Il narcisismo covert tra insicurezza e vulnerabilità

Il narcisismo covert tra insicurezza e vulnerabilità
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Zarina Zargar
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Psicodinamico
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
25.2.2025
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Negli ultimi tempi, grazie a un crescente interesse riguardo a tematiche psicologiche e di benessere relazionale, è diventato sempre più facile imbattersi in articoli, post e reel sui social in cui si tratta di narcisismo, una tematica in grado di attrarre l’attenzione su di sé e far emergere i più svariati punti interrogativi.

Il narcisismo è un disturbo di personalità e, a seconda di come si manifesta, può distinguersi in narcisismo overt o covert.

Nell’articolo esploreremo le differenze tra queste due tipologie di narcisismo e come comportarsi con un narcisista covert. Proveremo anche a rispondere a domande sulle relazioni, per esempio se innamorarsi di un narcisista covert è pericoloso o come distinguere il narcisismo covert in amore.

Il narcisista covert in psicologia

In psicologia il termine narcisismo è stato utilizzato in maniera duplice, per far riferimento al sano amor proprio che permette di prendersi cura di sé e trovare l’equilibrio con l’altro, oppure per riferirsi all’eccessivo amor proprio, che porta a focalizzarsi esclusivamente sui propri bisogni tagliando fuori quelli dell’altro.

Secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), le caratteristiche centrali del disturbo narcisistico di personalità, ossia l’eccesso di narcisismo, si riferiscono ad aspetti di grandiosità manifestati tramite:

  • un senso grandioso di importanza e unicità
  • richiesta eccessiva di ammirazione
  • invidia
  • mancanza di empatia
  • sfruttamento delle relazioni interpersonali
  • atteggiamenti arroganti e presuntuosi.

Questi aspetti di certo sono i più evidenti e rappresentano soltanto una delle due facce della medaglia che rappresenta il narcisismo. Possiamo, infatti, suddividere il narcisismo in due sottotipi: il narcisismo overt e il narcisismo covert.


Il narcisismo overt, conosciuto anche come sottotipo grandioso, è la manifestazione evidente degli aspetti di grandiosità riportati dal DSM-5.
Il narcisismo covert invece, conosciuto come sottotipo vulnerabile, è generalmente più difficile da riconoscere perché porta con sé manifestazioni di fragilità, vulnerabilità e sensibilità al giudizio, con una grandiosità che resta nascosta e che, invece, lascia emergere un atteggiamento schivo e inibito.


Il narcisismo covert, ha spesso ricevuto minore attenzione a livello sociale ma è, allo stesso modo, una condizione clinica in grado di provocare disagio alla persona che la sperimenta e necessita, quindi, della presa in carico dai professionisti della salute mentale quando richiesto.


In entrambi i casi, va sottolineato che il narcisismo è una reazione dell’individuo a una bassa autostima, alla sensazione di inadeguatezza e insicurezza personale. Si tratta di un tentativo della persona, quindi, di risollevare la propria immagine di sé, anche se in un modo inefficiente che non la va realmente a migliorare (Ghezzani, 2017). 

Nel narcisismo maladattivo emergono, inoltre, difficoltà nel costruire relazioni interpersonali soddisfacenti, dotate di reciprocità e non mirate alla continua conferma del proprio valore personale.

Tobi - Pexels

Il narcisismo covert nella pratica clinica

Il narcisista covert è consapevole di esserlo? Come evidenziato dalla pratica clinica, spesso la persona con difficoltà di tipo narcisistico decide di rivolgersi alla terapia psicologica nel momento in cui le strategie compensatorie messe in atto per salvaguardare la propria autostima diventano fallimentari e prevale uno stato di vulnerabilità o discrepanza tra aspettative personali e realtà (Ellison et al., 2013).

Nel caso del narcisismo covert, le sensazioni di vulnerabilità, insicurezza e inadeguatezza sono maggiormente percepite e vicine alla consapevolezza della persona tanto da spingerla più facilmente a ricercare il trattamento.


Nel corso della terapia, potranno inizialmente emergere gli aspetti di dolore, mentre gli aspetti di grandiosità faranno verosimilmente capolino soltanto in una fase più avanzata e con il consolidarsi dell’alleanza terapeutica.
Il riconoscimento dei tratti caratterizzanti la patologia narcisistica da parte del terapeuta, tuttavia, sarà fondamentale per far sì che si possa lavorare consapevolmente sul fulcro del disturbo e, quindi, garantire una buona riuscita della terapia.

Narcisista covert: caratteristiche e comportamenti

Come riconoscere un narcisista covert? 

Mentre nel narcisismo overt la manifestazione della propria grandiosità è evidente, nel narcisismo covert essa non viene espressa.
Nonostante, infatti, anche il narcisista covert patologico nutra un grande bisogno di riconoscimento con fantasie segrete di grandiosità, egli non manifesta mai apertamente la propria idea di superiorità a causa del timore di essere ferito e svalutato.

Infatti, anche la donna narcisista covert manifesta tratti di narcisismo vulnerabile, caratterizzati da ipersensibilità alle critiche, ansia, timidezza e insicurezza. 


Si tratta spesso di una persona con importanti vissuti di inferiorità e vergogna, ipersensibile alle critiche, che non riuscirebbe quindi a tollerare un ulteriore colpo basso alla propria autostima che tenta a tutti i costi di difendere.
Scegliere di adottare uno stile relazionale inibito e ritirato ha, infatti, la funzione di tutelarsi da un’esposizione sociale che potrebbe compromettere in modo grave la propria immagine personale o non rispecchiare le proprie aspettative (Pincus et al., 2009).

L’insicurezza della personalità narcisistica covert

Non esiste una risposta univoca e ben definita che spieghi in maniera certa l’evoluzione della personalità verso una forma di narcisismo.
La personalità si sviluppa gradualmente nel tempo e in risposta a numerosissimi fattori che interagiscono e si modificano a vicenda: fattori genetici, biologici, ambientali, culturali.
Esistono, tuttavia, dei fattori riconosciuti dalla comunità scientifica come fattori protettivi e fattori predisponenti.

Nel caso specifico del narcisismo, sembra che la qualità delle relazioni infantili con le figure di accudimento abbia una grande influenza.
Genitori in grado di comunicare apertamente e rimanere emotivamente presenti per i figli, porterebbero a sviluppare un’autostima sufficientemente solida per far fronte alle sfide della vita.


Viceversa, interazioni con genitori emotivamente assenti, apertamente svalutanti ma che, allo stesso tempo, nutrono elevate aspettative nei confronti dei propri figli possono portarli a creare visioni di sé esagerate e narcisistiche nel tentativo di proteggersi dai sentimenti di rifiuto e svalutazione. 

Questi bambini possono, poi, cercare attenzioni positive dagli altri per compensare la mancanza di calore affettivo da parte dei genitori (Kernberg, 1975).
Allo stesso modo, genitori con la tendenza a sovrastimare le qualità dei propri figli contribuirebbero allo sviluppo di un’autostima fragile, dipendente dai continui feedback validanti esterni, e al concomitante aumento dei livelli di narcisismo (Brummelman et al., 2015).

Anna Shvets - Pexels

Il narcisista covert nelle relazioni

È ormai evidente che la patologia narcisistica provochi alla persona che la sperimenta un disagio significativo, ancor più significativo nel caso del narcisismo covert.

Il narcisista covert, infatti, si trova costantemente impegnato nel laborioso tentativo di conciliare la propria visione di sé negativa, priva di valore e fonte di vergogna con quella idealmente degna di successo e riconoscimento che vorrebbe far emergere per poter riscuotere il successo che merita.
Si tratta di un lavoro faticoso e non sempre fruttuoso: talvolta, infatti, termina con sentimenti di svalutazione, colpa, rabbia e vissuti depressivi.

Le relazioni personali diventano esclusivamente uno strumento per ottenere il tanto bramato riconoscimento, a volte sono fonte di ansia e si svuotano degli aspetti più autentici di condivisione e del piacere dell’essere in relazione.

Il narcisista covert in amore e nel lavoro

Il narcisista covert in amore può mostrare un comportamento apparentemente devoto e disponibile, ma la sua modalità relazionale è spesso caratterizzata da manipolazione sottile e bisogno costante di conferme. A differenza del narcisista overt, che si impone con arroganza e grandiosità, il narcisista covert adotta strategie più sottili per ottenere attenzione e validazione, come il vittimismo, il far sentire in colpa l’altra persona o l’uso della distanza emotiva

Nel narcisismo covert la sessualità può essere vissuta con distacco, utilizzandola come strumento per rafforzare il proprio senso di valore o per ottenere controllo nella relazione, spesso alternando momenti di apparente coinvolgimento a fasi di freddezza emotiva. 

Anche nel lavoro, la dinamica è simile. La persona può mostrarsi insicura o riservata, ma agisce con competitività passiva, evitando il confronto diretto e cercando di screditare gli altri con sottile manipolazione o assumendo il ruolo della "vittima" per guadagnare vantaggi. Queste modalità relazionali possono avere un impatto significativo sulle persone coinvolte, creando relazioni cariche di ambiguità e insicurezza emotiva.

Le persone che si trovano a essere in relazione con il narcisista covert possono, a loro volta, sentire di non vivere una relazione spontanea e appagante, perché spesso messe in secondo piano o accusate di non amare o valorizzare abbastanza la persona che si trovano accanto.
Altrettanto, inserito all’interno di un sistema familiare, il narcisista covert può faticare a mantenere un corretto equilibrio relazionale a causa della profonda difficoltà a empatizzare con gli altri membri del gruppo e coltivare, quindi, un’autentica relazione senza atteggiamenti manipolatori.

Il supporto della terapia psicologica nel narcisismo covert

La terapia del narcisismo covert ha inizio con l’ascolto empatico e autentico dei vissuti riportati dal paziente stesso, ma persegue il chiaro obiettivo di attribuirgli un significato e, soprattutto, di ricostruire le cause e le motivazioni che concorrono al mantenimento di una bassa autostima e della necessità continua di validazione esterna.


In particolare, gli interventi sono spesso mirati a una presa di consapevolezza dei sentimenti negativi legati al sé e all’incremento delle capacità di gestire in autonomia eventuali esperienze minacciose per l’ego (Kohut, 1971).


Il terapeuta cercherà, inoltre, di promuovere all’interno di una relazione terapeutica sicura la mentalizzazione, cioè la capacità di riflettere su stati mentali complessi in relazione alla propria esperienza emotiva interna e altrui (Fonagy et al., 2002).

Il sostegno di un professionista può essere importante anche per chi si relaziona con persone narcisiste. Gestire la relazione con un narcisista covert richiede consapevolezza, confini chiari e un forte lavoro su di sé. È fondamentale riconoscere le dinamiche manipolatorie e non lasciarsi intrappolare nel senso di colpa o nell’illusione di poter "salvare" la persona. 

Se la relazione diventa tossica e logorante, valutare l’aiuto di un professionista può essere un passo importante per comprendere meglio la situazione e trovare strategie efficaci per gestirla o, se necessario, interromperla.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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