Salute mentale
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“Lo psicologo non mi aiuta”: che fare?

“Lo psicologo non mi aiuta”: che fare?
Pubblicato il
1.7.2022

Hai deciso di iniziare una terapia psicologica. Hai cominciato a svolgere le sedute con il terapeuta che hai scelto ma, dopo un po’ di tempo, non noti nessun cambiamento o il miglioramento che aspettavi. Ecco che pensi “lo psicologo non mi aiuta, meglio rinunciare”.

Ti sembrerà strano che proprio noi di Unobravo, servizio leader in Italia di psicologia online, trattiamo questo argomento. Invece è molto importante non sottovalutare questo tema, e cercare di analizzare perché la terapia psicologica in alcuni casi non funziona e quando una psicoterapia non sta funzionando.

“Lo psicologo non serve”

Ti è mai capitato di sentir dire “andare dallo psicologo non serve” o addirittura “la psicologia non serve a niente”? Per gli psicologi e i professionisti che si occupano di salute mentale, purtroppo queste sono frasi ricorrenti.

Si tratta di un pregiudizio ben radicato nella nostra cultura, che ancora oggi giudica come “matto” o “malato” chi decide di rivolgersi a un terapeuta per ritrovare il benessere psicologico, imparare a gestire una situazione emotivamente complessa, superare una difficoltà o semplicemente dedicarsi attivamente alla propria crescita personale.

Ma è vero che “lo psicologo non serve a niente” e che anche “la psicoterapia non serve a niente”? Proviamo ad analizzare le possibili cause per cui la psicoterapia non funziona, tenendo bene a mente cosa fa uno psicologo a seconda dei diversi rami della psicologia e perché possiamo scegliere di iniziare una terapia psicologica.

Lo psicologo: conosciamo questa figura professionale

Uno psicologo è un professionista della salute mentale. Per poter esercitare la professione deve aver conseguito la laurea ed essere iscritto all’Albo degli Psicologi della propria regione o provincia. Come evidenziato nella legge 56/1989:

“La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.”

Proprio per questo, possiamo incontrare la figura dello psicologo, ad esempio negli ambiti:

  • dello sport
  • delle aziende
  • della scuola
  • delle forze di Polizia
  • degli enti e strutture che si occupano di accoglienza o di assistenza ad anziani.

Scegliere di fare terapia psicologica

Andare dallo psicologo è una scelta che si basa su una serie di motivazioni molto personali. Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, questa scelta può essere dettata, ad esempio:

  • dal bisogno di gestire e comprendere le proprie emozioni
  • dalla necessità di migliorare la propria autostima
  • dalla volontà di affrontare un momento difficile con maggiore consapevolezza.

Naturalmente queste sono solo alcune delle infinite ragioni per cui una persona può scegliere di intraprendere un percorso psicoterapeutico o psicologico. 

Gli elementi da valutare sono molteplici e possono riguardare, ad esempio:

cosa fare se sei in psicoterapia e questa non funziona
SHVETS production - Pexels

Perchè la terapia non ti ha aiutato?

Diverse sono le motivazioni per cui una terapia psicologica potrebbe non averti aiutato. Le più comuni sono:

  1. aspettative errate di chi si rivolge allo psicologo
  2. la motivazione al cambiamento
  3. l’orientamento teorico dello psicologo 
  4. la mancanza di una salda alleanza terapeutica.

Prima di analizzarle una per una, ricordiamo che trovare lo psicologo che fa per noi può non essere una cosa che riesce  al primo colpo. È molto importante non scoraggiarsi e continuare a percorrere la strada verso il proprio benessere mentale, anche se in passato la terapia non ha funzionato.

Le aspettative di chi svolge una terapia psicologica

Chi ha avuto esperienze negative con uno psicologo sarà pronto a sostenere che: 

  • “non mi è servita la psicoterapia”
  • “spendere soldi per uno psicologo non serve a nulla”
  • “per la mia autostima la psicoterapia non mi ha aiutata”.

O addirittura, entrando nel dettaglio, “la psicoterapia cognitivo-comportamentale non funziona”. Certamente dipende dalla ragione per cui ci si rivolge a un terapeuta. A volte le aspettative sono molto alte e si desiderano risultati immediati. Tuttavia non possiamo stabilire a priori di quante sedute dallo psicologo avremo bisogno prima di stare meglio.

Bisogna però riflettere sul fatto che una frase come “la terapia cognitivo comportamentale non funziona” rivela qualcosa di importante delle aspettative con cui ci si rivolge a un professionista. Un percorso terapeutico è graduale e entrano in gioco tanti fattori come ad esempio:

  • la difficoltà nell’iniziare la terapia
  • la difficoltà a parlare di sé
  • il timore di essere giudicati.

Una questione di motivazione

Iniziare un percorso psicologico significa innanzitutto sentire di avere la motivazione di farlo. Sembrerà una cosa banale, ma a volte la frase “lo psicologo non serve a nulla” può derivare da un comportamento del paziente indipendentemente dal professionista e dalla differenza tra psicologo e psicoterapeuta in termini di metodi. Facciamo un esempio:

Ci stiamo rivolgendo a un terapeuta perché siamo tremendamente stressati dal nostro lavoro. Spendiamo più ore del dovuto a leggere e inviare email, rinunciamo alle serate tra amici perché dobbiamo consegnare quel progetto, abbiamo perso di nuovo un anniversario importante perché dovevamo lavorare. Non riusciamo a cambiare questo comportamento da soli, e la terapia può aiutarci a mettere a fuoco le nostre priorità.

Ma se poi non siamo disposti a modificare anche in maniera graduale le nostre abitudini, a prendere sul serio il cambiamento, come potremmo stare meglio? Uno psicologo non prende decisioni al posto del paziente, non impone alcuna scelta e non influenza le sue convinzioni. Il cambiamento deve partire da noi.

L’approccio dello psicologo

Un altro dei motivi per cui si può avere difficoltà a capire come scegliere lo psicologo è legato al fatto che esistono tanti orientamenti teorici o (“approcci”) alla terapia, come quelli:

  •  sistemico relazionale
  •  psicoanalitico
  • psicodinamico
  •  gestaltico
  • cognitivo comportamentale. 

Proprio per questo motivo potresti trovarti a intraprendere un percorso psicologico senza sapere se quell’approccio è quello che fa per te

Ci sono approcci che lavorano maggiormente sul passato e sulle dinamiche inconsce del paziente, altri che si focalizzano maggiormente sul presente, approcci che lavorano soprattutto con il singolo e altri che invece esplorano le dinamiche familiari. Potrebbe capitare quindi di iniziare un percorso con uno psicologo che abbraccia un approccio con cui non ci sentiamo in sintonia e pensare “la psicologia non funziona”.

È anche per supportare i pazienti nella scelta dell’approccio che potrebbe adattarsi maggiormente alle proprie necessità, che Unobravo ha pensato un algoritmo che abbina l’utente allo psicologo più adatto per preferenze e esigenze personali scelto tra i propri professionisti.

psicoterapia quando non funziona
Timur Weber - Pexels

L’alleanza terapeutica che non scatta

Un’altra ragione per cui la psicoterapia non funziona può essere individuata nel mancato instaurarsi dell’alleanza terapeutica. Questa è il rapporto che si crea tra paziente e professionista e si basa su una condivisione di obiettivi e una reciproca fiducia. 

Per quanto ci sia la volontà da entrambe le parti, può capitare che non scatti quell’affinità e che quindi il percorso che avevamo intrapreso non porti i risultati sperati. Sarà allora cura del terapeuta interrogarsi sui fattori che hanno reso debole l’alleanza ed eventualmente indirizzare il paziente a un altro esperto.

Cosa fare quando la psicoterapia non funziona

Quando ci viene il dubbio che la psicoterapia non funzioni non dobbiamo preoccuparci. Come abbiamo visto, le ragioni per cui questo avviene possono essere molteplici e legate anche a come ci si sente dopo una seduta di psicoterapia. Dunque, cosa succede se pensiamo che la psicoterapia non funziona?

Il nostro primo consiglio è di affrontare l’argomento con il nostro terapeuta. Un confronto sincero e chiaro aiuterà entrambi a cercare una soluzione, sia essa quella di modificare alcuni aspetti della terapia o cambiare terapeuta. 

Quando la terapia psicologica non funziona è diritto del paziente evidenziarlo e, eventualmente, cambiare terapeuta. Dobbiamo ricordare sempre che uno psicologo è un professionista, non un amico a cui confidare i nostri problemi, ma una persona con un atteggiamento neutrale e oggettivo, che può sostenere un cambiamento che, per essere efficace, deve partire da noi.

L’obiettivo di ogni terapia è permettere al paziente di raggiungere gli obiettivi prefissati, e se sentiamo che il professionista che ci segue non è quello giusto, abbiamo il diritto di rivolgerci a qualcun altro!

Cosa succede in Unobravo

Quando uno psicologo non va bene per le nostre esigenze, cosa si può fare? Per supportare il paziente nella scelta del terapeuta, Unobravo ha sviluppato un innovativo algoritmo che, analizzando le indicazioni fornite nel questionario gratuito, associa ogni paziente a uno psicologo online Unobravo. Ma non solo. Unobravo offre anche la possibilità di conoscere il proprio psicologo in un primo incontro gratuito.

La psicoterapia online funziona in modo del tutto simile a quella in presenza, anche se il setting terapeutico non è più lo studio del professionista e le sedute si svolgono in videochiamata. La cosa importante è che si instauri una relazione terapeutica efficace che favorisca il raggiungimento degli obiettivi del paziente.

E se la psicoterapia non funziona come ci aspettavamo? In Unobravo è sempre possibile richiedere di essere assegnati a un nuovo terapeuta, e proseguire il proprio percorso di terapia.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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