La sindrome di Caino: i conflitti tra fratelli e sorelle in età adulta

La sindrome di Caino: i conflitti tra fratelli e sorelle in età adulta
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
12.9.2025
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Il rapporto tra fratelli e sorelle viene spesso immaginato come un legame indissolubile, un porto sicuro che ci accompagna fin dall'infanzia. Eppure, la realtà può essere molto diversa. Con il passare degli anni, non è raro che quel legame si incrini, lasciando spazio a incomprensioni, silenzi e ferite profonde, fino a una vera e propria rottura.

In questo articolo esploreremo il complesso tema del conflitto tra fratelli adulti. Analizzeremo le cause che possono trasformare un rapporto un tempo stretto in una fonte di dolore, portando a chiedersi se sia giusto chiudere i rapporti con una sorella o un fratello. Vedremo inoltre come un percorso psicologico possa offrire un sostegno concreto per navigare queste acque difficili, aiutando a capire se la strada giusta per il proprio benessere sia quella di ricostruire il legame o di lasciarlo andare.

conflitti familiari tra fratelli adulti
Timur Weber - Pexels

Il rapporto tra fratelli: dall'infanzia all'età adulta

Che lo si voglia o no, i fratelli e le sorelle sono presenze che lasciano un'impronta profonda nella nostra vita. Il loro è il primo rapporto "tra pari" che sperimentiamo in famiglia, un legame unico e spesso segnato da una forte ambivalenza: un miscuglio di amore e rivalità, di profonda connessione e, a volte, di intenso fastidio.

La psicologia infantile ci aiuta a capire le origini di questa complessità. Pensiamo alla reazione del primogenito all'arrivo di un fratellino: fino a quel momento figlio unico, può facilmente provare gelosia e possessività verso i genitori, temendo di perdere il loro affetto esclusivo. È qui che possono nascere i primi semi dell'odio tra fratelli o della rivalità.

Può trattarsi del cosiddetto complesso di Caino, definito anche "sindrome del fratello maggiore" o, al femminile "complesso della sorella maggiore". Che cos'è la sindrome di Caino?

Essa evidenzia come la rivalità percepita con il proprio fratello o sorella possa portare il bambino (non solo il fratello maggiore ma anche il minore) a sperimentare un disagio esternato spesso con sintomi psicosomatici, comportamenti aggressivi o comportamenti regressivi, ovvero tipici di una fase precedente dello sviluppo (ad esempio può tornare a fare la pipì a letto anche se ha già raggiunto il controllo degli sfinteri).

Con il tempo, questi sentimenti possono evolvere. La competizione può lasciare spazio alla collaborazione, e la rivalità può trasformarsi in complicità. In uno scenario ideale, i fratelli imparano a riconoscersi come individui autonomi, non più in lotta per l'affetto dei genitori, ma alleati nella vita.

Le dinamiche infantili hanno un peso enorme: più i rapporti sono stati sereni da piccoli, più è probabile che lo rimangano. Ma quando non è così, cosa succede? Perché nascono i conflitti tra fratelli adulti?

Le cause dei conflitti tra fratelli adulti

Spesso, alla base dei conflitti tra fratelli adulti, si nascondono ferite antiche. Questioni irrisolte dell'infanzia possono riemergere con forza, innescate da situazioni attuali. Un esempio classico è quando i genitori, anche in età adulta, continuano a fare paragoni, magari elogiando un figlio e trattando l'altro come la pecora nera della famiglia, con conseguenze che possono essere devastanti per l'autostima.

La disparità di trattamento percepita durante l'infanzia o l'adolescenza è una delle cause più comuni. Secondo la psicologia, la gelosia tra fratelli adulti spesso affonda le radici proprio in questa sensazione di ingiustizia, che può alimentare risentimento e distanza emotiva per anni.

In alcune situazioni poi, come quando ci si trova a gestire i conflitti familiari a Natale, la tensione tra fratelli sembra aumentare.

A volte, i fratelli che non si parlano sono il risultato di dinamiche familiari complesse. Possono trovarsi intrappolati in rigidi copioni familiari o essere vittime di una triangolazione familiare, in cui i genitori, consciamente o meno, li mettono l'uno contro l'altro, forzandoli a schierarsi e creando fratture dolorose.

La gelosia tra fratelli adulti, per la psicologia, trova quindi delle spiegazioni nel ruolo dei genitori e nel loro modo di gestire il rapporto con i figli, che può influenzare il legame fraterno anche se si tratta di persone adulte. Ma ci sono anche altri fattori che possono entrare in gioco, come la competizione per le risorse.

Oltre alle radici infantili, le liti tra fratelli possono esplodere in età adulta per questioni molto concrete: la gestione di un'eredità, le decisioni sulla cura di un genitore anziano o malato, o profonde divergenze su scelte di vita personali possono diventare campi di battaglia che mettono a dura prova anche i legami più solidi.

Un altro fattore che può entrare in gioco è l'età: minore è la differenza di età e maggiore è la probabilità che si crei tensione tra fratelli e competizione per le risorse familiari. Anche avere una grande differenza di età è un fattore che riduce la probabilità di conflitti tra fratelli in età adulta.

cause dei conflitti tra fratelli adulti
Keira Burton - Pexels

Quando i rapporti si deteriorano: segnali di relazioni tossiche tra fratelli

A volte, i disaccordi tra fratelli superano le normali liti e si trasformano in dinamiche dannose. Una meta-analisi basata su oltre 12.000 soggetti (Buist et al., 2013) ha dimostrato che un'elevata conflittualità fraterna è associata in modo significativo a un aumento di problemi psicologici, sia internalizzanti che esternalizzanti. Riconoscere quando un rapporto diventa tossico è quindi il primo passo per proteggere il proprio benessere emotivo. Non si tratta di giudicare, ma di osservare con onestà dei modelli di comportamento che possono causare sofferenza.

Alcuni segnali che possono indicare una relazione fraterna problematica includono:

  • Critiche costanti: quando un fratello o una sorella sminuisce sistematicamente le tue scelte, il tuo aspetto o i tuoi successi, generando insicurezza e bassa autostima.
  • Mancanza di empatia: l'incapacità di riconoscere o validare i tuoi sentimenti, specialmente nei momenti di difficoltà.
  • Manipolazione emotiva: l'uso del senso di colpa, del vittimismo o del ricatto emotivo per ottenere ciò che si vuole.
  • Mancato rispetto dei limiti: ignorare ripetutamente i tuoi confini personali, emotivi o fisici, anche dopo averli comunicati chiaramente.
  • Competizione distruttiva: una rivalità che non è sana e giocosa, ma mira a svalutare l'altro per sentirsi superiori.

Se ti riconosci in queste dinamiche, è importante ricordare che i tuoi sentimenti sono validi. Notare questi segnali non significa che non ci sia affetto, ma che il modo in cui questo affetto viene espresso (o non espresso) sta causando dolore.

Il rapporto tra fratelli: esistono differenze di genere?

Le dinamiche psicologiche che abbiamo esplorato finora si applicano a tutti i legami fraterni, ma ci si potrebbe chiedere se esistano delle specificità. Ad esempio, la gelosia e l'invidia tra sorelle adulte presentano caratteristiche diverse rispetto a quelle tra fratelli?

Alcune ricerche sembrano suggerirlo. Un interessante studio svedese, che ha analizzato due generazioni, ha osservato che i conflitti tra sorelle adulte tendevano a essere più frequenti rispetto a quelli tra fratelli o tra fratello e sorella.

Nella generazione più anziana, inoltre, le famiglie dove erano presenti due fratelli, avevano meno probabilità di entrare in conflitto rispetto a quelle composte da due sorelle. Uno studio più recente ha confermato questi risultati osservando come tra le sorelle, specie se vicine di età e conviventi per un lungo periodo, c'era un maggiore conflitto rispetto ai fratelli.

Come si può spiegare questa maggiore frequenza di conflitti tra sorelle adulte? Un'ipotesi è che, mentre i conflitti maschili possono talvolta manifestarsi a livello fisico, i litigi tra sorelle adulte si giochino più spesso sul piano emotivo e relazionale. Un'altra possibile spiegazione riguarda la maggiore gelosia tra sorelle adulte, che potrebbe essere alimentata da una competizione percepita su fronti simili, come le relazioni, la carriera o il ruolo all'interno della famiglia.

Indipendentemente dal genere, la domanda rimane: è possibile superare queste difficoltà? Come si può gestire la delusione e il dolore quando sembra che sia proprio la tua famiglia a rovinarti la vita? Esistono delle strade per affrontare questi conflitti?

conflitti tra sorelle adulte
Liza Summer - Pexels

Conflitti tra fratelli adulti: come la psicologia può aiutare

Abbiamo visto, a grandi linee che alcuni eventi possano causare conflitti tra sorelle adulte e tra fratelli adulti.

Per affrontarli, bisogna innanzitutto avere la volontà di aprire un dialogo e mettersi in ascolto dell'altro e, se necessario, perdonare.

Quando il dolore è forte, è facile che nella nostra mente prendano forma domande come: "Mia sorella mi odia?" o "Come comportarsi con una sorella cattiva?". Questi pensieri, spesso, nascono da una narrazione interiore in cui l’ostilità di una sorella o di un fratello sembra netta e definita. Ci raccontiamo una storia di buoni e cattivi, di amore contro odio.

L'aiuto di un professionista della salute mentale può essere prezioso per guardare oltre questa narrazione. La terapia offre uno spazio sicuro per rivisitare quei copioni familiari che ci tengono in trappola e per costruire una storia nuova, più funzionale al nostro benessere.

Affrontare questi conflitti non è semplice, ma è possibile. Se ti trovi a pensare "non voglio più avere a che fare con mio fratello" o con tua sorella, ecco alcune strategie che, con il giusto supporto, possono aiutare a fare chiarezza:

  • Favorire il confronto: provare a capire cosa succede quando i fratelli non si parlano. Significa chiedersi se si è in grado di superare il rancore per aprire un dialogo basato sulla comunicazione assertiva.
  • Accogliere l'altro con empatia: provare a mettersi nei panni dell'altro. Quali possono essere le ragioni dietro la percepita ostilità di un fratello? Anche quando un comportamento ci ferisce profondamente, chiederci quali emozioni lo muovono può aprire nuove prospettive.
  • Riconoscere la storia del rapporto: il conflitto è sempre esistito o ci sono stati periodi diversi? Ricostruire la storia del legame può aiutare a capire dove si è creata la frattura e se ci sono risorse passate a cui attingere.
terapia familiare per liti tra fratelli
Cottonbro Studio - Pexels

Per sanare il rapporto tra fratelli e sorelle compromesso da liti e conflitti, possono venire in aiuto diversi tipi di psicoterapia. Possiamo trovare un valido aiuto, per esempio, nella terapia sistemico-relazionale, che attraverso una terapia familiare può portare le parti coinvolte a indagare i propri conflitti all'interno del sistema di relazioni in cui vivono.

Inoltre, anche la psicoterapia della Gestalt può essere un approccio valido che permette un confronto sincero tra i diversi membri della famiglia, per individuare le dinamiche che hanno portato al conflitto e provare a risolverle.

Qualunque sia l'approccio terapeutico scelto per affrontare la gestione dei conflitti tra fratelli adulti, la psicoterapia online può rappresentare un valido supporto. Ad esempio, in una famiglia con bambini e adolescenti, lavorare con uno psicologo per genitori e genitorialità può essere una soluzione ideale per prendersi cura del proprio benessere psicologico, anche tramite un percorso a distanza.

Quando è il momento di allontanarsi: gestire relazioni irrecuperabili

Decidere di prendere le distanze da un fratello o una sorella è una delle scelte più difficili e dolorose che una persona possa affrontare. Spesso è accompagnata da un profondo senso di colpa, tristezza e dalla sensazione di aver fallito. È fondamentale, però, riconoscere che a volte questa scelta non è un atto di rabbia, ma di autoconservazione.

Se una relazione fraterna causa costantemente angoscia, ansia o danneggia la propria salute mentale, potrebbe essere necessario considerare un allontanamento. Questo non significa necessariamente chiudere ogni contatto per sempre. Può voler dire:

  • Stabilire confini molto rigidi: limitare le interazioni, la durata delle visite o gli argomenti di cui si è disposti a parlare.
  • Prendersi una pausa: un periodo di silenzio per riflettere e permettere alle emozioni di placarsi, senza la pressione di una decisione definitiva.
  • Accettare la realtà del rapporto: smettere di sperare che la persona cambi e relazionarsi con lei per quello che è, proteggendo le proprie aspettative e il proprio cuore.

La priorità è sempre il proprio benessere psicologico. Scegliere di proteggersi non è un atto egoistico, ma un passo necessario per poter stare bene e, forse, per poter gestire in futuro la relazione da una posizione di maggiore forza e serenità.

Superare i conflitti familiari: un percorso verso il benessere

I conflitti tra fratelli adulti sono un'esperienza complessa e spesso dolorosa, radicata in storie familiari profonde e dinamiche personali. Comprendere le cause, riconoscere i segnali di una relazione difficile e sapere che esistono strategie per gestire la situazione sono passi fondamentali per ritrovare la serenità.

Sia che si scelga di lavorare per ricostruire un legame, sia che si decida di prendere le distanze per proteggere il proprio equilibrio, ogni percorso è valido se porta a un maggiore benessere. Ricorda che non sei solo in questa esperienza e che prendersi cura della propria salute mentale è il primo passo per affrontare qualsiasi difficoltà relazionale.

Se senti che questi conflitti stanno avendo un impatto sul tuo benessere e ti trovi in difficoltà nel gestirli, parlarne con un professionista può fare la differenza. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le tue emozioni e a trovare il percorso più adatto a te. Inizia il questionario per conoscere il tuo psicologo online.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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