rendere difficile parlare del problema e chiedere aiuto.
Impatto relazionale:
- Distanza emotiva: la difficoltà a condividere le proprie paure può creare un senso di isolamento all’interno della coppia.
- Conflitti e incomprensioni: la mancanza di comunicazione può portare a fraintendimenti e tensioni tra i partner.
- Riduzione dell’intimità: la paura del fallimento può portare a evitare i momenti di vicinanza, impoverendo la relazione.
Impatto sociale:
- Isolamento: il disagio può estendersi anche alle relazioni sociali, portando la persona a evitare situazioni in cui si parla di sessualità.
- Difficoltà nella vita quotidiana: l’ansia può influenzare la concentrazione, il sonno e il benessere generale.
Affrontare l’ansia da prestazione sessuale significa quindi prendersi cura non solo della propria sessualità, ma anche della salute psicologica e delle relazioni più importanti.
Strategie pratiche ed evidence-based per gestire l’ansia da prestazione sessuale
Esistono diverse strategie, supportate da studi scientifici, che possono aiutare a gestire l’ansia da prestazione sessuale e a migliorare la qualità della vita intima. Tra queste, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso considerata uno degli approcci più efficaci per affrontare l’ansia da prestazione sessuale, poiché aiuta a modificare i pensieri disfunzionali e a ridurre i comportamenti di evitamento, come evidenziato dal DSM-5 e dalle linee guida internazionali.
Recentemente, nuovi metodi come le tecniche somministrate via Internet e la mindfulness si sono rivelati efficaci nel trattamento dell’ansia da prestazione sessuale (Assalian, 2013). Inoltre, pratiche di rilassamento quali la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e la mindfulness possono ridurre l’attivazione ansiosa e favorire una maggiore consapevolezza del corpo.
Anche l’esercizio fisico regolare contribuisce a ridurre i livelli di stress e a migliorare l’umore, con effetti positivi sulla sessualità (Cooney et al., 2013). Un altro aspetto fondamentale è la comunicazione aperta con il partner: parlare delle proprie paure e aspettative può rafforzare la complicità e ridurre la pressione legata alla performance. Infine, l’educazione sessuale e la consapevolezza delle molteplici forme della sessualità aiutano a superare miti e convinzioni irrealistiche che alimentano l’ansia. Queste strategie possono essere adottate individualmente o con il supporto di un professionista, per costruire un percorso personalizzato verso una sessualità più serena e soddisfacente.
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Se senti che l’ansia da prestazione sessuale sta influenzando il tuo benessere o la qualità della tua vita di coppia, ricorda che non sei solo. Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni, a superare i blocchi e a ritrovare serenità nella sfera intima. Su Unobravo puoi trovare psicologi e psicoterapeuti specializzati in sessuologia pronti ad ascoltarti e accompagnarti: inizia il questionario e fai il primo passo verso una sessualità più consapevole e soddisfacente.



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