La comfort zone è una condizione mentale in cui agiamo senza sperimentare ansia o un senso di rischio. Si attiva quando siamo all’interno delle nostre routine di vita, in cui percepiamo di essere protetti e al sicuro perché facciamo cose che conosciamo e che ci rassicurano.
Ad esempio, quando guardiamo la nostra serie tv preferita, leggiamo un libro che ci appassiona o svolgiamo un compito che già conosciamo, ci sentiamo tranquilli perché abbiamo la percezione di avere il controllo della situazione. Queste routine sono molto importanti per il nostro benessere, perché permettono di recuperare energie e percepire serenità.
Tutti abbiamo delle zone di comfort. Le situazioni in cui avvertiamo un senso di protezione sono molto personali e soggettive, per cui ognuno ha le sue, come ad esempio:
- la casa
- un familiare
- un amico
- un fidanzato
- il lavoro
- un hobby.

Perché dovremmo uscire fuori dalla nostra zona di comfort?
A volte, quel senso di sicurezza che ricerchiamo costantemente non è sufficiente a farci stare bene con noi stessi e possiamo ritrovarci a pensare "voglio cambiare vita", vivendo situazioni in cui ci sentiamo protetti ma allo stesso tempo infelici o insoddisfatti. Quando restiamo nella nostra zona di comfort, ad esempio:
- potremmo decidere di rinunciare a un nuovo incarico lavorativo pensando di non essere abbastanza preparati (è il caso dell'atelofobia) e continuare così a svolgere lo stesso lavoro, solo perché ne conosciamo già il funzionamento e questo ci rassicura;
- potremmo rinunciare a sostenere un esame per il timore di essere bocciati, rallentando il nostro percorso di studi;
- potremmo accettare di vivere un rapporto di coppia che non funziona da mesi, per la paura di restare da soli.
In tutte queste situazioni ci sentiamo al sicuro perché non ci esponiamo al rischio e a ciò che non conosciamo. Ma siamo davvero felici? La vita che conduciamo ci soddisfa? Restare nel posto sicuro ci avvicina a ciò che per noi è veramente importante? Uscire dalla nostra zona di comfort significa mettersi alla prova in situazioni nuove, che non conosciamo bene e che non ci fanno sentire sicuri, ma che ci permettono di crescere e migliorare.
Oltre il limite del posto sicuro
Quando superiamo i limiti del nostro posto sicuro, percepiamo uno stato di ansia e un elevato livello di rischio, perché ci esponiamo a situazioni nuove in cui non possiamo prevedere quello che succederà. È normale essere preoccupati quando ci troviamo in questo spazio liminale. Ansia e paura hanno una funzione adattiva e protettiva, ovvero ci permettono di prepararci al meglio per affrontare le nuove sfide e non sottovalutarle.
Spesso, sensazioni come l’impossibilità di sapere cosa ci aspetta possono bloccarci e impedirci di andare oltre il limite che ci siamo posti e che ci fa sentire protetti e al sicuro. Ma, come sostiene lo scrittore Massimo Gramellini: “Se vuoi fare un passo avanti devi perdere l’equilibrio per un attimo”.

Quando andiamo oltre il limite della nostra zona di comfort potremmo sentirci disorientati e spaventati, ma con il tempo, l’impegno e la giusta motivazione possiamo affrontare queste sensazioni. Uscire dalle routine permette di:
- imparare nuove cose
- sviluppare una prospettiva più ampia di sé e del mondo
- raggiungere i propri obiettivi
- incrementare la creatività
- saper gestire i cambiamenti
- essere flessibili
- aumentare la propria autostima.
Comfort zone e benessere psicologico: cosa dicono le ricerche
Diversi studi hanno evidenziato come la comfort zone svolga un ruolo importante nel mantenimento dell'equilibrio emotivo, ma anche come possa diventare un limite se ci impedisce di affrontare nuove esperienze. Ad esempio, una ricerca pubblicata su "Psychological Science" (Yerkes & Dodson, 1908) ha dimostrato che un livello moderato di stress può migliorare la performance, mentre livelli troppo bassi o troppo alti la riducono.
Questo fenomeno, noto come legge di Yerkes-Dodson, suggerisce che uscire gradualmente dalla comfort zone può favorire la crescita personale e la realizzazione di obiettivi, purché il livello di sfida sia adeguato alle proprie risorse. In altre parole, il benessere psicologico si nutre di un equilibrio tra sicurezza e stimolo, tra routine rassicuranti e nuove opportunità di apprendimento.
Comfort zone, zona di apprendimento e zona di panico: le differenze
Per comprendere meglio il concetto di comfort zone, è utile distinguere tra tre aree principali che caratterizzano il nostro modo di affrontare le esperienze:
- Comfort zone: è l'area in cui ci sentiamo sicuri, protetti e a nostro agio. Qui le attività sono familiari e il livello di stress è minimo. Restare troppo a lungo in questa zona può però essere associato a stagnazione e insoddisfazione.
- Zona di apprendimento (o zona di crescita): si trova appena oltre i confini della comfort zone. In questa area affrontiamo nuove sfide, impariamo competenze e sviluppiamo resilienza. È proprio quando ci impegniamo in attività che escono dalla comfort zone e rientrano nella zona di sfida che avviene l’apprendimento ("The stages of learning...", 2022). È qui che si realizza la crescita personale, anche se può essere accompagnata da un moderato livello di ansia o incertezza.
- Zona di panico (o zona di pericolo): è l'area in cui lo stress e l'ansia diventano troppo elevati, superando la nostra capacità di adattamento. In questa zona, la paura può bloccare e ostacolare l'apprendimento o il progresso.
Secondo il modello di Alasdair White, il passaggio graduale dalla comfort zone alla zona di apprendimento è fondamentale per favorire il cambiamento positivo, mentre spingersi troppo rapidamente nella zona di pericolo può essere controproducente e dannoso per il benessere psicologico. Inoltre, esporre regolarmente bambini e genitori a nuove attività contribuisce ad ampliare sia la zona di apprendimento che la comfort zone, riducendo così la zona di panico ("The stages of learning...", 2022).
Comfort zone: origini del concetto e riferimenti scientifici
Il termine comfort zone è stato introdotto per la prima volta dalla psicologa statunitense Judith Bardwick, che nel suo libro "Danger in the Comfort Zone" (1991) ha descritto questa area come uno stato comportamentale in cui una persona opera in una condizione di neutralità e sicurezza, senza provare ansia o stress.
Secondo Bardwick, la comfort zone rappresenta uno spazio psicologico in cui le attività e i comportamenti sono familiari e prevedibili, permettendo di ridurre al minimo l'incertezza. Tuttavia, rimanere troppo a lungo in questa zona può essere associato a una limitazione della crescita personale e della capacità di affrontare nuove sfide.
Anche Alasdair White, consulente e autore, ha approfondito il tema, individuando come la performance umana sia influenzata dal passaggio tra comfort zone, zona di apprendimento e zona di panico. Secondo White, uscire dalla comfort zone può favorire l'accesso a uno stato di apprendimento e sviluppo, ma è importante non spingersi troppo oltre per evitare il rischio di blocco o ansia eccessiva.
Allargare la zona di comfort
La zona di comfort può effettivamente espandersi: ogni volta che ci spingiamo oltre i nostri confini sicuri e affrontiamo nuove esperienze, apprendiamo abilità che, con il tempo, ci permettono di sentirci a nostro agio anche in situazioni che inizialmente ci preoccupavano. Superando gradualmente le sfide nella zona di apprendimento, queste attività possono diventare parte della comfort zone ("The stages of learning new skills...", 2022). Ad esempio, cambiare lavoro, trasferirsi in un’altra città o uscire con una nuova comitiva di amici può inizialmente causare disagio, ma, mettendoci in gioco e andando oltre i nostri timori, impariamo a vivere con serenità anche queste situazioni.
Unobravo può aiutarti ad uscire dalla zona di comfort
Superare i limiti autoimposti non è sempre semplice: la paura può bloccarci. Se senti di essere intrappolato nella tua zona sicura e fatichi a uscirne, considera di chiedere aiuto a un professionista; nel nostro team ci sono molti esperti pronti a supportarti. Compila il questionario per trovare il tuo psicologo online e scopri come Unobravo può accompagnarti in questo cambiamento.









