La personalità è un tema che affascina da sempre chi desidera conoscersi meglio e comprendere le proprie modalità di relazione con il mondo. Nel corso degli anni, diversi strumenti sono stati sviluppati per esplorare le caratteristiche delle diverse personalità, tra cui l’indicatore Myers Briggs di personalità (MBTI). Questo test propone una classificazione in 16 personalità e viene spesso utilizzato come punto di partenza per riflettere su sé stessi, sulle proprie preferenze e sulle proprie potenzialità.
In questo articolo esploreremo che cos’è il test MBTI, quanto è affidabile, come si svolge, quali sono i 16 tipi di personalità individuati e come interpretare i risultati. Infine, vedremo come questo strumento può inserirsi in un percorso di crescita personale e di benessere psicologico.
Che cos'è la personalità?
Prima di addentrarci nel test delle 16 personalità, è utile fare un passo indietro e chiederci: cosa intendiamo esattamente con "personalità"? Secondo la definizione del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), i tratti di personalità sono:
“i tratti di personalità sono pattern costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell’ambiente e di se stessi, che si manifestano in un ampio spettro di contesti sociali e personali”.
In parole più semplici, la personalità è quell'insieme di modi di pensare e agire che, pur essendo influenzato dal contesto e dalle esperienze, rende ogni persona peculiare e unica. È il nostro modo caratteristico di stare al mondo.
L'indicatore Myers Briggs si inserisce in questo campo con l'obiettivo di mappare queste differenze. Il significato di MBTI è infatti Myers-Briggs Type Indicator, e secondo questo modello i diversi modi di essere possono essere ricondotti a sedici tipologie principali, ognuna con le sue specifiche inclinazioni.
Le radici del test: l'influenza di Jung
Per comprendere a fondo il test MBTI, è importante conoscerne le origini. Lo strumento si basa sulle teorie di Carl Gustav Jung, una delle figure più influenti della psicologia. Jung, nel suo lavoro, non mirava a etichettare le persone, ma a comprendere l'esistenza di diversi tipi psicologici, ovvero di modi differenti e ugualmente validi di approcciarsi alla vita. Egli individuò quattro funzioni psichiche fondamentali che tutti usiamo, ma con preferenze diverse:
- pensiero
- sentimento
- intuizione
- sensazione
Nel suo saggio Tipi psicologici, Jung approfondisce ulteriormente questa visione:
“tutti questi tipi si dividono in razionali e irrazionali. Ai primi appartengono il tipo di pensiero e quello sentimentale; ai secondi il tipo sensoriale e il tipo intuitivo. Infine, le preferenze della libido permettono di distinguere introversi ed estroversi. Tutti i tipi fondamentali possono appartenere ad ambedue le classi, secondo che domini l'introversione o l'estroversione.”.
La teoria junghiana originale delineava quindi 8 differenti tipi di carattere e personalità, che hanno costituito le fondamenta su cui Katharine Cook Briggs e Isabel Myers Briggs hanno poi costruito il loro indicatore.

Il test di personalità MBTI
Le otto funzioni dominanti, con cui tracciare i differenti tipi di personalità, sono la base per lo sviluppo del test Myers Briggs. Le ricercatrici svilupparono l’MBTI test durante la Seconda guerra mondiale, con un duplice obiettivo:
- scientifico: rendere più comprensibile e accessibile la teoria dei tipi psicologici di Jung;
- pratico: permettere alle donne di sostituire gli uomini al fronte, individuando con il test delle 16 personalità quale fosse il lavoro più adatto a ciascuna di loro.
L’analisi delle funzioni cognitive dell’MBTI test aggiunge alle categorie junghiane un metodo interpretativo di valutazione basato sulla precisazione della funzione dominante e ausiliaria di ciascun tipo, aggiungendo un’ulteriore funzione, la “funzione ombra”.
Ogni persona avrà una funzione principale che emergerà nel proprio comportamento. Se, ad esempio, la funzione dominante sarà quella di percezione (intuizione o sensazione), l’individuo sarà caratterizzato da una particolare attitudine all’empatia. Viceversa, se predomina la funzione di giudizio (pensiero o sentimento) sarà la logica a prevalere.
I 16 tipi di personalità secondo il modello Myers-Briggs
Partendo dalle basi junghiane, l'indicatore Myers-Briggs ha ampliato la classificazione, delineando quali sono le 16 personalità. È importante vederle non come etichette rigide, ma come archetipi che descrivono preferenze e inclinazioni. Mentre leggi, potresti riconoscere alcuni aspetti di te. Ecco una breve descrizione di ciascun tipo:
- ISTJ (Il Logista): tranquillità, serietà, affidabilità e concretezza. Nel tipo ISTJ prevale l’aspetto logico e razionale.
- ISFJ (Il Difensore): scrupolosità, precisione, lealtà. Il tipo ISFJ cerca armonia e si impegna a portare a termine i propri compiti.
- INFJ (L'Avvocato): perspicacia e intuito, una personalità INFJ ha saldi valori su cui conta e una buona attitudine all’organizzazione.
- INTJ (L'Architetto): scetticismo e indipendenza, elevati standard di prestazioni: un INTJ si concentra sullo sviluppo di prospettive a lungo termine con determinazione e ha uno spiccato senso di autoefficacia.
- ISTP (Il Virtuoso): grande osservatore e pragmatico nel trovare soluzioni ai problemi. Il tipo ISTP organizza i fatti utilizzando logica e pragmatismo e ha una buona autostima.
- ISFP (L'Avventuriero): il tipo ISFP ha una buona sensibilità e ama gestire i propri spazi in maniera indipendente. Non ama invece i conflitti e tende a non imporre le proprie opinioni.
- INFP (Il Mediatore): una personalità INFP è idealista, ma concreta nella realizzazione delle idee. Esige il rispetto dei valori a cui è fedele.
- INTP (Il Logico): grande capacità di concentrazione e pensiero analitico, chi fa parte di questa tipologia di personalità predilige le spiegazioni logiche e teoriche a quelle emotive.
- ESTP (L'Imprenditore): forte di flessibilità e tolleranza, l’ESTP preferisce avere risultati immediati e agisce concentrandosi sul “qui e ora”, annoiato dalle spiegazioni concettuali.
- ESFP (L'Intrattenitore): la personalità ESFP è esuberante, estroversa e capace di adattarsi a nuove situazioni con facilità. Con questo tipo entriamo in un ambito decisamente meno incentrato sulla logica.
- ENFP (L'Attivista): il tipo ENFP è accogliente e flessibile, con una buona capacità di improvvisazione. La vita, per questo tipo di personalità, è sempre piena di possibilità.
- ENTP (Il Debunker): schiettezza, abilità strategiche e sempre in cerca di novità, il tipo ENTP ha un buon intuito con le altre persone e si annoia facilmente con la routine.
- ESTJ (Il Direttore): prende decisioni in modo rapido ed è efficiente e concreto. Ha una buona predisposizione al pensiero logico e stimola chi gli sta intorno a raggiungere gli obiettivi.
- ESFJ (Il Console): l’armonia nell’ambiente circostante è per questo tipo di personalità una profonda esigenza. Lealtà, cordialità e una buona intelligenza emotiva sono le sue caratteristiche principali.
- ENFJ (Il Protagonista): caratterizzato da empatia e lealtà, insieme alla grande sensibilità, questo tipo di personalità è di una persona socievole, capace di stimolare il self empowerment in tutti e avere buone doti di leadership.
- ENTJ (Il Comandante): la pianificazione a lungo termine e la determinazione nel conoscere sempre cose nuove rendono il tipo ENTJ un perfetto facilitatore e problem solver.
Il test MBTI è affidabile? Una domanda importante
Una delle domande più comuni riguardo a questo strumento è proprio sulla sua validità. È una domanda lecita, soprattutto in un'epoca in cui siamo sommersi da test di ogni tipo. La risposta richiede una distinzione importante: il test MBTI è affidabile se usato per lo scopo per cui è stato creato.
Questo strumento non è stato esente da critiche dalla comunità scientifica, soprattutto se considerato come un test psicologico clinico. Tuttavia, dal punto di vista psicometrico viene considerato valido e affidabile per il suo obiettivo originario, come evidenziato anche da uno studio del 2017 sulla rivista Practices in Health Professions Diversity.
Il punto chiave è che l’MBTI non è uno strumento diagnostico o valutativo. Non serve a diagnosticare patologie né a giudicare le capacità di una persona. Il suo valore risiede nell'essere uno strumento descrittivo, ampiamente utilizzato sia in ambito commerciale che lavorativo (ad esempio nel team building), per aiutare le persone a prendere consapevolezza delle proprie preferenze e a valorizzare i propri punti di forza.

Cosa fare con il tuo risultato?
Dopo aver risposto alle domande, potresti trovarti con una sigla di quattro lettere tra le mani. Ma cosa rappresenta davvero? Il risultato del test delle 16 personalità offre un quadro, un'istantanea di alcune delle tue inclinazioni prevalenti. Evidenzia delle percentuali che possono orientarti su quali siano le tue caratteristiche più salienti in base al modello.
Tuttavia, è essenziale approcciare questo risultato con equilibrio. Ricorda che la soggettività resta un elemento fondamentale: non sei le tue quattro lettere. I risultati del test MBTI non sono una sentenza definitiva, ma piuttosto uno specchio che riflette alcune tue tendenze. Consideralo un punto di partenza, un invito a esplorare più a fondo chi sei, come ti relazioni con gli altri e quale sia il tuo stile prevalente (che può essere più assertivo, passivo o aggressivo).
Il bisogno di rispecchiarsi: perché cerchiamo il nostro tipo?
Una volta scoperto il proprio tipo di personalità, molte persone si divertono a cercare quali personaggi famosi e di fantasia lo condividano. Questo fenomeno, molto diffuso online attraverso siti come il personality database, non è solo una curiosità pop, ma risponde a un bisogno umano profondo: quello di sentirsi compresi e di trovare un senso di appartenenza.
Vedere le proprie caratteristiche riflesse in un personaggio che ammiriamo o in una figura storica può essere un'esperienza validante. Ci fa sentire meno soli nelle nostre stranezze e ci offre modelli di ispirazione, mostrandoci come le nostre stesse inclinazioni possano tradursi in grandi risultati o storie avvincenti.
Oltre il test: un percorso di conoscenza personale
Strumenti come il test MBTI possono essere una buona base di partenza nello studio dei tipi di personalità, una scintilla che accende la curiosità verso il nostro mondo interiore. Tuttavia, la vera comprensione di sé va oltre una sigla di quattro lettere. Le categorie, per quanto utili, possono risultare riduttive se non si considerano le infinite sfumature che rendono unica ogni persona.
Se il risultato del test ha suscitato in te domande o il desiderio di esplorare più a fondo chi sei, una terapia psicologica può essere il passo successivo. Un percorso con un professionista non ti darà etichette, ma ti aiuterà a approfondire la conoscenza di te, a dare un nome a ciò che senti e a accettare se stessi con maggiore consapevolezza. La piattaforma online Unobravo nasce proprio per offrire questo sostegno, attraverso psicologi e psicoterapeuti, mettendo a disposizione uno spazio sicuro per iniziare il tuo viaggio di crescita personale.