Cerchi psicologi per l'autolesionismo?

Uno psicologo può aiutare a creare uno spazio sicuro e protetto in cui esplorare le emozioni intense che portano a farsi del male. L'obiettivo è comprendere le radici del comportamento e, insieme al professionista, la persona può dare un nome alla propria sofferenza e sviluppare, passo dopo passo, strategie alternative e più costruttive per affrontare i momenti di difficoltà, senza sentirsi giudicata.

Il primo colloquio è un momento di conoscenza reciproca. Puoi aspettarti un ascolto attento e non giudicante, in cui sentirti libero o libera di condividere la tua esperienza, se e come te la senti. Lo psicologo ti farà alcune domande per comprendere meglio la tua storia e il tuo vissuto. Insieme, potrete iniziare a definire gli obiettivi del percorso e capire come il supporto psicologico può esserti d'aiuto. Ricorda che il colloquio conoscitivo non è una prestazione sanitaria e non è vincolante.

Sebbene l'obiettivo sia trovare alternative al farsi del male, il cuore del percorso psicologico va oltre il sintomo. L'autolesionismo è spesso la manifestazione di una sofferenza emotiva più profonda. Lo psicologo aiuta a esplorare e comprendere le cause di questa sofferenza – che possono essere legate a traumi, difficoltà relazionali o bassa autostima – per favorire un cambiamento più stabile e un benessere duraturo.

L'autolesionismo e il suicidio sono due comportamenti distinti. Solitamente, chi si autolesiona non vuole porre fine alla propria vita, ma cerca un modo per gestire un dolore emotivo insopportabile. Tuttavia, entrambi possono essere segnali di una sofferenza profonda. Uno psicologo affronta l'argomento con delicatezza e professionalità, aiutando la persona a distinguere i due vissuti e a lavorare sulle cause del dolore, valutando sempre con attenzione ogni eventuale rischio per la sua sicurezza.

La fiducia è la base di qualsiasi percorso psicologico. Gli psicologi sono tenuti al segreto professionale e creano un ambiente accogliente e privo di giudizio proprio per facilitare l'apertura. Non ci sono cose "giuste" o "sbagliate" da dire. Puoi iniziare condividendo ciò che ti senti, con i tuoi tempi. Un professionista empatico saprà ascoltarti, rispettare i tuoi silenzi e aiutarti a sentirti a tuo agio, passo dopo passo.