Cerchi supporto per la tua crescita personale?
Trova il tuo psicologo
Valutato Eccellente su Trustpilot
Blog
/
Crescita personale
5
minuti di lettura

Il linguaggio del corpo: cos’è e come interpretarlo

Il linguaggio del corpo: cos’è e come interpretarlo
Il linguaggio del corpo: cos’è e come interpretarlo
Il linguaggio del corpo: cos’è e come interpretarlo
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
10.10.2025
Ultimo aggiornamento il
10.10.2025
Il linguaggio del corpo: cos’è e come interpretarlo
Iscriviti alla newsletter
Se ti è piaciuto, condividilo

Il nostro corpo parla una lingua silenziosa, ma incredibilmente potente. Un sopracciglio inarcato, un sorriso appena accennato, le mani che si muovono mentre cerchiamo le parole: sono tutti segnali non verbali che compongono il linguaggio del corpo. Questa forma di comunicazione non verbale, spesso inconscia, può rivelare molto più di ciò che esprimiamo a parole, trasmettendo emozioni, intenzioni e stati d’animo.

In questo articolo esploreremo insieme il mondo affascinante della psicologia del linguaggio del corpo. Vedremo perché è così importante, come imparare a interpretare i segnali più comuni e in che modo questa consapevolezza può aiutarci a migliorare le nostre relazioni e la comprensione di noi stessi.

A differenza della comunicazione verbale, basata sulle parole, il linguaggio del corpo si esprime attraverso un'ampia gamma di segnali non verbali. Questi includono le espressioni facciali, la postura, i gesti delle mani, il tono della voce e il contatto visivo.

A volte, ciò che non diciamo parla più forte di ciò che diciamo. Comprendere questo dialogo silenzioso è fondamentale per decifrare le reali intenzioni ed emozioni, nostre e altrui. Andiamo a vedere più da vicino alcuni esempi di linguaggio del corpo e il loro significato in psicologia.

psicologia del linguaggio del corpo
Womanizer- Toys - Unsplash

Cos'è il linguaggio del corpo e perché è importante

Il linguaggio del corpo, o comunicazione non verbale, è l'insieme di tutti quei segnali che inviamo e riceviamo senza usare le parole. Pensa alle espressioni facciali, ai gesti, alla postura che assumi o al tono della voce: sono tutti potenti strumenti di comunicazione che possono rivelare il nostro stato d'animo e le nostre intenzioni, a volte anche più delle parole stesse.

Il linguaggio gestuale è una componente fondamentale delle nostre interazioni quotidiane. Dalle più piccole contrazioni del viso ai movimenti più ampi del corpo, ogni gesto può trasmettere tantissime informazioni, spesso in modo più diretto e onesto delle parole.

Il linguaggio corporeo può spesso dire agli altri molto di più su ciò che pensiamo o sentiamo rispetto alle parole che usiamo.

Uno degli aspetti più affascinanti del linguaggio del corpo in psicologia è la sua natura spesso istintiva. Molti messaggi non verbali vengono inviati e ricevuti inconsciamente. Questo significa che, anche quando non ce ne rendiamo conto, il nostro corpo sta già comunicando, creando un dialogo silenzioso e continuo con chi ci circonda.

Tutti i tuoi comportamenti non verbali (i gesti che fai, la tua postura, il tuo tono di voce, quanto contatto visivo hai) costituiscono modi di comunicazione con il linguaggio del corpo e possono inviare messaggi forti.

Questa forma di comunicazione può avere un impatto enorme: può esternare imbarazzo o sicurezza, mettere a proprio agio, creare fiducia e connessione, oppure, al contrario, generare confusione e minare il messaggio che stiamo cercando di trasmettere a parole.

Anche nel silenzio più assoluto, il nostro corpo continua a comunicare. A volte, i segnali della comunicazione non verbale possono persino contraddire le nostre parole, svelando un'emozione o un pensiero che tentavamo di nascondere. È in questa discrepanza che spesso si cela la verità.

Cosa possiamo capire dalla gestualità

Forse avrai sentito parlare della famosa regola del \"7-38-55\" dello psicologo Albert Mehrabian. Secondo i suoi studi, quando c’è incongruenza tra ciò che viene detto verbalmente e ciò che viene comunicato attraverso il tono di voce o il linguaggio del corpo, l’impatto complessivo del messaggio dipende solo per il 7% dalle parole, per il 38% dalla voce e per il 55% dalla comunicazione non verbale. Sebbene questa regola non si applichi a ogni tipo di comunicazione, ci dà un'idea potente di quanto contino i segnali non verbali, specialmente quando si tratta di esprimere sentimenti e atteggiamenti.

Saper interpretare i segnali del corpo, quindi, non è come avere un superpotere, ma è una competenza che ci permette di ottenere una visione più completa e autentica di ciò che gli altri stanno comunicando. Questa consapevolezza può aiutarci a migliorare la nostra stessa comunicazione non verbale e, in contesti specifici, può essere un valido alleato per gestire e superare l'ansia, come la paura di parlare in pubblico.

L'importanza della comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale, come abbiamo visto, riveste un ruolo cruciale nelle interazioni umane, spesso trasmettendo più delle parole stesse. Sguardi, gesti, postura e espressioni facciali sono strumenti potentissimi che possono rivelare emozioni autentiche, intenzioni nascoste e atteggiamenti.

In psicologia, comprendere il linguaggio del corpo può essere molto utile per decodificare lo stato emotivo di una persona, superando le barriere che le parole possono innalzare. Esaminiamo alcuni altri vantaggi di una corretta interpretazione del corpo e del suo linguaggio:

Sviluppare la consapevolezza emotiva

Riconoscere i segnali del corpo ci aiuta a cogliere le emozioni e gli stati d'animo degli altri, anche quando non vengono espressi a parole. Questo ci permette di sviluppare una maggiore empatia. Un semplice tocco sul braccio, per esempio, può comunicare affetto e sostegno, ma a seconda del contesto e del modo, potrebbe anche essere percepito come un tentativo di prevaricazione.

Leggere i segnali del corpo ti può consentire di avere maggiori opportunità di capire cosa le persone pensano o provano veramente. È quindi possibile rispondere loro nel modo più appropriato.

Costruire la fiducia più facilmente

Quando comprendiamo il linguaggio non verbale, possiamo anche imparare a usarlo per creare fiducia in modo più consapevole. Utilizzare segnali che comunicano apertura e onestà può fare una grande differenza nella qualità delle nostre relazioni.

Prendiamo come esempio la postura: il linguaggio del corpo ci dice che assumere una postura rilassata, aperta, con braccia e gambe non incrociate, suggerisce disponibilità, apertura mentale e un atteggiamento amichevole.

Al contrario, puoi anche evitare di usare inconsapevolmente i segnali che implicano che stai dicendo bugie, che mostrano insicurezza o che nascondi qualcosa. È il caso per esempio del poker, dove il linguaggio del corpo può dire molto di un giocatore: se sta bluffando, se ha una mano pessima oppure se è indeciso.

Esprimere il proprio punto di vista con più efficacia

Comprendere il linguaggio del corpo ci offre un altro vantaggio: possiamo usarlo per esprimere meglio il nostro punto di vista. Integrando consapevolmente gesti e segnali non verbali che rafforzano le nostre parole, possiamo comunicare in modo più chiaro e assertivo.

linguaggio del corpo al lavoro
Tim Gouw - Unsplash

Il linguaggio del corpo durante un colloquio di lavoro

Pensiamo a una situazione comune come un colloquio di lavoro: qui, la padronanza del linguaggio del corpo può fare la differenza, aiutandoci a risultare più sicuri e convincenti. Ecco alcuni esempi di comunicazione non verbale da tenere a mente:

  • siediti in modo composto e tieni la schiena dritta
  • non incrociare le braccia, così da non dare l'impressione di essere poco comunicativo e sulla difensiva
  • dai una bella stretta di mano sicura, ma non eccessiva
  • non giocherellare con collane, cravatte o capelli: giocare con oggetti mentre si parla può farti apparire nervoso o disinteressato
  • non aggrapparti ai braccioli della sedia come se stessi cadendo o ti trovassi in una situazione di pericolo ma prova a mantenere una postura rilassata
  • mantieni il contatto visivo: guarda negli occhi l’interlocutore durante il colloquio.

Un valido aiuto nel lavoro di vendita

Il linguaggio del corpo gioca un ruolo decisivo anche nelle strategie di vendita. Quando il venditore adotta una comunicazione non verbale appropriata, può indurre nel cliente un’impressione involontaria, spontanea e positiva.

È altrettanto importante osservare il linguaggio del corpo del potenziale cliente per capire se stiamo facendo o meno un buon lavoro.

In particolare, è possibile osservare alcuni segnali che indicano se il potenziale cliente ha fiducia nel venditore:

  • mantiene volentieri il contatto con lo sguardo
  • si pone di fronte a lui mostrando la parte anteriore del busto
  • annuisce con la testa mentre parla.

linguaggio del corpo occhi
Andrey Zvyagintsev - Unsplash

Linguaggio del corpo: attrazione e seduzione

La comunicazione non verbale si applica a molti campi, incluso quello della seduzione. In questo ambito, capire i gesti e gli sguardi può permetterci di cogliere i segnali di un’attrazione fisica, distinguendoli dalla semplice cordialità.

I segnali non verbali, come uno sfiorarsi casuale delle mani, possono aiutarci a capire se una persona prova una reale attrazione nei nostri confronti o se il suo comportamento è dettato solo da gentilezza.

Nel gioco della seduzione, il linguaggio del corpo svolge un ruolo cruciale. Durante il corteggiamento, può aiutarci a capire se c'è un interesse reciproco. Per esempio, se il nostro interlocutore apprezza la nostra compagnia, è probabile che tenderà a spostare il corpo protendendosi verso di noi, riducendo inconsciamente la distanza.

Un altro indice di gradimento è il gesto di toccarsi i capelli, e ancora di più lo è il tentativo di entrare in contatto tattile con il nostro corpo, per esempio sfiorando un braccio o una mano. Quando poi non può toccare noi, cercherà di sfiorare i nostri oggetti.

Il contatto visivo è un altro elemento fondamentale: uno sguardo prolungato può essere un chiaro segno di interesse. Se poi l'attenzione si focalizza sulle nostre labbra, è possibile che ci sia il desiderio di un contatto più intimo, come un bacio.

Più uno sguardo diventa prolungato nel tempo nel ricercare l'altra persona, più questo può significare attrazione.

Le discipline che studiano il linguaggio del corpo

Esistono diverse discipline che analizzano la comunicazione non verbale. Tra le più importanti troviamo la prossemica, che studia come usiamo lo spazio e le distanze nelle interazioni (pensa a quanto ti avvicini a un amico rispetto a un estraneo), e la cinesica, la vera e propria scienza che studia i movimenti e i gesti del corpo.

Il termine cinesica deriva dal greco kinesis (movimento) e si focalizza proprio sull'interpretazione dei movimenti del corpo, con un'attenzione particolare alla gestualità, alle espressioni facciali, al contatto visivo e alla postura.

Uno degli studiosi più rappresentativi della cinesica è stato Paul Ekman, psicologo di fama mondiale secondo cui le espressioni facciali delle emozioni di base non sono determinate dal retroterra culturale di un determinato luogo o dalle tradizioni, ma sono universali e uguali in tutto il mondo.

Per questo è possibile usare i segnali del corpo per identificare le bugie. Agli studi di Ekman è ispirato il personaggio principale della serie TV Lie to me Cal Lightman (interpretato dall’attore Tim Roth), un noto studioso esperto in comunicazione non verbale, che mette le sue capacità a disposizione della giustizia collaborando spesso con polizia e FBI.

Le categorie di segnali del corpo

Proprio lo psicologo Paul Ekman, uno dei massimi esperti di cinesica, ha proposto una classificazione dei gesti per aiutarci a comprenderli meglio. Vediamo le principali categorie che ha identificato:

  • Gesti emblematici o simbolici: sono gesti che hanno un significato specifico e traducibile in parole, condiviso all’interno di una cultura (come il segno “OK” per dire che va tutto bene, o il pollice in su).
  • Gesti illustratori: accompagnano e sottolineano il discorso verbale, aiutando a scandire il ritmo o a enfatizzare un concetto (come muovere le mani per descrivere la dimensione di un oggetto).
  • Gesti pittogrammi: sono una sottocategoria degli illustratori e servono a 'disegnare' letteralmente una forma o un oggetto nello spazio.
  • gesti regolatori: servono a mantenere il flusso della conversazione
  • Gesti manipolatori o di adattamento: sono movimenti con cui tocchiamo noi stessi (come giocare con i capelli, toccarsi il viso). Spesso indicano un'attivazione emotiva e, se frequenti, possono segnalare stati di stress, disagio o ansia.
  • gesti indicatori dello stato emotivo: sono gesti che hanno un significato emotivo, per esempio il pugno, che può indicare l’emozione della rabbia.

segnali del corpo
Allgo an App for plus size people - Unsplash

Linguaggio del corpo: esempi pratici per interpretarlo

Per imparare a leggere il linguaggio del corpo, è utile osservare le diverse aree del corpo e come interagiscono tra loro. Ricorda sempre che un singolo gesto non ha quasi mai un significato assoluto: è il contesto e l'insieme dei segnali a darci un quadro più chiaro. Vediamo alcuni esempi di linguaggio del corpo per imparare a interpretare i segnali più comuni.

Espressioni facciali

Il viso è forse la parte del corpo più espressiva, capace di rivelare cosa pensiamo veramente attraverso micro-movimenti spesso inconsci. Le espressioni facciali possono comunicare un'incredibile gamma di emozioni in silenzio.

Come dimostrato dagli studi di Ekman, le espressioni facciali legate alle emozioni di base sono considerate universali in tutte le culture.

Tra queste ci sono:

  • felicità
  • rabbia
  • tristezza
  • disgusto
  • paura
  • sorpresa.

Secondo alcuni manuali  sulla mimica facciale e linguaggio del corpo,  inarcare le sopracciglia e sorridere viene interpretato come un segnale positivo, perché trasmette sia cordialità che sicurezza.

Toccarsi le sopracciglia e grattarle, invece, è il tipico gesto di chi vuole nascondere il proprio scetticismo in un contesto in cui sarebbe inopportuno.

Occhi

Si dice che gli occhi siano “lo specchio dell'anima”, e in effetti il contatto visivo è uno degli elementi più potenti della comunicazione non verbale. Ecco come interpretare alcuni segnali comuni:

  • Lo sguardo: uno sguardo diretto e mantenuto può indicare interesse e sincerità. Se troppo prolungato e fisso, però, può essere percepito come minaccioso. Al contrario, distogliere lo sguardo di frequente o abbassare gli occhi può essere un segnale di ansia, imbarazzo o insicurezza. In alcuni contesti, evitare il contatto visivo dopo una domanda diretta potrebbe indicare che la persona sta nascondendo qualcosa.
  • dilatazione della pupilla: pupille molto dilatate possono indicare eccitazione, attrazione o desiderio. Pupille ristrette e più piccole potrebbero indicare rabbia o umore negativo
  • alzare gli occhi al cielo: nel linguaggio del corpo può voler dire frustrazione e/o rassegnazione
  • sbattere le palpebre: sbattere le palpebre frequentemente può indicare che la persona si sente a disagio. Viceversa, sbattere poco le palpebre può indicare che quella persona stia intenzionalmente cercando di controllare i propri movimenti oculari. Per esempio, un giocatore di poker potrebbe sbattere le palpebre meno frequentemente per non sembrare entusiasta della mano che gli è stata data
  • sgranare gli occhi: può essere segnale di meraviglia, ma pure interesse e gradimento anche di tipo sessuale.

Bocca

Anche i movimenti della bocca e delle labbra offrono indizi preziosi sullo stato emotivo di una persona. Ecco alcuni esempi di linguaggio del corpo:

  • sorridere: mostra felicità, approvazione, sarcasmo o cinismo
  • sorridere a labbra strette: può indicare che la persona sta nascondendo il proprio pensiero o prova un certo disagio, pur sforzandosi di apparire cortese.
  • mordersi il labbro inferiore: può indicare insicurezza o preoccupazione
  • coprire la bocca per nascondere una reazione, come un sorriso genuino o un sorrisetto. Può essere un modo per essere educati se la persona sta sbadigliando o tossendo, ma può anche essere un tentativo di nascondere disapprovazione
  • mostrare la lingua: mordicchiare il labbro inferiore o mostrare la lingua, leggermente, passandola sulle labbra o toccando i denti frontali, può essere usato come segnale di seduzione.

Braccia

La posizione delle braccia è un indicatore molto forte del nostro grado di apertura o chiusura verso gli altri. Alcuni esempi includono:

  • tenere le braccia vicino al corpo per attirare meno l’attenzione
  • estendere le braccia per apparire più imponente, più grande o minaccioso
  • incrociare le braccia: le braccia conserte sono spesso un segnale di chiusura, difesa o disaccordo. La persona sta mettendo una barriera tra sé e l'interlocutore.
  • toccare il braccio: se il tuo partner ti tocca il braccio, mentre parli o mentre parla lui, può essere un segno di intimità
  • abbraccio: nel linguaggio del corpo abbracciare può significare amore, passione o anche odio. È un’espressione in grado di comunicare diverse emozioni.

linguaggio del corpo piedi
Engin Akyurt - Unsplash

Piedi e gambe

Spesso trascurati, i piedi e le gambe sono in realtà tra gli indicatori più onesti del linguaggio del corpo, perché sono più difficili da controllare consciamente. La loro direzione può rivelare le reali intenzioni di una persona:

  • se entrambi i piedi sono puntati verso di te o sono a forma di V verso di te, possono indicare interesse
  • se entrambi i piedi sono puntati lontano da te, specialmente a forma di V angolata, possono indicare disinteresse
  • le gambe incrociate possono indicare che la persona si sente disinteressata o chiusa
  • accavallare le gambe nel linguaggio del corpo può indicare voglia di auto-protezione.

Mani e dita

Le mani sono uno strumento di comunicazione incredibilmente versatile. Essere consapevoli del significato dei loro gesti può aiutarci a decifrare meglio le intenzioni altrui.

Ecco alcuni esempi comuni nella comunicazione non verbale delle mani:

  • dare un pollice in su in segno di approvazione
  • stringere le mani dietro la schiena
  • toccarsi rapidamente le dita
  • stare in piedi con le mani sui fianchi
  • giocare con la fede o con l’anello
  • girare i pollici
  • sfregarsi le mani
  • avere le mani incrociate
  • toccarsi i capelli
  • grattarsi il naso
  • toccarsi il mento
  • toccarsi l’orecchio.

Molti di questi gesti, come toccarsi i capelli, il mento o l'orecchio, rientrano nei segnali di auto-contatto. Spesso possono indicare uno stato di tensione, nervosismo o insicurezza: sono un modo che il corpo usa per auto-consolarsi e scaricare la tensione. ‍

Torso e postura

Il modo in cui teniamo il corpo, ovvero la nostra postura, è un elemento chiave del linguaggio del corpo. Può trasmettere una grande quantità di informazioni sul nostro stato d'animo e sulla nostra personalità, comunicando ad esempio sicurezza, apertura o sottomissione.

Stare seduti in posizione eretta, per esempio, può indicare che una persona è concentrata e presta attenzione a ciò che sta succedendo. Sedersi con il corpo piegato in avanti, d'altra parte, può implicare che la persona sia annoiata o indifferente. E ancora: dare le spalle a qualcuno mentre parla comunica disinteresse o aggressività.

Come studiare il linguaggio del corpo: corsi e libri

Per chi desidera approfondire lo studio del linguaggio del corpo, esistono diverse risorse. Sebbene non ci siano facoltà universitarie dedicate esclusivamente a questo, molti concetti vengono trattati in corsi di laurea come Psicologia, Scienze della Comunicazione e Marketing.

Online è possibile trovare un'offerta più specifica, come i corsi certificati dal gruppo di Paul Ekman, basati su decenni di ricerca scientifica sulle emozioni e le espressioni facciali.

Libri sul linguaggio del corpo

Anche i libri sullo studio del linguaggio del corpo sono una risorsa preziosa. Molti manuali possono aiutarti a identificare i segnali del corpo e a capire meglio cosa provano le persone, al di là di ciò che dicono.

Ecco di seguito un elenco dei migliori libri sul linguaggio del corpo:

  • I segreti del linguaggio del corpo, M. Pacori, Pickwick: questo libro, scritto da uno dei massimi esperti italiani dell'argomento, spiega con chiarezza cosa possiamo capire della persona che ci sta di fronte attraverso il linguaggio del corpo
  • Il linguaggio segreto del corpo. La comunicazione non verbale, A. Guglielmi, Pickwick : l’autrice spiega come conoscere il linguaggio segreto del corpo significhi anche imparare a conoscere meglio noi stessi.
  • Il dizionario del linguaggio del corpo, J. Navarro, Harper Thorsons: l’ex agente dell’FBI Navarro spiega come comprendere una persona identificando la tonalità della voce, l'estensione della voce, i gesti delle mani e altro ancora
  • Non mi freghi! I segreti del linguaggio del corpo svelati da un agente FBI , J. Navarro, Sonzogno: in questo libro, l’autore ci guida nell'affascinante mondo del linguaggio del corpo, accompagnandoci alla scoperta dei segreti che espressioni e posture involontariamente svelano
  • Il linguaggio del corpo, A. Lowen, Feltrinelli: il libro ci introduce alle teorie e alle tecniche bioenergetiche e codifica il linguaggio del corpo
  • 101 cose da sapere sul linguaggio segreto del corpo, F. Di Fant, Newton Compton Editori: questo manuale offre utili strumenti per interpretare correttamente il linguaggio del nostro corpo e di quello altrui
  • Leggere il linguaggio del corpo, A. Pease, Mondadori: questo libro sul linguaggio del corpo descrive sia come leggere i segnali sia come regolare il proprio linguaggio del corpo. Contiene molte illustrazioni che aiutano nell’interpretazione
  • Il linguaggio del corpo: interpretare con facilità il linguaggio del corpo e capire immediatamente le persone, A. Pirandola, Piemme: con questo libro avrai l'opportunità di imparare a leggere il linguaggio del corpo. Gli esercizi proposti ti permetteranno di costruire delle solide basi su cui costruire le tue capacità di lettura dei gesti del corpo
  • Il linguaggio del corpo. Capire gli altri e agire su se stessi, D. Cohen, Tarka edizioni: il volume, basato su ricerche scientifiche recenti e corredato da illustrazioni dettagliate, offre al lettore consigli pratici per imparare a leggere il linguaggio del corpo delle altre persone e a gestire il proprio
  • Il linguaggio del corpo. Guida all’interpretazione del linguaggio non verbale, J. Borg, edizioni Tecniche Nuove: organizzato in sette semplici lezioni, il libro mette a disposizione dei lettori gli strumenti necessari per diventare \"fluenti\" nel linguaggio non verbale
  • Il potere emotivo dei gesti, A. Cuddy, Sperling & Kupfer: tra le massime esperte a livello mondiale di linguaggio del corpo, in questo libro espone le sue ricerche, che si muovono tra antropologia, psicologia e neurologia, e spiega come applicarle nella vita di tutti i giorni
  • In posa. L'arte e il linguaggio del corpo, D. Morris, edizioni Johan & Levi: coniugando le sue due anime di etologo e di artista surrealista, l’autore ci guida in un singolare percorso attraverso le pose che per secoli hanno solleticato l’attenzione degli appassionati d’arte. Scopriremo così perché Napoleone aveva sempre la mano destra infilata nel panciotto e perché i sovrani erano spesso ritratti con un piede rivolto verso lo spettatore
  • Segnali del corpo. Come interpretare il linguaggio corporeo, V. Birkenbihl, Franco Angeli: il libro insegna come percepire i segnali del linguaggio corporeo con l'ausilio di numerosi esempi tratti dalla vita di ogni giorno
  • Conoscere e interpretare il linguaggio segreto del corpo e del volto. Guida completa, F. Padrini, De Vecchi editore: un libro completo per comprendere e decodificare il linguaggio del corpo
  • I linguaggi del corpo: come il corpo comunica senza parole, S. Molcho, edizioni Red!. Questo manuale ci suggerisce come utilizzare la lingua del corpo in tutte le sue sottili potenzialità: per interpretare correttamente i messaggi che ci giungono, per comunicare in modo più efficace e adeguato, per dare più peso alle parole
  • Il grande libro del linguaggio segreto del corpo , A. Gugliemi, edizioni Red!. Ricco di spiegazioni chiare e illustrazioni esplicative (con un'interessante e rivelatrice appendice sui gesti di leader politici e vip) questo è un manuale completo ed esaustivo sulla comunicazione non verbale, per imparare a riconoscere ciò che il corpo, a nostra insaputa, sta rivelando.

Comprendere il linguaggio del corpo per migliorare le relazioni

Il linguaggio del corpo è una forma di comunicazione potente e spesso involontaria. Imparare a decifrarlo non significa solo capire meglio gli altri, ma anche acquisire una maggiore consapevolezza di sé e dei messaggi che inviamo. Questa abilità può arricchire le nostre relazioni, rendendole più autentiche e profonde, sia in ambito personale che professionale.

A volte, però, la discrepanza tra ciò che sentiamo e ciò che il nostro corpo comunica può essere fonte di disagio o ansia. Se ti accorgi che la comunicazione non verbale è un'area di difficoltà che impatta il tuo benessere o le tue interazioni, parlarne con un professionista può essere un passo importante.

Uno psicologo può aiutarti a esplorare queste dinamiche e a sviluppare strategie per una comunicazione più allineata e serena. Se senti il bisogno di un supporto, puoi compilare il questionario per trovare lo psicologo Unobravo più adatto a te e iniziare un percorso verso una maggiore consapevolezza.

FAQ

Hai altre domande?

Parlare con un professionista potrebbe aiutarti a risolvere ulteriori dubbi.

Collaboratori

Il linguaggio del corpo: cos’è e come interpretarlo
Professionista selezionato dal nostro team clinico
No items found.

Condividi

Se ti è piaciuto, condividilo
Iscriviti alla newsletter

Vuoi saperne di più sul tuo benessere psicologico?

Fare un test psicologico può aiutare ad avere maggiore consapevolezza del proprio benessere.

Podcast Episodio 1

Forza e Sofferenza: Sono Connesse? Con Giulia Lamarca

In questo episodio di #ÈNormale parliamo di trasformazione, di dolore accolto e di forza ritrovata. Lo facciamo insieme a Giulia Lamarca, psicologa e content creator, che, attraverso il racconto della sua esperienza personale, ci ricorda che la vita non segue dei punti fissi, ma che possiamo sempre ridisegnarla.