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minuti di lettura

Il processo di differenziazione nella coppia

Il processo di differenziazione nella coppia
Giulia Mascolo
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale ad orientamento Comunitario
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
20.12.2025
Il processo di differenziazione nella coppia
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Come dice lo scrittore e poeta Rainer Maria Rilke, l’amore romantico è caratterizzato dalla fusione indiscriminata e dalla tendenza a svanire: ha quindi un carattere effimero. Lo psichiatra Alfredo Canevaro, invece, parla di una dimensione evolutiva definita “amore coterapeutico”, inteso come donazione e completamento dell’altro nella creazione di un rapporto che sia basato:

  • sulle condivisioni di vulnerabilità;
  • sulla crescita dell’intimità;
  • sul dialogo profondo ed autentico, vero antidoto delle simbiosi

Vari autori si sono interessati all’influenza delle famiglie di origine sulla relazione di coppia, vediamone alcuni.

Il passaggio dalla famiglia all’individuo

Lo psichiatra Murray Bowen descrive la “differenziazione dell’individuo” come un processo evolutivo fondamentale, individuando due livelli di funzionamento umano che si collocano lungo un continuum: l’indifferenziazione e la fusione dell’io, e la differenziazione del Sé. Quest’ultima dimensione non solo influisce profondamente sulla qualità delle relazioni che gli individui costruiscono, ma è stata anche oggetto di studi recenti che ne confermano la trasmissione intergenerazionale all’interno della famiglia, come ipotizzato dalla teoria di Bowen (Józefczyk, 2023). Le persone meno differenziate tendono a instaurare relazioni “fusionali”, caratterizzate da una scarsa distinzione tra sé e l’altro, quasi come se fossero un’unica persona; al contrario, chi possiede una maggiore differenziazione del Sé riesce a mantenere la propria individualità, distinguendo il proprio pensiero dalle opinioni degli altri individui significativi.

Snapwire - Pexels

Imparare ad amare

Lo psichiatra Carl Whitaker sostiene che la scelta del partner è determinata da una serie di fattori:

  • bisogno di sicurezza;
  • bisogno di stabilità;
  • emozioni legate allo stare insieme.

Secondo l’autore, imparare ad amare e a diventare parte del Noi senza rinunciare a se stessi è un progetto a lungo termine. Si comincia con l’imparare ad amare se stessi, poi ad amare qualcuno simile a noi, fino ad arrivare alla capacità di amare anche qualcuno diverso da noi. A questo punto si diventa capaci di tollerare la vulnerabilità e le battaglie legate al problema di riuscire ad essere ciò che si è insieme a un’altra persona.

Whitaker sostiene che due partner si scelgono condividendo, dal punto di vista emotivo:

  • la stessa età;
  • un’aggressività equivalente;
  • uno stesso modo di amare.

Per l’autore, dunque, è necessario sentire l’appartenenza per potersi individuare, riuscire ad appartenere alla nuova famiglia senza perdere l’intimità con quella di origine.

Paweł L. - Pexels

Le basi per una relazione sana

Nessuna coppia comincia un rapporto da zero. Ogni partner contribuisce alla costruzione di una realtà condivisa portando all’interno della relazione valori, miti, idee e aspettative. Questi verranno modellati, rinforzati o modificati nel tempo attraverso la condivisione dell’esperienza. La psicologa Froma Walsh afferma che gli indicatori della coppia sana possono essere:

  • chiarezza di regole;
  • chiarezza di ruoli;
  • chiarezza di messaggi.

Per raggiungere e mantenere questa “chiarezza”, è opportuno che i partner ridefiniscano costantemente e rendano esplicite le loro idee ed aspettative nei confronti del rapporto, del compagno e di se stessi.

In condizioni di non chiarezza e di incoerenza possono emergere infatti fraintendimenti che, sommati l’uno all’altro, producono frustrazioni e conflitti; in alcuni casi questo porta allo strutturarsi delle cosiddette "relazioni tossiche". In tal caso, può essere utile rivolgersi ad uno specialista per fronteggiare la crisi di coppia.

Le dimensioni della differenziazione del Sé: come possono manifestarsi nella coppia

La differenziazione del Sé è un processo complesso che si articola in diverse dimensioni, ciascuna delle quali può influenzare profondamente la qualità delle relazioni di coppia. Secondo la teoria di Murray Bowen, queste dimensioni sono fondamentali per comprendere come ciascun individuo si rapporta a sé stesso e all'altro.

  • Reattività emozionale: indica la tendenza a lasciarsi sopraffare dalle emozioni degli altri, reagendo in modo impulsivo o eccessivo. In una coppia, una bassa differenziazione può portare a risposte emotive sproporzionate durante i conflitti.
  • La I-position, o posizione dell'Io, rappresenta la capacità di mantenere salde le proprie convinzioni e valori anche quando si è sottoposti a pressioni esterne. Questa competenza consente di esprimere i propri bisogni senza sentirsi minacciati dalla diversità dell’altro. Studi condotti su coppie eterosessuali italiane hanno evidenziato che, per gli uomini, l’adattamento di coppia dipende esclusivamente dalla loro personale capacità di mantenere una posizione autonoma (I-position) nella relazione (Lampis et al., 2019).
  • Il cutoff emozionale si riferisce alla tendenza a interrompere o evitare i rapporti per gestire l’ansia relazionale, e nelle coppie può manifestarsi come distacco emotivo o difficoltà a condividere vulnerabilità. Studi recenti hanno evidenziato che l’adattamento di coppia delle donne è influenzato non solo dalla loro personale I-position e dal loro livello di distacco emotivo (emotional cut-off), ma anche dalla I-position e dal distacco emotivo del partner (Lampis et al., 2019). Questo sottolinea come le dinamiche interne di ciascun individuo e quelle relazionali contribuiscano in modo significativo alla qualità della relazione di coppia.
  • Fusione con gli altri: descrive la difficoltà a distinguere i propri pensieri e sentimenti da quelli del partner. Una forte fusione può portare a una perdita di autonomia e a una dipendenza emotiva reciproca.

Riconoscere queste dimensioni nella vita quotidiana di coppia può rappresentare il primo passo per lavorare sulla propria differenziazione del Sé. Ad esempio, imparare a comunicare i propri bisogni senza paura del conflitto o tollerare le differenze senza sentirsi minacciati sono segnali di una buona differenziazione.

Ricerche sulla differenziazione del Sé nelle relazioni di coppia

Negli ultimi anni, la ricerca psicologica ha affinato strumenti specifici per valutare la differenziazione del Sé (DoS), evidenziando come essa rappresenti un predittore significativo della salute psicologica e della qualità coniugale (Calatrava et al., 2022), oltre al suo impatto sulle relazioni di coppia.

Secondo uno studio pubblicato su "Family Process", livelli più elevati di differenziazione del Sé sono associati a una maggiore soddisfazione di coppia, una migliore gestione dei conflitti e una comunicazione più efficace (Skowron & Friedlander, 1998). Al contrario, una bassa differenziazione può aumentare la probabilità di incomprensioni e tensioni relazionali.

Differenziazione del Sé e stili di attaccamento: un legame fondamentale

Studi recenti evidenziano che livelli più elevati di differenziazione del Sé sono associati a una migliore relazione di coppia nel tempo, anche quando la coppia si trova ad affrontare eventi di vita stressanti (Martíño Rodríguez-González et al., 2023).

Chi possiede un buon livello di differenziazione tende, inoltre, a sviluppare uno stile di attaccamento sicuro, caratterizzato da fiducia, autonomia e capacità di intimità (Lampis et al., 2017). Al contrario, una bassa differenziazione può essere correlata a stili di attaccamento insicuri, come quello ansioso o evitante.

Esempi pratici e strategie per lavorare sulla differenziazione del Sé

Lavorare sulla differenziazione del Sé richiede consapevolezza e impegno, e può contribuire a relazioni di coppia più equilibrate e soddisfacenti. Ecco alcuni esempi pratici di come questo processo si manifesta nella vita quotidiana:

  • Gestire i conflitti senza perdere la calma: una persona con un buon livello di differenziazione riesce a esprimere il proprio punto di vista anche durante una discussione, senza lasciarsi travolgere dalle emozioni del partner.
  • Mantenere interessi e spazi personali: coltivare hobby, amicizie e passioni individuali aiuta a preservare la propria identità all'interno della relazione.
  • Comunicare bisogni e limiti: saper dire "no" o chiedere ciò di cui si ha bisogno, senza paura di essere rifiutati, è un segnale di buona differenziazione.
  • Accettare le differenze: riconoscere che il partner può avere opinioni, valori o desideri diversi dai propri, senza viverli come una minaccia.

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In terapia, il lavoro sulla differenziazione del Sé può includere esercizi di consapevolezza emotiva, tecniche di comunicazione assertiva e riflessioni guidate sulle proprie dinamiche familiari di origine. Anche in autonomia, dedicare tempo all'auto-riflessione e al dialogo aperto con il partner può favorire una crescita personale e relazionale.

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