Le fasi del lutto: i passaggi per elaborare la perdita

Le fasi del lutto: i passaggi per elaborare la perdita
logo-unobravo
Eleonora Florini
Redazione
Psicologa Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
17.1.2025
Se ti è piaciuto, condividilo:

Il lutto è il processo di elaborazione del dolore e delle reazioni vissute per la perdita di una persona significativa con cui si era stabilito un sentimento di attaccamento affettivo. 

È un processo di adattamento alla separazione e richiede dei tempi adeguati con annessi rituali di separazione e manifestazioni esterne utili ad attuare specifici processi psicologici. In questo articolo approfondiremo le fasi del lutto, con un focus sulla psicologia del lutto e della sua elaborazione. 

Cos'è il lutto?

Il lutto è un processo fisiologico, ma anche profondamente personale, che si manifesta in modi diversi a seconda delle persone e delle circostanze. 

Affrontare la perdita di una persona cara richiede tempo, energia e, soprattutto, consapevolezza che il dolore fa parte di un processo naturale

Esiste una ritualità intorno al lutto fatta di necrologi, condoglianze dalle persone vicine, funerale, vedere e toccare il corpo della persona defunta. Questi riti hanno la finalità di suggellare il distacco ed evitare che il processo del lutto si complichi, trasformandosi in lutto patologico.

Secondo alcune teorie psicologiche, il lutto si compone di diverse fasi, ognuna con caratteristiche peculiari che aiutano a elaborare la perdita e ad andare avanti.

Le 5 fasi del lutto secondo Elisabeth Kübler-Ross

Elisabeth Kübler-Ross, psichiatra svizzera, ha studiato l’accettazione del lutto (grieving) e individuato cinque fasi che descrivono il percorso emotivo di chi affronta una perdita. 

Questi passaggi, descritti nel suo libro La morte e il morire, rappresentano una guida per comprendere il processo di elaborazione del lutto, sebbene in origine il modello faceva riferimento alla persona con diagnosi di malattia terminale.

Negazione

La negazione è una reazione iniziale che aiuta a ridurre lo stato di shock emotivo. Un meccanismo di difesa che ha una funzione protettiva rispetto alla realtà che si vive, troppo dolorosa da accettare e tollerare. 

In questa fase, la persona può rifiutare la realtà della perdita, sperimentando uno stato di ottundimento mentale e confusione. 

Questa difesa temporanea offre il tempo necessario per affrontare gradualmente l’accaduto.

rielaborazione del lutto
Cottonbro Studio - Pexels

Rabbia

Man mano che la realtà diventa più evidente, può emergere la rabbia. Questa fase è caratterizzata da domande come “perché proprio a me?” o “non è giusto!”. 

La rabbia può essere diretta verso persone vicine, il defunto o entità superiori, e rappresenta una tappa importante per elaborare il dolore.

Contrattazione

Durante questa fase, si cerca di ripristinare un senso di controllo con pensieri come: “se solo avessi fatto qualcosa di diverso” o “se solo fossi stato più presente”. 

La contrattazione è spesso accompagnata da senso di colpa e rimpianto.

Depressione

La fase della depressione per lutto è caratterizzata da profonda tristezza, in cui la persona si confronta con il vuoto lasciato dalla perdita. 

La depressione post lutto può manifestarsi con sintomi della depressione reattiva come senso di sconforto e impotenza. Tra i sintomi fisici si possono sperimentare insonnia, perdita di appetito e stanchezza. 

È essenziale distinguere questa fase dal lutto patologico o dalla depressione clinica, che potrebbe richiedere il supporto di un professionista della salute mentale.

Accettazione

Accettare la morte di una persona cara non significa dimenticarla, ma imparare a convivere con la perdita. 

In questa fase, l’angoscia lascia spazio alla piena consapevolezza dell’accaduto e si riesce a integrare il ricordo del defunto nella propria vita, trovando nuovi significati e prospettive.

Il ricordo e la nostalgia si stabilizzano in una dimensione interna positiva e funzionale e prendono il posto delle manifestazioni esterne del lutto come la disperazione e il pianto. Ci si crea un’immagine interna della persona cara, se ne preserva il ricordo così da rappresentare un “rifugio di serena nostalgia”.

John Bowlby e le 4 fasi del lutto

Quali sono le fasi dell'elaborazione del lutto? E cosa succede al cervello dopo un lutto? Nel saggio Lutto e Melanconia Freud espose la sua teoria di elaborazione del lutto, distinguendolo dalla depressione e ipotizzando che si svolgesse in tre fasi: diniego, accettazione e distacco.

John Bowlby, nel libro Attaccamento e perdita (1980), ha invece descritto il lutto come un processo in quattro fasi. Queste fasi, basate sul legame emotivo con la persona scomparsa, evidenziano il modo in cui gli esseri umani possono affrontare la separazione.

Fase dello stordimento e dell’incredulità

Questa fase iniziale, che sopraggiunge dopo poche ore dalla morte e dura fino ad una settimana, è caratterizzata da shock e confusione. La persona può sentirsi emotivamente paralizzata, incapace di accettare quanto accaduto. Questo torpore può essere interrotto da scoppi di ira e dolore.

Karolina Grabowska - Pexels

Fase della ricerca e struggimento

In questa fase, che può durare mesi o addirittura anni, la persona in lutto sente un desiderio intenso di riunirsi con chi è scomparso, spesso accompagnato da sentimenti di colpa e disperazione.

In questa fase possono essere presenti dolori fisici, ansia, insonnia e rimuginio.

Quello che si fa in questa fase è inseguire il ricordo del defunto conservandone gli abiti, guardando le foto. Si possono presentare frequenti crisi di pianto e illusioni sensoriali.

Solo quando si accetta che la perdita è permanente allora scompare la collera e subentra la tristezza.

Fase della disorganizzazione e disperazione

Man mano che la realtà della perdita si fa strada, emergono sentimenti di vuoto e mancanza di significato. È comune sentirsi sopraffatti dalla tristezza e dalla consapevolezza della definitiva assenza del proprio caro.

Può capitare però che questo non avvenga e che il processo di elaborazione del lutto si blocchi in questa fase. La persona che non riesce a dar voce al suo dolore permetterà a questo di rimanere dentro di sé, rendendo più complicato il processo dell’accettazione della perdita subita.

Fase della riorganizzazione

Questa fase rappresenta l’inizio di una nuova normalità. La persona riesce a ristrutturare la propria vita, integrando il ricordo del defunto e trovando nuovi equilibri. 

Durante la fase della riorganizzazione la persona si lascia gradualmente alle spalle l’angoscia, riprende a fare progetti ed è di nuovo capace di investire nel futuro.

Sintomi comuni del lutto

Il lutto non si manifesta solo a livello emotivo, ma può avere ripercussioni fisiche e comportamentali. Tra i sintomi più comuni possiamo trovare:

  • ottundimento mentale, con difficoltà di concentrazione e memorizzazione
  • dolore fisico, spesso percepito come un senso di vuoto o pesantezza
  • apatia o indifferenza emotiva, che può portare a un distacco dalle attività quotidiane.
  • alterazioni del sonno e dell’appetito, con insonnia o perdita di peso.

In caso di lutto non elaborato, questi sintomi possono persistere per anni, impedendo una sana elaborazione della perdita. È importante riconoscerli e, se necessario, rivolgersi a uno specialista.

RDNE Stock Project - Pexels

Come affrontare il lutto

È possibile ricominciare a vivere dopo un lutto? Cosa succede se non si elabora il lutto? A seconda dell’evento luttuoso che si sta vivendo e delle risorse a disposizione della persona, può essere più o meno difficile elaborare le diverse emozioni che possono accompagnare la perdita. 

Pensiamo, per esempio, al lutto perinatale: il modo in cui si svolge l’elaborazione del lutto e il senso di colpa che potrebbe emergere durante le diverse fasi, potrà incidere sull’equilibrio emotivo e fisico dei genitori, tanto da far insorgere una possibile depressione da lutto o un disturbo post traumatico da stress.

Per evitare di ammalarsi dopo un lutto e affrontarlo in modo sano, è importante concentrarsi su alcune attività.

Bisogna imparare ad accettare le proprie emozioni, evitando di reprimerle. È consigliabile partecipare ai rituali di separazione, come funerali e commemorazioni, che possono aiutare a dare un senso di chiusura.

In caso di bisogno, cercare supporto da amici, familiari o gruppi di auto-aiuto e considerare anche il sostegno psicologico, soprattutto in caso di lutto complicato o depressione persistente. Anche mantenere una routine sana, dedicandosi ad attività che favoriscano il benessere fisico e mentale, può essere utile per tornare alla normalità e superare la perdita.

Elaborazione del lutto e terapia psicologica

Tra i tipi di psicoterapia più utilizzati per l’elaborazione del lutto ci sono la psicoterapia cognitivo comportamentale e la terapia sistemico-relazionale. Un terapeuta esperto potrà analizzare insieme al paziente gli avvenimenti luttuosi, le reazioni della persona e i meccanismi di difesa che essa ha messo in atto.

Potrà inoltre lavorare sul senso di abbandono e sulla rimozione del trauma del lutto, che possono verificarsi a seguito della scomparsa di una persona cara.

L’approccio sistemico-relazionale, inoltre, andrà a lavorare sugli effetti del trauma sull’intero sistema familiare, sugli schemi e le abitudini che hanno subito uno stravolgimento a seguito del lutto e su come ricostruire il rapporto tra i membri della famiglia trovando nuovi equilibri. 

In Unobravo, entrambi gli approcci terapeutici possono essere svolti con un percorso di terapia online.

Inoltre, quando ci si trova ad affrontare una patologia terminale, un supporto psicologico può essere di grande aiuto. È possibile sia scegliere un percorso individuale con uno psicologo della salute, in alcuni casi specializzato in psiconcologia, oppure la terapia di gruppo. 

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

Potrebbero interessarti

Il journaling: un viaggio interiore attraverso la scrittura
Crescita personale

Il journaling: un viaggio interiore attraverso la scrittura

Le emozioni primarie e secondarie
Crescita personale

Le emozioni primarie e secondarie

Psicologia del regalo: il senso psicologico del donare
Crescita personale

Psicologia del regalo: il senso psicologico del donare

scopri tutti gli articoli