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Disturbi di personalità
5
minuti di lettura

Il narcisismo covert tra insicurezza e vulnerabilità

Il narcisismo covert tra insicurezza e vulnerabilità
Zarina Zargar
Psicoterapeuta ad orientamento Psicodinamico
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
20.10.2025
Ultimo aggiornamento il
2.12.2025
Il narcisismo covert tra insicurezza e vulnerabilità
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Negli ultimi anni, il crescente interesse verso il benessere psicologico e le dinamiche relazionali ha portato molte persone a imbattersi in articoli, post e reel che parlano di narcisismo. Questo tema, così attuale e discusso, suscita spesso domande profonde e il desiderio di comprendere meglio se stessi e gli altri.

Il narcisismo è un disturbo di personalità che può manifestarsi in forme diverse, tra cui il narcisismo overt e il narcisismo covert. Queste due modalità, pur condividendo alcune radici comuni, si esprimono in modi molto differenti e possono influenzare profondamente la qualità delle relazioni e il benessere personale.

In questo articolo esploreremo le differenze tra narcisismo overt e narcisismo covert soffermandoci in particolare su quest’ultimo: analizzeremo le sue caratteristiche, le conseguenze che può avere nella vita quotidiana e nelle relazioni, e il ruolo della terapia psicologica. Infine, risponderemo alle domande più frequenti per offrire una panoramica chiara e rassicurante a chi desidera comprendere meglio queste dinamiche o sta pensando di intraprendere un percorso di crescita personale.

Il narcisista covert in psicologia

In psicologia, il termine narcisismo viene utilizzato in due modi: da un lato indica il sano amor proprio, che ci permette di prenderci cura di noi stessi e di trovare un equilibrio nelle relazioni; dall’altro, si riferisce a un eccessivo amor proprio, che porta a concentrarsi solo sui propri bisogni, escludendo quelli degli altri.

Secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), le caratteristiche centrali del disturbo narcisistico di personalità si manifestano attraverso:

  • un senso grandioso di importanza e unicità
  • richiesta eccessiva di ammirazione
  • invidia
  • mancanza di empatia
  • sfruttamento delle relazioni interpersonali
  • atteggiamenti arroganti e presuntuosi.

Questi aspetti rappresentano solo una delle due facce del narcisismo. Infatti, possiamo distinguere tra narcisismo overt e narcisismo covert, due modalità che si differenziano per il modo in cui la persona vive e manifesta il proprio bisogno di riconoscimento.

Il narcisismo overt, noto anche come sottotipo grandioso, si esprime in modo evidente attraverso comportamenti espansivi e una ricerca costante di attenzione.

Il narcisismo covert, invece, chiamato anche narcisismo vulnerabile, è più difficile da riconoscere: si manifesta con fragilità, sensibilità al giudizio e una grandiosità nascosta, che si traduce spesso in atteggiamenti schivi e inibiti.

Il narcisismo covert, ha spesso ricevuto minore attenzione a livello sociale, ma può comunque generare un profondo disagio in chi lo vive e richiedere il supporto di professionisti della salute mentale.

In entrambi i casi, il narcisismo può essere visto come una risposta a una bassa autostima, a sentimenti di inadeguatezza e insicurezza personale. Spesso, la persona cerca di risollevare la propria immagine di sé attraverso strategie che, però, non portano a un reale benessere (Ghezzani, 2017).

Nel narcisismo maladattivo, inoltre, emergono difficoltà nel costruire relazioni autentiche e reciproche, che non siano solo finalizzate a confermare il proprio valore personale.

Tobi - Pexels

Il narcisismo covert nella pratica clinica

Ti sei mai chiesto se una persona con narcisismo covert sia consapevole delle proprie difficoltà? In molti casi, la consapevolezza arriva quando le strategie compensatorie messe in atto per proteggere l’autostima non funzionano più e prevale un senso di vulnerabilità o una forte discrepanza tra aspettative e realtà (Ellison et al., 2013).

Nel narcisismo covert, le sensazioni di vulnerabilità, insicurezza e inadeguatezza sono spesso più vicine alla consapevolezza. Questo è in linea con studi che suggeriscono come le caratteristiche vulnerabili del narcisismo patologico, a differenza di quelle grandiose, siano associate a un maggiore ricorso ai trattamenti psicoterapeutici, rendendo la persona più propensa a chiedere aiuto (Fossati et al., 2014).

Durante la terapia, possono emergere inizialmente aspetti di dolore, mentre la grandiosità nascosta tende a manifestarsi solo in una fase più avanzata, quando si è consolidata una solida alleanza terapeutica.

Per il terapeuta, riconoscere i tratti caratteristici del narcisismo covert è fondamentale per lavorare in modo mirato e favorire un cambiamento reale e duraturo.

Narcisismo overt vs covert: principali differenze

Quando si parla di narcisismo, spesso si pensa a comportamenti vistosi e a una ricerca costante di attenzione. Tuttavia, il narcisismo overt e il narcisismo covert rappresentano due modi molto diversi di vivere la stessa fragilità di fondo. Comprendere queste differenze può aiutare a riconoscere dinamiche che, a volte, restano invisibili anche a chi le vive in prima persona.

Chi manifesta narcisismo overt tende a:

  • Mostrarsi estroverso e sicuro di sé: cerca di essere sempre al centro dell’attenzione, esibendo i propri successi e qualità.
  • Desiderare ammirazione esplicita: ha bisogno di ricevere conferme e lodi dagli altri in modo diretto.
  • Reagire male alle critiche: può rispondere con rabbia o disprezzo quando si sente messo in discussione.

Al contrario, chi vive un narcisismo covert (o narcisismo vulnerabile) si caratterizza per:

  • Essere introverso e ipersensibile: teme il giudizio e la critica, preferendo spesso restare in disparte per non esporsi.
  • Assumere un atteggiamento da vittima: si sente spesso incompreso o sfortunato, cercando attenzione attraverso la lamentela o la passività.
  • Coltivare fantasie di grandezza nascoste: nutre dentro di sé un senso di superiorità o desideri di successo, ma non li esprime per paura di essere ferito o deluso.

Queste differenze non sono sempre facili da cogliere, ma possono fare la differenza nel modo in cui si vivono le relazioni e si affrontano le proprie fragilità.

Narcisista covert: caratteristiche e comportamenti

Come si riconosce una persona con narcisismo covert?

Nel narcisismo overt, la grandiosità è evidente e dichiarata. Nel narcisismo covert, invece, questa dimensione resta nascosta: anche chi manifesta tratti di narcisismo covert nutre un forte bisogno di riconoscimento e può avere fantasie segrete di grandezza, ma non esprime mai apertamente la propria idea di superiorità, spesso per il timore di essere ferito e svalutato.

Anche la donna narcisista covert può mostrare tratti di narcisismo vulnerabile: ipersensibilità alle critiche, ansia, timidezza e insicurezza sono elementi che accomunano molte persone che vivono questa condizione.

Spesso, chi manifesta narcisismo covert convive con importanti vissuti di inferiorità e vergogna. L’ipersensibilità alle critiche rende difficile tollerare ulteriori colpi all’autostima, che viene difesa a tutti i costi. Adottare uno stile relazionale inibito e ritirato serve proprio a tutelarsi da un’esposizione sociale che potrebbe compromettere la propria immagine o non rispecchiare le proprie aspettative (Pincus et al., 2009).

L’insicurezza della personalità narcisistica covert

Non esiste una risposta unica e definitiva che spieghi perché una persona sviluppa una personalità narcisistica, sia overt che covert. La personalità si costruisce nel tempo, attraverso l’interazione di fattori che interagiscono e si modificano a vicenda: genetici, biologici, ambientali e culturali.

La comunità scientifica riconosce l’esistenza di fattori protettivi e fattori predisponenti che possono influenzare questo percorso.

Nel caso del narcisismo covert, la qualità delle relazioni infantili con le figure di accudimento gioca un ruolo centrale. Genitori capaci di comunicare in modo aperto e di essere emotivamente presenti favoriscono lo sviluppo di un’autostima solida, che aiuta ad affrontare le sfide della vita.

Al contrario, la ricerca ha dimostrato che la tendenza dei genitori al controllo psicologico e alla freddezza emotiva è associata allo sviluppo del narcisismo vulnerabile (Drozek & Unruh, 2020). Queste interazioni possono portare il bambino a costruire visioni di sé esagerate e narcisistiche, come tentativo di proteggersi da sentimenti di rifiuto e svalutazione.

In questi casi, il bambino può cercare attenzioni positive dagli altri per compensare la mancanza di calore affettivo (Kernberg, 1975). Anche la tendenza dei genitori a sovrastimare le qualità dei figli può contribuire a una autostima fragile, dipendente dai feedback esterni e associata a un aumento dei livelli di narcisismo (Brummelman et al., 2015).

Conseguenze del narcisismo covert

Il narcisismo covert può avere un impatto profondo sia su chi lo vive, sia su chi gli sta accanto. Le conseguenze si riflettono su diversi aspetti della vita quotidiana, dalle emozioni alle relazioni.

Per chi manifesta narcisismo covert, le conseguenze più frequenti possono essere:

  • Sentimenti persistenti di vuoto, insoddisfazione e invidia verso gli altri.
  • Alti livelli di ansia sociale e una tendenza all’isolamento, che può rendere difficile chiedere aiuto.
  • Vissuti depressivi, spesso legati alla distanza tra le proprie fantasie di grandezza e la realtà percepita.
  • Difficoltà a costruire e mantenere relazioni autentiche e soddisfacenti, con il rischio di sentirsi sempre “fuori posto”.

Per chi si relaziona con una persona con narcisismo covert (partner, amici, familiari), le conseguenze possono includere:

  • Confusione emotiva: L’alternanza tra vittimismo e richieste può rendere difficile comprendere la natura della relazione.
  • Senso di colpa: Si può provare la sensazione di non fare mai abbastanza, sentendosi spesso inadeguati.
  • Esaurimento emotivo: Il bisogno costante di rassicurazione e la gestione della passività-aggressività possono essere molto faticosi.
  • Dubbi sulla propria percezione: Le manipolazioni sottili possono portare a mettere in discussione se stessi e la propria salute mentale.
Anna Shvets - Pexels

Il narcisista covert nelle relazioni

Il narcisismo covert può generare un disagio significativo, soprattutto nelle relazioni più strette. Chi vive questa condizione si trova spesso impegnato in un difficile tentativo di conciliare la propria visione di sé negativa, segnata da vergogna e senso di inadeguatezza, con l’immagine ideale di successo e riconoscimento che vorrebbe raggiungere.

Questo sforzo, a volte, si traduce in sentimenti di svalutazione, colpa, rabbia e vissuti depressivi.

Le relazioni personali possono diventare uno strumento per ottenere il tanto bramato riconoscimento, perdendo così autenticità e spontaneità. In questi casi, la relazione rischia di svuotarsi del piacere della condivisione e di trasformarsi in una fonte di ansia.

Se ti riconosci in queste dinamiche o vivi una relazione che ti fa soffrire, chiedere un supporto psicologico può essere un primo passo prezioso per comprendere meglio te stesso e il tuo modo di stare con gli altri.

Un percorso individuale con una psicologa o uno psicologo che affronta tematiche legate alle relazioni sentimentali può offrire uno spazio sicuro in cui esplorare emozioni, vissuti e comportamenti, promuovendo una maggiore consapevolezza e benessere personale.

Il narcisista covert in amore e nel lavoro

Nel contesto affettivo, il narcisista covert in amore può apparire devoto e disponibile, ma la sua modalità relazionale è spesso segnata da una sottile manipolazione e da un bisogno costante di conferme. A differenza di chi manifesta narcisismo overt, che si impone con arroganza e grandiosità, chi vive il narcisismo covert adotta strategie più sottili per ottenere attenzione e validazione, come il vittimismo, il far sentire in colpa l’altra persona o l’uso della distanza emotiva.

Nel narcisismo covert, la sessualità può essere vissuta con distacco, utilizzata come strumento per rafforzare il proprio senso di valore o per ottenere controllo nella relazione. Non è raro che si alternino momenti di apparente coinvolgimento a fasi di freddezza emotiva.

Anche nel lavoro, le dinamiche possono essere simili: la persona può mostrarsi insicura o riservata, ma agire con competitività passiva, evitando il confronto diretto e cercando di screditare gli altri con manipolazioni sottili o assumendo il ruolo della “vittima” per ottenere vantaggi. Questi comportamenti possono creare relazioni professionali cariche di ambiguità e insicurezza emotiva.

Chi si relaziona con una persona con narcisismo covert può sentirsi spesso messo in secondo piano o accusato di non amare o di non valorizzare abbastanza il partner. All’interno della famiglia, la profonda difficoltà a empatizzare può rendere complicato costruire relazioni autentiche e prive di manipolazioni.

Il supporto della terapia psicologica nel narcisismo covert

La terapia per il narcisismo covert inizia con un ascolto empatico e autentico dei vissuti riportati dalla persona, con l’obiettivo di attribuire un significato alle esperienze e di ricostruire le cause che mantengono una bassa autostima e il bisogno continuo di validazione esterna.

Gli interventi terapeutici sono spesso orientati a favorire la consapevolezza dei sentimenti negativi legati al sé e a potenziare la capacità di gestire in autonomia le esperienze percepite come minacciose per l’ego (Kohut, 1971).

All’interno di una relazione terapeutica sicura, il professionista può promuovere la mentalizzazione, ovvero la capacità di riflettere su stati mentali complessi in relazione alla propria esperienza emotiva e a quella degli altri (Fonagy et al., 2002).

Il sostegno di un professionista può essere prezioso anche per chi si relaziona con persone che manifestano narcisismo covert. Gestire la relazione con un narcisista covert richiede consapevolezza, confini chiari e un lavoro profondo su di sé. È importante riconoscere le dinamiche manipolatorie e non lasciarsi intrappolare nel senso di colpa o nell’illusione di poter “salvare” l’altra persona.

Se la relazione diventa tossica e logorante, valutare l’aiuto di un professionista può essere un passo importante per comprendere meglio la situazione e trovare strategie efficaci per gestirla o, se necessario, interromperla.

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