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Famiglie arcobaleno: la crescita dei bambini con genitori omosessuali

Famiglie arcobaleno: la crescita dei bambini con genitori omosessuali
Alessandra Imbornone
Psicoterapeuta ad orientamento Psicoanalitico
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
2.12.2025
Famiglie arcobaleno: la crescita dei bambini con genitori omosessuali
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Quando si parla di famiglie omogenitoriali, sono ancora molti i dubbi che emergono riguardo allo sviluppo psicologico dei bambini che crescono in questi contesti. Queste perplessità sono spesso alimentate anche da idee conservatrici, spesso distanti da vere e proprie basi scientifiche. Ma cosa ci dice davvero la ricerca? Negli ultimi anni sono numerosi gli studi che hanno affrontato il tema in modo rigoroso: vediamo insieme i risultati più significativi.

Oggi non è più possibile descrivere la famiglia solo in base alla sua struttura, perché da anni assistiamo a una crescente pluralizzazione delle forme familiari. Nella nostra società convivono infatti famiglie:

  • allargate
  • ricomposte
  • multietniche
  • unipersonali
  • monogenitoriali
  • omogenitoriali
  • adottive.

Ciò che conferisce identità alla famiglia non è quindi la sua struttura, ma l’intreccio delle relazioni che si sviluppano al suo interno, caratterizzato da reciprocità, generatività e amore.

La funzione genitoriale

Per quanto riguarda la crescita dei figli, ciò che caratterizza il legame è la funzione genitoriale, un sistema complesso che include le rappresentazioni di sé, dell’altro e della relazione. Si tratta di una condizione fondamentale dell’essere umano, espressione di benessere reciproco e realizzazione condivisa.

Questa funzione è indipendente da altre condizioni, come la coniugalità, l’identità di genere e persino la presenza di psicopatologie.

Foto di Karola G – Pexels

Le funzioni genitoriali e il loro impatto sullo sviluppo psicologico

Le funzioni genitoriali rappresentano il cuore della relazione tra genitori e figli e sono considerate fondamentali per il benessere psicologico dei bambini, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori. Le evidenze scientifiche dimostrano che i bambini hanno bisogni socioemotivo ed evolutivi simili e ricevono una qualità genitoriale analoga, sia che crescano con genitori dello stesso sesso che con genitori di sesso diverso (American Academy of Pediatrics Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health, 2013). Secondo l’Associazione Italiana di Psicologia, ciò che conta maggiormente per lo sviluppo sano dei figli è la qualità delle cure e delle relazioni familiari, non la composizione della famiglia.

Le principali funzioni genitoriali includono:

  • cura e protezione, ovvero garantire ai figli un ambiente sicuro, stabile e affettivo, in cui possano sentirsi accolti e protetti;
  • attaccamento, favorendo la costruzione di un legame emotivo sicuro che rappresenta la base per la fiducia in sé stessi e negli altri;
  • regolazione emotiva, aiutando i bambini a riconoscere, esprimere e gestire le proprie emozioni, sostenendoli nei momenti di difficoltà;
  • negoziazione dei conflitti, insegnando strategie di risoluzione dei conflitti e di gestione delle divergenze, promuovendo il dialogo e il rispetto reciproco.

Numerosi studi, tra cui una meta-analisi pubblicata su Developmental Psychology (Farr et al., 2017), hanno evidenziato che i figli cresciuti in famiglie omogenitoriali possono mostrare livelli di benessere psicologico, adattamento sociale e rendimento scolastico sovrapponibili a quelli dei coetanei cresciuti in famiglie eterosessuali, quando le funzioni genitoriali sono presenti e ben esercitate.

Pregiudizio e sfide all’omogenitorialità

Uno dei principali problemi che la società pone nei confronti delle famiglie omosessuali è la stigmatizzazione omofobica ed eterosessista a cui possono andare incontro i bambini durante la fase della socializzazione.

Purtroppo, nonostante la società stia compiendo lenti passi avanti, qualsiasi tipo di diversità fatica ancora a essere accettato: anche bambini che vivono in condizioni svantaggiate, con disabilità o altre differenze, possono essere presi di mira. E’ perciò necessario:

  1. progredire verso una crescente sensibilizzazione della società e apertura mentale;
  2. disinnescare gli automatismi e le generalizzazioni, dando voce ai protagonisti.
Mikhail Nilov - Pexels

In realtà, più i genitori sono a proprio agio con la propria sessualità, più i bambini imparano a contrastare i pregiudizi e a sviluppare strategie adeguate per affrontare l’omofobia.

Cosa ci dice la ricerca?

I timori espressi dalla società sull’influenza che genitori omosessuali possono avere sullo sviluppo psicologico dei figli riguardano in particolare:

  • la possibilità che lo sviluppo dell’identità sessuale sia alterato, con difficoltà nell’acquisizione dell’identità di genere o sviluppo di un orientamento omosessuale;
  • il rischio che altri aspetti dello sviluppo dei bambini siano compromessi;
  • la presenza di disturbi psichiatrici, di personalità, problemi comportamentali, di adattamento scolastico o del concetto di sé;
  • eventuali difficoltà nelle relazioni sociali dovute alla stigmatizzazione della loro condizione familiare.

L’omosessualità e la psicologia dei figli

Nel 2005 l’American Academy of Pediatrics incaricò una serie di associazioni scientifiche e sociali, professionali e governative, di avviare uno studio per esaminare gli effetti dell’omosessualità di uno o entrambi i genitori sulla salute psicologica dei bambini. Venne analizzata tutta la letteratura scientifica disponibile su:

  • personalità, comportamento, capacità educative e livello di adattamento dei genitori;
  • sviluppo emotivo e sociale dei bambini;
  • identità di genere e orientamento sessuale dei bambini.
Karolina Grabowska - Pexels

I ricercatori giunsero alla conclusione che non c’è una relazione tra l’orientamento sessuale dei genitori e l’adattamento emotivo, psicosociale e comportamentale dei figli. Non sono emerse differenze per quanto riguarda sintomi depressivi, autostima, rendimento scolastico e capacità di sviluppare relazioni sociali e affettive. Anche per quanto riguarda l’orientamento sessuale dei figli, tutte le ricerche finora svolte evidenziano che non vi sia alcuna prevalenza di omosessuali tra i figli cresciuti in contesti omogenitoriali.

Risposte alle principali obiezioni sull’omogenitorialità e sviluppo psicologico

Nel dibattito pubblico emergono spesso alcune obiezioni ricorrenti riguardo all’omogenitorialità e al possibile impatto sullo sviluppo psicologico dei figli. È importante affrontare questi dubbi con chiarezza, facendo riferimento alle evidenze scientifiche più recenti.

  • "Serve una madre e un padre per un sano sviluppo psicologico?"
    Le principali associazioni scientifiche, tra cui l’American Psychological Association, hanno dichiarato che non esistono prove che la presenza di genitori di sesso diverso sia necessaria per il benessere psicologico dei figli. Ciò che conta è la presenza di adulti capaci di offrire amore, stabilità e supporto (American Psychological Association, 2020).
  • "I figli di genitori omosessuali sviluppano più spesso un orientamento omosessuale?"
    Le ricerche indicano che l’orientamento sessuale dei figli non è influenzato da quello dei genitori. Una revisione sistemica pubblicata su Pediatrics (Crowl, Ahn & Baker, 2008) ha confermato che non vi sono differenze significative nell’identità di genere o nell’orientamento sessuale tra figli di coppie omogenitoriali e figli di coppie eterosessuali.
  • "Ci sono rischi maggiori per la salute mentale o l’adattamento sociale?"
    Secondo una dichiarazione dell’Ordine degli Psicologi (2022), i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali non presentano tassi più elevati di disturbi psicologici, problemi comportamentali o difficoltà scolastiche rispetto ai loro coetanei. L’unico fattore di rischio aggiuntivo può essere rappresentato dalla discriminazione sociale, non dalla struttura familiare in sé.

Queste risposte, basate su dati scientifici, aiutano a superare i pregiudizi e a promuovere una visione più inclusiva e realistica dello sviluppo psicologico nell’omogenitorialità.

Alla ricerca del confronto: un grande supporto in Italia

Spesso, la mancanza di adeguati riconoscimenti legali priva queste famiglie del supporto sociale di cui invece le coppie eterosessuali godono già dal momento della loro formazione. Numerose evidenze suggeriscono che l’accesso al matrimonio civile e all’adozione o all’affido dovrebbe essere garantito ai genitori, indipendentemente dall’orientamento sessuale, nell’interesse del benessere dei bambini (American Academy of Pediatrics Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health et al., 2013). Anche per questo motivo, nel 2005 nasce in Italia Famiglie Arcobaleno, un’associazione fondata sul modello francese, che promuove il dibattito pubblico sull’omogenitorialità e la tutela di queste formazioni sociali.

L’Associazione, con sede legale a Milano e iscritti in tutte le regioni italiane, svolge numerose attività:

  • si batte affinché trovino spazio nella legislazione italiana norme a tutela dei diritti dei figli delle coppie conviventi;
  • offre servizi di supporto didattico e psico-giuridico alle famiglie e agli educatori scolastici, promuovendo attività culturali e spazi d’incontro per famiglie e bambini;
  • pubblica newsletter informative.
PNW Production - Pexels

Come si legge sul sito ufficiale, l’Associazione si propone in particolare di:

  • ripensare il tema della famiglia e promuovere intorno ad esso un cambiamento culturale, sociale e politico;
  • favorire il confronto tra genitori o aspiranti genitori omosessuali e diffondere gli strumenti culturali necessari alla crescita dei loro figli;
  • essere luogo di accoglienza e di sostegno per i genitori omosessuali che si trovino in difficoltà legate a separazione, coming out con i figli o altro.

Le coppie omosessuali si trovano oggi a lavorare giorno per giorno per sé e per i propri bambini contro i messaggi sociali di omofobia o transfobia.

Dati recenti e raccomandazioni per il benessere psicologico dei figli nelle famiglie omogenitoriali

Le ricerche più aggiornate confermano che i figli cresciuti in famiglie omogenitoriali possono presentare indicatori di benessere psicologico, autostima e adattamento sociale del tutto simili a quelli dei coetanei cresciuti in famiglie eterosessuali.

Per favorire il benessere psicologico dei figli nelle famiglie omogenitoriali, gli esperti suggeriscono alcune strategie pratiche:

  • Promuovere il dialogo aperto: parlare con i figli della propria storia familiare e rispondere alle loro domande con sincerità, adattando il linguaggio all’età.
  • Sostenere l’autostima: valorizzare le risorse e le competenze dei bambini, aiutandoli a riconoscere la ricchezza della propria esperienza familiare.
  • Preparare i figli ad affrontare eventuali pregiudizi: fornire strumenti per gestire situazioni di discriminazione, rafforzando la loro capacità di resilienza.
  • Cercare reti di supporto: partecipare a gruppi di confronto o associazioni può offrire sostegno emotivo sia ai genitori che ai figli.

Queste indicazioni, condivise anche dall’American Psychoanalytic Association (2021), sottolineano l’importanza di un ambiente familiare accogliente e di una rete sociale di supporto per la crescita serena dei bambini.

Prendersi cura del benessere della propria famiglia: si può iniziare da sé

Ogni famiglia è unica e preziosa, e il benessere psicologico dei suoi membri può essere favorito dalla qualità delle relazioni, dal dialogo e dalla capacità di affrontare insieme le sfide, anche quelle legate ai pregiudizi. Se senti il bisogno di uno spazio sicuro dove confrontarti, rafforzare la tua autostima o trovare strategie per sostenere i tuoi figli, Unobravo è al tuo fianco. Un percorso di supporto psicologico può favorire la valorizzazione della tua esperienza familiare e a costruire un ambiente ancora più sereno e accogliente. Prenditi cura di te e della tua famiglia: inizia il questionario per trovare il tuo psicologo online.

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