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Psicologia infantile
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minuti di lettura

Diversità: come spiegarla ai bambini?

Diversità: come spiegarla ai bambini?
Diversità: come spiegarla ai bambini?
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
Diversità: come spiegarla ai bambini?
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
9.7.2025
Ultimo aggiornamento il
23.9.2025
Diversità: come spiegarla ai bambini?
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Rispetto al passato, in cui predominava la visione della diversità come qualcosa di vergognoso, da evitare o addirittura da eliminare (di esempi storici ne abbiamo a iosa), oggi si parla di ciò che è considerato “diverso da sé” con altri approcci: la diversità può essere causa di discriminazione e commiserazione, ma anche una risorsa. Tuttavia, è importante riconoscere che esperienze di discriminazione e pregiudizio possono lasciare traumi significativi, che richiedono attenzione e supporto per essere superati.

In questo articolo esploreremo che cosa intendiamo per diversità, perché rappresenta un valore per la crescita personale e collettiva e come possiamo trasmettere questo approccio inclusivo ai bambini, fin dall'età prescolare. Scoprirai anche suggerimenti pratici per rispondere alle loro domande e spunti per coltivare un atteggiamento accogliente.

Cos'è la diversità?

La diversità è un concetto che abbraccia tutte le differenze che rendono ogni individuo unico e insostituibile.

La società in cui viviamo è costituita da differenze sostanziali e necessarie: le diversità di genere, di età, di generazioni, di appartenenze sociali sono quelle che consideriamo la normalità. Ampliando la visione al macrosistema ci imbattiamo in culture, religioni, colore della pelle, tempi e modi di vivere diversi da noi.

La diversità non riguarda solo ma anche i nostri modi di pensare, di vedere la realtà, di sentire le emozioni che orientano i nostri comportamenti. Le differenze possono separare ma anche unire le persone, perché ci rendono unici e definiscono la nostra identità.

Comprendere la diversità significa riconoscere e rispettare questo vasto mosaico di esperienze umane, considerandolo un elemento fondante della nostra civiltà.

La diversità come valore e risorsa

Il vero valore della diversità risiede nella sua capacità di arricchire la società e l'individuo. Quando ci apriamo a prospettive differenti, stimoliamo la creatività, miglioriamo la capacità di risolvere i problemi e costruiamo comunità più resilienti ed empatiche. Accettare la diversità non è solo un atto di tolleranza, ma un'opportunità di crescita personale e collettiva, dove ogni differenza diventa una risorsa preziosa per tutti.

L’influenza della cultura sul concetto di diversità

Ognuno di noi è influenzato dal sistema sociale e culturale in cui cresce e vive, che è caratterizzato da schemi mentali e stereotipi condivisi. L’apprendimento degli atteggiamenti verso ciò che è diverso da sé avviene attraverso il processo di inculturazione, cioè l’assimilazione della cultura sociale a cui ogni individuo appartiene.

La fase dei perché

Nel processo di crescita il bambino attraversa vari stadi di sviluppo e di apprendimento. Tra i due e i tre anni inizia la “fase dei perché”, che nasce da una curiosità verso ciò che non conosce o per attirare l’attenzione. All’inizio l’interesse è di stabilire un’interazione con l’adulto e il bambino si accontenterà anche di risposte sommarie: l’importante è che si sia stabilito un contatto.

la diversità per i bambini
Artem Kniaz - Unsplash

L’inserimento del bambino nel gruppo dei pari

Con l’ingresso nella scuola i “perché” saranno alimentati da un interesse diverso e i bambini si aspetteranno risposte più articolate. Nel rapporto con i propri pari emergeranno le differenze e tutti quegli aspetti che caratterizzano ognuno di noi.

In questa fase le domande più frequenti riguardano l’aspetto fisico, il modo di parlare e di comportarsi, il colore della pelle. Il bambino per esempio si chiederà: “perché quel bimbo scrive con la sinistra?”, “perché piange continuamente?” e così via. Queste domande saranno rivolte ai propri genitori e agli adulti che fanno parte del suo sistema di riferimento come nonni, fratelli o sorelle maggiori, insegnanti.

Le risposte che alimentano il pregiudizio

“Perché quel bambino ha un colore della pelle diverso dal mio?”: se di fronte questa domanda l’adulto vuole evitare l’argomento, oppure si sente colto di sorpresa, in imbarazzo o impreparato, tenderà ad abbozzare una risposta generica. Questa sarà accompagnata anche da un linguaggio non verbale, come guardare da un’altra parte o zittire il bambino. La conseguenza sarà che il bambino vedrà l’argomento come tabù, e il pregiudizio sarà ancora alimentato e tramandato.

Le risposte dell’adulto sono importanti per un bambino nel suo periodo evolutivo perché la sua visione iniziale del mondo si basa sugli insegnamenti e sui consigli dei genitori e degli adulti del suo sistema di appartenenza.

Le risposte che aiutano a crescere in modo inclusivo

Il bambino è scevro da pregiudizi ed è curioso dinanzi alla diversità. È un attento osservatore, nota le differenze e vuole comprenderle, non giudicarle. Ma l’adulto può spiegare la diversità senza cadere nel pregiudizio? È possibile, facendo attenzione ad affrontare l’argomento nel modo giusto. Ecco qualche consiglio:

  • Informatevi sui temi della diversità e della disabilità, per capire come affrontarli e rispondere con naturalezza proprio come fareste per qualsiasi altro argomento.
  • Fate capire al bambino che è naturale che ci siano differenze tra gli esseri umani e che sono le differenze a renderci unici.
  • Parlate in modo chiaro e autentico, con parole semplici che non neghino la diversità.
  • Aiutate il bambino a comprendere la diversità con esempi pratici: spiegate la differenza tra chi porta gli occhiali e chi no, chi ha i capelli e chi è calvo, tra chi cammina sulla sedia a rotelle e chi no, chi è sordo e chi sente.
  • Parlate non solo delle differenze, ma anche di ciò che le persone hanno in comune.
  • Alternate risposte con domande: chiedere al bambino, per esempio, cosa condivide con l’altro lo aiuterà a trovare un modo per riconoscersi e creare vicinanza.
  • Riconoscete le abilità in ogni bambino, valorizzando le peculiarità di ognuno e sottolineando come ciascuno può essere bravo in qualcosa e meno in qualcos’altro.
  • Nel caso di disabilità, spiegate che la persona può fare le cose che fanno gli altri, con le sue specifiche modalità.

La diversità è fonte di arricchimento e crescita. Insegnare quindi a conoscere e rispettare le differenze, stimolando l’interazione con l’altro, sarà il punto di partenza per un atteggiamento inclusivo e libero dai pregiudizi.

Un percorso verso l’accettazione e l'inclusione

Abbracciare la diversità è un viaggio che inizia con la consapevolezza e prosegue con l'educazione e l'empatia. Creare un ambiente in cui ogni persona si senta vista, ascoltata e valorizzata per la propria unicità è fondamentale per il benessere psicologico di tutti.

Se senti il bisogno di esplorare questi temi o di affrontare le sfide legate al sentirti 'diverso', un percorso psicologico può offrirti uno spazio sicuro e di supporto. Unobravo è al tuo fianco per aiutarti a trovare il professionista più adatto a te: inizia il questionario per trovare il tuo psicologo online.

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