Crescita personale
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Come dare valore alla propria storia di vita

Come dare valore alla propria storia di vita
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Pier Paolo Limiti
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
13.7.2021

La storia di vita di ognuno di noi è caratterizzata dal susseguirsi di moltissimi eventi che portano alla costruzione di una specifica narrazione di sé. Essa rappresenta il modo in cui raccontiamo noi stessi e la nostra vita e determina particolari ruoli e “copioni” che si ripetono in modo simile nelle diverse vicende della nostra storia. Come dare valore alla propria storia di vita?


Tre consigli per dare valore alla propria storia di vita

Capita spesso di ritrovarsi incastrati in situazioni problematiche ricorrenti, senza riuscire a capire come ci si è arrivati. Ciò produce grande angoscia e preoccupazione. Riprendere in mano la propria storia e il modo in cui la raccontiamo permette di conoscersi meglio e interrompere questa ciclicità.

È quindi importante recuperare la capacità di osservare gli eventi vissuti integrandoli in una prospettiva rivolta al futuro, per evitare di rimanere ancorati a una visione fissa di sé e del proprio destino. Ecco tre consigli per imparare a dare valore alla propria storia di vita:


1) Diventare i protagonisti del proprio racconto

Spesso raccontiamo i nostri vissuti dando a noi stessi un ruolo marginale e focalizzandoci invece sugli altri. Molte volte, inoltre, riempiamo questi racconti di informazioni sull’evento piuttosto che sulla nostra esperienza, sulle emozioni e sugli stati d’animo che abbiamo vissuto. Tutto ciò contribuisce a un impoverimento della nostra esperienza personale degli eventi di vita.


Quando siamo soggiogati dai nostri problemi e dalle nostre preoccupazioni, ci dimentichiamo il fascino che è insito nella nostra storia di vita. Invece, è davvero positivo e terapeutico avere sempre in mente la bellezza di ciò che siamo e del nostro percorso attraverso momenti felici e dolorosi.

Spesso mettiamo da parte questa “pratica di interessarci a noi stessi” perché siamo troppo presi nel vedere solo il problema che ci disturba. È fondamentale, quindi:

  • avere una visione di insieme della nostra storia;
  • riappropriarsi dell’interesse per sé e per i propri vissuti;
  • diventare i protagonisti degli intrecci e degli eventi quotidiani che costituiscono il tessuto della propria vita.

2) Ritrovare l’interesse per le piccole cose e prendere nuove strade

Capita molto spesso di interessarsi alle storie altrui e di riuscire con arguzia e sagacia ad osservare dettagli e collegamenti. Non siamo, però, altrettanto abili nel guardare noi stessi e la nostra interiorità per le questioni di vita che ci riguardano.


La tendenza a ripetere sempre gli stessi errori è dovuta alla maggiore facilità che si ha nel percorrere qualcosa di già conosciuto piuttosto che una strada nuova e ignota. Per chi si sente “incastrato” in una determinata situazione di vita, una possibilità utile è quella di mettere da parte l’attenzione che si dà alle situazioni problematiche da cui non riusciamo ad uscire. Si possono allora prendere nuove strade partendo dal fare esperienza delle piccole cose:

  • odorare un fiore;
  • godere di un buon caffè;
  • accorgersi di un fascio di luce sulla guancia.

È necessario sviluppare sensibilità e ricettività verso tutte queste caratteristiche della vita e aprirsi al contatto emotivo che ne deriva. È proprio porre attenzione ai dettagli, ai piccoli gesti a dare un valore più ampio e significativo a tutte le esperienze. Ripartendo da queste sfumature, la storia assume infatti un rinnovato interesse e fascino, e il nostro racconto si apre a nuove direzioni.

Alisa Anton - Unsplash

3) Accettare le conclusioni e smettere di giudicarsi

Un aspetto molto importante per prendersi cura di sé e avere una narrazione aperta al cambiamento è accettare la conclusione di alcuni eventi di vita. Non sempre è facile accettare i mutamenti e i momenti di passaggio della propria esistenza, ma ciò è necessario per non rimanere arenati in un passato che non c’è più e impedirsi di andare avanti.


Il rischio da evitare è, infatti, di ripetere la propria storia cercando implicitamente di ricreare l’evento originario. Bisogna mettere da parte i giudizi contro sé stessi e cambiare il proprio vissuto rispetto a questi eventi del passato, che spesso portano con sé sentimenti di colpa, rabbia, angoscia, non accettazione. Questo atteggiamento permette di:

  • riconquistare un senso di continuità;
  • andare oltre gli eventi passati;
  • interessarsi a nuove possibilità;
  • scoprire che vivere una tale consapevolezza dà sapore all’esistenza.

Per questo è necessario riconoscere l’inesorabile passare del tempo e procedere fluidamente da un evento all’altro della propria vita.


Interessarsi alla propria storia

Il percorso che aiuta a dare valore alla propria storia non è semplice e spesso richiede l’aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta che affianchi la persona in questo viaggio interiore. Per individuare il proprio “dramma” ed entrare all’interno dei propri vissuti è indispensabile sviluppare un atteggiamento personale che permetta di vedere anche gli eventi più drammatici come “interessanti”.

È importante rispettare i propri tempi, evitando di saltare dei passaggi e conducendo un percorso in maniera sana e sostenibile. Gustave Flaubert scriveva: “Ogni vita merita un romanzo”. Effettivamente la vita di ogni essere umano è davvero colma di uno straordinario interesse: lo psicologo è la persona più qualificata per accompagnarti in questa scoperta!


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.

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