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Disturbi di personalità
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La regolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità

La regolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità
La regolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo Comportamentale
La regolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
23.10.2025
Ultimo aggiornamento il
23.10.2025
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Per regolazione emotiva si intende il processo attraverso il quale la persona cerca di gestire le proprie emozioni, agendo su di esse in vari modi e intervenendo su diversi aspetti, comprese le situazioni e gli stimoli che le precedono.

La regolazione emotiva, di per sé, non ha nulla di patologico. Tutte le persone, utilizzando differenti strategie, fanno continui “aggiustamenti” delle proprie emozioni e delle risposte a tali emozioni, il più delle volte in modo del tutto efficace. Pensiamo, ad esempio, al bagno caldo che ci concediamo al termine di una giornata faticosa per rilassarci o a quando distogliamo lo sguardo da scene per noi particolarmente spaventose mentre guardiamo una serie TV.

Quando la regolazione emotiva diventa un problema?

Si parla di regolazione emotiva problematica quando si reagisce rapidamente e spesso impulsivamente alle emozioni che emergono, senza verificare se tali modi di agire siano efficaci:

  • sul lungo termine
  • per avvicinarsi a ciò che è importante per sé.

Ciò che rende problematico, talvolta patologico, questo processo è la sua sistematicità e generalizzazione, ossia quando si utilizzano le stesse strategie ripetutamente nel tempo e attraverso situazioni diverse, in modi poco flessibili e poco sensibili ai cambiamenti del contesto.

Ne sono un esempio altri disturbi della personalità come il disturbo borderline di personalità e il disturbo istrionico di personalità: le emozioni sono vissute in maniera intensa ed espresse in modo impulsivo, con manifestazioni plateali volte alla ricerca dell'attenzione nel primo caso e anche dell'apprezzamento degli altri nel secondo.

Disturbo borderline di personalità e regolazione emotiva

Se osserviamo i comportamenti caratteristici del disturbo borderline di personalità, possiamo notare che, seppur possano apparire diversi nella forma, essi sono il risultato di tentativi rigidi e per lo più disfunzionali di sopprimere, sbarazzarsi o modificare aspetti della propria risposta emotiva.

Ad esempio, uno dei vissuti emotivi caratteristici e maggiormente dolorosi per una persona con disturbo borderline è l’abbandono, reale o percepito che sia. Quando viene esperito, qualunque sia la circostanza, spesso porta la persona a reagire impulsivamente, in modi:

  • poco efficaci ad evitare realmente la probabilità di essere abbandonati in futuro
  • che allontanano la persona da ciò che davvero desidera e considera importante, ad esempio connettersi agli altri e instaurare relazioni soddisfacenti.

La paura dell'abbandono può portare ad assumere comportamenti sospettosi, che vanno però distinti da quelli del disturbo paranoide di personalità.


Min An - Pexels

Cosa dice il DSM-5 e i dati epidemiologici

Il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione) identifica il disturbo borderline di personalità come una condizione caratterizzata da instabilità nelle relazioni interpersonali, nell'immagine di sé e nell'umore, con una marcata impulsività.

Secondo il DSM-5, la prevalenza del disturbo borderline di personalità nella popolazione generale si aggira intorno all'1,6%, secondo alcuni studi clinici, la prevalenza può arrivare fino al 5,9%. Questo disturbo è più frequentemente diagnosticato nelle donne, con una proporzione di circa 3:1 rispetto agli uomini (American Psychiatric Association, 2013).

La disregolazione emotiva può essere uno dei tratti centrali del disturbo, influenzando profondamente la qualità della vita e le relazioni sociali di chi ne soffre.

Modelli teorici della regolazione emotiva

Diversi modelli teorici aiutano a comprendere la regolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità.

  • Modello di James Gross: Propone che la regolazione emotiva sia un processo che coinvolge la consapevolezza, la valutazione e la modifica delle emozioni. Le persone con disturbo borderline spesso possono faticare a identificare e gestire le proprie emozioni, ricorrendo a strategie poco efficaci come l'evitamento o la soppressione.
  • Modello di Marsha Linehan: La psicologa Marsha Linehan, ideatrice della Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), descrive la disregolazione emotiva come il risultato di una vulnerabilità biologica combinata con ambienti invalidanti. Questo porta a una difficoltà nel tollerare emozioni intense e a risposte impulsive.

Questi modelli sottolineano l'importanza di sviluppare nuove abilità per riconoscere, accettare e modulare le emozioni, piuttosto che cercare di eliminarle.

Due tipi di regolazione emotiva

La regolazione emotiva può essere:

  • singola o specifica
  • multipla o generalizzata.

Regolazione emotiva singola o specifica

Si parla di regolazione emotiva singola o specifica quando le strategie di regolazione sono rivolte a una specifica emozione che la persona fa fatica a gestire e che è per lei fonte di grande sofferenza, ad esempio nei casi di ansia sociale o depressione.

Regolazione emotiva multipla o generalizzata

Accade in tutti quei casi in cui è un insieme variegato di emozioni (e non solamente una specifica) a portare a comportamenti regolatori frequenti, rigidi, inflessibili e per lo più inefficaci sul lungo termine, che vengono messi in atto in diversi contesti e per lungo tempo.

Nel caso del disturbo borderline, ciò a cui assistiamo è una disregolazione emotiva multipla. Le emozioni oggetto dei tentativi di:

  • aggiustamento
  • soppressione
  • controllo

sono diverse, così come i contesti nei quali questi tentativi vengono messi in atto.

Vlad - Pexels

Super-feeler

I super-feeler sono persone che esperiscono ogni emozione e ogni sentimento in maniera:

  • improvvisa
  • eccezionalmente intensa
  • con sbalzi di umore molto rapidi, tanto da sentirsi sopraffatti e in balia delle emozioni stesse, come se la loro “macchina emotiva” si accendesse e andasse da zero a 100 in un istante, costantemente.

Quando l’emozione raggiunge il suo picco, queste persone possono percepire qualsiasi pensiero si presenti alla loro mente come l’assoluta verità. Questo comporta il rischio di lasciare all’esperienza emotiva e cognitiva del momento il controllo sulle proprie azioni, con tutte le conseguenze a breve e lungo termine che ne possono derivare.

Le emozioni non sono il problema

La maggior parte degli approcci terapeutici più recenti e scientificamente validati pone, al centro del lavoro con persone con disregolazione emotiva, lo sviluppo di abilità che consentano di relazionarsi con i propri vissuti emotivi in modo più consapevole e utile.

Questo permette di scegliere come agire anche in presenza di stati d’animo intensi e difficili, così da migliorare il proprio funzionamento personale, sociale e lavorativo e, complessivamente, la qualità della vita.

Neurobiologia della disregolazione emotiva

Le ricerche neuroscientifiche hanno evidenziato che la disregolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità può essere legata a specifiche alterazioni nel funzionamento cerebrale.

  • Amigdala: Questa struttura è coinvolta nell'elaborazione delle emozioni, in particolare quelle legate alla paura e alla rabbia. Nei soggetti con disturbo borderline, l'amigdala tende a essere iperattiva, portando a reazioni emotive intense e difficili da controllare.
  • Corteccia prefrontale: Quest'area del cervello è fondamentale per la regolazione delle emozioni e il controllo degli impulsi. Studi di neuroimaging hanno mostrato che la corteccia prefrontale può risultare meno attiva o meno efficiente nelle persone con disturbo borderline, rendendo più difficile la gestione delle emozioni forti.
  • Neurotrasmettitori: Alterazioni nei livelli di serotonina e dopamina sono state associate a una maggiore impulsività e instabilità emotiva, caratteristiche tipiche del disturbo (Silbersweig et al., 2007).

Queste scoperte aiutano a comprendere perché la regolazione emotiva possa essere così complessa e impegnativa per chi vive con questo disturbo.

Strumenti di valutazione e diagnosi

Per valutare la disregolazione emotiva e il disturbo borderline di personalità, gli specialisti possono utilizzare diversi strumenti clinici.

  • Colloquio clinico strutturato: Consente di raccogliere informazioni dettagliate sulla storia personale, le emozioni e i comportamenti della persona.
  • Questionari e scale di autovalutazione: Strumenti come la Borderline Symptom List (BSL) o la Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS) possono essere utili per misurare la gravità dei sintomi e le difficoltà nella regolazione emotiva.
  • Osservazione comportamentale: L'analisi dei comportamenti messi in atto in risposta alle emozioni può fornire indicazioni preziose per la diagnosi e la pianificazione del trattamento.

Questi strumenti, nelle mani di professionisti qualificati, sono fondamentali per una valutazione accurata e per individuare il percorso terapeutico più adatto.

Approcci terapeutici basati sull'evidenza

Negli ultimi anni, sono stati sviluppati diversi approcci terapeutici basati sull'evidenza per aiutare le persone con disturbo borderline di personalità a gestire la disregolazione emotiva.

  • Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT): Ideata da Marsha Linehan, questa terapia si concentra sull'insegnamento di abilità specifiche per la regolazione emotiva, la tolleranza della sofferenza, la gestione delle relazioni e la consapevolezza di sé. Numerosi studi hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre l'impulsività e i comportamenti autolesivi (Linehan et al., 2006).
  • Acceptance and Commitment Therapy (ACT): Questo approccio può aiutare le persone a sviluppare una maggiore accettazione delle proprie emozioni e a impegnarsi in comportamenti coerenti con i propri valori, anche in presenza di stati d'animo difficili.
  • Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): La CBT può essere utile per identificare e modificare i pensieri disfunzionali che alimentano la disregolazione emotiva.

Questi trattamenti, se condotti da professionisti esperti, possono contribuire a migliorare la qualità della vita e il benessere emotivo.

Strategie pratiche per la regolazione emotiva

Oltre al supporto terapeutico, esistono alcune strategie pratiche che possono aiutare a gestire le emozioni intense nella vita quotidiana.

  • Tecniche di respirazione e rilassamento: Praticare la respirazione profonda o il rilassamento muscolare progressivo può aiutare a ridurre l'intensità delle emozioni e a recuperare il controllo nei momenti di crisi.
  • Mindfulness: Coltivare la consapevolezza del momento presente, senza giudizio, può permettere di osservare le emozioni senza esserne travolti. Questa pratica è centrale nella DBT e in molte terapie moderne.
  • Scrivere un diario emotivo: Annotare le proprie emozioni e le situazioni che le scatenano può aiutare a riconoscere i propri schemi e a individuare strategie più efficaci per affrontarli.
  • Chiedere supporto: Parlare con una persona di fiducia o con un professionista può offrire conforto e nuove prospettive nei momenti di difficoltà.

Sperimentare queste strategie, con il tempo e la pratica, può favorire una maggiore stabilità emotiva e un senso di padronanza sulle proprie reazioni.

Ritrovare il proprio equilibrio emotivo: il supporto di Unobravo

Affrontare la disregolazione emotiva può sembrare una sfida insormontabile, ma non sei solo: con il giusto supporto è possibile imparare a riconoscere, gestire e accogliere le proprie emozioni, anche quando sembrano troppo intense o travolgenti. Un percorso psicologico personalizzato può aiutarti a sviluppare nuove strategie e può contribuire a migliorare la qualità della tua vita, passo dopo passo. Se senti che le tue emozioni ti mettono alla prova o vuoi semplicemente prenderti cura del tuo benessere emotivo, inizia il questionario per trovare il tuo psicologo online e scopri come Unobravo può accompagnarti verso un maggiore equilibrio e serenità.

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