Famiglia
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I nonni: una risorsa per la famiglia

I nonni: una risorsa per la famiglia
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Maria Antonietta Carami
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
Unobravo
Pubblicato il
7.2.2020

I nonni sono oggi protagonisti più che mai della vita familiare. Offrono sostegno ai figli, sia con l’aiuto economico che con l’accudimento di nipoti piccoli. I nonni così si trovano anche ad imparare nuovi modi per inserirsi tra le generazioni e nelle relazioni con i propri figli e i nipoti.

Essere nonni oggi

Nella società del passato i nonni erano deputati alla trasmissione di:

  • valori etici e religiosi
  • aspetti mitologici
  • tradizioni culturali, artistiche, culinarie.

Nella nuova struttura familiare pare che la loro funzione sia quella di custodire e trasmettere una memoria storica della società e della famiglia, diventando punto di riferimento rispetto alle precarietà che la coppia coniugale e genitoriale può trovarsi a vivere.

Se prima la dimensione dell’essere nonni era associata alla saggezza unitamente alla fase evolutiva dell’anzianità, caratterizzata a volte anche da una certa distanza emotiva, oggi pare assumere più le caratteristiche di un rapporto di contatto, calore, vicinanza emotiva e complicità tra nonni e nipoti.

 

Nonni: istruzioni per l’uso

Non c’è un manuale predefinito per fare i nonni: ci sono quelli poco partecipi, per motivi lavorativi o di salute, quelli che stanno con i nipoti durante le vacanze estive, quelli che vivono la relazione con i nipoti nella quotidianità condividendo il pranzo o la cena, portandoli al parco o aiutandoli nello svolgimento dei compiti.

In quest’ultima situazione è di fondamentale importanza che nonni e genitori si accordino in merito ad alcuni principi educativi fondamentali. Se da una parte il loro aiuto è provvidenziale e un validissimo sostegno, dall’altra può sconfinare in tensioni e disaccordi. Spesso stili di vita diversi e incongruenze educative possono dare luogo a tensioni e conflitti familiari. Questi ultimi possono manifestarsi in modo palese, alimentando un clima di sfiducia e tensione, oppure possono essere sommersi creando confusione. soprattutto nei più piccoli.

Andrea Piacquadio - Pexels

Come differenziare i ruoli per un buon equilibrio familiare?

Per rispondere a questa domanda può essere utile la metafora della casa a tre piani che rispecchiano la diversità dei ruoli:

  • al piano superiore si trovano i nonni
  • in quello di mezzo i genitori
  • in quello inferiore i figli.

 

In un sistema familiare armonico i confini sono definiti e c’è un sufficiente equilibrio tra i vari piani. La sfida evolutiva per i nonni è quella di mantenere la propria identità generazionale nonostante un impegno quotidiano nei confronti dei nipoti. Ciò significa lasciare ai genitori il loro status familiare.

In un sistema familiare in cui i confini tra i piani sono confusi, ci sono conflitti latenti tra genitori e figli e può accadere che i nonni cercano di occupare spazi che non competono loro, assumendo atteggiamenti invadenti e critici. In questo modo, da risorsa possono trasformarsi in un ostacolo nelle relazioni familiari. Il rapporto che si instaurerà con il nipote dipenderà dalla qualità della relazione genitori-nonni.

L’atteggiamento più evolutivo è quello di sostenere senza sostituirsi, adattarsi al nuovo ruolo di nonni come quella figura di riferimento adulta che si coordina con i genitori. Diventare nonni rappresenta quindi quella tappa evolutiva che concede l’opportunità di riposizionarsi all’interno del sistema familiare. Si acquisisce la consapevolezza di assumere un ruolo, frutto di un processo affettivo e di una storia, di un’educazione remota e continua che riconosce l’altro nel suo valore.

Mikhail Nilov - Pexels

I nonni: una risorsa in stanza di terapia

Nella terapia familiare la presenza dei nonni è trasversale: è possibile infatti incontrare i nonni come presenza simbolica. Nel racconto della storia familiare, attraverso la costruzione del genogramma, emerge così l’importanza della figura del nonno:

  • faro
  • narratore di storie
  • compagno di giochi.

Può anche emergere la figura di un nonno solitario, dimesso, di poche parole o nonne accoglienti, comprensive, confidenti oppure invadenti, giudicanti, distanti.

È possibile convocare i nonni come presenza reale, come consulenti speciali al servizio della terapia, testimoni di quella storia familiare mediante cui è possibile relativizzare:

  • il sintomo del bambino
  • la difficoltà dell’adolescente.

La convocazione dei nonni apre all’attivazione di nuove risorse di quella famiglia, la presenza stessa, risorsa. L’obiettivo è quello di ridare alla famiglia gli strumenti per affrontare i compiti evolutivi partendo dalle risorse relazionali interne ad essa.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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