Cerchi supporto per la tua vita familiare?
Trova il tuo psicologo
Valutato Eccellente su Trustpilot
Blog
/
Famiglia
5
minuti di lettura

La gelosia: uno sguardo relazionale dentro la famiglia

La gelosia: uno sguardo relazionale dentro la famiglia
Fabrizia Camera
Psicologa Sistemico-Relazionale
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
2.12.2025
La gelosia: uno sguardo relazionale dentro la famiglia
Iscriviti alla newsletter
Se ti è piaciuto, condividilo

In famiglia le cose non vanno come vorresti?

Unobravo è la piattaforma di psicologia online leader in Italia. Compila il questionario per trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze.

Trova il tuo psicologo
  • 100% online, flessibile e sicuro
  • Incontro conoscitivo gratuito
  • Già scelto da oltre 400.000 pazienti
9.000+ psicologi sulla piattaforma


La gelosia è uno stato emotivo particolare che nasce dal timore di perdere qualcuno a cui si è molto legati e che, in qualche modo, si sente come parte importante della propria vita. Spesso, quando si parla di gelosia, si pensa subito alla gelosia nella coppia, ma questa emozione può manifestarsi anche nei rapporti familiari. Scopriamo insieme di cosa si tratta.


La gelosia: un sentimento solo adulto?

La gelosia è un sentimento che si vive all’interno delle relazioni umane e coinvolge molteplici componenti come ansia, sospetto, possessività, umiliazione e incertezza: vissuti legati alla paura di non riuscire più a ottenere l’affetto della persona amata.

Sebbene sia più facile pensare che la gelosia emerga in età adulta, questa emozione può essere osservata anche nei bambini, soprattutto quando l’attenzione dei genitori si rivolge verso altre persone o altri bambini. Nei più piccoli, la gelosia nasce dal timore di perdere qualcosa di molto importante: l’amore e le attenzioni della figura affettiva di riferimento.

La manifestazione di questo sentimento nei bambini sembra confermare l’idea che la gelosia sia naturale e istintiva. Tuttavia, è importante ricordare che esistono numerose variabili sociali e culturali che influenzano questa emozione.

La gelosia infantile si presenta spesso quando il primogenito inizia a provare sentimenti nei confronti dei fratelli più piccoli. In particolare, tende a manifestarsi più frequentemente nei bambini tra 0 e 3 anni. Dai 4 anni circa, in generale, i bambini sembrano reagire meglio all’arrivo di un fratellino in famiglia.

Ketut Subiyanto – Pexels

In che modo si manifesta la gelosia nei bambini?

La gelosia è un sentimento che può essere difficile da riconoscere nell’infanzia, poiché spesso si nasconde dietro altre emozioni che assumono forme diverse. Ad esempio, la gelosia nei bambini può portare a cambiamenti comportamentali significativi, come ribellione, aggressività e iperattività nel fratello o nella sorella maggiore (Puig-Plana, 2010). Vediamo insieme le manifestazioni più frequenti, per imparare a riconoscerle e adottare comportamenti più adeguati al momento e al contesto.

La rabbia

L’emozione più tipica dietro cui può celarsi la gelosia è la rabbia. Può essere utile chiedersi se, dietro un atteggiamento spesso arrabbiato o aggressivo di un bambino verso il fratello, ci sia alla base proprio la gelosia.

I "capricci"

La gelosia nei bambini spesso si esprime attraverso un aumento di quelli che i genitori definiscono “capricci”. I figli iniziano a fare numerose richieste, si lamentano apparentemente senza motivo e tendono a piangere più spesso. Dietro questi comportamenti può esserci la difficoltà a condividere l’attenzione dei genitori con altri.

I comportamenti "da bambino piccolo"

Un altro scenario legato alla gelosia può essere quello in cui un figlio, ormai autonomo in alcune attività, inizia a comportarsi come un bambino più piccolo. Le regressioni nei bambini indicano che stanno vivendo un momento di difficoltà emotiva e disagio.

La competizione

La gelosia nei bambini si manifesta anche attraverso un aumento della competizione: desiderano primeggiare e ricevere lodi per ciò che fanno. Questo aspetto può avere anche risvolti positivi ma, se esasperato, può aumentare i litigi tra fratelli.

Affrontare la gelosia: un suggerimento per i genitori

È utile inquadrare la gelosia come un vissuto consueto che fa parte dell’esperienza familiare. Tuttavia, i genitori possono incontrare difficoltà nel gestire questa emozione. Ecco alcuni suggerimenti da tenere a mente per affrontare la gelosia quando si manifesta:

1) Comprendere ed accompagnare

La gelosia fa parte della relazione fraterna, è un sentimento normale e spesso inconsapevole. In gioco c’è l’affermazione di sé e la conquista del proprio ruolo nella dinamica familiare, quindi non è uno stato d’animo da condannare a priori.

2) Preservare l’unicità di ciascun bambino

L’atteggiamento di esclusività che il fratello più grande prova verso il fratellino è stato anche suo al momento della nascita e nella prima infanzia. Può essere utile raccontare aneddoti e particolari legati a quel bambino, per restituirgli una percezione di unicità.

3) Alleggerire le regressioni

È importante accogliere i gesti di regressione del bambino con empatia, aiutandolo a sentirsi compreso rispetto al suo vissuto attuale.

4) Verbalizzare

Dare un nome alle emozioni del bambino lo aiuta a comprendere ciò che sta vivendo. Accompagnarlo in questa nuova esperienza può aiutarlo a capire che ora lo spazio si deve dividere anche con il nuovo arrivato. Per il fratello maggiore, tuttavia, ci sono nuove opportunità, come l’apertura ad altri membri della famiglia, ad esempio i nonni.

5) Non dare etichette

Fare confronti e differenze, anche se a fin di bene, di solito non è utile. I paragoni tra fratelli possono contribuire a creare sfiducia e a minare l’autostima del bambino.

6) Garantire ad ognuno uno spazio mentale

Ogni figlio ha un’unicità che va valorizzata, a prescindere dal campo in cui riesce meglio.

Vika Glitter - Pexels

Il punto di vista degli esperti: la gelosia come tappa evolutiva

Secondo la psicologa e scrittrice Silvia Vegetti Finzi, la gelosia tra fratelli può rappresentare una tappa fondamentale nello sviluppo emotivo del bambino. Se accolta e gestita con empatia, questa emozione può trasformarsi in una preziosa occasione di crescita, aiutando i piccoli a sviluppare capacità come la tolleranza, la condivisione e l’autonomia.

Anche Donald Winnicott, pediatra e psicoanalista, sottolineava l’importanza di riconoscere e dare spazio alle emozioni dei bambini, senza giudicarle o reprimerle. Solo così il bambino può sentirsi sicuro nell’esprimere ciò che prova e imparare a gestire le proprie emozioni in modo sano.

Questi punti di vista ci ricordano che la gelosia non è un ostacolo da eliminare, ma un passaggio naturale che, se accompagnato con sensibilità, può rafforzare i legami familiari e la crescita personale di ogni membro della famiglia. Inoltre, la rivalità tra fratelli, se gestita correttamente, può portare allo sviluppo di abilità sociali, interpersonali e cognitive importanti per il bambino (Leung & Robson, 1991).

Un esempio concreto: la storia di Luca e Martina

Per comprendere meglio come si può manifestare e affrontare la gelosia tra fratelli, immaginiamo la storia di Luca, 4 anni, e della sua sorellina Martina, appena nata.

Nei primi giorni dopo il ritorno a casa dall’ospedale, Luca inizia a chiedere spesso di essere preso in braccio e a fare i capricci durante i pasti, comportamenti che i genitori non vedevano da tempo. Invece di rimproverarlo, la mamma e il papà scelgono di dedicargli ogni giorno un momento speciale, anche solo per leggere insieme una storia. Raccontano a Luca di quando era piccolo e di come anche lui aveva bisogno di tante attenzioni. Con il tempo, Luca inizia a mostrare curiosità verso la sorellina e a voler partecipare ai piccoli gesti di cura, sentendosi meno escluso e più parte della nuova famiglia.

Questa storia, ispirata a tante esperienze reali, mostra come l’ascolto, la comprensione e la valorizzazione delle emozioni possano aiutare i bambini a gestire la gelosia e a costruire relazioni fraterne più serene.

Strategie pratiche: prima e dopo l’arrivo del fratellino

Affrontare la gelosia richiede attenzione sia prima che dopo l’arrivo di un nuovo membro in famiglia. Un’adeguata distanza di età tra i figli e la preparazione dei bambini già presenti per l’arrivo di un nuovo fratello possono contribuire in modo significativo a ridurre la rivalità tra fratelli (Leung & Robson, 1991). Ecco alcune strategie pratiche, pensate per accompagnare i genitori in entrambe le fasi.

Prima dell’arrivo del fratellino:

  • Coinvolgere il bambino nei preparativi: Chiedere il suo aiuto nella scelta di oggetti o nella preparazione della cameretta può farlo sentire partecipe e importante.
  • Raccontare storie e aneddoti: Parlare di quando anche lui era piccolo e di come è stato accolto può rafforzare il senso di continuità e appartenenza.
  • Esprimere emozioni e aspettative: Condividere con il bambino le proprie emozioni e ascoltare le sue paure o curiosità può aiutare a creare un clima di fiducia.

Dopo l’arrivo del fratellino:

  • Dedicare momenti esclusivi: Anche pochi minuti al giorno di attenzione esclusiva possono aiutare il bambino più grande a sentirsi ancora importante.
  • Valorizzare i suoi progressi: Sottolineare le sue conquiste e responsabilità, senza caricarlo di aspettative eccessive, lo aiuta a vivere con serenità il nuovo ruolo.
  • Accogliere le regressioni senza giudizio: Se il bambino mostra comportamenti "da piccolo", è importante rispondere con comprensione, ricordando che si tratta di una fase transitoria.
  • Favorire la relazione tra fratelli: Proporre attività da fare insieme, come leggere un libro o giocare, può facilitare la nascita di un legame positivo e ridurre la competizione.
Pixabay - Pexels

Miti da sfatare sulla gelosia tra fratelli

Quando si parla di gelosia tra fratelli, spesso emergono convinzioni diffuse che possono influenzare il modo in cui i genitori affrontano questa emozione. Riconoscere e superare questi miti può essere fondamentale per sostenere i propri figli in modo più consapevole ed empatico.

  • "La gelosia è sempre un segno di cattivo carattere": In realtà, la gelosia è una risposta emotiva naturale che può emergere in qualsiasi bambino, indipendentemente dal suo temperamento. Come sottolinea la psicologa Anna Oliverio Ferraris, la gelosia fa parte del percorso di crescita e non dovrebbe essere demonizzata.
  • "Se i fratelli litigano, significa che non si vogliono bene": I conflitti tra fratelli sono normali e spesso rappresentano un modo per imparare a gestire le emozioni e a negoziare i propri bisogni. L'importante è aiutare i bambini a trovare modalità costruttive per esprimersi.
  • "Ignorare la gelosia la farà sparire": Trascurare i segnali di disagio può invece amplificare il senso di esclusione. È importante accogliere e nominare le emozioni, come suggerisce Donald Winnicott, per aiutare i bambini a sentirsi compresi e meno soli.
  • "Trattare tutti i figli allo stesso modo elimina la gelosia": Ogni bambino ha bisogni e sensibilità diverse. Offrire attenzioni personalizzate, senza cadere nei confronti, aiuta ciascun figlio a sentirsi riconosciuto nella propria unicità.

Prendersi cura delle emozioni in famiglia: il primo passo con Unobravo

Affrontare la gelosia tra fratelli può essere una sfida, ma anche un’opportunità preziosa per crescere insieme come famiglia. Se senti il bisogno di un supporto per comprendere meglio le emozioni dei tuoi figli o desideri strumenti pratici per gestire le dinamiche familiari con più serenità, puoi contare su Unobravo. Iniziare un percorso di supporto psicologico può contribuire a prendersi cura del benessere di tutta la famiglia, imparando a valorizzare ogni emozione e a costruire relazioni più forti e consapevoli. Fai il primo passo oggi stesso: inizia il questionario per trovare il tuo psicologo online.

In famiglia le cose non vanno come vorresti?

Unobravo è la piattaforma di psicologia online leader in Italia. Compila il questionario per trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze.

Trova il tuo psicologo
  • 100% online, flessibile e sicuro
  • Incontro conoscitivo gratuito
  • Già scelto da oltre 400.000 pazienti
9.000+ psicologi sulla piattaforma

FAQ

Hai altre domande?
Parlare con un professionista potrebbe aiutarti a risolvere ulteriori dubbi.

Collaboratori

Fabrizia Camera
Professionista selezionato dal nostro team clinico
Psicologa Sistemico-Relazionale
No items found.

Condividi

Se ti è piaciuto, condividilo
Iscriviti alla newsletter
No items found.