Gemelli, chi ha detto che sono uguali?

Gemelli, chi ha detto che sono uguali?
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Mariangela de Pascale
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
31.3.2022
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Definiti uguali dalla genetica, percepiti come identici dalla zia che non riesce mai a riconoscerli, i gemelli monozigoti si ritengono, invece, molto diversi tra loro e spesso manifestano la necessità di differenziarsi per sviluppare in maniera completa la propria individualità. Quest’articolo tenterà di scardinare le credenze legate all’unicità gemellare, per fornire indicazioni utili a genitori ed educatori.

I gemelli monozigoti 

Originatisi a partire da un’unica cellula uovo, che si è divisa dopo la fecondazione, i gemelli monozigoti sono spesso considerati due copie identiche dello stesso individuo. La scienza ha però recentemente messo in discussione questa convinzione di fronte alla scoperta che nel corredo cromosomico dei gemelli sono presenti alcune differenze. 

Ciò nonostante l’evidenza principale è una somiglianza fisica tale che spesso risulta difficile, se non impossibile, riconoscere correttamente ciascun gemello. Paradossalmente, e molti di loro possono testimoniarlo, talvolta i gemelli vengono confusi anche se presentano caratteristiche fisiche differenti, come se l’essere gemelli determinasse a priori un’identità accomunante di coppia. 

Eppure loro non sempre si percepiscono così simili, anche fisicamente, e chi li conosce bene, in primis la mamma, sa quanto siano diversi.

Cosa vuol dire nascere gemelli

Nascere gemelli significa condividere tutto, da sempre, con un’altra persona. I gemelli monozigoti possono essere addirittura vittime di una sindrome fetale che li mette in competizione per il nutrimento e richiede interventi medici precoci per salvar loro le vite. 

Una volta venuti alla luce, dovranno dividersi le attenzioni materne e di chi li circonda. L’impegno determinato dall’arrivo di due bambini contemporaneamente sarà gravoso dal punto di vista pratico e spesso ne conseguono sensi di colpa per i genitori che non riescono a dedicare tutte le attenzioni che vorrebbero a ciascun bambino. La necessità di aiuto rende spesso le famiglie con gemelli più ricche di altre dal punto di vista relazionale, perché necessariamente debbono essere coinvolte altre figure nella cura dei piccoli, come nonni, zii e amici di famiglia.

In lotta continua…

I gemelli monozigoti hanno uno sviluppo fisico e psichico che procede in maniera parallela, differentemente dai fratelli nati in tempi diversi che, per le peculiarità legate alle loro diverse età, hanno spesso esigenze e richieste differenti.  Questo è causa spesso di gelosia e di forti competizioni, per la conquista di qualcosa o per le attenzioni di qualcuno, o di un eccessivo controllo sul proprio co-gemello. Non di rado i genitori riferiscono di lotte, anche fisiche e violente, tra i figli. Il rapporto tra i fratelli gemelli durante l'infanzia e l'adolescenza andrà a creare le fondamenta per la futura relazione da adulti. Se non adeguatamente gestite, infatti, le liti e le tensioni possono prolungarsi, esitando in conflitti tra fratelli adulti.

Alena Darmel - Pexels

Sono liberi di scegliere?

Se è vero che per ogni gemello la presenza dell’altro può rappresentare una risorsa importante e unica, neppure minimamente comprensibile da chi è nato “solo”, le scelte individuali risultano, soprattutto in alcuni casi, più complicate. 

Non si pensi necessariamente a scelte vitali o esistenziali. Ci sono bambini che non scelgono neppure il gusto del gelato senza aver controllato prima cosa sceglie il fratello. Oppure, di contro, altri  bambini si polarizzano su posizioni e comportamenti opposti (ad esempio uno diventa “l’introverso” della coppia e l’altro “l’estroverso”). In questi casi si tratta di una vera scelta, dettata da quelle che sono le reali propensioni di quel bambino, o dell’unica scelta possibile per differenziarsi dal fratello?

Consigli a genitori ed educatori

Una delle attenzioni più importanti da rivolgere ai gemelli è quella di sostenere l’individuazione di ciascuno, affinché possano davvero essere ciò che sono e vogliono, indipendentemente dalla presenza del fratello. Se saranno più o meno simili dipenderà dalle loro reali preferenze, senza limitazione alcuna. Vediamo quali possono essere delle linee guida per genitori ed educatori che si relazionano con i gemelli.

Subito riconoscibili

Il primo aiuto concreto da poter dare ai bambini gemelli è la possibilità di essere riconosciuti nell’immediatezza da chiunque. A volte ci si ostina a vestirli uguali “perché sono carini” oppure per un fantomatico senso di equità e giustizia, senza accorgersi che questo complica parecchio la loro vita. Anche i colori diversi a poco serviranno se richiedono comunque di farsi riconoscere. Viene consigliato di agire sul taglio di capelli, per quanto possibile, perché siano prontamente individuabili, magari anche da chi li incontra e li vede di spalle.

Momenti speciali

La normalità di avere degli attimi da soli con mamma, papà oppure per giocare con un gioco preferito, è spesso un’utopia per un gemello. È importante ricavare momenti speciali con i propri genitori, quasi “da figlio unico” per permettere al bambino di sperimentare quella sensazione di singolarità altrimenti così rara. Non si pensi necessariamente ad impegni gravosi in termini di tempo: può bastare una torta preparata insieme (magari mentre il fratello dorme), per avere un momento davvero speciale!

L’inserimento a scuola

Nel caso non ci sia mai la possibilità di separarsi, per questioni logistiche e/o familiari, allora diventa importante optare per l’inserimento a scuola in classi separate (è una soluzione che molte scuole oggi adottano di default per gemelli o fratelli) in modo da fornire a ciascuno un’esperienza relazionale ed educativa individualizzata.

Dividere per poter condividere

Solo un buon processo di individuazione garantirà a ognuno di vivere la propria individualità e poterla arricchire con l’esperienza relazionale unica che deriva dall’essere gemelli: avere qualcuno da cui ci si sente compresi nel profondo e con cui si condividono tutte le esperienze più importanti. Tutto questo è indispensabile per raggiungere una vera e sana condivisione.

Il ruolo dello psicologo

Una coppia gemellare troppo chiusa o di difficile gestione per i genitori è spesso quella in cui devono essere potenziate le singolari individualità e che talvolta necessità di un supporto da parte di un professionista, come uno degli psicologi online Unobravo.

Se ti trovi ad affrontare questa situazione compila il questionario per entrare in contatto con lo specialista più adatto alle tue esigenze.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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