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Cherofobia: la paura di essere felici

Cherofobia: la paura di essere felici
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Bianca Pastore
Redazione
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Unobravo
Pubblicato il
15.7.2022

Molte persone sentono la mancanza nella propria vita di emozioni come la felicità, la tranquillità e l'entusiasmo; al tempo stesso pensano “ho paura di essere felice”, temono le emozioni piacevoli e, in modo più o meno consapevole, mettono in atto comportamenti di auto-sabotaggio per proteggersi. 

La paura della felicità è chiamata cherofobia e potrebbe essere assimilata a un meccanismo di difesa dalle emozioni comunemente considerate positive, ma vissute dal cherofobico come momento di estrema vulnerabilità. In questo articolo scopriremo cosa significa cherofobia, chi ha paura di essere felice, le possibili cause e i sintomi più comuni e, infine, come superare la paura di essere felici.

Cherofobia: significato

Martina Attili ha reso il termine cherofobia un tormentone social attraverso la sua canzone, che racconta al mondo le emozioni di una ragazza che sperimenta la paura della felicità e di stare bene. Ma cos’è la cherofobia e cosa vuol dire essere cherofobici? La parola cherofobia ha un’etimologia greca e deriva da kairós “ciò che rallegra” e fóbos "paura”. Il significato di cherofobia è quindi letteralmente “avere paura di essere felici”. Ma la cherofobia è una malattia? 

Sebbene non sia inserita nel DSM-5, il manuale diagnostico dei disturbi mentali, la cherofobia in psicologia è definita come una forma d’ansia anticipatoria. Per questo motivo il significato di cherofobia può essere espresso come la conseguenza di vivere la felicità come una minaccia da cui difendersi. Il convincimento della persona, che diventa una sorta di legge fisica, è: “se vivi una grande felicità, ti aspetta dietro l’angolo una tragedia”

Cosa teme chi soffre di cherofobia?

Questa è la mia cherofobia, no, non è negatività, questa è la mia cherofobia, fa paura la felicitàcanta Martina Attili.

La cherofobia potrebbe essere ingenuamente confusa con la depressione; al contrario, il cherofobico pratica un’attiva evasione delle emozioni positive: ha paura di essere infelice e quindi evita, preventivamente, tutto ciò che potrebbe renderlo gioioso, temendo che il meccanismo che porta felicità potrebbe “smettere di funzionare”. 

La paura di essere felici in amore può portare a non investire nelle proprie relazioni, mettendo in atto dinamiche di controdipendenza affettiva e creando solo legami superficiali per la paura di star bene. “Ho paura di essere felice, perché ogni volta che lo sono tutto finisce”: è questa la frase tipica con cui si esprime la cherofobia in amore. 

A volte le persone cherofobiche possono anche sentirsi in colpa di essere felici, sperimentando un’emozione secondaria che va a sbiadire qualsiasi emozione piacevole. La paura di essere felici, come una fobia, porta ad evitare ad ogni costo lo stimolo temuto, che in questo caso non è qualcosa di esterno (come la piazza per l’agorafobico), ma uno stato emotivo interno.

paura della felicità psicologia
Hybrid - Unsplash

Come riconoscere la cherofobia: i sintomi

Come sapere se si è cherofobici? Ad oggi è stato individuato un corpus di sintomi specifici relativi alla cherofobia o fobia della felicità: 

  • evitare opportunità che potrebbero condurre a cambiamenti positivi nella vita
  • rifiutare di partecipare ad attività divertenti
  • sentirsi in colpa per essere felici
  • provare ansia qualora si sia invitati ad eventi sociali
  • avere l’idea che essere felici possa poi significare che accadrà qualcosa di negativo
  • non voler essere felici e pensare che provare felicità possa trasformare in persone peggiori
  • avere la convinzione che mostrare felicità sia negativo di fronte agli amici e alla propria famiglia
  • pensare che perseguire la felicità sia una perdita di tempo o uno sforzo inutile.

Da dove viene la cherofobia? Le cause

Perché a volte si ha paura di essere felici? Le cause di questo disagio psicologico tendenzialmente -ma senza generalizzare- rimandano alle esperienze infantili della persona, nelle quali un momento di felicità potrebbe essere stato seguito da un evento traumatico fisico o emotivo come una punizione, una delusione o anche una perdita importante.

‍Da queste esperienze ripetute e/o traumatiche, nelle quali emozioni come la rabbia, l’umiliazione e il dolore hanno spesso distrutto la gioia, si instaura automaticamente un’associazione distorta della relazione causale tra felicità e dolore, che si riattualizza continuamente nel presente. 

“Sì, certo, quanto più dall’alto, tanto più dolorose, le cadute” recita la novella “La paura d’esser felice” di Pirandello: queste stesse convinzioni appartengono a chi soffre di cherofobia. La persona potrebbe aver sviluppato un locus of control esterno e aver appreso a pensare che anche un evento positivo è solo "un colpo di fortuna" e che, qualsiasi cosa faccia, non si ripeterà.

In quest'ottica la cherofobia potrebbe essere assimilabile ad un meccanismo di controllo e di fuga dalle emozioni positive, vissute come momento di estrema vulnerabilità

esiste la cherofobia
Jacqueline Munguía - Unsplash

Come superare la paura della felicità

Come si cura la cherofobia? Andare dallo psicologo permette di imparare ad accogliere tutte le emozioni, anche quelle di gioia e di felicità. Attraverso una maggiore consapevolezza di sé è possibile comprendere le ragioni che portano a evitare le emozioni piacevoli e ri-scoprire quanto la felicità sia frutto di un processo che parte esclusivamente da se stessi.  

In tal modo la felicità diviene un modo di pensare e di agire basato su nuovi significati e nuove interpretazioni delle esperienze, che saranno vissute e sperimentate in prima persona e accompagnate non solo dal coraggio ma in primis dal desiderio di essere felice. Con uno psicologo o psicoterapeuta online potrai prenderti cura del tuo benessere psicologico direttamente dal confort di casa tua.

“Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura” - Jack Canfield

Libri sulla cherofobia

Non sono molti i libri che raccontano la cherofobia, la paura della felicità. In psicologia questo tema forse non è stato ancora abbastanza approfondito, ma intanto ecco due romanzi da cui è possibile partire per avere delle testimonianze di cosa vuol dire “fobia di essere felici”:

  • Cherofobia di Alessia Merisi, 2021
  • Il coraggio di essere felice. Un percorso di rinascita interiore, di Roberta dell’ Acqua. Alvorada editore, 2021.                                                                                                                           


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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