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Nascita di un figlio: quanto incide sul rapporto di coppia?

Nascita di un figlio: quanto incide sul rapporto di coppia?
Nascita di un figlio: quanto incide sul rapporto di coppia?
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Nascita di un figlio: quanto incide sul rapporto di coppia?
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
6.11.2025
Ultimo aggiornamento il
6.11.2025
Nascita di un figlio: quanto incide sul rapporto di coppia?
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Oggi avere dei figli è un evento sempre più raro e pianificato, e si diventa genitori molto più tardi rispetto al passato. Dal 2011 al 2021, le coppie con figli conviventi in Italia sono diminuite di oltre 1 milione e 200 mila unità ("Statistica report Nuclei familiari...", 2024). Oggi coniugalità e genitorialità sono processi distinti: per molti, diventare genitori rappresenta il principale passaggio alla vita adulta, mentre in passato la transizione era segnata da altri marcatori (maggior età, servizio militare, ingresso stabile nel lavoro, responsabilità familiari).

Un altro importante cambiamento riguarda il fatto che la nascita dei figli avviene di frequente anche al di fuori del matrimonio. Avere un figlio è un evento sempre più scelto e controllato; basti pensare alle tecniche di fecondazione assistita, in cui si produce una situazione di controllo quasi onnipotente dell’uomo sulla natura. Inoltre, nel 2021 le coppie con figli rappresentano il 45,8% del totale dei nuclei familiari, in calo rispetto al 52,7% del 2011 ("Statistica report Nuclei familiari...", 2024).

Un maggiore controllo sull’arrivo dei figli

Da questa idea di controllo nascono importanti risvolti psicologici: un figlio scelto, desiderato e programmato può essere anche un figlio sovraccaricato di aspettative. In questo senso, l’evento nascita porta con sé un condensato emotivo diverso rispetto al passato: c’è il rischio che il concepimento e la nascita di un figlio diventino un modo per i genitori di realizzare i propri sogni e aspirazioni infantili.

In passato non si poteva controllare né l’arrivo né il numero dei figli. C’era una maggiore estraneità e precarietà, che implicava anche una diminuzione di aspettative e sensi di colpa: sentimenti che invece oggi caratterizzano il repertorio emotivo dei genitori contemporanei.

I ruoli genitoriali: cosa è cambiato

Anche i ruoli genitoriali hanno subito un vero e proprio mutamento epocale. Fino a poco tempo fa, i ruoli erano molto ben definiti: il padre autoritario e capofamiglia considerava la nascita un evento di interesse della donna, la quale sacrificava tutto per la cura del figlio e non richiedeva dal marito un impegno preciso.

Oggi il polo della relazione di cura del neonato non è più rappresentato esclusivamente dalla madre: anche i padri instaurano fin dal principio un legame di attaccamento con il piccolo, contribuendo attivamente al benessere emotivo della nuova famiglia. Numerosi studi dimostrano che il coinvolgimento precoce dei padri è correlato positivamente con la salute mentale e lo sviluppo sociale dei figli preadolescenti (Volta, 2024). Inoltre, le pratiche di cura nei primi anni di vita rendono i padri più competenti nel rispondere ai bisogni dei figli, favorendo così una relazione più profonda e significativa (Volta, 2024). Si può quindi affermare che il bambino appena nato entra fin da subito in risonanza emotiva con la coppia genitoriale, beneficiando della presenza attiva di entrambi i genitori.

L'arrivo del figlio come passaggio evolutivo

La nascita di un figlio rappresenta e rappresenterà sempre per la coppia un passaggio evolutivo che coinvolge profondamente i due partner. L’obiettivo centrale del passaggio da coppia coniugale a coppia genitoriale consiste nella capacità di prendersi cura in modo responsabile di ciò che la coppia ha generato. L’arrivo di un figlio è una sfida perché modifica profondamente il legame di coppia; se da un lato può consolidarlo, dall’altro può ostacolarne il cammino e, in casi estremi, interromperlo. La difficoltà nella ripresa dei rapporti dopo il parto, per esempio, potrebbe allontanare i partner e generare una crisi di coppia.

In questi casi, iniziare una terapia di coppia può aiutare a superare la crisi, rinsaldare il proprio legame e renderlo più appagante.

Lily T - Pexels

La trasformazione del legame

Il tipo di legame che la coppia ha stabilito prima della nascita del figlio ha una notevole influenza sul modo in cui il bambino verrà accolto. Se la coppia è in grado di adattarsi con flessibilità ed elasticità al cambiamento, il nuovo contesto che si creerà potrà essere occasione per rafforzare il legame e anche per riaffrontare situazioni problematiche legate alle esperienze della propria infanzia, esperienze che l’assetto di nuova coppia genitoriale potrebbe aiutare a rielaborare.

Nell’evento nascita sono coinvolti diversi livelli:

  1. sociale: riguarda l’appartenenza culturale, ideologica, religiosa di entrambi i coniugi;
  2. caratteriale: riguarda gli aspetti della personalità dei genitori;
  3. psicologico: coinvolge le dinamiche relazionali più profonde, gli incastri dei mondi inconsci.

Rispetto al livello psicologico, per i neo genitori, il legame di affiliazione porta in primo piano il ricordo delle esperienze con i propri genitori e del tipo di figli che si è stati. Per entrambi i partner c’è quindi un confronto interno con i modelli educativi genitoriali e, di conseguenza, la tendenza a ripeterli o a opporvisi.

Le teorie dell’attaccamento e il ruolo dei genitori

L’arrivo di un figlio può attivare dinamiche profonde che sono state studiate da diversi psicologi. John Bowlby, psichiatra e psicoanalista britannico, ha sviluppato la teoria dell’attaccamento, sottolineando come la qualità del legame tra genitori e bambino influenzi lo sviluppo emotivo e relazionale del piccolo. Secondo Bowlby, la presenza di figure di riferimento sensibili e disponibili favorisce la costruzione di un attaccamento sicuro, che rappresenta una base fondamentale per la crescita.

Anche Michael Belsky, psicologo dello sviluppo, ha evidenziato come la transizione alla genitorialità sia uno dei momenti più delicati nella vita di coppia, poiché richiede una riorganizzazione dei ruoli e delle priorità. Belsky ha individuato diversi fattori che influenzano l’adattamento della coppia, tra cui la qualità della relazione preesistente, il supporto sociale e le caratteristiche individuali dei partner. Comprendere queste dinamiche può aiutare i genitori a riconoscere le proprie risorse e le possibili aree di vulnerabilità.

Dati e statistiche sull’impatto dell’arrivo di un figlio nella coppia

L’arrivo di un figlio rappresenta un cambiamento significativo per la maggior parte delle coppie. Secondo una ricerca pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2022, circa il 60% delle coppie riferisce un temporaneo calo della soddisfazione coniugale nei primi due anni dopo la nascita del primo figlio. Questo dato non indica necessariamente una crisi irreversibile, ma riflette la necessità di adattarsi a nuove routine e responsabilità.

Altri studi internazionali, come quello condotto da Lawrence et al. (2008), hanno evidenziato che la qualità della comunicazione tra i partner e il supporto reciproco sono fattori protettivi fondamentali per il benessere della coppia durante la transizione alla genitorialità. Questi dati sottolineano l’importanza di affrontare insieme le difficoltà e di mantenere uno spazio di dialogo aperto.

Strategie pratiche per prevenire le crisi di coppia

Affrontare i cambiamenti che seguono la nascita di un figlio può essere impegnativo, ma esistono strategie concrete che possono aiutare la coppia a mantenere un legame solido e a prevenire crisi:

  • Comunicazione aperta e regolare: Parlare dei propri bisogni, paure e aspettative può aiutare a evitare incomprensioni e a sentirsi sostenuti.
  • Ritagliare momenti di coppia: Anche brevi spazi di tempo dedicati esclusivamente alla relazione, come una passeggiata o una cena insieme, possono rafforzare il legame.
  • Condividere le responsabilità: Suddividere in modo equo i compiti legati alla cura del bambino e alla gestione della casa può ridurre il rischio di sovraccarico e risentimento.
  • Accettare il cambiamento: Riconoscere che la relazione cambierà e che è normale attraversare momenti di difficoltà può permettere di affrontare le sfide con maggiore serenità.
  • Chiedere aiuto quando serve: Rivolgersi a familiari, amici o a un professionista può offrire un sostegno prezioso nei momenti di maggiore fatica.

Queste strategie, se adottate con costanza, possono favorire un clima di collaborazione e comprensione reciproca, contribuendo ad affrontare le difficoltà legate all’arrivo di un figlio.

Vidal Balielo Jr. - Pexels

Decalogo per affrontare insieme la genitorialità

Ecco dieci consigli pratici che possono aiutare a sostenere la relazione di coppia durante la transizione alla genitorialità:

  • Ascoltatevi reciprocamente: Dedicate tempo ad ascoltare i pensieri e le emozioni del partner senza giudizio.
  • Siate flessibili: Accettate che le abitudini cambieranno e che servirà adattarsi a nuove routine.
  • Mantenete il senso dell’umorismo: Ridere insieme aiuta a stemperare le tensioni e a sentirsi più uniti.
  • Non trascurate l’intimità: Anche piccoli gesti di affetto quotidiani mantengono viva la complicità.
  • Stabilite priorità condivise: Discutete insieme su cosa è davvero importante per la vostra famiglia.
  • Sostenetevi nei momenti difficili: Offritevi supporto reciproco, soprattutto quando uno dei due si sente sopraffatto.
  • Riconoscete i vostri limiti: Nessuno è un genitore perfetto; concedetevi di sbagliare e di imparare insieme.
  • Cercate il supporto della rete sociale: Amici e parenti possono essere una risorsa preziosa.
  • Ritagliate spazi individuali: Prendersi cura di sé aiuta a essere più presenti nella relazione e nella genitorialità.
  • Non esitate a chiedere aiuto professionale: Un percorso di supporto psicologico può offrire strumenti utili per affrontare le difficoltà e può contribuire a rafforzare la coppia.

Applicare anche solo alcuni di questi suggerimenti può aiutare a vivere con maggiore serenità e complicità la nuova avventura della genitorialità.

Cosa succede alla coppia con l'arrivo dei figli?

La nascita dei figli costituisce per entrambi i coniugi un periodo di riassetto della personalità e può comportare anche momenti di confusione e di insicurezza. Allo stesso tempo, l'evento nascita può:

  • rappresentare una conferma positiva del legame con il coniuge in quanto realizzazione delle aspettative condivise e costruzione di un nuovo tipo di alleanza nella coppia;
  • stimolare sentimenti positivi che hanno a che fare con un amore che si allarga e diventa amore condiviso per qualcosa in comune;
  • risvegliare fantasie di esclusione, di perdita, angosce, paure.

Il terreno fertile – preparatorio in senso positivo – per la nascita e la cura di un figlio parte proprio dalla coppia. Questo accade quando ognuno è capace di fare un lavoro di riconoscimento dell’altro partner: del suo valore, delle sue caratteristiche uniche, compresi i suoi limiti.

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