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Le fasi del lutto: i passaggi per elaborare la perdita

Le fasi del lutto: i passaggi per elaborare la perdita
Le fasi del lutto: i passaggi per elaborare la perditalogo-unobravo
Eleonora Fiorini
Eleonora Florini
Redazione
Psicologa Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
19.4.2023

Il lutto è il processo di elaborazione del dolore e delle reazioni vissute per la perdita di una persona significativa con cui si era stabilito un sentimento di attaccamento affettivo. 

È un processo di adattamento alla separazione e richiede dei tempi adeguati con annessi rituali di separazione e manifestazioni esterne utili ad attuare specifici processi psicologici. In questo articolo approfondiremo le fasi del lutto, con un focus sulla psicologia del lutto e della sua elaborazione. 

Cos'è il lutto?

Il lutto è un processo fisiologico e, come tale, dovrebbe risolversi in un periodo di 9-18 mesi. Tuttavia, è bene sottolineare che non esiste una vera e propria regola che possa stabilire in maniera del tutto precisa quanto tempo ci vuole per elaborare un lutto.

Esiste una ritualità intorno al lutto fatta di necrologi, condoglianze dalle persone vicine, funerale, vedere e toccare il corpo della persona defunta. Questi riti hanno la finalità di suggellare il distacco ed evitare che il processo del lutto si complichi, trasformandosi in lutto patologico

Uno degli psicoanalisti che si occupò di lutto fu John Bowlby, il quale segnalò per la prima volta "le sorprendenti analogie tra reazioni alla perdita della madre dei bambini in tenera età e reazioni degli adulti colpiti da un lutto.”. 

La teoria dell’attaccamento e il lutto

Quello che si trova alla base di un lutto è qualcosa di antecedente a esso e riguarda l’attaccamento affettivo stabilito in precedenza con la persona. Si può dire che c’è lutto se c’è stata una relazione di attaccamento verso la persona venuta a mancare. 

Quanto più l’attaccamento affettivo è stato forte, tanto più forte sarà il dolore che si proverà per il distacco dalla persona amata. Ogni essere umano ha la tendenza a stabilire dei legami affettivi molto forti con determinate persone e la loro rottura comporta una situazione di stress, che si può manifestare con:

rielaborazione del lutto
Cottonbro Studio - Pexels

Le fasi di elaborazione del lutto

Quali sono le fasi dell'elaborazione del lutto? E cosa succede al cervello dopo un lutto? Nel saggio Lutto e Melanconia Freud espose la sua teoria di elaborazione del lutto, distinguendolo dalla depressione e ipotizzando che si svolgesse in tre fasi: diniego, accettazione e distacco. 

Vediamo invece di seguito le 4 fasi del lutto che J. Bowlby riconobbe e descrisse nel 1980:

  • fase dello stordimento
  • fase dello struggimento
  • fase della disperazione e disorganizzazione
  • fase della riorganizzazione.

La fase dello stordimento

Sopraggiunge dopo poche ore dalla morte e dura fino ad una settimana. Consiste in quel momento di incredulità e shock che si ha dopo la morte di un caro, una sorta di generale torpore e ottundimento che si prova nel sentire e nell’agire. Questo torpore può essere interrotto da scoppi di ira e dolore. La persona:

  • può apparire inebetita
  • sembra incapace di accettare la notizia
  • si possono presentare degli attacchi di panico.

La fase dello struggimento

Piano piano la persona inizia a rendersi conto dell’accaduto e passa così alla fase della ricerca e dello struggimento. Questa fase può durare alcuni mesi, a volte anni. Quello che si prova è un profondo senso di disorientamento per la perdita di un punto di riferimento della propria vita. In questa fase possono essere presenti:

  • dolori fisici
  • ansia
  • insonnia
  • rimuginìo.

Si alternano stati d’animo che vanno dall’accettazione della perdita, all’impossibilità di crederci. La persona sperimenta un sentimento di rabbia impotente verso chi è considerato responsabile dell’evento: il destino, o anche contro la persona stessa che è scomparsa. 

Quello che si fa in questa fase è inseguire il ricordo del defunto conservandone gli abiti, guardando le foto. Si possono presentare 2 fenomeni:

  • frequenti crisi di pianto
  • illusioni sensoriali.

Solo quando si accetta che la perdita è permanente allora scompare la collera e subentra la tristezza.

elaborare il lutto
Karolina Grabowska - Pexels

La fase della disperazione e disorganizzazione

La tolleranza del tormento emotivo permetterà, a poco a poco, di elaborare il lutto. Se la persona che deve elaborare il lutto riuscirà a dare libero sfogo alle proprie sensazioni e a dar voce alla sofferenza che prova, allora il lutto avrà un esito positivo. 

Può capitare però che questo non avvenga e che il processo di elaborazione del lutto si blocchi in questa fase. La persona che non riesce a dar voce al suo dolore permetterà a questo di rimanere dentro di sé, rendendo più complicato il processo dell’accettazione della perdita subita.

La fase della riorganizzazione

L’accettazione del lutto avverrà in modo graduale e questo permetterà di passare all'ultima fase: la ridefinizione di sé stesso e della situazione, che può durare uno o più anni. Vi sono 3 elementi caratteristici di questa fase:

  • la persona gradualmente si lascia alle spalle l’angoscia
  • si ha una ripresa significativa della progettualità 
  • si presenta una capacità di investire nel futuro.

Le fasi di elaborazione del lutto varieranno per intensità e durata a seconda di alcuni fattori:

  • personali: per esempio, problemi relazionali con la persona deceduta
  • familiari: la complessità della storia familiare
  • dipendenti dalla natura della morte: una morte aspettata o inaspettata
  • socio-culturali: presenza di un supporto esterno come una rete amicale e sociale.

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Dalle 4 alle 7 fasi del lutto

Il processo di elaborazione del lutto è stato indagato anche da altri studiosi, che hanno proposto differenti visioni degli stadi del lutto e della sua elaborazione, portando dalle tre fasi freudiane a 7 il numero di step che caratterizzano l’elaborazione del lutto e ampliando la teoria di Kübler-Ross.

Le cinque fasi del lutto di Kübler-Ross

Nel libro La morte e il morire, la psichiatra E. Kübler-Ross teorizza 5 fasi del lutto. In origine il modello faceva riferimento alla persona con diagnosi di malattia terminale, ma si può applicare anche alla persona che subisce una perdita e si trova a dover affrontare la scomparsa di una persona cara.

Per l’autrice, le cinque fasi del lutto sono:

  • rifiuto
  • rabbia
  • negoziazione
  • depressione
  • accettazione.

La fase del rifiuto

Nella fase del rifiuto, la persona non accetta l’accaduto, così come un malato terminale fa  fatica ad accettare la sua diagnosi e, per contrastare l’angoscia di morte, nega la malattia e le sue conseguenze. 

Molte persone appaiono bloccate, vorrebbero fermare il tempo e, in questa fase, il meccanismo di difesa che la mente spesso attua è la negazione, che ha una funzione protettiva rispetto alla realtà che si vive, troppo dolorosa da accettare e tollerare.

La fase della rabbia

Alla negazione segue poi una fase caratterizzata dalla presenza di emozioni intense, come la rabbia e la paura. Si tratta di un momento in cui spesso ci si pone domande come "perché proprio a me?” e  “come è potuto accadere tutto questo?” . 

La fase della rabbia rappresenta un importante momento di passaggio, perché è qui che la persona può realizzare di avere bisogno di un supporto e chiedere aiuto, oppure perdere fiducia, chiudersi in se stessa e rinunciare ad andare avanti.

La fase della negoziazione

Superata la fase della rabbia, la persona  vive quella della negoziazione, che rappresenta un tentativo di trovare una “soluzione alla morte” e di riprendere in mano la propria vita. 

Se si sta vivendo una malattia terminale, può essere presente il pensiero magico: non morirò se provo un’altra cura, se pregherò, se farò questa o quell’altra azione “scaramantica”. È una fase dove fa capolino la consapevolezza, che resta però ancorata alla speranza che la morte possa essere evitata o, nel caso di una persona in lutto, che non sia avvenuta davvero.

stadi del lutto
Pavel Danilyuk - Pexels

La fase della depressione

La fase della depressione arriva quando ci si rende conto della perdita e dell’impossibilità di contrastare la morte. 

Nei casi di malattia terminale questa fase coincide con la consapevolezza che la morte arriverà in modo ineluttabile e questo pensiero potrà portare a sperimentare i sintomi della depressione reattiva, come senso di sconforto e impotenza. 

La fase dell’accettazione

Le fasi di elaborazione del lutto di Kübler-Ross si concludono con l’accettazione, momento in cui l’angoscia lascia spazio alla piena consapevolezza dell’accaduto. 

In questa fase, in caso di malattia terminale si accetta la morte mentre, se abbiamo vissuto una perdita, possiamo trovare sogni vividi e sensazioni di presenza, che permettono di ricollocare emozionalmente la persona scomparsa, nel mondo interno del superstite, dando luogo ad un minor isolamento affettivo e sociale. 

Il ricordo e la nostalgia si stabilizzano in una dimensione interna positiva e funzionale e prendono il posto delle manifestazioni esterne del lutto come la disperazione e il pianto. Ci si crea un’immagine interna della persona cara, se ne preserva il ricordo così da rappresentare un “rifugio di serena nostalgia”.

Le 7 fasi del lutto

Le 5 fasi di elaborazione del lutto teorizzate da Kübler-Ross si arricchiscono di altri due aspetti nella teoria delle 7 fasi del lutto, in cui si aggiungono:

  • una prima fase di shock relativa al momento in cui si apprende la notizia della morte
  • un’ultima fase di speranza, che potremmo definire come un atteggiamento ottimista che lascia spazio all’idea che non tutto sia davvero perduto.
come elaborare un lutto
Pavel Danilyuk - Pexels

Cosa significa elaborare un lutto

Quanto tempo ci vuole per elaborare un lutto? Come abbiamo accennato, non c’è una tempistica uguale per tutti nell’elaborazione del lutto né esistono tecniche specifiche su come elaborare un lutto velocemente. È auspicabile, infatti:

  • concedersi il tempo per superare la perdita
  • accogliere tutte le emozioni che questa esperienza porta a sperimentare
  • elaborare e affrontare le diverse fasi del lutto
  • chiedere aiuto in caso di bisogno, per evitare che nascano altre problematiche psicologiche a esso correlate, che possono compromettere la salute mentale di chi sta vivendo questa esperienza.

Quale aiuto per elaborare un lutto?

È possibile ricominciare a vivere dopo un lutto? Cosa succede se non si elabora il lutto? A seconda dell’evento luttuoso che si sta vivendo e delle risorse a disposizione della persona, può essere più o meno difficile elaborare le diverse emozioni che possono accompagnare la perdita. 

Pensiamo, per esempio, al lutto perinatale: il modo in cui si svolge l’elaborazione del lutto e il senso di colpa che potrebbe emergere durante le diverse fasi, potrà incidere sull’equilibrio emotivo e fisico dei genitori, tanto da far insorgere una possibile depressione da lutto o un disturbo post traumatico da stress.

L’elaborazione della perdita

I meccanismi dell’elaborazione del lutto ben si adattano anche all’elaborazione di una perdita che non necessariamente deve essere causata da una morte. Per questo, anche nel caso di una relazione, si parla di “lutto da separazione” e fasi del lutto in amore.

Un’esperienza emotiva simile, per portare un altro esempio, si può trovare in caso di elaborazione del lutto e infertilità: in questa situazione, la coppia potrà trovarsi a dover elaborare la perdita del figlio fantasticato e dell’iniziale progetto familiare e genitoriale. Come trovare serenità dopo un lutto allora? 

Rivolgersi a un professionista del benessere psicologico (come uno psicologo online Unobravo) e svolgere un percorso terapeutico che possa aiutare nell’elaborazione del lutto seguendo il paziente nelle diverse fasi, può essere di grande aiuto.

Elaborare una perdita può essere doloroso, ma con il sostegno di un professionista è possibile.

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Elaborazione del lutto e terapia psicologica

Tra i tipi di psicoterapia più utilizzati per l’elaborazione del lutto ci sono la psicoterapia cognitivo comportamentale e la terapia sistemico-relazionale. Un terapeuta esperto potrà analizzare insieme al paziente gli avvenimenti luttuosi, le reazioni della persona e i meccanismi di difesa che essa ha messo in atto.

Potrà inoltre lavorare sul senso di abbandono e sulla rimozione del trauma del lutto, che possono verificarsi a seguito della scomparsa di una persona cara.

L’approccio sistemico-relazionale, inoltre, andrà a lavorare sugli effetti del trauma sull’intero sistema familiare, sugli schemi e le abitudini che hanno subito uno stravolgimento a seguito del lutto e su come ricostruire il rapporto tra i membri della famiglia trovando nuovi equilibri. 

In Unobravo, entrambi gli approcci terapeutici possono essere svolti con un percorso di terapia online.

Inoltre, quando ci si trova ad affrontare una patologia terminale, un supporto psicologico può essere di grande aiuto. È possibile sia scegliere un percorso individuale con uno psicologo della salute, in alcuni casi specializzato in psiconcologia, oppure la terapia di gruppo.  

Elaborazione del lutto: libri consigliati

Concludiamo il nostro articolo sulle fasi di un lutto e la sua elaborazione con dei suggerimenti di lettura per chi volesse approfondire il tema:

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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