Conoscersi attraverso l’analisi transazionale: stati dell’Io e comunicazione

Conoscersi attraverso l’analisi transazionale: stati dell’Io e comunicazione
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Stefano Migliorisi
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Analitico Transazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
7.2.2020
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L’obiettivo della psicoterapia analitico transazionale è la crescita e il cambiamento della persona. L'analisi transazionale è stata fondata dallo psichiatra e psicologo canadese Eric Berne e, nel tempo, ha ricevuto diversi contributi e integrazioni e si è sviluppata fino a comprendere una teoria:

  • della personalità
  • dello sviluppo infantile
  • della psicopatologia
  • della comunicazione.

Tra i diversi tipi di psicoterapia conosciuti, l’analisi transazionale viene applicata in svariati campi clinici come il trattamento dei disturbi psicologici, dei problemi della vita di ogni giorno e delle psicosi gravi. Fornisce, inoltre, la possibilità di essere applicata nella terapia individuale, di gruppo, di coppia e familiare.

Uno dei punti fondamentali dell’analisi transazionale è il concetto di Stati dell’Io. Eric Berne infatti, ha ideato questo concetto per aiutare a spiegare come siamo fatti e come ci relazioniamo con gli altri. Come affermano gli autori I. Steward e V. Joynes nel libro L'analisi transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani:

“uno Stato dell’Io è un insieme di comportamenti, pensieri ed emozioni tra loro collegati. È un modo attraverso il quale noi manifestiamo una parte della nostra personalità in un dato momento.”

Stati dell’Io funzionali

Berne individua tre Stati dell’Io inseriti in un modello strutturale:

  • lo Stato dell’Io Bambino;
  • lo Stato dell’Io Adulto;
  • lo Stato dell’Io Genitore.

Stato dell’Io Bambino

Lo Stato dell’Io Bambino consiste in “sentimenti, pensieri e comportamenti che risalgono alla nostra infanzia individuale”. Lo Stato dell’Io Bambino può manifestarsi sotto due forme:

  • il Bambino Adattato (BA);
  • il Bambino Libero (BL).
Arina Krasnikova - Pexels

Il Bambino Adattato (BA) è quello che assume comportamenti che sono “sotto l’influenza dello Stato dell’Io Genitore”. Ad esempio, è possibile che da piccoli si sia capito che se si stava tranquilli e buoni, anche se magari si era arrabbiati, i genitori erano più buoni con noi.

Se da adulti riproponiamo questi modi di comportarsi, utili per adeguarsi alle aspettative dei genitori, allora si dice che siamo nella parte Bambino Adattato dello Stato dell’Io Bambino.

Il Bambino Libero (BL), invece, si manifesta attraverso forme spontanee di comportamento. Ci saranno state delle volte in cui, da bambini, ci comportavamo in modi autonomi rispetto alle pressioni dei genitori (ovvero non ci adattavamo né ribellavamo alle loro aspettative).

Anche da adulti può capitare che ci si comporti in questi modi spontanei. In questi casi ci troviamo nella parte Bambino Libero dello Stato dell’Io Bambino.

Stato dell’Io Adulto

Lo Stato dell’Io Adulto (A) solitamente non è suddiviso e comprende:

  • sentimenti;
  • pensieri;
  • comportamenti

che risultano appropriati al momento presente. Lo Stato dell’Io Adulto ha la funzione di elaborazione logica delle informazioni nel qui e ora.

Stato dell’Io Genitore

Lo Stato dell’Io Genitore comporta sentimenti, pensieri e comportamenti incorporati dall’esterno, spesso dai nostri genitori. Lo Stato dell’Io Genitore può avere due funzioni:

  • Genitore Affettivo (GA);
  • Genitore Normativo (GN).

Il Genitore Affettivo (GA) assume un insieme di atteggiamenti permissivi. Quando riproponiamo i comportamenti che i nostri genitori esibivano quando si prendevano cura di noi, siamo nel Genitore Affettivo.

Il Genitore Normativo (GN), esibisce atteggiamenti o messaggi di natura proibitiva o imperativa. Se ci comportiamo come quando i nostri genitori ci dicevano cosa fare, controllandoci o criticandoci, allora siamo nel Genitore Normativo.

Thirdman - Pexels

Esempi di comunicazione dai diversi Stati dell’Io

Gli Stati dell’Io funzionali si osservano sia da elementi verbali, che da elementi non verbali. Inoltre, la comunicazione verrà influenzata a seconda dello Stato dell’Io in cui ci troviamo in un determinato momento.

Ad una stessa comunicazione, infatti, possiamo rispondere da tutti e tre gli Stati dell’Io. Ad esempio, uno scambio tra due persone che usano lo Stato dell’Io Adulto potrebbe essere:

  • Adulto: Sai che ore sono?
  • Adulto: Sono le 16:30.

La stessa conversazione tra una persona che si trova nello Stato dell’Io Adulto e una persona che si trova nello Stato dell’Io Genitore potrebbe andare così:

  • Adulto: Sai che ore sono?
  • Genitore (normativo): È l’ora che ti compri un orologio!

Ancora, la conversazione potrebbe cambiare se si rispondesse da uno Stato dell’Io Bambino:

  • Adulto: Sai che ore sono?
  • Bambino (adattato): Scusami tanto, lo so, sono di nuovo in ritardo. Non accadrà più.

Le due facce della medaglia degli Stati dell’Io

Lo psichiatra Steve Karpman afferma che “per ogni Stato dell’Io funzionale esistono un versante positivo e uno negativo”. Il versante positivo comprende quelle modalità operative che favoriscono scelte e comportamenti di tipo costruttivo per l’individuo e la società. Al contrario, il versante negativo degli Stati dell’Io funzionali riguarda quelle modalità le cui operazioni favoriscono comportamenti auto ed etero distruttivi

Ogni persona userà in percentuali diverse i vari Stati dell’Io, a seconda del contesto e della situazione in cui si trova. Con un po’ di allenamento è possibile raggiungere una buona consapevolezza rispetto allo Stato dell’Io in cui ci si trova e questo permette di analizzare i vari scambi comunicativi che si intrattengono.

In qualsiasi momento possiamo decidere attivamente quale Stato dell’Io usare, evitando di ricadere in schemi comunicativi disfunzionali, appartenenti al passato.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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