Psicologia della salute
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Quando il corpo parla: i disturbi psicosomatici

Quando il corpo parla: i disturbi psicosomatici
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Carla Pistacchio
Redazione
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
10.5.2024

L’imbarazzo fa arrossire, la paura fa sudare freddo, l’amore fa battere il cuore, l’ansia fa rallentare la salivazione. Questi sono solo alcuni esempi che mostrano chiaramente come corpo, emozioni e sentimenti siano strettamente legati tra loro. 

La scienza psicosomatica li considera come un’unica realtà in continuo dialogo ed interazione. La parola psicosomatica, nel suo significato etimologico (da psyché, “anima” e soma, “corpo” ), ci spiega chiaramente l’approccio di questa scienza.

Il legame tra mente e corpo è ormai da tempo riconosciuto, basti pensare a come stati emotivi di diversa natura possono provocare reazioni fisiologiche che, talvolta, danno origine a una malattia con caratteristiche e modalità di sviluppo proprie; tra queste possiamo annoverare le malattie psicosomatiche o disturbi di somatizzazione.

Il corpo ci parla, dando voce a ciò che la nostra mente non riesce ad accettare o comunicare liberamente, trasformandolo in malessere fisico e generando così sintomi psicosomatici.

disturbi somatici
Pixabay - Pexels

Disturbi psicosomatici: di cosa si tratta?

A chi non è mai capitato di rivolgersi al medico curante lamentando malesseri e sintomi che, apparentemente, non hanno un immediato collegamento con un problema medico? Di solito, svolgendo una serie di esami si può cercare di capirne l’origine e collocarli nel giusto contesto. 

Può accadere, però, che non emergano prove che dimostrino l’esistenza di un disturbo organico. In questi casi è possibile parlare di disturbi psicosomatici, caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici di varia natura che non trovano riscontro in una condizione medica definita e che hanno origine, con buona probabilità, da un conflitto interno, e dunque di tipo psicologico, espresso attraverso il linguaggio del corpo.

Le cause dei sintomi psicosomatici‍

I sintomi psicosomatici appaiono quando l’organismo è sottoposto a una condizione di emergenza per periodi molto lunghi e a emozioni inespresse o irrisolte (anestesia emotiva), come stati d’ansia trascinati negli anni, difficoltà a gestire l'emozione della rabbia, vecchi rancori.

Non sono dunque l’ansia, o la paura o le situazioni stressanti in sé a determinare questo disagio fisico, dal momento che queste emozioni sono proprie dell’esistenza umana e in una certa misura sono utili per la nostra crescita. 

Il problema nasce quando i livelli di ansia o stress superano una certa soglia o perdurano da troppo tempo senza possibilità di una loro gestione sana ed efficace, causando questi “dolori emotivi” e stress psicosomatico. 

Alessitimia e disturbi di natura psicosomatica

L'alessitimia è una condizione psicologica caratterizzata dalla difficoltà di identificare e descrivere le proprie emozioni. Le persone con alessitimia spesso hanno difficoltà a distinguere tra sensazioni fisiche e sentimenti e possono avere una vita emotiva apparentemente piatta o poco espressiva (pensiero orientato all’esterno).

La connessione tra alessitimia e disturbi psicosomatici è oggetto di numerose ricerche. Si ritiene che l'incapacità di processare e esprimere emozioni possa contribuire allo sviluppo di sintomi fisici come un modo alternativo per il corpo di "esprimere" ciò che non può essere verbalizzato.

Uno studio dell’Università di Roma Sapienza, per esempio,  ha osservato una maggiore incidenza dell’alessitimia nelle persone con ipertensione rispetto a quelle normotese.

Lo studio conclude che “potremmo ipotizzare che le persone ipertese siano confuse riguardo alle proprie emozioni. Inoltre somatizzano le emozioni, minimizzano le componenti affettive ed esprimono le proprie emozioni attraverso le componenti fisiologiche perché non possono elaborare consapevolmente le proprie emozioni.”

sintomi psicosomatici
Valeriya - Pexels

I sintomi psicosomatici più diffusi

I problemi psicosomatici si rivelano attraverso una serie di sintomi somatici. Vediamo insieme quali sono le malattie psicosomatiche associate a parti del corpo comunemente più diffuse; attenzione però a ricordarci che, per alcuni di essi, la componente psicologica può essere annoverata tra le cause, ma non essere l’unica ragione di insorgenza.

  • disturbi dell’apparato gastrointestinale: alcuni degli organi più sensibili alle "emozioni indigeste" sono lo stomaco e tutto l’apparato digerente. Nausea, vomito, mal di stomaco, diarrea, colite, gastrite, possono essere tra i sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco 
  • disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: aritmia, ipertensione, tachicardia, senso di svenimento. In questo caso, i sintomi non sono causati semplicemente dall’ansia in sé, ma dai tentativi fallimentari di controllare le reazioni fisiologiche a essi associati
  • disturbi dell’apparato urogenitale: dolori e irregolarità mestruali, disfunzioni erettili o dell’eiaculazione, disturbi urinari, vulvodinia 
  • malattie della pelle: acne, dermatite psicosomatica, prurito, secchezza cutanea e delle mucose, eccessiva sudorazione notturna da ansia
  • disturbi neuromuscolari: mal di testa (cefalea o emicrania), formicolio, dolori come mal di schiena, o mal di gola, rigidità muscolare, paralisi, crampi, debolezza, tremore da ansia, bruxismo, sbandamenti e vertigini, svenimento per cause psicologiche.

Caratteristiche comuni dei disturbi psicosomatici

I disturbi psicosomatici, negli studi della psicologia della salute appaiono legati da alcune caratteristiche comuni che possiamo riassumere così:

  • vulnerabilità nevrotica: un evento traumatizzante può provocare un disturbo da sintomi somatici, soprattutto se evoca un trauma presente nella storia della persona
  • cronicizzazione dello stimolo emotivo e della risposta organica
  • eziologia plurifattoriale, ovvero nell’approfondimento del motivo per cui si verificano alcuni eventi o processi vanno indagati in fattori multipli
  • somatizzazione, ossia il “salto” dallo psichico al somatico.
cause disturbi psicosomatici
Lolarussian -Pexels

Una lettura relazionale‍

Un’interessante spiegazione, in ottica relazionale, dei disturbi psicosomatici è quella data dallo psichiatra e psicoterapeuta Minuchin, il quale sosteneva che il “paziente psicosomatico” è legato in maniera disfunzionale agli altri membri della sua famiglia. 

Queste relazioni non sane sono caratterizzate da:

  • elevata intrusività nelle questioni altrui
  • tendenza dei componenti a occuparsi eccessivamente degli altri
  • eccessiva protettività
  • rigidità e rifiuto del cambiamento, per esempio la crescita dei figli
  • evitamento del disaccordo, per cui si convive con grandi conflitti che non è possibile esprimere e dunque risolvere.

Guarire dalle somatizzazioni

Come eliminare i disturbi psicosomatici? Per il trattamento del disturbo psicosomatico è necessario, prima di tutto, escludere qualsiasi causa di natura organica. Per esempio, parleremo di “nausea psicosomatica”, “diarrea psicosomatica” o “vomito psicosomatico” solo dopo essere certi che questi disturbi non abbiano cause fisiche.

Fatto ciò, escludendo l’utilizzo di farmaci per disturbi psicosomatici, risultano molto utili interventi terapeutici come le strategie relazionali che mirano:

  • allo sviluppo dell’autonomia individuale
  • al riconoscimento e l’espressione di conflitti
  • alla gestione delle emozioni in maniera efficace
  • alla valorizzazione del cambiamento.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.

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