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Psicologia dello sport
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Il senso di appartenenza durante gli eventi sportivi: una prospettiva psicologica

Il senso di appartenenza durante gli eventi sportivi: una prospettiva psicologica
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
2.12.2025
Il senso di appartenenza durante gli eventi sportivi: una prospettiva psicologica
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Si svolgono numerose manifestazioni e competizioni sportive come il Campionato Europeo di calcio, l’Australian Open, il Roland Garros e Wimbledon, i Campionati Europei di atletica leggera, le Olimpiadi e Paralimpiadi.

Gli eventi sportivi sono occasioni di unione e stimolano il senso di appartenenza. Ne abbiamo parlato con la psicologa Laura Castellan, che collabora con Unobravo, in questa intervista.

Il senso di appartenenza in psicologia

Il senso di appartenenza non si limita alla semplice connessione con un gruppo o una comunità, ma rappresenta un bisogno intrinseco di essere accettati, riconosciuti e valorizzati dagli altri.

Che si tratti di famiglia, amici, colleghi o della società in generale, sentirsi parte di qualcosa di più grande di noi stessi offre un sostegno emotivo prezioso e può contribuire a dare significato alla nostra vita. In effetti, il senso di appartenenza è fortemente correlato con la percezione di una vita significativa (Lambert et al., 2013), sottolineando quanto sia importante coltivare legami autentici e sentirsi integrati in una comunità.

Redazione: “Che cosa significa senso di appartenenza per la psicologia? Ci parli brevemente di questo costrutto?”

Laura Castellan: “L’appartenenza, in psicologia, ha a che fare con l’attaccamento che si prova verso un gruppo di cui ci si sente parte. Esso trae la sua forza dal fatto che un bisogno fondamentale degli esseri umani è proprio quello di affiliarsi e socializzare con altri, nonché essere accettati da questo.

Ciò, infatti, non solo permette la cooperazione tra le persone, ma consente anche agli individui di nutrire la loro autostima e costruire la propria identità attraverso il confronto con gli altri.”

I benefici psicologici del senso di appartenenza

Sentirsi parte di un gruppo può avere un grande effetto sul benessere delle persone.

Redazione: “Quali sono i benefici psicologici e gli effetti sul benessere mentale di questo costrutto?”

Laura Castellan: “Un senso di appartenenza forte aiuta le persone a mantenere relazioni solide e stabili nel tempo. Inoltre, quando questo bisogno fondamentale viene soddisfatto e l’individuo sente di far parte di un gruppo con cui condivide valori e obiettivi, la sua autostima viene arricchita e consolidata tramite l’accettazione altrui.

Questo costrutto è associato a livelli più bassi di stress e a una maggiore soddisfazione e felicità. Al contrario, la mancanza di riconoscimenti sociali all’interno di gruppi spesso porta le persone a sperimentare sintomi di disagio e, talvolta, a sviluppare disturbi come la depressione o l’ansia sociale.”

sport e senso di appartenenza
Jovan Vasiljevic - Unsplash

Conseguenze della mancanza di senso di appartenenza

Quando il senso di appartenenza viene a mancare, possono emergere diverse difficoltà emotive e psicologiche. Sentirsi esclusi o non riconosciuti da un gruppo può avere effetti profondi sul benessere individuale.

  • Isolamento sociale: L’assenza di appartenenza può portare a sentimenti di solitudine e isolamento, che a lungo andare possono influire negativamente sulla salute mentale.
  • Bassa autostima: Non sentirsi parte di un gruppo può minare la fiducia in sé stessi e la percezione del proprio valore.
  • Difficoltà nelle relazioni: Chi fatica a sentirsi parte di un gruppo può incontrare ostacoli nel costruire e mantenere relazioni significative, sia in ambito personale che professionale.

Numerosi studi clinici hanno evidenziato che la mancanza di appartenenza è associata a un rischio significativamente maggiore di sviluppare sintomi depressivi, ansia e, in alcuni casi, comportamenti autolesivi. In particolare, è stato riscontrato che le persone che percepiscono un senso di appartenenza molto debole presentano una probabilità 4,95 volte superiore di riportare una peggiore salute mentale rispetto a coloro che sperimentano un forte senso di appartenenza (Michalski et al., 2020).

Riconoscere questi segnali può essere importante per intervenire precocemente e promuovere strategie di inclusione e supporto.

Le principali teorie psicologiche sul senso di appartenenza

Per comprendere a fondo il senso di appartenenza, può essere utile fare riferimento ad alcune teorie psicologiche fondamentali che ne spiegano l'origine e l'importanza.

  • Piramide dei bisogni di Maslow: Lo psicologo Abraham Maslow ha inserito il bisogno di appartenenza tra i bisogni fondamentali dell’essere umano, subito dopo quelli fisiologici e di sicurezza. Secondo Maslow, sentirsi parte di un gruppo può essere essenziale per il benessere psicologico e per lo sviluppo dell’autostima.
  • Teoria dell’identità sociale: Proposta da Henri Tajfel, questa teoria sottolinea come le persone tendano a identificarsi con gruppi sociali (come una squadra sportiva o una nazione) per rafforzare la propria identità personale e il senso di autostima. L’appartenenza a un gruppo può aiutare a definire chi siamo e come ci relazioniamo agli altri.
  • Teoria dell’attaccamento: Secondo John Bowlby, psicologo e psicoanalista, il bisogno di appartenenza si sviluppa fin dall’infanzia attraverso le relazioni di attaccamento con le figure di riferimento. Queste prime esperienze possono influenzare la capacità di creare legami e sentirsi parte di una comunità anche in età adulta.

Queste teorie possono aiutare a comprendere perché il senso di appartenenza sia così radicato e influente nella vita di ogni persona.

Sport e senso di unione

Redazione: “Come gli eventi sportivi uniscono le persone?”

Laura Castellan: “Gli eventi sportivi si caratterizzano per una dinamica competitiva in cui atleti di nazioni diverse si scontrano. La teoria dell’identità sociale o Social Identity Theory (SIT), ci insegna che confrontarci con altri gruppi tende a far crescere la preferenza per quello di cui ci si sente parte.

Siamo naturalmente portati, infatti, a difendere la propria cerchia perché è un modo per difendere indirettamente anche la nostra identità in quanto membri. Proprio per questo effetto, ambiti di natura competitiva come lo sport tendono a far crescere il senso di appartenenza: attraverso l’incontro-scontro con rappresentanze di altri paesi si tende a fortificare l’immagine del proprio gruppo.”

sport e unione
Jacopo Marello - Unsplash

Sport e appartenenza: l’influenza dei media

Attraverso la copertura mediatica, le storie sportive vengono raccontate, interpretate e diffuse su scala globale, contribuendo a creare un’identità collettiva e una comunità globale.

Redazione: “I media svolgono la funzione di narrazione collettiva: come la influenzano e come contribuiscono a creare un’identità collettiva e una comunità globale?”

Laura Castellan: “Il ruolo dei media è importante: attraverso l’uso della parola ‘noi’ per riferirsi agli atleti e il ricorso a simboli nazionali come i colori della bandiera, accrescono ulteriormente il senso di appartenenza.”

Questo meccanismo è innescato attraverso diverse azioni:

  • creazione e diffusione delle storie: le imprese sportive, le vittorie epiche e le sconfitte drammatiche vengono raccontate in modi che risuonano emotivamente con il pubblico, creando un senso di partecipazione condivisa.
  • icone e modelli di riferimento: gli atleti diventano icone globali grazie alla copertura mediatica, che esalta le loro qualità non solo come sportivi ma anche come persone. La loro influenza va oltre il campo di gioco, contribuendo a definire ideali collettivi e identità culturali.
  • eventi globali e connessione: le grandi competizioni sportive, come le Olimpiadi o la Coppa del Mondo di calcio, diventano eventi mediatici di portata mondiale, seguiti da miliardi di persone. La copertura in diretta, i commenti, le analisi e i contenuti multimediali creano un’esperienza condivisa che attraversa confini geografici e culturali, promuovendo un senso di appartenenza a una comunità globale.
  • narrazione di valori e messaggi sociali: i media hanno il potere di utilizzare lo sport per veicolare messaggi sociali e promuovere valori come l'inclusione, la diversità e la giustizia sociale. Attraverso reportage, documentari e campagne, vengono evidenziate storie che affrontano temi come la lotta contro la discriminazione, l'emancipazione delle donne nello sport e il sostegno a cause umanitarie, contribuendo a sensibilizzare e unire le persone intorno a questi valori.
  • interazione e partecipazione attiva: attraverso i social media, i fan hanno la possibilità di interagire direttamente con atleti, squadre e altri appassionati, creando una rete globale di connessioni. Questa partecipazione attiva rafforza il senso di comunità, permettendo alle persone di condividere esperienze, opinioni e passioni, e di sentirsi parte di un movimento collettivo.

I tifosi

I tifosi sono il cuore pulsante di qualsiasi evento sportivo. Il loro entusiasmo, i cori, le coreografie e i festeggiamenti creano un’atmosfera vibrante e coinvolgente che motiva gli atleti e rende lo sport un'esperienza emozionante tanto per i partecipanti quanto per gli spettatori.

Redazione: “Qual è il ruolo dei tifosi nella cultura sportiva?”

Laura Castellan: “Il tifo è un fenomeno spesso motivato proprio dal senso di appartenenza. Il bisogno di essere riconosciuti e di partecipare a un gruppo spinge infatti a formare una forte identificazione con gli sportivi che si acclamano e a sentirsi emotivamente molto legati a loro.

Questo è anche alla base di recenti forme di gioco e aggregazione per i tifosi, come il Fantacalcio, che permettono di rafforzare l’identificazione con il gruppo e il senso di appartenenza.

Del resto, anche gli atleti stessi ricavano un beneficio dalla presenza dei tifosi: grazie a essi possono sentirsi parte di un gruppo (che sia una squadra o una nazione) e non dei giocatori individuali. Il tifo, se fatto in modo sano e appropriato, supporta, incoraggia e sostiene atleti e allenatori.”

I grandi eventi sportivi coinvolgono tutti

Anche chi non segue lo sport regolarmente può sentirsi coinvolto durante grandi eventi sportivi per diversi motivi. Questi momenti hanno una capacità unica di trascendere le barriere dello sport e diventare fenomeni sociali e culturali di grande portata.

Redazione: “Come, anche chi non segue lo sport, si sente coinvolto durante grandi eventi?”

Laura Castellan: “Essendo i grandi eventi, come le Olimpiadi o i Mondiali, competizioni tra nazioni e non tra semplici squadre, vengono coinvolte indirettamente tutte le persone che abitano tali paesi.

Mentre una singola partita di calcio tra due squadre attira per lo più i tifosi dell’una e dell’altra, questi eventi di larga scala trascinano la maggior parte dei cittadini di una nazione: in entrambi i casi, vengono coinvolte le persone che si identificano, cioè si sentono parte, del gruppo che gareggia.

Oltre a questo, l’influenza mediatica e la forte presenza di tifosi fa sì che anche chi non segue lo sport senta una forte pressione sociale a interessarsene.”

sport e appartenenza nei grandi eventi
Solen Feyissa - Unsplash

La partecipazione passiva

Anche le persone che non partecipano attivamente allo sport o che non sono appassionate possono essere coinvolte e influenzate dagli eventi sportivi. La socializzazione, l'identità collettiva e il consumo mediatico sono tutti fattori che contribuiscono a creare un'esperienza condivisa e un senso di partecipazione, indipendentemente dal livello di interesse per lo sport.

Redazione: “Possiamo parlare di un effetto dell'ambiente sociale e di ‘partecipazione passiva’?”

Laura Castellan: “La forte numerosità di tifosi e i media offrono costantemente stimoli relativi allo sport anche a chi non lo segue. Ciò agisce come un continuo reminder del fatto che il proprio gruppo, cioè la propria nazione, è in competizione con altre: questo attiva il bisogno di appartenenza di tutti, anche non tifosi, che magari non seguiranno attivamente lo sport ma si sentiranno emotivamente coinvolte per gioie o sconfitte.”

Le emozioni suscitate dagli eventi sportivi

Redazione: “Quali sono le principali emozioni legate alla vittoria e alla sconfitta? Ci sono effetti sull’autostima e identità personale?”

Laura Castellan: “Spesso, in caso di vittoria, anche i tifosi si sentono parte di questo risultato positivo. Si tende infatti ad utilizzare il ‘noi’ (abbiamo vinto, abbiamo giocato bene) per parlare di questi traguardi.

In caso di sconfitta, invece, oltre all’inevitabile tristezza, in alcuni casi si presenta anche la rabbia, talvolta verso chi è percepito come nemico (l’avversario, l’arbitro), altre verso gli atleti stessi.

In quest’ultimo caso, i tifosi tendono a parlare di ‘loro’ e non più di ‘noi’, guardando a degli sportivi come delle persone, a prescindere dal loro ruolo di rappresentanti di un gruppo.”

Esiste un senso di appartenenza “globale”?

Redazione: “La globalizzazione ha influenzato il modo in cui percepiamo gli eventi sportivi? Il senso di appartenenza globale è in crescita secondo te?”

Laura Castellan: “Si tratta di una risposta complessa. Da un lato, la globalizzazione rende più semplici e frequenti momenti ludici di incontro o competizione tra nazioni, accrescendo il senso di appartenenza al proprio paese.

Dall’altro, però, la stessa si accompagna a una riduzione delle differenze interculturali, cosa che tende a diminuire molto l’identificazione con la propria nazione o cultura.

Per quanto riguarda l’appartenenza globale, invece, essa sembra crescere attraverso la globalizzazione, ma si rafforza soprattutto di fronte a minacce comuni (come il Covid in epoca pandemica o l’emergenza climatica).”

sport ed emozioni
Dylan Freedom - Unsplash

Promuovere il senso di appartenenza attraverso lo sport

I valori veicolati dallo sport, come il fair play, il rispetto e l'inclusività, sono fondamentali per una comunità sana.

Redazione: “Qual è l’importanza di promuovere il senso di appartenenza attraverso lo sport?”

Laura Castellan: “Lo sport permette di rafforzare il senso di appartenenza, che risponde a un fondamentale bisogno umano, in modo ludico, giocoso e ilare. Diversamente da eventi negativi come le guerre, che hanno lo stesso effetto ma agiscono tramite dinamiche violente, lo sport consente l’affiliazione e la cooperazione promuovendo al contempo valori sani come quelli dell’impegno, della costanza, del lavoro di squadra.”

Redazione: “Come possiamo partecipare e contribuire a questo fenomeno?”

Laura Castellan: “Il tifo sano, in linea con i valori dello sport, è il modo migliore per contribuire positivamente a questo fenomeno e offre un esempio positivo per gli altri. Diversamente, tifare in modo aggressivo, denigrando chi compete o le persone al loro fianco (come arbitri o allenatori) è un ostacolo al diffondersi di valori civili e prosociali.”

Strategie pratiche per rafforzare il senso di appartenenza

Rafforzare il senso di appartenenza è possibile sia nel contesto sportivo che nella vita quotidiana, attraverso azioni concrete e consapevoli.

  • Partecipare attivamente: Prendere parte a eventi, attività di gruppo o iniziative sportive, anche come spettatori, può aiutare a sentirsi coinvolti e parte di una comunità.
  • Condividere valori e obiettivi: Identificare e promuovere valori comuni, come il rispetto, la collaborazione e l’inclusione, può favorire la coesione e il senso di appartenenza.
  • Sostenere gli altri: Offrire supporto e incoraggiamento ai membri del proprio gruppo, sia in ambito sportivo che personale, può rafforzare i legami e la fiducia reciproca.
  • Creare rituali e tradizioni: Partecipare a rituali collettivi, come cori, feste o celebrazioni, può contribuire a costruire un’identità condivisa e a consolidare il senso di appartenenza.
  • Essere inclusivi: Accogliere nuove persone e promuovere un ambiente aperto e rispettoso permette a tutti di sentirsi parte del gruppo, riducendo il rischio di esclusione.

Queste strategie possono essere applicate ogni giorno, non solo nello sport, per favorire relazioni più solide e un benessere psicologico duraturo. Infatti, sviluppare un senso di appartenenza è stato associato a migliori esiti di benessere, come la riduzione dei tassi di senzatetto e di ideazione suicidaria (Hiles Howard et al., 2023).

Conclusioni: il valore del senso di appartenenza nella vita di tutti i giorni

Il senso di appartenenza rappresenta un pilastro fondamentale per il benessere psicologico e sociale. Che si tratti di sport, famiglia, amicizie o comunità più ampie, sentirsi parte di qualcosa può contribuire a dare significato alla nostra esistenza e a rafforzare la nostra identità.

Investire nella costruzione di legami autentici, promuovere l’inclusione e partecipare attivamente alla vita di gruppo sono azioni che possono migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi. Ricordare l’importanza di questo bisogno umano ci può aiutare a prenderci cura di noi stessi e degli altri, favorendo una società più coesa e solidale.

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