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Salute mentale
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Vivere un lutto durante le festività: significato e strategie per affrontarlo

Vivere un lutto durante le festività: significato e strategie per affrontarlo
Enrico Reatini
Psicologo ad orientamento Cognitivo-Comportamentale
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
20.12.2025
Vivere un lutto durante le festività: significato e strategie per affrontarlo
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Le festività natalizie, tradizionalmente associate a calore, continuità e legami affettivi, possono diventare un periodo particolarmente complesso per chi sta attraversando un lutto. In un periodo dell’anno che socialmente richiama alla gioia condivisa, chi ha perso una persona cara sperimenta spesso un senso di discrepanza emotiva: il mondo esterno sembra procedere immutato, mentre il proprio paesaggio interiore è fratturato e diverso. 

Neelakshi - Unsplash

Festività e lutto: tra tradizioni e mancanza tangibile

Come osserva Scott (2020), la morte di una persona significativa “spezza la realtà come la conoscevamo”, costringendoci a rimettere in discussione la nostra identità, presenza e significato attraverso rituali e gesti che aiutano a ricomporre il senso del vivere. Le festività, con i loro simboli, le loro tradizioni e le loro consuetudini, diventano allora un terreno delicato ma potenzialmente trasformativo per chi è in lutto.

Questo è particolarmente evidente nella ricerca di Collins (2014), che esplora l’esperienza delle vedove in età anziana durante il periodo natalizio. I loro resoconti mostrano tutte le sfaccettature di questo periodo, dalla continuità attraverso i legami familiari, le tradizioni e le relazioni sociali ad un momento in cui la perdita diventa tangibile. 

In una prospettiva profondamente umanistica, questi vissuti rivelano la capacità delle persone di rimanere fedeli alla propria storia affettiva e, allo stesso tempo, di attivare risorse interne per attraversare il dolore, modellando nuove forme di presenza, autonomia e relazione.

Cosa significa vivere un lutto 

Il lutto è un’esperienza che irrompe nella vita con una forza capace di cambiare tutto, le nostre emozioni così come i nostri ritmi quotidiani ma anche il modo stesso in cui percepiamo il mondo intorno a noi. Come descrive Shear (2012), la morte di una persona cara può creare un improvviso senso di sospensione, un vuoto che disorienta e che rende difficile ritrovare equilibrio e continuità. Non è solo la mancanza fisica a far male, ma anche la trasformazione delle abitudini, dei ruoli e delle connessioni che davano stabilità.

Maddrell (2016) mostra come le persone in lutto costruiscono delle vere e proprie mappe emotive fatte di luoghi, gesti e oggetti che evocano ricordi e sensazioni diverse. Alcuni ambienti diventano difficili da frequentare perché riportano alla mente momenti che ora fanno male; altri, invece, possono trasmettere conforto, calma o il senso di una continuità affettiva. Anche gli spazi digitali o simbolici come fotografie, messaggi, rituali personali possono diventare punti di appoggio importanti. Riconoscere queste “mappe del dolore e del sollievo” permette a chi sta soffrendo di orientarsi nel proprio vissuto con più consapevolezza, individuando ciò che aiuta e ciò che invece richiede protezione o distanza.

Vecchi e nuove routine durante le feste

Nel periodo delle festività, queste dinamiche diventano ancora più tangibili. Le ricorrenze, i rituali familiari, gli addobbi e gli spazi condivisi che un tempo portavano gioia possono trasformarsi in luoghi emotivi complessi, dove nostalgia e mancanza si intrecciano. Accompagnare qualcuno nel lutto significa anche riconoscere quanto questo periodo possa amplificare il ricordo e rendere più difficile la gestione quotidiana del dolore. Ricordare ciò ci permette di tenere a mente come il processo di elaborazione coinvolge tanto le emozioni quanto i luoghi, le abitudini e i tempi speciali dell’anno. E proprio nelle festività,  spesso percepite come un banco di prova emotivo, la combinazione di presenza, ascolto e piccoli gesti di cura può aiutare le persone in lutto a ritrovare gradualità, continuità e, con il tempo, anche la possibilità di vivere momenti di serenità pur custodendo la memoria del legame perduto.

Esiste un modo “giusto” per vivere il dolore della perdita?

Un aspetto spesso trascurato del lutto nel periodo natalizio riguarda le credenze personali e familiari su come “si dovrebbe” vivere il dolore. Le festività, con la loro forte connotazione di calore e vicinanza, possono alimentare aspettative interne rigide come il sentirsi obbligati a “stare bene”, a mantenere un certo spirito o a non intristire gli altri. 

La ricerca clinica di Moules e colleghi (2006) mostra quanto alcune convinzioni, come l’idea che il dolore debba essere nascosto per proteggere la famiglia, o che un buon genitore debba “essere forte” anche quando è devastato, possano diventare un ulteriore fardello, ostacolando l’elaborazione del lutto. Concedersi il diritto di vivere le feste in modo diverso, più quieto o più intimo, può trasformarsi in un gesto di cura verso sé stessi e verso la propria storia affettiva. 

Il Natale non diventa così un esame da superare, ma un momento in cui dare spazio alla verità del proprio sentire, senza giudizio.

Gautan Khrisnam - Unsplash

L’importanza dei valori dopo un lutto

Nel percorso di lutto, i valori personali e familiari rappresentano una bussola interna capace di guidare la persona attraverso la disorganizzazione emotiva che segue una perdita (Couto et al., 2021). Mantenere vivi i valori non significa negare il dolore, ma offrire al lutto un contenitore che permette alla persona di riorganizzarsi intorno a ciò che resta significativo e coerente con la propria identità

Aiutiamoci con un esempio di fantasia. Immaginiamo una donna che, ogni vigilia di Natale, preparava insieme al padre i biscotti da donare ai vicini più anziani del quartiere. Dopo la sua morte, potrebbe inizialmente evitare quel gesto perché potrebbe sembrarle troppo doloroso occuparsi da sola di qualcosa che era sempre stato “loro” e perdere così un momento per lei importante.

Comprendere che non era l’azione dei biscotti in sé a dare significato, ma il valore condiviso della cura verso gli altri che quel momento rappresentava potrebbe aiutarla. Ad esempio potrebbe ripetere il gesto, o anche trovare modi completamente diversi per portare avanti lo stesso valore,  come una telefonata, un piccolo aiuto pratico o un atto di gentilezza anonimo. Questo potrebbe permetterle di sentirsi vicina al ricordo del padre e portare avanti un suo valore, trasformando una tradizione divenuta dolorosa in un’occasione di connessione affettiva.

La festività come occasione per celebrare i ricordi e la vita 

In fondo, vivere le festività nel lutto significa comunque condividere lo stesso tempo e gli stessi spazi degli altri, anche quando dentro di noi tutto sembra muoversi con un ritmo diverso. I pensieri possono viaggiare lontano, tornare indietro, fermarsi su dettagli che per gli altri passano inosservati. Ma quando ci accorgiamo che le persone che abbiamo perduto continuano a vivere nelle nostre azioni, nelle scelte quotidiane, nei gesti che ripetiamo senza quasi pensarci, possiamo ritrovare un filo sottile di continuità.

Le festività possono diventare un periodo in cui si sente il bisogno di rallentare, di proteggersi, oppure, al contrario, di cercare contatto, vicinanza, presenza. Qualsiasi direzione prenda il nostro sentire è legittima, se nasce dall’ascolto sincero di ciò che ci attraversa. Non esiste un modo giusto per stare in questo tempo, c’è solo il proprio, mutevole e unico.

A volte basta poco, una luce accesa, un ricordo detto sottovoce, un rituale reinventato, per ritrovare un punto di appoggio. 

Unobravo può aiutarti

Le festività, pur restando un tempo fragile, possono aprire uno spazio dove il dolore e la tenerezza convivono. Uno spazio in cui, con passi piccoli e incerti, torna possibile sentire che la vita sa ancora accoglierci, e che i nostri legami, anche quando cambiano forma, continuano a sostenerci.
Se stai vivendo un lutto e senti di aver bisogno di uno spazio per dare voce alla tua perdita, Unobravo può aiutarti. Compila il questionario e troverai professionisti pronti a supportarti in questo momento difficile. 

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Enrico Reatini
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Psicologo verificato
Martina Truppo
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale

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