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Salute mentale
5
minuti di lettura

Freud e l’interpretazione dei sogni

Freud e l’interpretazione dei sogni
Sara Schetter
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
21.11.2025
Freud e l’interpretazione dei sogni
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Come ci ricorda Fromm, se Freud non avesse elaborato una teoria della nevrosi e un metodo terapeutico, sarebbe comunque una delle figure di maggior rilievo delle scienze dell’uomo per il solo fatto di aver scoperto l’arte dell’interpretazione dei sogni. Come comprendere il significato dei sogni? In questo articolo cercheremo di far luce sulle sorprendenti implicazioni cliniche delle intuizioni freudiane, ancora oggi utilizzate dagli psicologi di tutto il mondo attraverso il metodo interpretativo.

L’interpretazione dei sogni per S. Freud

Come interpretare i sogni e il loro significato? In quasi tutte le epoche, le persone hanno cercato di farlo utilizzando vari metodi:

  • Le teorie scientifiche cercavano di spiegare il sogno come fenomeno della vita mentale, appellandosi a una riduzione dell’attività psichica, a un allentamento delle associazioni;
  • alcuni metodi erano basati su superstizioni e idee irrazionali;
  • altri, come quelli dell’antico Oriente, erano caratterizzati da una profonda comprensione che i sogni hanno un significato, inteso come un messaggio che inviamo a noi stessi e che dobbiamo comprendere se vogliamo capire la nostra soggettività.

Ma cosa dice la psicologia sui sogni? Per dare una definizione di sogno in psicologia non possiamo non parlare di Sigmund Freud e della sua teoria dei sogni. Nel libro “L’interpretazione dei sogni” Freud afferma:

“Tutti i precedenti tentativi di risolvere i problemi del sogno si rifacevano direttamente al contenuto onirico manifesto, dato nel ricordo, e si sforzavano di ricavare da questo l’interpretazione del sogno. (…) Noi siamo i soli a trovarci in una situazione diversa; per noi, fra il contenuto del sogno e risultati della nostra osservazione si inserisce un nuovo materiale psichico: il contenuto latente o pensieri del sogno, ottenuto per mezzo del nostro procedimento. Da questo contenuto, e non da quello manifesto, siamo venuti sviluppando la soluzione del sogno. È a noi pertanto che spetta anche il nuovo compito, che prima non esisteva, il compito di esaminare i rapporti tra contenuto manifesto e pensieri onirici latenti e di indagare per quali processi da questi ultimi abbia a risultare il primo.”

Il sogno per Freud

Il sogno, secondo Freud, si articola in un contenuto manifesto e un contenuto latente; quest’ultimo cela il vero significato del sogno, mascherato dalla censura che ne ostacola l’accesso alla coscienza. Siamo consapevoli soltanto del contenuto onirico manifesto, dal quale possiamo tentare di decifrare i sogni e il loro significato profondo. È interessante notare che nel lavoro di Freud emergono due ipotesi radicalmente diverse riguardo alla natura del sogno: da un lato, i sogni vengono interpretati come rappresentazioni simboliche di pensieri inconsci, simili al linguaggio della veglia; dall’altro, vengono visti come espressioni di un processo mentale primario qualitativamente distinto dal pensiero cosciente (Robbins, 2004).

Qual è quindi il significato dei sogni secondo Freud? Per comprenderlo, possiamo citare la definizione che egli stesso ne ha dato ne L’interpretazione dei sogni:

«Il sogno è l'appagamento (mascherato) di un desiderio (rimosso)».

S. Freud sosteneva che il regno dell’inconscio penetra nei nostri sogni, e questa teoria ha costituito il primo esempio e modello sul tema. Quando sogniamo, pensiamo cose che nella vita diurna sono assolutamente inconcepibili o insensate ma, per citare il filosofo Paul Ricœur, “il sogno in quanto spettacolo notturno ci è ignoto, è la narrazione, al risveglio che ce lo rende accessibile”.

Il significato dei sogni sarebbe dunque accessibile solo attraverso il metodo interpretativo. L’interpretazione dei sogni nella psicoanalisi avviene attraverso le libere associazioni, che permettono di analizzare i singoli elementi del sogno.

I quattro meccanismi fondamentali del lavoro onirico secondo Freud

Sigmund Freud, nel suo capolavoro "L'interpretazione dei sogni" (1899), descrive il processo attraverso cui i desideri inconsci si trasformano nei sogni che ricordiamo al risveglio. Questo processo, chiamato lavoro onirico, si basa su quattro meccanismi fondamentali che rendono il contenuto latente del sogno accessibile solo in forma mascherata.

  • Condensazione: diversi pensieri o desideri inconsci vengono fusi in un'unica immagine o scena onirica. Ad esempio, una persona può sognare un luogo che unisce caratteristiche di più ambienti reali significativi per lei.
  • Spostamento: l'importanza emotiva di un pensiero o desiderio viene trasferita su un elemento meno rilevante del sogno. Così, un sentimento di rabbia verso una persona può essere rappresentato nel sogno da un oggetto o da un animale.
  • Simbolizzazione: i contenuti inconsci vengono espressi attraverso simboli, spesso di natura universale o personale. Ad esempio, secondo Freud, oggetti allungati possono simboleggiare il pene, mentre oggetti contenitori possono rappresentare l'utero.
  • Elaborazione secondaria: al risveglio, la mente cerca di dare coerenza e senso logico al sogno, riorganizzando le immagini oniriche in una narrazione più comprensibile. Questo processo può alterare ulteriormente il significato originario del sogno.

Questi meccanismi lavorano insieme per trasformare i desideri inconsci, spesso inaccettabili o conflittuali, in immagini oniriche che possono essere raccontate e analizzate. Comprendere questi processi può essere fondamentale per avvicinarsi all'interpretazione freudiana dei sogni.

interpretazione sogno
Comfreak - Pixabay

Contenuto manifesto e contenuto latente: la doppia natura del sogno

Freud distingue tra contenuto manifesto e contenuto latente del sogno, una delle sue intuizioni più rivoluzionarie. Il contenuto manifesto è ciò che ricordiamo e raccontiamo al risveglio: le immagini, le storie e le sensazioni che compongono il sogno nella nostra memoria cosciente.

Il contenuto latente, invece, rappresenta i pensieri, i desideri e i conflitti inconsci che hanno dato origine al sogno. Questi contenuti sono spesso inaccettabili o dolorosi per la coscienza e, per questo motivo, vengono trasformati e mascherati attraverso i meccanismi del lavoro onirico.

  • Contenuto manifesto: la narrazione apparente del sogno, spesso bizzarra o illogica, che il sognatore può descrivere.
  • Contenuto latente: il significato nascosto, formato da desideri inconsci, pensieri rimossi o conflitti interiori.

Il passaggio dal contenuto latente a quello manifesto avviene proprio grazie ai meccanismi di condensazione, spostamento, simbolizzazione ed elaborazione secondaria. L'interpretazione freudiana dei sogni si propone di risalire dal contenuto manifesto a quello latente, aiutando la persona a comprendere i propri desideri e conflitti più profondi.

Come scrive Freud: "Il sogno è la via regia che conduce all'inconscio" (Freud, 1899). Attraverso l'analisi dei sogni, è possibile esplorare aspetti della psiche che altrimenti rimarrebbero nascosti. Recenti studi confermano l’utilità clinica della nozione freudiana, dimostrando che i sogni rappresentano effettivamente una via privilegiata per accedere all’inconscio (Mota et al., 2014).

L’interpretazione dei sogni: Freud e Jung

Jung, allievo di Freud, si discosta dal suo maestro dopo una lunga collaborazione e l’interpretazione dei sogni rappresenta uno dei tanti elementi di questa divergenza.

Nella sua teoria il significato e l’interpretazione dei sogni andrebbe letto non tanto come frutto dell’inconscio individuale e di una spinta pulsionale relativa alla sessualità infantile, ma come manifestazione dell’inconscio collettivo, riconoscibile attraverso simboli e archetipi.

“[…] Sono quindi giunto alla persuasione che la concezione freudiana, secondo la quale i sogni avrebbero una funzione essenzialmente volta ad appagare i desideri e a conservare il sonno, è troppo angusta, anche se l’idea fondamentale quella di funzione biologica compensatrice, è sicuramente esatta. ….I sogni si comportano in maniera da compensare la situazione cosciente di volta in volta presente […]” tratto da: Jung, Opere, vol. VIII, Considerazioni generali sulla psicologia del sogno, p.270.

Per chi volesse approfondire il loro rapporto, nel film A dangerous method Freud e Jung si incontrano al cinema.

Il linguaggio dei sogni: un insieme di significati

Cosa significano i sogni che facciamo? Abbiamo visto come i sogni hanno un significato inconscio, e che per interpretarli bisogna quindi conoscerne il linguaggio.

Partendo dalle idee freudiane, lo psichiatra Matte Blanco approfondì un aspetto molto interessante del linguaggio dei sogni: l’inconscio come classe aperta. Nei sogni abbiamo a che fare con un linguaggio fatto di simboli onirici e nell’interpretazione dei sogni la parte è trattata come avente le potenzialità del tutto.

Come comprendere i simboli dei sogni e il loro significato? Ogni volta che l’inconscio si trova di fronte a un oggetto totale o parziale, lo tratta come una classe di oggetti.

Vediamo come interpretare un sogno prendendo l’esempio di un seno. Ogni volta che ci troviamo di fronte a qualsiasi oggetto che assomiglia in qualche modo a un seno, rispetto al suo aspetto formale o a quello funzionale, esso può arrivare a rappresentare il seno per l’inconscio. Un seno può essere:

  • qualsiasi oggetto rotondo, soffice o caldo;
  • qualsiasi oggetto che può nutrire fisicamente ma anche psicologicamente;
  • può rappresentare anche tutte queste cose insieme.

Per l’inconscio, quindi, un seno è una classe aperta che può contenere un numero infinito di possibilità.

Qual è la funzione dei sogni nella teoria psicoanalitica?

Le immagini del sogno rappresentano un tentativo di raffigurare, spesso in modo simbolico, situazioni traumatiche che altrimenti risulterebbero irrappresentabili. Secondo la teoria freudiana e la neuroscienza della free energy, i sogni svolgono la funzione di ridurre la complessità mentale associata a conflitti emotivi e traumi, condensando emozioni ricordate nei contenuti consci dei sogni (Hopkins, 2016). Attraverso la simbolizzazione, il sogno rende così pensabili e rappresentabili esperienze che la persona non ha potuto né verbalizzare né pensare.

‍Il sogno è un’intima creazione del paziente, e in certi casi può rappresentare la migliore finestra che abbiamo a disposizione sul suo mondo interiore. L’analista può aiutare questo lavoro prendendo spunto dalle immagini oniriche del paziente, per poi offrirgli ipotesi interpretative di spiegazione dei sogni, rafforzando e irrobustendo il livello di raffigurabilità messo in atto dalle immagini del sogno.

Non sono tanto le immagini del sogno a essere oggetto di analisi, quanto la narrazione che ne fa il sognatore nella sua descrizione dei sogni.

simbolo dei sogni
Pixel2013 – Pixabay

Capire i sogni: il tempo del sogno

Nello studio dei sogni, una delle leggi dell’inconscio da conoscere è “l’assenza di tempo”. Così un adulto può scoprirsi bambino, annullando il riferimento al tempo reale. Un esempio clinico molto interessante riguarda i sogni di 195 sopravvissuti all’oppressione nazista che lo studioso Klaus Fink ha esaminato in 25 anni dalla persecuzione. Il tratto comune di queste persone era:

  • gravi disturbi del sonno;
  • sogni angoscianti e terrificanti che riproponevano, azzerando il tempo trascorso, contenuti legati a profonde esperienze di vergogna, atroci sensi di colpa, timore reverenziale dell’autorità, tane, covi, nascondigli.

La storia di queste persone era stata talmente devastata da eventi traumatici che la percezione del tempo si era deformata: gli eventi sembravano essere vissuti il giorno prima, come se fossero accaduti nel tempo presente. Lo stato immutato di terrore di queste vittime può essere interpretato solo se consideriamo le leggi dell’inconscio, in questo caso quella dell’atemporalità, più possente e robusta della realtà esterna e del passare del tempo.

La rivoluzione di Freud

La grande rivoluzione freudiana nell’interpretazione dei sogni è stata in primo luogo quella di sostenere che il nostro apparato psichico funziona senza un riferimento anatomico.

L’altro grande aspetto rivoluzionario riguarda il versante interpretativo: la possibilità, all’interno della coppia formata da paziente e psicologo o psicoterapeuta, che il sogno, da esclusivo prodotto del paziente, diventi oggetto di comunicazione e si trasformi da significato oscuro a senso maggiormente intelligibile.

Freud si pose domande rivoluzionarie:

  • che tipo di relazione c’è tra inconscio e coscienza?
  • in che modo l’analista, attraverso il processo interpretativo, arriva ad esplorare il nostro inconscio?
  • in che modo il professionista riesce, attraverso l’osservazione esplicativa, a comunicare il modo in cui pensieri, sentimenti, comportamenti del paziente si collegano al loro significato o origine inconscia?

Le intuizioni di Freud hanno cambiato per sempre il modo di concepire la mente umana e di fare terapia, e anche se la psicoanalisi e la psicoterapia psicodinamica si sono evolute molto da allora, il suo contributo resta un punto di riferimento innegabile. In particolare, le teorie di Hanna Segal e Wilfred Bion hanno rappresentato tappe fondamentali nell’evoluzione della riflessione psicoanalitica sul sogno, portando a una nuova concettualizzazione del sognare e del pensare rispetto alla teoria originaria di Freud (Angeloch, 2023).

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L’interpretazione dei sogni prima e dopo Freud: una svolta storica

Prima di Freud, i sogni erano spesso considerati semplici prodotti del caso, manifestazioni di forze soprannaturali o messaggi profetici. Nelle culture antiche, come quella greca o egizia, i sogni venivano interpretati come segnali divini o presagi, mentre la scienza moderna dell’Ottocento tendeva a ridurli a fenomeni fisiologici privi di significato psicologico.

Freud rivoluzionò questa visione, affermando che i sogni sono espressione di desideri inconsci e che possiedono una logica interna, seppur diversa da quella della veglia. Con la pubblicazione de "L’interpretazione dei sogni" nel 1899, Freud propose per la prima volta un metodo sistematico per decifrare il significato nascosto dei sogni, ponendo le basi della psicoanalisi.

  • Prima di Freud: i sogni erano visti come fenomeni casuali, profetici o privi di senso psicologico.
  • Dopo Freud: i sogni diventano una chiave d’accesso privilegiata all’inconscio, strumenti fondamentali per la comprensione della psiche umana.

Questa svolta ha avuto un impatto duraturo non solo sulla psicologia, ma anche sulla cultura, la letteratura e l’arte, influenzando il modo in cui pensiamo ai sogni ancora oggi.

Libri sull'interpretazione dei sogni

Per concludere segnaliamo alcuni libri di approfondimento sull'interpretazione dei sogni e il suo significato psicologico:

  • Simboli e interpretazioni dei sogni, di Carl Gustav Jung. Bollati Boringhieri, 2015
  • L'analisi dei sogni e altri scritti, di Carl Gustav Jung. Bollati Boringhieri, 1978.
  • Il linguaggio dei sogni. Simboli e interpretazioni, di Edward C. Whitmont e Sylvia Brinton Perera. Astrolabio, 1991.
  • Una nuova interpretazione dei sogni, di T. Nathan. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2011.

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