Che cos’è la gelosia? Definirla può essere una difficile impresa. Prima di ogni altra cosa, la gelosia è un sentimento e, come ogni sentimento, soltanto in alcune circostanze (influenzate dalla storia individuale, condivisa e dalla cultura) può divenire patologica.
Perché si è gelosi di una persona?
Il sentimento della gelosia poggia sulla profonda paura di perdere ciò che di più caro si possiede:
“La gelosia sembra essere in grado di fornirci le più profonde intuizioni sulla vita psichica normale e patologica” (L. Binswanger).
La paura che scatena i sentimenti di gelosia può essere paura:
- dell’abbandono
- della perdita
- della separazione
- di ciò che si ritiene necessario per la nostra sopravvivenza emotiva.
Il terzo soggetto, in relazione con la persona amata, ci sembra possedere caratteristiche che noi invidiamo o di cui sentiamo la mancanza.
Esiste una gelosia “buona”? E quali caratteristiche possiede?
In ogni relazione esiste un senso di esclusività, superato probabilmente solo nelle relazioni basate sulla pratica del poliamore e nelle relazioni poligame. Questo senso di esclusività può manifestarsi come interesse nei confronti dell’altro, dando alla gelosia un significato non patologico. La gelosia “buona” può:
- dimostrare all’amato la sua importanza;
- investirlo emotivamente, preservando e custodendo il sentimento reciproco con cura e attenzione.
Come si manifesta la gelosia
Il bisogno di unicità si realizza all’interno di diverse modalità relazionali. Primo Lorenzi, psichiatra e psicoterapeuta, descrive la gelosia come:
“un sentimento che si manifesta come una particolare esperienza psichica centrata su specifici temi: la minaccia a una relazione considerata essenziale per il soggetto geloso, la possibile infedeltà del partner e il conseguente amor proprio ferito, dal quale possono nascere rivolte aggressive contro l’altro o contro sé stessi, e una vasta gamma di comportamenti, socialmente accettati, tollerati o condannati.”
Al di là delle classificazioni e delle definizioni, una delle maggiori caratteristiche di una persona che soffre di delirio di gelosia è che questo sentimento viene in qualche modo rivolto contro la propria identità. Il partner smette di funzionare come quel magico ed efficace “oggetto” con cui tamponare le proprie ferite, le proprie angosce di perdita e le proprie insicurezze.
Lentamente, la paura della perdita si trasforma in certezza della violazione di fedeltà, e il tormento del partner geloso smette di essere la paura della perdita dell’oggetto d’amore, diventando piuttosto la necessaria dimostrazione del tradimento, che quasi sempre poi innesca una crisi di coppia.
Sono i sospetti a turbare la persona gelosa, mai l’atto compiuto. Quando i fatti rafforzano il dubbio, la persona si tranquillizza. Se invece la realtà non combacia con i sospetti, anzi va a scontrarvisi, la persona gelosa può arrivare a inventare una nuova realtà, solida, coerente, spiazzante e definita.
Le persone gelose spesso riescono a far risalire la propria gelosia in superficie, quasi conoscessero alla perfezione il luogo della mente in cui essa si annida e di cosa si nutre. La mente può diventare un palcoscenico dove muovere personaggi reali e trasformare in realtà i propri sospetti e dubbi, trovando la strada migliore per confermare le proprie angosce.
Tipi di gelosia
La gelosia può manifestarsi a qualsiasi età e a vari livelli, tanto da poter diventare, nei casi estremi, gelosia patologica:
- gelosia nei bambini: accade spesso che il bambino provi gelosia nei confronti dei fratelli minori, manifestando all’esterno rabbia o tristezza;
- gelosia in amore: in questo caso scatta la possessività e il timore di perdere il partner a causa della presenza di una terza persona, ma molto più spesso per paure pregresse che vengono riversate nella coppia;
- gelosia retroattiva: essere gelosi delle precedenti relazioni del partner scatena la gelosia retroattiva, responsabile di continue richieste di rassicurazioni e dubbi che possono esasperare il rapporto di coppia;
- gelosia patologica (che approfondiremo più avanti): chi vive questo tipo di gelosia assume comportamenti ossessivi e irrazionali che possono diventare pericolosi. In psicologia, la gelosia patologica viene attribuita al bisogno di controllo, alla bassa autostima e alla paura dell’abbandono.
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Il sé e il diverso da sé
La gelosia, per definizione etimologica, evoca ardore e rivalità, concetti che richiamano la conquista e la lotta per l'altro. Quando vengono meno dialogo, intesa, fiducia e razionalità, la gelosia può prendere il sopravvento sulla capacità di controllo.
Il modo in cui l’amore e l’interesse per l’amato si manifestano dipende dalla percezione dell’altro:
- C’è separazione e individuazione?
- Considero l’altro un individuo separato, con sentimenti, esigenze e pensieri che possono differire dai miei ma che necessitano di eguale attenzione e rispetto?
- Considero l’altro inferiore nei suoi bisogni e nei suoi diritti e mi sento legittimato a imporre la mia volontà sulla sua?
La gelosia può trasformarsi in violenza psicologica, può evolvere in un quadro sintomatologico che sfocia nell’ossessione e avere risvolti tragici nella vita familiare e sociale dell'individuo. La gelosia infatti è uno dei principali moventi del femminicidio ed è implicata anche nello stalking.
Quando impariamo a distinguere l’altro come “non me”?
Secondo le psicanaliste Klein e Riviere, l’essere gelosi è collegato al bisogno di accumulare prove e rassicurazione d’amore contro il vuoto interno e gli impulsi distruttivi come rabbia e odio (elementi che si possono riscontrare anche nella personalità narcisista) che nascono nei confronti dell’oggetto d’amore.
Nei bambini, ad esempio, la gelosia e la rabbia possono essere vissute come sentimenti inevitabili ma percepiti come distruttivi. In questi casi, il genitore rassicura, continua ad amare, sopravvive all’odio e alla distruzione, e permette l’interiorizzazione di un amore reale, che sopravvive all’inevitabile separazione.
Alcuni studi confermano che la gelosia adulta, nelle sue varie manifestazioni, è correlata ad un attaccamento insicuro nell’infanzia e bassa autostima. L’attaccamento insicuro è un pattern che appartiene a quei bambini che non hanno sperimentato sufficiente sicurezza in presenza della figura di accudimento, che hanno sentito inascoltati i loro bisogni emotivi e che hanno percepito il legame d’amore a rischio.
Il delirio di gelosia
Lo psichiatra G. G. de Clérambault ha cercato di elencare i criteri necessari per comprendere il passaggio da una comune esperienza passionale a una esperienza psicopatologica, in cui si arriva anche a costruire relazioni tossiche basate su comportamenti di controllo che il manipolatore affettivo agisce nei confronti del partner.
De Clérambault suggerisce delle considerazioni che possono aiutarci a definire la cornice della patologia. L’esperienza passionale può rientrare all’interno di tale cornice:
- quando si manifesta con un’intensità maggiore, e una maggiore persistenza, di quella consentita dal contesto socio-ambientale in cui la persona vive;
- quando l’idea della minaccia alla relazione o dell’infedeltà del partner si radica così profondamente nella psiche, che non è possibile reprimerla seppur assurda;
- quando la persona è impermeabile a qualsiasi dato reale che contrasti con i propri costrutti mentali circa la minaccia alla relazione o l’infedeltà del partner.
Tutto ciò può tradursi in comportamenti aggressivi e oltraggiosi che possono innescare una spirale della violenza nella coppia.
La gelosia patologica
Le caratteristiche individuate da de Clérambault hanno permesso di distinguere le forme cliniche all’interno del campo della gelosia patologica, la cui insorgenza può essere influenzata da molteplici fattori antecedenti: tra questi, elementi di natura neurologica, l’uso di farmaci e fattori psicologici, spesso preceduti da una bassa autostima e da una dipendenza eccessiva dal partner (Seeman, 2016). Tra le principali manifestazioni cliniche si annoverano:
- il delirio di gelosia, di cui abbiamo parlato poco sopra, che vede il mantenimento di standard comportamentali e culturali socialmente consueti, fatta eccezione per la convinzione delirante d’infedeltà. La persecuzione è ascritta a un terzo soggetto che rompe il legame di coppia e al partner, che disintegra la fiducia su cui il rapporto si era basato;
- la gelosia ossessiva, che presenta le caratteristiche di un disturbo ossessivo-compulsivo. Il dubbio dell’infedeltà del partner è imperante e impossibile da mettere a tacere. Spesso la persona gelosa si rende pienamente conto dell’infondatezza dei propri sospetti, ma non riesce a liberarsi dal tormento del dubbio, cominciando a vedere ovunque i sintomi del disinnamoramento e dell'infedeltà del partner e ad assumere atteggiamenti che scaturiscono da una certa mania del controllo;
- l’iperestesia gelosa di Mairet, un’esperienza di confine tra normalità e gelosia possessiva patologica, nella quale è assai difficile tracciare una linea di demarcazione. Nonostante sia costante il confronto con la realtà, la gelosia occupa in modo stabile ed esclusivo la coscienza della persona. Di conseguenza, spesso le azioni risultano, secondo il proprio contesto socioculturale, abnormi e patologiche.
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Criteri diagnostici della gelosia patologica
La gelosia patologica viene riconosciuta in ambito clinico quando il sentimento di gelosia supera i limiti della normale esperienza emotiva, diventando pervasivo, irrazionale e fonte di sofferenza significativa per la persona e per chi le sta accanto.
Secondo il DSM-5-TR (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), la gelosia patologica si inquadra in disturbo delirante, tipo geloso (Jealous Type). Le caratteristiche cliniche frequenti includono:
- Presenza di convinzioni deliranti: la persona è fermamente convinta dell'infedeltà del partner, nonostante manchino prove concrete o vi siano evidenze contrarie. Queste convinzioni sono spesso incrollabili.
- Comportamenti di controllo eccessivo: la gelosia si traduce in azioni ripetute e intrusive, come controllare il telefono, seguire il partner o interrogare costantemente su spostamenti e contatti.
- Persistenza e impatto sulla vita quotidiana: i pensieri e i comportamenti gelosi occupano una parte significativa della giornata e compromettono il funzionamento sociale, lavorativo o relazionale.
- Resistenza alle rassicurazioni: anche di fronte a rassicurazioni o prove dell'assenza di tradimento, la persona non riesce a modificare le proprie convinzioni.
Questi criteri aiutano a distinguere la gelosia patologica dalla gelosia "normale", che può essere transitoria e proporzionata al contesto.
Sintomi e segnali di allarme della gelosia patologica
Riconoscere la gelosia patologica può essere fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire conseguenze negative sulla salute mentale e sulle relazioni.
Ecco alcuni sintomi e segnali di allarme che possono indicare la presenza di gelosia patologica:
- Pensieri ossessivi: la persona è costantemente preoccupata dall'idea che il partner possa tradirla, anche senza motivi reali.
- Comportamenti di sorveglianza: controllare messaggi, email, social network o spiare il partner sono azioni frequenti.
- Richieste continue di rassicurazione: il bisogno di conferme sull'amore e sulla fedeltà del partner diventa incessante e mai soddisfacente.
- Accuse infondate: il partner viene accusato ripetutamente di infedeltà, anche in assenza di prove.
- Isolamento sociale: la persona gelosa può cercare di limitare i contatti del partner con amici, colleghi o familiari.
- Cambiamenti emotivi intensi: si alternano rabbia, tristezza, ansia e disperazione, spesso in modo improvviso e sproporzionato rispetto agli eventi.
Questi sintomi possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla stabilità delle relazioni affettive.
Diagnosi differenziale: come distinguere la gelosia patologica da altri disturbi
La diagnosi differenziale rappresenta un passaggio importante per comprendere se la gelosia patologica sia un disturbo a sé stante o parte di un quadro clinico più ampio.
Alcuni disturbi che possono presentare sintomi simili sono:
- Disturbo delirante di tipo geloso: caratterizzato da convinzioni fisse e non condivise dalla realtà, tipicamente focalizzate sull'infedeltà del partner.
- Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC): in questo caso, i pensieri di gelosia sono vissuti come intrusivi e non desiderati, e la persona può riconoscere la loro irrazionalità, ma non riesce a controllarli.
- Disturbi di personalità: in particolare, i disturbi borderline e narcisistico possono includere episodi di gelosia intensa e comportamenti di controllo.
Distinguere tra queste condizioni è fondamentale per individuare il percorso terapeutico più adatto. Un professionista della salute mentale può aiutare a chiarire la natura dei sintomi e a proporre strategie di intervento mirate.
Conseguenze della gelosia patologica sulla salute mentale e sulle relazioni
La gelosia patologica può avere effetti profondi e duraturi sia sulla salute mentale della persona che la vive, sia sulle relazioni affettive e sociali. Entrambe le forme di gelosia patologica causano notevole sofferenza sia alle persone coinvolte che alle relazioni intime e sono associate a un rischio aumentato di abuso, omicidio e/o suicidio (Batinic et al., 2013). Tra le principali conseguenze si possono riscontrare:
- aumento dell’ansia e della depressione, poiché la costante preoccupazione e il senso di insicurezza possono favorire lo sviluppo di disturbi d’ansia e sintomi depressivi;
- deterioramento della relazione di coppia, con una progressiva erosione della fiducia che porta a conflitti frequenti, distacco emotivo e, nei casi più gravi, alla rottura del rapporto;
- isolamento sociale, dove sia la persona gelosa che il partner possono ridurre i contatti con amici e familiari, alimentando un circolo vizioso di solitudine e dipendenza;
- comportamenti aggressivi o autolesionistici, in cui la frustrazione e la sofferenza possono essere associate ad atti di violenza verbale, fisica o a comportamenti autolesivi.
Riconoscere queste conseguenze può essere il primo passo per chiedere aiuto e intraprendere un percorso di cambiamento.

Strategie per la gestione della gelosia patologica
Affrontare la gelosia patologica può richiedere il supporto di uno specialista, ma esistono alcune strategie che possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita. Riconoscere il problema, ovvero ammettere di avere difficoltà con la gelosia, rappresenta il primo passo verso il cambiamento.
Tenere un diario dei pensieri, annotando i momenti in cui emergono i pensieri gelosi, può aiutare a individuare schemi ricorrenti e a prendere consapevolezza delle proprie emozioni. Praticare tecniche di rilassamento, come esercizi di respirazione, mindfulness o meditazione, può ridurre l’ansia e favorire una maggiore calma interiore.
Inoltre, le raccomandazioni terapeutiche suggeriscono l’utilizzo della terapia di coppia, un approccio cognitivo strutturato, l’impiego di farmaci antipsicotici e interventi mirati a rafforzare l’autostima di entrambi i partner e la coesione della coppia (Seeman, 2016).
Comunicare apertamente con il partner, esprimendo i propri timori in modo non accusatorio, può rafforzare la fiducia reciproca e prevenire incomprensioni. Quando la gelosia compromette il benessere personale o la relazione, rivolgersi a un professionista può offrire strumenti concreti per affrontare il problema e promuovere un cambiamento duraturo. Queste strategie, seppur semplici, possono rappresentare un primo passo verso una maggiore serenità e una relazione più equilibrata.
Donna gelosa e uomo geloso: ci sono differenze?
Sono state spesso avanzate ipotesi circa una differenza di genere tra la gelosia delle donne e quella degli uomini. Tuttavia, la gelosia patologica delirante si manifesta in egual misura tra uomini e donne, ma risulta più frequente negli anziani (Seeman, 2016). È la propria storia emotiva a rappresentare la trama del racconto. Le radici della perdita hanno direzioni differenti, e tutte vanno in profondità: società, contesto, cultura, storia personale, esperienze relazionali precoci o precedenti alla relazione.
Persino il genere (a differenza del sesso biologico) è culturalmente e socialmente influenzato e orientato. La gelosia non riguarda soltanto l’attivazione di reti neurali in risposta a uno stimolo.
È l’eco del proprio senso di identità, della capacità di contenimento delle proprie angosce di perdita, ma offre anche la possibilità di risignificare una paura primitiva, di darle nuovi spazi e nuovi significati.
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