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Mood: come cambia l'umore

Mood: come cambia l'umore
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A ciascuno di noi capita di affermare di "essere di buono o cattivo umore" in relazione agli avvenimenti che sta vivendo, alle sensazioni che provengono dal proprio corpo oppure alle aspettative rispetto alla giornata da trascorrere... ma cosa si intende, esattamente, quando si parla di umore?

Che cos'è l'umore?

L’umore è una personale disposizione dell’animo: ognuno di noi possiede un umore di base, vale a dire alcune caratteristiche temperamentali (come il livello di risposta agli stimoli o l'intensità dell'espressione emotiva) individuabili sin dalla primissima infanzia, che tendono a mantenersi stabili durante il processo di crescita.

Queste caratteristiche, determinate in parte dalla genetica e in parte dalle prime esperienze di interazione con l’ambiente come neonati, sono fondamentali per determinare il carattere di ogni individuo e quindi definirne i comportamenti, le modalità di interazione con l’ambiente e  il mood. Benché siano presenti dei tratti stabili, l’umore fluttua da una condizione all’altra, a seconda dell’emozione che prevale in un dato momento.

Sbalzi d'umore: possibili cause

Tutte le tappe della nostra vita possono contribuire a continui sbalzi di umore. I cambiamenti richiedono una quota aggiuntiva di energie psico-fisiche, che talvolta la persona non è pronta ad attivare. Non si tratta solo di lutti e perdite, traumi fisici o psicologici.

Sembra contro intuitivo, ma anche eventi fortemente desiderati possono causare la rottura di un equilibrio, richiedendo uno sforzo di compensazione, tale da portare a un abbassamento dell’umore. Talvolta la persona da sola non è in grado di far fronte all’emergenza e l’alterazione dell’umore può cronicizzarsi diventando disturbo.

Tengyart - Unsplash


I disturbi dell'umore

Talvolta i cambiamenti dell'umore possono essere molto rapidi e intensi, tanto da concretizzarsi in veri e propri disturbi dell’umore,  intesi sia in senso depressivo che in senso euforico. Ne sono un esempio la depressione maggiore, la ciclotimia e il disturbo bipolare.

Umore eccessivamente basso: come riconoscerlo?

Si parla di disturbo dell’umore in senso depressivo quando il calo dell'umore comporta una compromissione del funzionamento in una o più aree di vita importanti per la persona. Un importante campanello d’allarme, spesso sottovalutato, è il ritiro sociale.

Altri sintomi da tenere in considerazione sono:

  • insonnia o ipersonnia
  • faticabilità o mancanza di energia
  • significativa perdita di peso o aumento di peso
  • marcata diminuzione  di interesse/piacere per le attività quotidiane
  • agitazione o rallentamento psico-motorio
  • sentimenti di autosvalutazione o di colpa
  • ridotta capacità di concentrarsi o indecisione.

Questi sintomi possono presentare delle fluttuazioni giornaliere, ad esempio quando nella depressione si sta meglio la sera. Vi riconoscete in queste caratteristiche? Si tratta di condizioni molto comuni, che tutti sperimentano almeno una volta nell’arco della vita: per questo motivo non è sempre facile riconoscere la presenza di un disturbo dell’umore.

Tengyart - Unsplash


Prendersi cura del proprio umore

Abbiamo visto che i cambiamenti d’umore sono una risposta naturale alle sfide di ogni giorno: non è possibile evitarli o fuggire dalle nostre emozioni, ma è certamente possibile imparare a prenderci cura di noi per favorire il nostro benessere.  

Come migliorare l'umore: 5 consigli

  1. Dosa i livelli di energia: il nostro corpo e la nostra mente sono in grado di affrontare periodi di stress anche intenso, ma hanno sempre bisogno di riposo. Imparare a prendersi del tempo di relax aiuta a mantenere un buon equilibrio psicofisico. Tra i benefici del mare ad esempio c'è l'aiutare a ripristinare uno stato di calma e benessere;
  2. Concediti qualche gratificazione: fare shopping o preparare il proprio piatto preferito, godersi un bel bagno rilassante o un film con amici e familiari, fare una passeggiata con il proprio animale domestico… sono piccole cose in cui rifugiarsi ogni giorno, che possono fare la differenza;
  3. Fai attività fisica regolarmente: l'attività fisica attiva la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che producono una sensazione di benessere e rilassamento, diminuendo anche la sensazione di fatica e di dolore cronico;
  4. Coltiva la tua autostima: impara a riconoscere e apprezzare i tuoi punti di forza. Riconoscere come sei riuscito a superare gli ostacoli e le sfide passare può aiutarti a sentirti più preparato ad affrontare quelle future.
  5. Chiedi aiuto: ricerca supporto nella tua sfera familiare o affettiva, comunicando i tuoi stati emotivi apertamente e non aver paura di chiedere un aiuto professionale.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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