Città attive: le migliori destinazioni italiane per tenersi in movimento

Città attive: le migliori destinazioni italiane per tenersi in movimento
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
3.10.2025
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Mantenersi fisicamente attivi non è mai stato così importante. Con meno spostamenti verso l’ufficio e più lavoro da remoto, molti di noi rischiano di ridurre l’attività fisica, con possibili effetti negativi sulla salute mentale. L’esercizio fisico ha un impatto sul cervello, poiché regola gli ormoni dello stress e migliora la comunicazione tra le aree che controllano umore, motivazione e memoria. Anche attività semplici come camminare, andare in bicicletta, fare jogging o dedicarsi al giardinaggio aiutano il corpo a gestire meglio lo stress e a rafforzare la resilienza mentale.

Tuttavia, restare attivi non dipende solo dall’impegno personale: l’ambiente in cui viviamo gioca un ruolo fondamentale. Città con spazi verdi, percorsi sicuri per camminare, per andare in bicicletta e palestre accessibili incentivano il movimento e facilitano uno stile di vita attivo.

Per capire come alcune città italiane favoriscano stili di vita attivi e il benessere mentale, abbiamo creato un Indice delle Città del Movimento. Quest’ultimo classifica le 33 città più popolose d’Italia in base alle opportunità e alla motivazione per praticare attività fisica. Analizzando densità di palestre, abitudini di camminata e ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interesse online per il fitness, riveliamo non solo dove le persone possono muoversi, ma anche dove scelgono di farlo.

Le città più attive d’Italia

Nonostante sempre più italiani riconoscano i benefici dell’attività motoria, l’esercizio fisico regolare rimane basso. Solo il 27% degli adulti pratica esercizio aerobico almeno una volta a settimana, ben al di sotto della media europea del 44%. Questa inattività può avere serie conseguenze sulla salute mentale, ma quali città italiane sono più dinamiche e quali offrono le migliori opportunità per uno stile di vita attivo?

Le città del nord dominano la classifica italiana delle città in movimento, grazie a una combinazione di strutture accessibili, infrastrutture adeguate e abitudini di vita attive. Queste località si distinguono non solo per le opportunità offerte, ma anche per il modo in cui i residenti adottano uno stile di vita dinamico.

Padova guida la classifica come città più attiva d’Italia. Un mix di spazi verdi, ampi percorsi per correre e camminare e l’abitudine di spostarsi a piedi o in bicicletta favorisce il movimento quotidiano. Palestre a prezzi accessibili completano l’offerta, aiutando le persone a trasformare le opportunità in abitudini salutari durature.

Anche Bergamo e Prato si collocano ai primi posti. Bergamo beneficia di una rete di percorsi e di un’abitudine diffusa a muoversi a piedi o in bicicletta, mentre Prato si distingue per l’ampia disponibilità di spazi verdi e percorsi all’aperto. Entrambe dimostrano che un ambiente progettato per favorire il movimento può essere importante quanto il numero di palestre disponibili.

Milano e Monza evidenziano il ruolo dell’infrastruttura combinata alla motivazione. Milano, con le sue numerose palestre e l’alto interesse per il fitness, dimostra come opportunità e volontà di muoversi contribuiscano a creare una popolazione attiva. Monza, pur avendo meno spazi verdi, ottiene comunque buoni risultati grazie a percorsi ben progettati e a uno stile di vita orientato alle attività all’aperto.

Città più piccole come Bolzano e Rimini sorprendono per i risultati ottenuti. Bolzano si distingue per l’alto numero di persone che usano la bici o si muovono a piedi quotidianamente, riflettendo uno stile di vita profondamente attivo. Rimini offre ampi spazi verdi, creando un ambiente in cui i residenti possono facilmente integrare il movimento nelle proprie routine.

Le città meno attive d’Italia

Mentre alcune città italiane eccellono nel promuovere stili di vita attivi, altre affrontano sfide significative nell’incoraggiare l’attività fisica regolare. Foggia, Taranto e Bari si collocano tra le città meno attive. Queste località tendono ad avere meno percorsi all’aperto per camminare e correre, tassi più bassi di spostamenti a piedi o in bicicletta per recarsi al lavoro e livelli più elevati di obesità a livello regionale. Anche dove esistono spazi verdi, altri fattori come strutture per il fitness limitate o una scarsa partecipazione agli spostamenti attivi sembrano ostacolare i residenti dall’inserire movimento regolare nella vita quotidiana.

Catania e Napoli affrontano sfide simili. Nonostante offrano alcuni percorsi e aree verdi, queste città registrano tassi complessivi di attività fisica più bassi e una minore proporzione di residenti che integrano il movimento nella vita di tutti i giorni. Fattori culturali, ambientali e logistici si combinano rendendo più difficile adottare abitudini di esercizio costanti in queste aree.

L’accesso alle palestre da solo non è sufficiente. Le opportunità devono essere accompagnate da un ambiente che incoraggi e normalizzi l’attività fisica.

La dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Direttrice Clinica di Unobravo, osserva:

“I fattori ambientali giocano un ruolo cruciale nel determinare i livelli di attività e il benessere mentale. Città con pochi percorsi sicuri per camminare, spazi verdi limitati e infrastrutture minime per ciclismo o attività all’aperto rendono più difficile per i residenti mantenersi in movimento. Promuovere l’attività fisica attraverso spazi urbani ben progettati non solo favorisce il benessere corporeo, ma sostiene anche la salute mentale, riducendo lo stress e avendo una possibile funzione protettiva da ansia e burnout."

Come l’attività fisica può migliorare il benessere mentale

Essere attivi non significa necessariamente correre maratone o sollevare pesi pesanti. Anche i movimenti quotidiani, come andare a lavoro a piedi, in bicicletta o fare stretching a casa, possono avere effetti positivi sulla mente. L’attività fisica regolare può favorire il benessere fisico e mentale in diversi modi:

Riducendo stress e ansia: “Muoversi regolarmente può contribuire ad abbassare i livelli di ormoni dello stress come il cortisolo e aiutare il corpo a gestire meglio la tensione. Anche esercizi leggeri, come camminare o fare yoga, possono calmare il sistema nervoso, riducendo sensazioni di preoccupazione e irrequietezza.”

Migliorando la qualità del sonno: “L’attività fisica può regolare i livelli di energia e supportare il ciclo sonno-veglia. Chi si allena abitualmente può riuscire ad addormentarsi più velocemente, a dormire più profondamente e a svegliarsi più riposato.”

Migliorando l’umore e l’autostima: “L’esercizio può stimolare il rilascio di endorfine, i ‘neurotrasmettitori della felicità’, che migliorano l’umore. Nel tempo, fissare e raggiungere piccoli obiettivi quotidiani, come alzarsi presto per una passeggiata o dedicare 10 minuti allo stretching serale, può aiutare a rafforzare la fiducia in sé stessi e l’autostima.”

Può essere una pausa mentale benefica: “Praticare attività fisica può offrireuna pausa mentale dagli stress quotidiani. Che si tratti di una corsa, di una lezione di danza o di uno sport di squadra, il movimento può creare spazio per riorientare la mente, riducendo rimuginio e pensieri negativi.”

Favorendo l’interazione sociale: “Attività di gruppo o sport di squadra può crearesenso di comunità e connessione. Questo supporto sociale può rafforzare la resilienza, contrastare la solitudine e contribuire al benessere emotivo a lungo termine.”

Integrare il movimento nella vita quotidiana non richiede una rivoluzione dello stile di vita. Piccoli passi costanti possono fare la differenza. Riducendo lo stress, migliorando l’umore e favorendo la socialità, l’attività fisica diventa uno dei modi più semplici ed efficaci per proteggere la salute mentale. Quando l’esercizio diventa parte naturale della routine, può costituire una base solida per il benessere duraturo.

Fonti e Metodologia

Per individuare le città più attive d’Italia, Unobravo ha analizzato i 33 comuni più grandi, classificandoli in base ai seguenti fattori:


Tutte le metriche sono state ponderate in egual misura per calcolare il punteggio finale dell’Indice delle Città in Movimento, espresso su 10.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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