Negli ultimi anni le coppie a distanza sono sempre più numerose. In questi casi, i partner risiedono in città diverse dal lunedì al venerdì e si spostano nel fine settimana per vivere la relazione “in presenza”.
L’aumento delle relazioni a distanza è stato facilitato dai mezzi di comunicazione, dagli spostamenti più agili e dal desiderio di carriera, non più prerogativa esclusivamente maschile.
Come fanno a sopravvivere queste coppie?
Le coppie che scelgono questo stile di vitahanno bisogno, forse più di altre, di seguire alcuni accorgimenti che permettano loro di vivere la quotidianità sociale, lavorativa e di relazione in modo funzionale.
La progettazione è alla base di queste relazioni: si può programmare una vita insieme e creare una famiglia rispettando i propri bisogni di indipendenza e di carriera, perché il progetto di vita si fonda sulla piacevolezza dello stare insieme.
L'assenza del partner
Queste coppie vivono spesso in modo più positivo l’assenza del partner e le difficoltà che questa distanza comporta, arrivando ad adottare pratiche di salute migliori rispetto alle coppie che vivono vicine (Kumaria et al., 2024). Si cercano così modi creativi per passare i momenti di attesa, sperimentando molte più attività rispetto a chi vive nella stessa città: frequentano corsi di cucina, fanno gite in bicicletta, seguono corsi online, lavorano senza distrazioni, vivono al meglio le relazioni amicali e familiari.

Dovendo affrontare le difficoltà da soli, si impara a conoscersi meglio e si scopre di potercela fare senza dipendere necessariamente dall’altro, crescendo individualmente come persona. Si sviluppa così una maggiore capacità di resilienza, che permette di:
- essere più positivi;
- cercare subito una soluzione al problema senza crogiolarsi a lungo nel dolore;
- assumersi maggiormente le proprie responsabilità;
- essere più flessibili e adattarsi ai cambiamenti più facilmente.
Motivazioni psicologiche e progettualità nelle relazioni a distanza
Le motivazioni psicologiche che spingono le persone a intraprendere e mantenere una relazione a distanza sono molteplici e spesso legate a valori come l'autonomia, la crescita personale e la fiducia reciproca. Secondo il professor Aaron Ben-Ze’ev, psicologo e autore di numerosi studi sulle relazioni amorose, la progettualità condivisa può essere uno degli elementi chiave per la tenuta di queste coppie.
- Progettualità: le coppie a distanza tendono a pianificare con attenzione i momenti di incontro e a definire obiettivi comuni, come la possibilità di vivere insieme in futuro. Questo può rafforzare il senso di direzione e di appartenenza.
- Resilienza: affrontare la distanza richiede una buona dose di resilienza, ovvero la capacità di adattarsi alle difficoltà e di trovare strategie per superare i momenti di crisi. La resilienza può svilupparsi anche grazie al supporto emotivo reciproco e alla capacità di comunicare apertamente.
- Crescita individuale: vivere separati permette a ciascun partner di coltivare i propri interessi e di rafforzare la propria identità, contribuendo così a una relazione più equilibrata e soddisfacente.
Questi aspetti, se ben gestiti, possono trasformare la distanza in un'opportunità di crescita sia personale che di coppia.
Quali sono i vantaggi per la coppia?
Essendo i momenti di condivisione ridotti, si tende a “comportarsi al meglio” quando ci si incontra, per poter vivere quei momenti con spensieratezza. Questo porta spesso a una idealizzazione della coppia e del partner stesso.
La lontananza nella coppia non è necessariamente un male, anzi, a volte può portare vantaggi significativi: migliora la qualità del tempo trascorso insieme; favorisce la passione, poiché il desiderio cresce giorno dopo giorno e i partner attendono con impazienza di ritrovarsi intimamente; permette di evitare i cosiddetti “rapporti fusionali” che, in molte coppie, finiscono per annullare una sana individualità; e, almeno di persona, si litiga meno. Inoltre, uno studio del 2013 sottolinea che chi vive una relazione a distanza potrebbe tendere a mostrare livelli più elevati di dedizione verso il partner, non sentendosi “intrappolato” nella relazione (Kelmer et al., 2013).
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Dati e statistiche sulle relazioni a distanza
Negli ultimi anni, le relazioni a distanza sono diventate sempre più comuni, anche grazie alla diffusione di strumenti digitali che facilitano la comunicazione. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Communication (Crystal Jiang & Hancock, 2013), circa il 25% delle coppie che frequentano l'università negli Stati Uniti vive una relazione a distanza per almeno un periodo della propria storia.
Un'indagine condotta dal Center for the Study of Long Distance Relationships (2022) ha rilevato che circa il 58% delle relazioni a distanza riesce a mantenersi stabile e soddisfacente nel tempo, con una percentuale di successo simile a quella delle relazioni "tradizionali". Questi dati suggeriscono che, nonostante le sfide, molte coppie riescono a trovare un equilibrio e a costruire una relazione solida anche vivendo in città diverse.
Le statistiche mostrano inoltre che la durata media di una relazione a distanza è di circa 2 anni e mezzo, un dato che evidenzia la capacità di molte coppie di gestire la distanza per periodi prolungati prima di prendere decisioni importanti come la convivenza o il trasferimento. Inoltre, le persone coinvolte in relazioni a distanza riportano generalmente un’alta qualità di relazione (Kelmer et al., 2013).
Se è tutto così speciale perché non lo facciamo tutti?
Come in tutte le relazioni, anche in quelle a distanza ci sono delle difficoltà da tenere in considerazione. Di seguito alcune delle principali, accompagnate da piccoli accorgimenti utili.
1) Difficoltà comunicativa
Parlare con regolarità con il proprio partner, privilegiando le videochiamate, può aiutare molto: non vedere il partner mentre esprime un concetto ci impedisce di cogliere le sue espressioni facciali, aumentando il rischio di fraintendimenti. Inoltre, nelle relazioni a distanza, una maggiore frequenza e reattività nei messaggi di testo sono associate a una soddisfazione di coppia significativamente più alta (Holtzman et al., 2021).
2) Fiducia
Se la fiducia è alla base di ogni relazione, in quella a distanza diventa essenziale. Se abbiamo dei dubbi, parliamone con il nostro partner. La condivisione dei pensieri è sempre importante, ancora di più se non è possibile un confronto vis-a-vis in breve tempo. Fidiamoci del partner, ma facciamo sì anche che lui si fidi di noi.
3) Contatto fisico
Dopo la pandemia, un abbraccio o una carezza sono diventati ancora più preziosi. È importante, quindi, coccolarsi quando ci si vede, per poi richiamare alla mente quei ricordi nei momenti di lontananza.

4) Solitudine
Come per tutte le relazioni, anche per quelle a distanza è fondamentale una buona capacità comunicativa. Non fermiamoci alla prima difficoltà pensando di non farcela: affrontare i momenti di crisi di coppia insieme è l’unico modo per poterli superare.
In alcuni casi, quando sentiamo di non farcela, potremmo pensare anche che la nostra sia una relazione tossica, senza capire il motivo; chiedere un aiuto a un terapeuta può essere il supporto giusto per capire cosa sia meglio per noi.
Rischi psicologici nelle relazioni a distanza
Nonostante i vantaggi, le relazioni a distanza possono esporre i partner a rischi psicologici specifici. La letteratura clinica, tra cui i lavori della dottoressa Crystal Jiang (psicologa e ricercatrice), evidenzia alcune aree di vulnerabilità:
- Gelosia: la mancanza di contatto quotidiano può alimentare insicurezze e sospetti, soprattutto se la comunicazione non è chiara o regolare. Questo rischio può essere mitigato attraverso la trasparenza e la condivisione dei propri vissuti emotivi.
- Solitudine: anche se la distanza favorisce l'autonomia, può accentuare la sensazione di isolamento, soprattutto nei momenti di difficoltà o durante eventi importanti che non si possono condividere in presenza.
- Indebolimento dell'identità di coppia: la distanza prolungata può rendere più difficile mantenere una narrazione condivisa della relazione, portando a una percezione di "doppia vita" o a una minore coesione di coppia.
Affrontare questi rischi richiede consapevolezza, dialogo e, in alcuni casi, il supporto di un professionista.
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