Il concetto di “narcisismo” affonda le sue radici nella psicoanalisi classica, con Sigmund Freud che lo ha descritto per la prima volta nel 1914 nel suo saggio Introduzione al narcisismo.
Tuttavia, nel corso degli anni, il termine è stato ampliato e raffinato per descrivere diverse tipologie di comportamento e personalità, e oggi, in psicologia clinica, si distinguono due principali forme di narcisismo: overt e covert. Nello specifico, il narcisismo covert è caratterizzato da sentimenti di insicurezza, vergogna e ipersensibilità, e si manifesta in modi meno evidenti rispetto al narcisismo overt; è stato James Masterson (1981) ad averne sviluppato una prospettiva rilevante, descrivendo il narcisismo covert come una maschera di autosufficienza e riserbo che nasconde un profondo senso di vulnerabilità.
Nonostante il DSM-5 inserisca il narcisismo nei disturbi di personalità, non effettua la distinzione tra la forma overt e covert; è importante tuttavia evidenziare che quando si parla della forma covert ci si riferisce a un quadro in cui l'individuo manifesta apertamente un senso di grandiosità, un forte bisogno di ammirazione e una mancanza di empatia. Più nello specifico, il termine "overt" fa riferimento alla natura visibile e manifesta di questi comportamenti e atteggiamenti.
Questo tipo di narcisismo, definito anche narcisismo grandioso, è spesso facilmente riconoscibile e differisce notevolmente dalla sua controparte "covert", in cui i tratti narcisistici risultano essere maggiormente sottili e nascosti.
La comprensione del narcisismo overt è di fondamentale importanza per gli specialisti della salute mentale, in quanto tale disturbo può avere degli impatti significativi sia sull’individuo che sulle sue relazioni interpersonali, richiedendo un approccio terapeutico specifico per la sua gestione.
Le caratteristiche del narcisista overt
I tratti del narcisismo overt includono un senso esagerato di importanza personale, un bisogno costante di ammirazione e la mancanza di empatia.
Il narcisista grandioso tende a esibire la sua superiorità, cercando di dominare gli altri attraverso atteggiamenti arroganti e comportamenti aggressivi.
La persona affetta da un disturbo narcisistico di personalità si percepisce come straordinariamente competente o superiore agli altri, anche in assenza di evidenze concrete a sostegno di tale percezione. Questo tratto di grandiosità si manifesta attraverso l'autocelebrazione e la tendenza a svalutare o disprezzare chi non riconosce il suo status o lo mette in discussione.
Al contrario, tra i tratti distintivi del narcisista overt possiamo trovare insicurezza e vulnerabilità, con il soggetto che tende a mascherare la sua grandiosità attraverso l’uso di atteggiamenti passivi o vittimistici.
Nonostante le apparenti differenze, entrambe le forme di narcisismo condividono una visione distorta di sé e un'estrema sensibilità alla critica (Røvik, 2019). Nel narcisismo overt, tuttavia, la risposta a una ferita narcisistica, ovvero la percezione di una minaccia all'immagine grandiosa di sé, è spesso aggressiva o vendicativa.
Tra le caratteristiche più comuni del narcisismo overt è possibile riscontrare un comportamento esibizionistico, il bisogno di essere costantemente al centro dell'attenzione e un utilizzo frequente delle relazioni interpersonali al fine di rafforzare la propria autostima. Per esempio, il narcisista in amore può apparire affascinante e seducente all'inizio, ma la sua incapacità di provare empatia e di costruire legami emotivi autentici spesso conduce a relazioni tossiche e disfunzionali (Campbell & Miller, 2011).
Se si riconoscono, in una persona con la quale ci relazioniamo, i potenziali segnali di un narcisismo overt, come comportarsi? Non esiste una risposta univoca perché ogni relazione è a sé e ciascuno di noi è differente. In generale, è importante chiedersi se si è disposti a rimanere o meno accanto all’altra persona, poiché un rapporto con un narcisista patologico può essere impegnativo a livello emotivo e sfociare in una relazione tossica.

Narcisista covert e overt: quali differenze?
La differenza tra il narcisista overt e covert si manifesta principalmente nel modo in cui la persona interagisce con gli altri.
Il narcisismo overt è più riconoscibile ed è caratterizzato da una personalità egocentrica ed esibizionista. Il narcisismo covert, invece, è meno evidente. Le persone con questo tipo di narcisismo tendono a evitare comportamenti palesemente arroganti e possono apparire introverse o sensibili. I tratti distintivi includono:
- personalità introversa, con una sensibilità elevata alle critiche
- autocommiserazione e ricerca di compassione dagli altri
- risentimento per il successo o l’ammirazione altrui, sentendosi spesso incompresi o poco apprezzati
- atteggiamento passivo-aggressivo
- insoddisfazione cronica, poiché non ricevono l’ammirazione che credono di meritare.
Come si sviluppa il narcisismo overt?
Le cause che portano allo sviluppo del narcisismo overt sono molteplici e complesse: nello specifico, la teoria psicodinamica classica ipotizza il narcisismo come il risultato di una ferita narcisistica vissuta nel corso dell’infanzia.
Tale ferita può derivare da un genitore eccessivamente critico o iperprotettivo, che impedisce al bambino di sviluppare un'autostima sana e autonoma (Kernberg, 1975). Secondo Kohut (1977), un altro importante esponente della psicologia psicoanalitica, i narcisisti sviluppano questo disturbo come reazione a un fallimento nel processo di rispecchiamento: i genitori, anziché fornire un adeguato supporto emotivo e riconoscimento, possono aver trascurato o iper-idealizzato il bambino, portandolo a sviluppare un Sé grandioso e distaccato dalla realtà.
Anche i fattori a livello culturale e sociale possono contribuire allo sviluppo del narcisismo overt. Infatti, la società moderna, con la sua enfasi sul successo individuale, la bellezza fisica e il riconoscimento pubblico, può promuovere dei comportamenti narcisistici, incoraggiando l’autopromozione e la competitività.
In particolare, il sempre maggiore utilizzo dei social media ha aggravato tali tendenze, offrendo una piattaforma ideale per il narcisista overt, che trova nei "like" e nei "follower" una continua conferma della propria grandiosità (Twenge & Campbell, 2009).
Il narcisista overt in coppia e nelle relazioni interpersonali
Il narcisismo overt ha un forte impatto sul benessere psicologico e sulle relazioni interpersonali: a livello individuale, la costante necessità di sentirsi ammirati e la mancanza di empatia possono portare a problemi di autostima, ansia e depressione.
Nonostante all’apparenza il narcisista overt possa sembrare una persona che possiede un'alta considerazione di sé, in realtà è fragile e dipendente dal riconoscimento esterno. Nelle situazioni in cui non gli è possibile ottenere l'attenzione o l'ammirazione desiderata, può vivere sentimenti di vuoto e insoddisfazione, che possono spesso portare a episodi di rabbia o aggressività.
Per quanto riguarda le relazioni sentimentali, il narcisista overt in amore tende a vedere il partner più come uno strumento per alimentare il proprio ego, piuttosto che come una persona con cui costruire una connessione genuina e reciproca.
All'inizio può apparire affascinante e idealizzante, diventando tuttavia con il passare del tempo sempre più critico e svalutante, evidenziando severe difficoltà nell'accettare le imperfezioni del partner o nel fare compromessi.
Questo tipo di dinamica può compromettere le relazioni a lungo termine, poiché il partner rischia di sentirsi vittima di abusi emotivi e di manipolazioni affettive come il love bombing e il gaslighting. Il narcisista overt, infatti, fatica a riconoscere i bisogni dell’altro e a creare una vera intimità emotiva (Wright, 2017).
Anche in ambito sociale e lavorativo, il narcisismo overt può generare dinamiche problematiche, poiché chi ne è affetto tende a voler dominare i colleghi, prendersi il merito dei successi degli altri e reagire negativamente alle critiche.
Questo tipo di atteggiamento può danneggiare i rapporti professionali, provocando conflitti che riducono la produttività e creano tensioni all'interno del gruppo di lavoro (American Psychiatric Association, 2013).
Inoltre, il narcisismo grandioso comporta un rischio maggiore di sviluppare disturbi dell'umore, come la depressione, soprattutto in caso di fallimenti personali o professionali. Quando l'immagine grandiosa di sé viene messa in discussione, il narcisista overt può imbattersi in un circolo vizioso di autocommiserazione o manifestare comportamenti autodistruttivi, come l'abuso di sostanze. Anche nella sessualità, il narcisista overt può adottare pratiche rischiose, spesso finalizzate a ottenere una conferma continua del proprio valore (Campbell, Rudich & Sedikides, 2002).

Il trattamento del narcisismo overt
Per psicologi e psicoterapeuti il trattamento del narcisismo overt può risultare particolarmente difficoltoso, poiché chi ne soffre spesso non riconosce di avere un problema e tende dunque a resistere alla terapia.
Per questo motivo un aspetto fondamentale è rappresentato dalla costruzione di un rapporto di fiducia tra paziente e terapeuta. Spesso, chi soffre di narcisismo overt non entra in terapia per un desiderio di cambiamento personale, bensì a causa di difficoltà a livello relazionale o professionale, oppure in seguito a una crisi, come una separazione o problematiche che possono insorgere sul lavoro.
Una delle metodologie di maggior utilizzo con il narcisismo overt è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che ha come obiettivo l’individuazione e la successiva correzione dei pensieri disfunzionali che vanno ad alimentare il comportamento narcisistico.
La CBT aiuta il paziente a prendere coscienza delle proprie distorsioni mentali e a sviluppare modi più sani e realistici per gestire l’autostima (Beck et al., 1979).
Un altro tipo di approccio possibile è la psicoterapia psicodinamica, che cerca di esplorare i conflitti inconsci e le ferite emotive che possono trovarsi alla base del narcisismo.
Tale metodologia punta a far comprendere meglio al paziente le dinamiche interiori che vanno ad influenzare il suo comportamento, promuovendo in tal modo un cambiamento profondo e duraturo, soprattutto attraverso la rielaborazione di traumi o insicurezze vissute nel corso dell’infanzia.
Anche se il narcisismo overt può essere resistente alla terapia, le ricerche a riguardo mostrano che con un percorso prolungato e una forte alleanza terapeutica, è possibile ottenere progressi significativi nella gestione dei sintomi (Kernberg, 1984; Ronningstam, 2016; Kealy, Ogrodniczuk, Hadjipavlou, 2017; Clarkin, Yeomans, Kernberg, 2015).
Inoltre, anche le tecniche che includono la mindfulness e l'accettazione possono essere di supporto, aiutando il paziente a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e a gestire meglio l’aggressività e l’impulsività (Sauer-Zavala et al., 2012).
Comprendere il narcisismo overt: una sfida condivisa
Il narcisismo overt rappresenta una sfida complessa sia per chi ne soffre sia per chi è coinvolto nelle sue dinamiche relazionali. Il riconoscimento di tale disturbo e la comprensione delle cause sottostanti è di fondamentale importanza per favorire lo sviluppo di strategie terapeutiche efficaci e il mantenimento di relazioni più sane.
Sebbene il narcisista overt possa inizialmente adottare una resistenza nei confronti del cambiamento, un intervento terapeutico mirato può accompagnarlo in una costruzione di una visione di sé più equilibrata e a sviluppare relazioni interpersonali di maggiore autenticità e soddisfazione.
Si deve inoltre tenere presente quanto la consapevolezza e il trattamento del narcisismo overt non costituiscano solo una questione individuale, ma anche sociale, poiché questo disturbo ha un impatto significativo sulle dinamiche relazionali, lavorative e culturali. È importante dunque che i professionisti della salute mentale e la società nel suo complesso affrontino tale problematica con empatia e comprensione, promuovendo la crescita personale e il benessere psicologico di chi ne soffre.