Sempre più atteso come occasione per fare affari, acquisti e regali, il Black Friday ha varcato i confini americani diffondendosi in diverse aree del mondo (dall’Europa, all’Australia, passando per la Russia e il centro America). Proveremo a capire da dove nasce e quali radici culturali lo accompagnino districandoci tra la paura di rimanere esclusi dall’occasione imperdibile e la spinta a produrre e consumare.
L’origine del Black Friday
Il venerdì nero (traduzione letterale del termine) nasce negli Stati Uniti per indicare il giorno successivo alla Festa del Ringraziamento, che si celebra il quarto giovedì di Novembre.
La festa del ringraziamento: di cosa si tratta?
La prima testimonianza del giorno del ringraziamento risale al 1621 nelle comunità di padri pellegrini del Massachusetts. Venne istituita per ringraziare del raccolto e dell’andamento dell’annata agricola. Lincoln la ufficializzò nel 1863 fissando la data della celebrazione nel quarto giovedì di novembre. Oggi, sebbene il significato religioso sia di minore importanza, la festa è stata mantenuta come occasione di ritrovo in famiglia. Il tipico tacchino ripieno, il purè di patate, la salsa di mirtilli, i piatti a base di zucca, le parate e le partite di football in televisione rappresentano il menù tipico di questa ricorrenza.

Perché si chiama Black Friday?
Il termine si deve al traffico e all’affollamento registrato nel 1961 a Philadelphia nel giorno successivo al Ringraziamento. Code in strada e ressa nei negozi resero il venerdì nero.
Un evento indissolubilmente intrecciato al commercio.
Fin dal 1952, il Black Friday sancisce l’inizio della corso al regalo natalizio negli Stati Uniti. Iniziative commerciali, proposte pubblicitarie, marketing e scontistica pensati per fare da volano al consumo in vista delle festività.
L’impatto sul volume di affari del venerdì nero è divenuto nel tempo indicatore delle abitudini dei consumatori e della buona salute del commercio. Da un solo giorno l’evento è stato esteso a intere settimane precedute anche da iniziative online con la diffusione dell’ e-commerce.
Dal Black Friday al Cyber Monday
La corsa al regalo si è progressivamente estesa nel tempo abbracciando il periodo antecedente e quello successivo al venerdì nero. Il lunedì successivo al weekend post Ringraziamento è stato dedicato alla scontistica sui prodotti elettronici. Altra proposta con cui il marketing ha blandito i consumatori con offerte irrinunciabili circa gli ultimi prodotti. Telefoni, tablet, pc smart watch e consolle da sogno proibito divengono per un giorno o per una settimana (dal cyber monday alle cyber week il passo è breve) alla portata di tutti o quasi. Le scontistiche incentivano la corsa all’ultimo modello e il consumo di massa.
Black Friday tra FOMO e consumismo
Per ore in coda pur di acquistare un capo di abbigliamento, un prodotto elettronico, un sogno? Il circo capitalistico mette in scena il suo spettacolo invitando i consumatori a trasformarsi in acrobati che tra conti e bollette cercano di rimanere in equilibrio pur di acquistare. “Creare il bisogno” ci direbbe uno strepitoso Di Caprio in “The Wolf of Wall Street”.
Il Natale incombe tormentando con i dubbi circa cosa regalare. Il desiderio di non sfigurare spinge a sgomitare pur di accaparrarsi l’offerta migliore. Non importa se non sempre si tratta di acquisti di cui abbiamo bisogno. Non sempre gli atteggiamenti sono calmi e pacifici, al contrario in alcuni casi la sfida all’ultimo regalo vede comportamenti pericolosi e fonte di rischio per se stessi e per gli altri (Simpson et al., 2011). In alcuni casi si può riscontrare una sorta di FOMO legata alle giornate di shopping.

Cos’è la FOMO e come si collega al Black Friday?
Con il termine FOMO (acronimo di fear of missing out, letteralmente paura di essere esclusi) si fa riferimento alla sensazione di angoscia derivante dal timore di perdersi qualcosa (un evento, un’occasione particolare).
Questa particolare forma di ansia sarebbe utilizzata da brand e aziende per influenzare le tendenze al consumo soprattutto delle nuove generazioni (Lamba, 2021). Se non hai l’ultimo modello di… sei out.
Questo potente messaggio trasforma le offerte del venerdì nero in un’occasione preziosa di “raibilitarsi” agli occhi dei gruppi sociali di appartenenza. Grazie agli sconti anche io posso entrare nel club dei possessori di un determinato bene!
Cosa si nasconde dietro al successo del Black Friday?
Da quanto emerge in letteratura (Lennon et al., 2018; VerHarr, 2015) il successo del Black Friday sarebbe legato a:
- l’abbondanza di offerte
- la gratificazione immediata
- il vantaggio dello shopping sociale
La speranza di concludere gli affari, la frenesia, la competizione, l’eccitazione, la dimensione collettiva di comportamento di massa influenzano le emozioni e i comportamenti dei consumatori, trasformando la corsa all’acquisto in una sorta di show o di gara (Lennon et al., 2018).
Black Friday: istruzioni per l’uso
Alla luce del nostro assorbimento nella società dei consumi, sarebbe quantomeno ipocrita demonizzare iniziative di questo tipo. Possiamo provare però ad approcciarci agli sconti con uno spirito critico utile a limitare conseguenze rischiose per il nostro portafoglio e per il nostro pianeta (è innegabile che approcci consumistici abbiano un impatto in termini di inquinamento).
Ecco allora alcune istruzioni per l’uso utili a vivere il Black Friday come un gioco senza esagerare esponendosi a rischi:
- Prepariamo una lista dei desideri provando a valutare cosa ci serve, cosa è un gradito di più e cosa è superfluo;
- Verifichiamo i prezzi facendo riferimento a diverse fonti;
- Possibilmente accanto all’e-commerce cerchiamo di valorizzare proposte e offerte di esercizi commerciali presenti sul territorio;
- Diffidiamo di sconti esagerati, siti e link sospetti;
- Valutiamo attentamente acquisti legati al fast fashion o a prodotti che potenzialmente possono impattare negativamente su ambiente e mano d’opera (in alcuni casi dietro a prezzi stracciati si possono nascondere sfruttamento e lavoro sottopagato in condizioni rischiose);
- Seguiamo e informiamoci circa le policy di brand e aziende in modo da privilegiare comportamenti virtuosi;
- Prima di cliccare o mettere mano al portafoglio proviamo a chiederci “mi serve davvero? Lo utilizzerò veramente?”.

Black Friday: da consumarsi responsabilmente
Luci, offerte, sconti, occasioni, soddisfazione per l’acquisto, caccia all’affare si mescolano in un rito che diviene sociale. Intere famiglie si riuniscono e trascorrono giornate alla ricerca dell’occasione perfetta per un regalo. Indubbiamente il volume di affari gonfia le tasche di aziende e multinazionali, ma offre anche occasioni di lavoro. La tematica ambientale con l’impatto dei comportamenti di consumo è sempre di più attenzionata. Riflessioni circa l’esercizio critico della scelta del come, del dove e del cosa acquistare sono doverose. Black Friday tra luci e ombre insomma, Black Friday da consumarsi responsabilmente.



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