Per percorso psicologico si intende qualsiasi cammino guidato da un professionista della salute mentale, volto a offrire un supporto qualificato e personalizzato. Un elemento fondamentale di ogni percorso dovrebbe essere la creazione di uno spazio proprio, professionale e quindi “diverso” dalla quotidianità, privo di giudizio e censura, in cui la persona possa sentirsi libera di esprimere – o anche di non esprimere, se non se la sente – ciò che pensa e sente.
In questo contesto, l’intervento telefonico strutturato, fondato sulle competenze di base del counselling, rappresenta uno strumento prezioso perché facilita l’orientamento e la presa in carico da parte dei servizi assistenziali e psicologici, non solo per le persone che vivono un disagio ma anche per i loro familiari e per gli stessi professionisti (Mazzei, 2025).
Esistono diversi tipi di percorso psicologico?
I percorsi possono essere diversi per:
- durata
- relazione (sono composti da esseri umani in relazione tra loro)
- setting, ossia l’ambito in cui si svolgono (privato, pubblico o istituzionale, come per esempio centri di salute mentale, consultori, centri specializzati).
Il setting terapeutico e la durata dipendono dalle esigenze e dalle possibilità dell’individuo. Ogni figura professionale ha delle competenze di base in comune e delle competenze specifiche.
Differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra
Cosa fa lo psicologo di diverso dagli altri professionisti della salute mentale?
Spesso la distinzione tra psicoterapeuta, psicologo e psichiatra non è conosciuta:
- lo psicologo è abilitato a svolgere attività di diagnosi, prevenzione, abilitazione, riabilitazione e sostegno, con competenze teoriche e pratiche derivanti da laurea magistrale, tirocinio di un anno post-laurea ed esame di Stato
- lo psicoterapeuta possiede, in aggiunta, una formazione quadriennale sia teorica che pratica, spesso comprensiva di analisi personale obbligatoria. Esatto, il vostro terapeuta probabilmente è stato in terapia. Se tutto è andato come avrebbe dovuto, avrà già affrontato i propri problemi, diventando una persona sufficientemente consapevole ed equilibrata pronta ad aiutarvi al meglio. Lo psicoterapeuta è abilitato al trattamento di disagi e sofferenza psicologica
- Lo psichiatra è laureato in medicina e specializzato in psichiatria. Può prescrivere farmaci.

Quanto dura un percorso psicologico?
Lo scopo di qualunque percorso è quello di concludersi, a meno che non si tratti di casi molto gravi o ci siano specifiche esigenze dell’individuo. La “durata limitata” di un percorso psicologico è fondamentale affinché la persona possa acquisire l’equilibrio e gli strumenti necessari per affrontare in autonomia sia il proprio mondo psichico sia le sfide dell’ambiente esterno.
La scelta tra un percorso a breve, medio o lungo termine dipende non solo dalle difficoltà percepite e dal desiderio di crescita personale, ma anche dalla complessità delle condizioni psicologiche presenti. Ad esempio, recenti studi hanno evidenziato che la relazione più forte individuata da modelli basati sui dati è tra disagio psicologico, come ansia e depressione, e disabilità (β=1.524, P = .006) (Liew et al., 2023), suggerendo che situazioni di maggiore disagio possono richiedere interventi più strutturati e prolungati.
Il professionista, quindi, cerca sempre di individuare la soluzione migliore insieme alla persona, integrando la propria valutazione clinica e umana con i desideri e i bisogni individuali, per costruire un percorso realmente personalizzato.
Durata e frequenza degli incontri: cosa sapere
Uno degli aspetti che spesso genera dubbi riguarda la durata e la frequenza degli incontri nel percorso psicologico. Secondo le linee guida del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), una seduta individuale dura in media tra i 45 e i 60 minuti.
La frequenza degli incontri è generalmente settimanale, soprattutto nelle fasi iniziali, per garantire continuità e favorire il processo di cambiamento. In alcuni casi, la frequenza può essere quindicinale o adattata alle esigenze della persona e agli obiettivi del percorso.
Il numero totale di sedute necessarie varia molto: alcuni percorsi brevi possono concludersi in 8-12 incontri, mentre altri, più approfonditi, possono durare diversi mesi o anche anni. La durata dipende da fattori come la complessità delle difficoltà, la motivazione personale e il tipo di obiettivi che si desidera raggiungere.
È importante ricordare che il percorso psicologico è flessibile e viene costruito insieme al professionista, adattandosi alle necessità e ai tempi di ciascuno.

Terapia individuale, di coppia e di gruppo: differenze e caratteristiche
Il percorso psicologico può assumere forme diverse a seconda delle esigenze della persona e del tipo di difficoltà da affrontare. Le principali modalità sono:
- Terapia individuale: Si svolge tra una persona e il professionista ed è indicata quando si desidera lavorare su aspetti personali, come ansia, depressione, autostima o momenti di crisi. Permette un’attenzione personalizzata e un lavoro profondo sulle proprie emozioni e pensieri.
- Terapia di coppia: Coinvolge entrambi i partner e si concentra sulle dinamiche relazionali, sulla comunicazione e sulla gestione dei conflitti. È utile quando le difficoltà riguardano la relazione e si desidera migliorare la qualità della vita di coppia.
- Terapia di gruppo: Prevede la partecipazione di più persone con problematiche simili, guidate da uno o più professionisti. Favorisce il confronto, il sostegno reciproco e la condivisione di esperienze. Può essere particolarmente utile per lavorare su temi come l’ansia sociale, la gestione delle emozioni o il supporto in momenti di cambiamento.
La scelta della modalità più adatta dipende dagli obiettivi personali, dalla natura delle difficoltà e dalle preferenze individuali. In ogni caso, il professionista aiuta a individuare il percorso più efficace per il benessere psicologico.
Le fasi di un percorso psicologico: cosa aspettarsi
Un percorso psicologico si articola generalmente in diverse fasi, ognuna con obiettivi e caratteristiche specifiche. Conoscere queste tappe può aiutare a vivere l’esperienza con maggiore consapevolezza e serenità. Il modello operativo adottato ha permesso la ridefinizione della domanda degli utenti in termini di bisogni e aspettative, migliorando l'efficacia del percorso psicologico (Mazzei, 2025).
- Colloquio iniziale: Questa prima fase è dedicata alla conoscenza reciproca tra la persona e il professionista. Si raccolgono informazioni sulla storia personale, sulle difficoltà attuali e sulle aspettative rispetto al percorso. È anche il momento in cui si definiscono insieme gli obiettivi e si valutano le modalità di lavoro più adatte.
- Fase di valutazione: In alcuni casi, il professionista può proporre strumenti di valutazione (come questionari o test psicologici) per comprendere meglio la situazione e individuare le strategie più efficaci. Questa fase può richiedere alcuni incontri.
- Trattamento o intervento: È il cuore del percorso psicologico. Qui si lavora attivamente sui temi portati dalla persona, utilizzando tecniche e strumenti specifici in base all’approccio del professionista. Gli incontri sono generalmente a cadenza settimanale e durano circa 50-60 minuti.
- Monitoraggio e verifica dei progressi: Periodicamente, si riflette insieme sui cambiamenti avvenuti, sugli obiettivi raggiunti e su quelli ancora da esplorare. Questo aiuta a mantenere la motivazione e a orientare il lavoro.
- Conclusione: Quando gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti o la persona si sente pronta, si pianifica la chiusura del percorso. La conclusione è un momento importante, in cui si valorizzano i risultati ottenuti e si riflette sulle risorse acquisite per affrontare in autonomia le sfide future.
Ogni percorso è unico e può variare nei tempi e nelle modalità, ma queste fasi rappresentano una traccia comune che aiuta a orientarsi e a ridurre l’incertezza rispetto a ciò che accadrà.
Ho bisogno di un percorso psicologico?
Spesso sentiamo dire “Tutti dovrebbero andare dallo psicologo!” oppure "Lo psicologo non serve". Nessuna delle due affermazioni è assoluta. Ma allora quando andare dallo psicologo e come scegliere lo psicologo più adatto a soddisfare le proprie esigenze?
Se senti di stare male e di aver bisogno di un aiuto professionale, allora rivolgiti a un professionista della salute psicologica. La divisione netta tra salute fisica e psichica è uno stereotipo, anche se non tutti se la sentono di intraprendere un percorso psicologico, ed è comprensibile. Conoscere la propria sofferenza non è mai semplice, ma se si vuole farlo, i professionisti della salute mentale saranno in grado di offrire tutta la loro empatia e umanità.
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